𝐕𝐈𝐈. ━━ liete nuove

𝟎𝟎𝟕. « 𝕷𝐈𝐄𝐓𝐄 𝕹𝐔𝐎𝐕𝐄 »
❪ 𝚁𝙾𝙻𝙴𝙿𝙻𝙰𝚈 ❫ ━━ ❛ game of thrones ❜
liete nuove - 𝖘𝖊𝖙𝖙𝖎𝖒𝖔 𝖈𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔

« 𝓟𝒐𝒓𝒕𝒂𝒕𝒆 𝒅𝒂𝒊 𝒄𝒐𝒓𝒗𝒊, 𝒈𝒊𝒖𝒏𝒈𝒐𝒏𝒐 𝒅𝒂 𝒐𝒗𝒆𝒔𝒕 𝒍𝒊𝒆𝒕𝒆 𝒏𝒖𝒐𝒗𝒆 𝒂𝒍𝒍𝒆 𝒐𝒓𝒆𝒄𝒄𝒉𝒊𝒆 𝒅𝒊 𝒄𝒉𝒊 𝒊𝒍 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒍𝒐 𝒉𝒂 𝒄𝒐𝒍𝒎𝒐 𝒅𝒊 𝒅𝒐𝒍𝒐𝒓𝒆.. 𝓜𝒂 𝒖𝒏 𝒐𝒔𝒄𝒖𝒓𝒐 𝒑𝒓𝒆𝒔𝒂𝒈𝒊𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒑𝒖𝒐' 𝒄𝒉𝒆 𝒂𝒔𝒔𝒊𝒍𝒍𝒂𝒓𝒆 𝒊 𝒍𝒐𝒓𝒐 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒊𝒆𝒓𝒊 »

I CORVI VOLARONO da Meereen, Essos, sino a giungere alle mete designate situate nella lontana Westeros. Coloro che videro innalzarsi in volo questi uccelli dalla piramide di Meereen e volteggiare in aria sopra il Mare Stretto, non potevano minimamente immaginare l'importanza delle parole trascritte sul pezzo di carta che portavano da un capo all'altro del mondo, in un impegnativo viaggio che affrontarono con successo, visto che ogni lettera scritta dalla mano di Aerys Targaryen giunse a destinazione.

Questo era il preludio della caduta di casa Baratheon, e così esordiva la rivendicazione al Trono di Spade di casa Targaryen.

Quel freddo mattino, parole di speranza avrebbero riscaldato il cuore dei Lord e delle Lady coinvolti sentimentale nel tremendo ed inquietante caso del rapimento degli eredi delle grandi Casate di Westeros, nomi come quelli di Rodrik e Rickard Stark, Kenneth Lannister, Ailis e Hoster Tully, Urien ed Alerie Tyrell, Kiran Martell ed Artys Stone tutt'ora vengon ricordati con dolore, e sebbene fosse passato poco più di un anno dal disastroso evento.. Molte ferite erano rimaste ancora aperte.
Il salvataggio di Artys Arryn, ai tempi Stone, fu una grande conquista per la Corona: avevano libero accesso a molte delle informazioni private sui Targaryen (in particolare su Aerys) di cui Artys era a conoscenza, ma solo lui tornò da quella terra straniera.
Ormai in molti avevano perso le speranze di un ritorno dei loro figli, o della salvezza della casata: dipendeva da cosa rappresentassero per loro.
Eppur anche questo dolore, che avrebbe reso più dolce la possibilità di riabbracciare i propri figli, faceva parte del Piano.

« Lord Tyrell.. » s'udì una voce, ovattata dal vetro della finestra ed affievolita dai rumori dell'ambiente esterno, e che separava l'ufficio precario di Garlan Tyrell, assorto tra i suoi pensieri riguardanti una cartina raffigurante le Terre della Tempesta e della Corona, da Raven, il quale teneva tra le dita una lettera.
Appollaiato a quella finestra, attese con pazienza che Garlan Tyrell notasse la sue presenza, alzando lo sguardo da quello stupido piano di battaglia che provava invano ad archestrare: da giorni, settimane, o mesi, i rifornimenti non arrivavano nella città di Capo Tempesta né via terra né via mare. A largo era stato avvistato in lontananza un blocco navale Greyjoy, o così veniva raccontato dai pochi che riuscirono a vederlo coi propri occhi ed a tornare per raccontarlo. Quello significava solo una cosa: le trattative di Castel Granito erano fallite.

