©apitolo 5

IZUKU'S P.O.V

Sembrava tutti lo facevano apposta.
Io non la voglio ricordare.
È colpa mia se soffri o se non ci sei più. Quello che subisci o hai subito è solo colpa mia e un mi dispiace o un scusa non basta per farmi perdonare, però..
-Scusa mamma, m-mi di-dispiace tanto- dissi sottovoce
Le lacrime scorrevano sulle mie guance.
Sentì bussare.
Non voglio aprire. Non sono in stato di vedere qualcuno.
Il rumore sembrava non voler saperne nulla di smettere e si faceva sempre più insistente.
Mi asciugati rapidamente le ultime lacrime mentre dicevo un arrivo.
Aprì la porta.

-Scusa- disse il bicolore con il capo abbassato.
Non risposi e feci per chiudere la porta. Essa, però, venne bloccata.
-Non so cosa sia successo- si fermò un attimo - ma penso di poterti capire- finì per dire guardando un punto indefinito.
Lo guardai con i miei grandi occhi verdi, ancora lucidi per le lacrime di prima, per farlo accomodare nella stanza.
Si sedette nella sedia della scrivania mentre io nel mio letto.

Nella stanza governava il silenzio. Però fu interrotto da i miei singhiozzi.

Che faccio?
Non devo piangere davanti a qualcuno.

Di colpo mi sentì protetto.
Aprì leggermente gli occhi e notai il suo petto davanti a essi.
Mi stava abbracciando.

-Non sei solo- disse per rassicurarmi.
Sentendo questa frase caddi in un pianto profondo, accompagnato da scusa e mi dispiace.
Mentre mi sfogavo sentivo delle 'carezze' [non so se si può dire così] nella schiena.
Farmi vedere debole a qualcuno, che oltretutto non conosco bene, non mi piace, ma ne avevo bisogno.

TODOROKI'S P.O.V

Ero qui da circa 30 minuti e Midoriya si era addormentato sul mio petto.
Lo stesi sul letto e feci per andarmene, però la sua mano mi fermò.
-Resta- disse
Allora mi sdraiai accanto e lui mi strinse a sé.
Aveva il cuore che soffriva, si capiva e in più aveva bisogno di qualcuno al suo fianco.
Ma non voglio essere io quel qualcuno. Lo farò soffrire.

SKIP TIME

°

°

°

Un telefono iniziò a squillare, ma non era il mio.
Il ragazzino iniziò a mugolare aprendo lentamente i suoi occhi.
Gli passai il telefono
-È tua zia- dissi passanndoli il telefono

-Pronto- disse assonato
-ciao tesoro, stavi dormendo?- sentì dire
-Si-
-Scusa cucciolotto non volevo, chiamami più tardi- finì per dire e staccò la chiamata.

Posò il suo telefono e iniziò a stropicciarsi gli occhi.

-Stai meglio?- domandai

Rimase in silenzio e mi osservò. Notai le sue guance diventare di un colore rossastro.
A quella scena mi veniva da ridere, ma cercai di rimanere più serio che potevo.

-S-si g-gazie- balbettò
-S-se vuo-i p-puoi a-adare- concluse

Era troppo divertete.

Annui e me ne andai. Quando stavo per uscire disse un fiebile grazie, ma non ci feci caso, sicuramente non voleva che lo sentissi.

Angolo scleretico

Hy guys

Sorry se questo capitolo è un po corto e triste.
Ma almeno i nostri protagonisti si sono hanno fatto progesi!
Yeeee

E nulla

Ps: lasciate una ⭐ se vi è piaciuto

Byee

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