Forse Dagon Greyjoy semplicemente non aveva neanche preso in considerazione la sua proposta, ma dopotutto se lo aspettava.. Quell'uomo voleva delle terre per il suo popolo, terre che avrebbe potuto facilmente ottenere dal suo re, se si fosse alleato con lui. Era comprensibile. Garlan non gli avrebbe dato niente, non aveva una corona e tantomeno s'era fatta chiarezza sulle vere intenzioni di Garlan: in caso di morte di Lance, sarebbe salito lui sul Trono di Spade o lo avrebbe lasciato ai Targaryen? Più probabile la seconda.
Infatti Garlan non si ritrovò particolarmente sorpreso nell'apprendere la notizia del blocco navale, quasi se l'aspettava una mossa del genere.
Dei soldati lo attendevano nella f
Foresta del Re, gli stessi che stavano bloccando i rifornimenti e che con alte probabilità erano capitanati dal loro re e da Erwin Lannister. Ma dopotutto.. Non era in svantaggio: stando ai suoi calcoli, la Corona aveva a disposizione 91.000 soldati, dei quali la metà o almeno buona parte doveva rimanere a difendere Approdo del Re.
Lo scontro sarebbe stato equo, 50.000 soldati della Corona contro 50.000 ribelli in una battaglia che avrebbe deciso l'esito della guerra, dato che sarebbe stata presidenziata dal re, da Lord Lannister e da Lord Tyrell.
La morte di uno di questi avrebbe fatto finire la guerra all'istante, risparmiando al regno anni di sofferenze, ed in tempo per l'arrivo dei Targaryen.
Inoltre, a spingere Garlan Tyrell fuori dalle mura di Capo Tempesta non era solo l'opportunità che gli si era presentata, ma la pressione che veniva esercitata dal malcontento dei cittadini. Essi minacciavano una rivolta, alimentata dalla fame che stavano soffrendo per causa dei Tyrell. Se Garlan non avesse ordinato alle sue truppe di lasciare la Fortezza, probabilmente sarebbero stati i cittadini a cacciarli, con attentati, incendi ed attacchi. Dopotutto girava una certa voce su dei barili di altofuoco che lady Cerelle nascondeva per le emergenze. Era una diceria, ma non si poteva mai sapere.

Il battere delle nocche di Raven sul vetro della finestra si fece più insistente, quasi sembrava voler spaccare a pugni il vetro che separava i due per la forza che sembrava mettere nei suoi colpetti.
Garlan si risvegliò dal suo stato di trance nel più brusco dei modi: alzò lo sguardo dalla cartina, per dirigerlo verso la fonte di quel rumore. Come ogni persona sana, nel ritovarsi un uomo incappucciato appollaiato alla sua finestra, si spaventò. Egli saltò in aria, indietreggiò con la sedia fino a rischiare di cadere indietro per il brusco movimento, per poi calmarsi poco dopo, riprendendo lentamente a respirare normalmente. Riconobbe il volto di Raven.

« Cosa.. Cosa stai facendo? » domandò Garlan, corrucciando le sopracciglia mentre conduceva le mani verso la chiusura della finestra, che successivamente venne aperta.
« Un messaggio importante per Garlan Tyrell » disse semplicemente Raven dopo esser entrato nello studio, porgendo successivamente il pezzo di carta accartocciato che teneva nella mano.
Garlan sentì il cuore perdere un battito.
Aveva appena srotolato la striscia e letto le prime parole trascritte di quel messaggio, e dovette subito sedersi sulla poltrona in cui prima si era accomodato, appena vide il mittente. Raven semplicemente si limitò ad osservare la scena appollaiandosi nuovamente sulla finestra, adesso aperta, ignorando la pioggia che stava entrando in piccole gocce all'interno della stanza, giungendo ad accarezzare la pelle dell'uomo di Alto Giardino ed a poggiarsi sulla carta del messaggio che stava leggendo.

Ancora prima di giungere nel Continente Occidentale, immagino lo stupore che possa provocare il ricevere una simile missiva. Il nome dei draghi per lunghi anni è stato ritenuto morto e dimenticato, voto ad essere un vuoto ricordo e una minaccia per chi non dedica la sua vita al servizio della attuale corona. Non mi risulta necessario essere stato presente al processo per conoscere il modo in cui sono stati etichettati i Targaryen, una volta giunta la notizia della nostra esistenza, e nemmeno ora, che mando questa lettera, mi viene complesso pensare di quali colpe noi siamo stati accusati senza che queste fossero davvero orchestrate da noi. Il Re ci dipinge come una minaccia contro la quale tutti devono opporsi, ma lui per primo ha erratamente deciso di posticipare la data in cui avrebbe reso noto il nostro vessillo come stemma ancora non da considerare vivo solo nelle pagine dei libri di storia.

Noi Targaryen invero non siamo nemici di Westeros, né della Corona, siamo i nemici di Lance Baratheon, lui e lui soltanto, la guerra non è questione con cui gli uomini vogliono avere a che fare e noi non vogliamo portare venti di sventura in un Continente già massacrato prima del nostro arrivo. Con questa lettera non intendo mostrarmi neutrale, non vi chiedo di agitare il nostro vessillo come se fosse il vostro, vi chiedo invece di aiutarci a stabilire nuovamente un equilibrio che il Re attuale sta distruggendo.

I Baratheon sono deboli, il solo sapere di noi è bastato a destabilizzarli, non sono una Casata sulla quale ci si possa continuare a basare per rendere perdurata la pace. I Baratheon sono gli uccisori dello stesso regno che alle folle dicono di voler protegge. Nemmeno i Targaryen si sono mostrati da meno, mio padre prima di me ha provveduto alla distruzione di Westeros e noi abbiamo gli eredi delle Casate maggiori, ma il nostro non è stato un mero capriccio per segnalare la nostra presenza. Il Re stesso non si è curato in prima persona del salvare gli eredi, si è lasciato portare via da ciò che si potrebbe definire realmente follia, e io voglio offrirvi la possibilità di tornare alla vita di prima, di riunirvi coi vostri figli. Unitevi alle legioni dei Targaryen, non come sottomessi ma come alleati. I Baratheon non hanno la forza per proteggere loro stessi né l'interesse di aiutarvi, e noi abbiamo i vostri eredi. Anche senza tornare a Westeros, molti di loro si sono resi conto di quanto sia inutile tentare di sorreggere un castello di carte ed impedire che questo cada. Non guardate l'onore di servire qualcuno che non si cura delle stesse persone che lo sorreggono e scegliete ciò che risulta migliore, non per nobili leggi o grande storia ma solo per intelligenza e convenienza.
, È questa la richiesta che vi inoltro, a nome di tutti i Targaryen e delle persone della mia famiglia che la Corona mi ha strappato. Non sono come il genitore di cui porto il nome, non sono un sanguinario che metterà a morte chi ignorerà la mia richiesta, vi chiedo di riflettere sul regno e sulle speranze che si possono nutrire verso qualcuno che si sta scavando la sua stessa tomba. Potete disprezzarmi o non considerare la mia richiesta, non verrete considerati nemici da eliminare.

Se non riceverò una risposta positiva a questa lettera, non tenterò di distruggervi, ma sappiate che le cose stanno per cambiare e che l'equilibrio sta per essere ristabilito: toccherà a voi ed ai vostri figli adattarvi al nuovo ambiente, costruendo alla casa Tyrell una nuova identità, passo per passo.

Se invece deciderete di darmi il vostro appoggio, di essere collaborativo, ne terrò certamente atto nel nuovo regno  che verrà ricostruito. Presto riabbraccerete i vostri figli se vi mostrerete disponibile ad allegarvi coi Targaryen. Scrivete la vostra risposta ed affidatela al corvo che vi ha portato questo messaggio

Le stesse parole giunsero ad altri Lord, trascritte sulla carta legata alla zampa del corvo. L'uccello dalle piume nere s'appoggiava al davanzale d'una finestra o sul legno di una scrivania, in attesa che il Lord o la lady a cui il messaggio era stato indirizzato lo notasse e leggesse il messaggio. Attendeva, guardando coi suoi neri occhi la reazione dell'uomo o della donna che gli era stato assegnato. Quale sarebbe stata la sua risposta? Cosa avrebbero detto Bryana Tully, Jeyne Stark, Erwin Lannister e Garlan Tyrell?

Erwin Lannister avrebbe voltato le spalle alla Corona per salvare sé stesso e la sua famiglia dal caos in arrivo? Bryana Tully avrebbe perdonato la morte di Ailis ai Targaryen pur di riavere Hoster? Jeyne Stark sarebbe rinsavita davanti alla possibilità di poter riabbracciare i suoi figli? Garlan avrebbe usufruito dei Targaryen per ottenere la sua vendetta?

Un solo punto non venne chiarito nella lettera: che fine avrebbero fatto gli eredi in caso di risposta negativa?

La calda afa, che un anno prima avvolgeva nel suo caldo abbraccio gli abitanti d'Approdo del Re, altro non era che un lontano ricordo.
Il morso di un tremendo freddo provocava i brividi al corpo della giovane fanciulla ogni qualvolta che ella si sottraeva al calore di un camino acceso, delle coperte o della sua stanza.

Dopo la sparizione di Ethelfleda, le giornate della giovane Helene s'erano svuotate di qualsiasi emozione positiva che la vicinanza della cara amica poteva suscitarle, lasciando posto ad un orrendo malessere che l'accompagnava in ogni dove, seguendola così come ella seguiva quella perfida ragazzina.
Lì ove era stata richiesta la presenza della regina, Helene doveva seguire la sua signora come un'ombra, sebben avrebbe desiderato così tanto non averci mai più niente a che fare, o vederla morire!
E come biasimare la ragazza per i suoi macabri pensieri?
Non v'è ferita più dolorosa di quella inflitta da altri a coloro che ami.
Ma poco importava se non poteva più incrociare lo sguardo di Ethelfleda girando semplicemente il capo, per ritrovarsela al suo fianco, per trovare qualcosa di bello e positivo come il suo viso. Doveva andare avanti e dopotutto.. Lei stava bene, era fuggita dalle celle nere, ma il pensiero era lo stesso rivolto alla ragazza intrappolata nella Fortezza Rossa.

E doveva anche finire di vestirsi, stringere il corsetto alla propria vita tirandone i lacci e stringendo i denti, per poi accompagnare Myrielle Eilir Lannister in città, precisamente al Tempio di Baelor insieme al suo corteo. Figurati se le era dato sapere il motivo di quella visita, le poche ed uniche informazioni di cui la giovane dama era venuta a conoscenza riguardavano la partenza di Lance Baratheon e di Erwin Lannister, per fronteggiare e sconfiggere il Ribelle Garlan Tyrell. Ed avendo questo solo e singolo dato, Helene ne aveva dedotto che ora toccasse a Myrielle gestire Approdo del Re, seguendo le indicative date dal marito.

Forse quei giorni non si sarebbero rivelati troppo tristi e noiosi, chissà entro quanto tempo la città si sarebbe rivoltata contro quella ragazzina viziata.

Nella stanza accanto, v'era Myrielle intenta ad acconciare i dorati boccoli in qualche elegante acconciatura elaborata, retta da nastri rossi e decorazioni in oro: i colori dello stemma dei Lannister, un leone dorato su sfondo rosso che con tanta fierezza si ostentava a portare. O forse così non era?
Sentiva il respiro flebile, spezzato, ogni volta che il suo sguardo cadeva sul riflesso di Tywin nello specchio davanti al quale era seduta, avvertendo il petto venir schiacciato dal macigno della verità che sapeva e che sarebbe stata la sua condanna (Myrielle sapeva che la morte dei due gemelli faceva parte del complotto di suo padre, complotto di cui lei stessa fu un importante tassello, e complotto che aveva distrutto la felicità del suo amato e la sua).
Un tremore complicato da gestire invadeva il suo essere, rendendole più complicato e difficile intrecciare le bionde ciocche in trecce dorate.
Pochi raggi passavano dalla fessura delle tende, che non erano state completamente aperte, incapaci di scacciare l'oscurità della notte da quella stanza, che rendeva l'ambiente più angusto e deprimente: Myrielle era sola, ormai aveva rinunciato ad avere ancelle tra i piedi da molto tempo, e con tutto quello che era successo con Ethelfleda.. Non si sentiva al sicuro ad avere ancora Helene attorno, ma rimediarle un matrimonio mentre Lance le aveva detto ed ordinato di badare alla situazione critica della Capitale.. Sarebbe stata un'azione stupida ed infantile.
Eppur, sapeva che gettando Ethelfleda nelle celle nere, avrebbe davvero spinto oltre il limite Helene, e non si sarebbe stupita di qualche attacco da parte sua. Eppur chi avrebbe mai resistito ai propri peggiori istinti in una situazione di debolezza del genere?
E per causa di Helene, Myrielle era ancora spaventata: dormire con una persona che ti odia a fianco, priva di un guarriero capace di tagliare in due qualunque aggressore con un sol colpo di spada, non era certamente la migliore delle situazioni.

Ma ciò che causava la sua insonnia non era solo la presenza di Helene al suo fianco, ma anche la preoccupazione per Lance e suo padre (da poco partiti per affrontare quella fatidica battaglia) e la preoccupazione per sé stessa e Tywin! Se Garlan avesse vinto, ci sarebbe riuscita a tener sotto controllo la città? A dirigere da sola una difesa? A difendersi dai Targaryen? Era sola, e da sola sarebbe riuscita ad essere una brava regina? Ma oltre alle preoccupazioni.. Un sentimento di odio e vendetta aveva messo radici profonde nel suo cuore: quando lo sguardo cadeva sulla macchia di sangue del tappeto, vecchia di qualche mese, non poteva che provare un odio maggiore della collera che quel giorno si impossessò di lei. No, ora non era più rabbia quella che nutriva per la ragazzina Marbrand, ma era odio: nella sua fuga, Ethelfleda aveva rivelato a Garlan Tyrell i passaggi e le entrate segrete di Castel Granito, permettendo a quell'uomo di prendere sua sorella.

Eluned era l'unica che l'era rimasta accanto in quei mesi tanto duri della sua gravidanza, l'unica che seduta al suo capezzale la calmava e l'abbracciava. Fu quando Myrielle scoppiò in lacrime per i sensi di colpa repressi dentro di lei, e che la allontanavano da Eluned, che il loro rapporto venne risaldato in un abbraccio. Ed ora.. Per colpa di quella ragazzina, la vita di Eluned era appesa ad un filo.

Il tempo passava, e presto il sole del primo mattino raggiunse l'ora scelta per dirigersi in città, nel mentre che le due fanciulle si perdevano tra i propri e cupi pensieri. Entrambe, finalmente, finirono di prepararsi.
Una sola porta divideva le loro due camere, una porta che presto venne aperta dalla giovane ancella, la quale trovò già in piedi la signora che avrebbe dovuto accompagnare.

Il viaggio verso il tempio di Baelor fu molto.. Noioso. Almeno per la giovane ancella, che dalla sua prospettiva guardava all'ombra di Myrielle le azioni della stessa: più e più volte la carrozza si fermò per ordine della regina in quelle varie tappe che precedevano l'incontro con l'Alto Septon, e tenendo la mano alla principessa Catlyne Baratheon (che viaggiava nella loro stessa carrozza) la regina tirò fuori dalla carrozza sia Helene, la quale aveva il dovere di seguirla, che Catlyne, perché non si poteva sottrarre alla sua presa.
Di conseguenza, anche Alynna (l'ancella della principessa) era costretta ad uscire dalla carrozza ogni qual volta che Catlyne era costretta a far una passeggiata.
Ma erano passeggiate di puro piacere? Per i luoghi scelti dalla regina per ogni sosta, anche uno stupido avrebbe colto le vere intenzioni della regina. Principalmente, le mete più gettonate erano orfanotrofi e rifugi, ai quali veniva distribuito direttamente dalle mani vellutate della stessa regina e della giovane principessa cibo e denaro.
Stava facendo beneficienza, per motivi alquanto semplici: curare la propria immagine, con l'obbiettivo d'esser messa in buona luce agli occhi dei cittadini e venir ricordata con affetto dalla popolazione che governava. La sua reputazione non era mai stata così fragile come in quel momento: dopo i vari scandali che s'erano susseguiti in quel periodo, specialmente al processo, Helene non si sarebbe stupita se la folla quel giorno avrebbe assaltato quella sgualdrina reale.
Ma chi sarebbe il folle capace di tagliare la stessa mano che in quel momento ti sta offrendo pane ed oro?
Il tutto serviva semplicemente per tenere buona la folla, e la stessa presenza di Catlyne pure: giravano voci su una eventuale crepa nella famiglia reale, ed il popolo aveva visto coi suoi occhi la principessa prendere posizione contro i Lannister.
Bene, Myrielle doveva convincerli del contrario, doveva mostrare al loro sguardo la principessa Catlyne e la regina Myrielle più affiatate che mai, più unite, mano nella mano mentre distribuiscono pane ed oro ai poveri cittadini.

Helene provava davvero un grande disgusto nel vedere quella scena, nell'osservare come spettatrice quella assassina trascinare la povera principessa e tenerle la mano con forza, con una presa dolorosa e salda. Lei che fu la causa della morte dei fratelli di quella ragazza, ora la costringeva a tenerle la mano.

Scene del genere, opere di carità e beneficenza non mancarono in quei giorni che seguirono la partenza di Lance Baratheon, dopotutto.. La Corona aveva davvero tanto denaro di cui poteva usufruire, e non solo per banchetti e feste. Invece, la popolazione lentamente si stava avviando verso il limite dell'ordine, pronta a cadere nel baratro del caos. Ma spinti da quale forza? Oltre alla preoccupazione per la guerra, c'era davvero un secondo fattore che era causa di tutti quei disordini pubblici? Le parole dell'Alto Septon, trascritte sulla carta del messaggio rivolto alla regina, avrebbero spaventato anche il più valoroso e temibile dei re che mai si è seduto su quella sedia di ferro, mettendolo davanti ad una tremenda sconfitta che ne avrebbe comportato la sua morte. Egli supplicava la Corona di poter armare il clero, in modo che gli uomini della Chiesa potessero combattere questi violenti fenomeni causati da eretici che adulavano nei loro racconti draghi e fuoco, insieme a dei principi che avrebbero portato pace e bellezza nel mondo, al loro ritorno.
Non v'era bisogno di un genio per capire la situazione di questa fede emergente, già accennata in precedenza da Lance a Myrielle.

I Targaryen avrebbero conquistato il Trono di Spade senza alzar un dito, indirizzando un attacco al cuore della monarchia dei Baratheon, portando essa a sgretolarsi dall'interno.
C'era ancora speranza di fermare le folle di rivoltosi, aizzati dai tre Targaryen esiliati?

Eppur, forse solo Myrielle a Westeros aveva capito verità al seguito della richiesta d'aiuto dell'Alto Septon, ma dopotutto.. Chi avrebbe mai pensato ad un pugno di eretici mentre v'erano ancora tutte quelle tensioni politiche? Agli esordi di questa sconosciuta fede, gli eredi delle Grandi Casate di Westeros erano già stati rapiti. Solo ora era emersa la gravità di questa situazione.

E nel silenzio, Helene continuava a seguire Myrielle da orfanotrofio a rifugio senza batter ciglio, storcendo il naso a tutta quella scia di adulatori che la regina si lasciava dietro nel suo cammino. Myrielle non avrebbe mai fatto cose del genere, non era esattamente quel tipo di lady che si diletta nel giocare coi bambini. Myrielle non si meritava quella scia di adulatori, poco ma sicuro agli occhi di Helene, ma ancora.. Non capiva il perché delle sue azioni. Perché lo fai? Si interrogava, che la maternità le abbia addolcito il cuore? Impossibile, quello che aveva fatto ad Ethelfleda al massimo provava il contrario, che sia una reazione allo stress? Non ce la vedeva Myrielle a reagire in questo modo ad una crisi di nervi. Aveva capito che si trattava di una "propaganda" che aveva lo scopo di migliorare la sua immagine, ma perché aveva questo disperato bisogno di farsi amare dal popolo? Helene non poteva ancora saperlo, e certamente nessuno glielo avrebbe detto. Forse un giorno, avrebbe potuto capire il motivo di quell'insolito comportamento, vedendo in quel giorno coi suoi occhi il disastro che era in arrivo.

Finalmente, con la scorta reale che dal momento della partenza da Approdo del Re aveva sempre seguito le quattro ragazze, il piccolo corteo reale poté giungere alla destinazione: il tempio di Baelor.
Helene, Catlyne ed Alynna rimasero nel gran tempio in compagnia della guardia reale, guardando Myrielle allontanarsi con l'Alto Septon e chiudere la porta alle proprie spalle.
Ora potevano prendere finalmente un respiro di sollievo e rilassare i muscoli.

Eppur, se avessero saputo l'argomento di quella privata conversazione tra la regina e l'Alto Septon, si sarebbero crucciate ed avrebbero fatto di tutto per sentire le parole d'entrambi: dal destino della Corona dipendevano le loro vite, strettamente legate alla monarchia dei Baratheon. Se cadeva la casata del cervo, nel fango l'avrebbero seguita, e sarebbe stato solo contando sulle proprie forze che quelle ragazze sarebbero potute riemergere dal fango, senza ausiliari dati da nessun un buon nome o buone conoscenze.
E questo valeva per chiunque, cittadini e lord, predatori e vittime.. Sarebbero risorti dalle ceneri del loro stesso Paese?

❪ 𝘢𝘥𝘳𝘪'𝘴 𝘴𝘱𝘢𝘤𝘦 ☕ ❫
Ecco il nuovo capitolo! A dirla tutta, non mi convince completamente: le scene sono alquanto tranquille, forse monotone, ed ho trascurato completamente la situazione degli oc ad Essos e degli Estranei, due questioni che ora vi chiarirò, non temete. Ho riportato l'attenzione su una sola ed unica questione che era stata anticipata nei capitoli precedenti, ovvero il "Piano di Conquista" Targaryen (ed ho lasciato degli indizi nei precedenti capitoli che avrebbero dovuto farvi intuire cosa avevo in servo per voi) che ormai penso voi abbiate capito: la funzione dei sacerdoti rossi era quella di far rivoltare lo stesso popolo di Approdo del Re contro il re, usando la religione per controllare le loro menti. Che ve ne pare come trovata? Vi aspettavate di meglio? Ogni critica è ben accetta! Essendo questa una delle questioni "principali" questi ultimi capitoli sono stati principalmente dedicati ad essa. Infatti, se notate, il banner raffigura due cose: delle lettere ed il tempio di Baelor. Le lettere rappresentano per l'appunto la proposta di Aerys Targaryen ed il tempio l'intera questione di questa fede emergente, diventata particolarmente violenta.

Poi, non so se riceverò delle critiche per questo, ma voglio spiegare il perché ho voluto utilizzare Myrielle per parte della seconda parte del capitolo: è un mio oc, quindi un oc con cui mi trovo bene nel descrivere le scene del capitolo (a cui collego i pensieri dell'oc). Ho provato ad usare Helene per descrivere la "passeggiata", anche se mi è piaciuto molto (visto che Helene è uno dei miei oc preferiti) è stato molto complicato, e spero di non aver fatto un casino.

Per quanto riguarda gli eredi e la role di Essos: non avendo scritto niente, la situazione rimane diciamo quella "precedente", quindi tutti gli oc di Essos stanno ancora ad Essos (la partenza per Westeros diciamo che è programmata per il prossimo capitolo) e gli eredi sono arrivati a Roccia del Drago. Purtroppo la roler che doveva fare il personaggio che li avrebbe accompagnati ha abbandonato la role, perciò vi ritroverete a ruolare nuovamente da soli (ovviamente gli eredi non saranno da soli, ma in compagnia di quelche Immacolato), ma attenzione: temo che questa sarà la vostra ultima role, quindi se avete oc da fare dichiarare o ultime cose da fare.. FATELE, non prometto niente sulla sopravvivenza di tutti gli oc e sull'eventuale reniun.

Ora passo a chiarire gli altri punti, e se avete domande fatele nel "adri, francy & ker's space"! (che nessuno si caga sigh).

━━ ROLE ON WESTEROS
Innanzitutto vi dico che in programma abbiamo per ora una sola battaglia, una battaglia che dovrebbe essere teoricamente decisiva. E sono lieta di annunciarvi ufficialmente che gli eredi di Westeros sono tornati a casa!
Gli oc a Castel Granito sono per ora a Castel Granito, delusi dal fatto che Dagon Greyjoy non si sia presentato per parlare della proposta che gli era stata fatta. Ma anticipo che succederà qualcosa. Ad Approdo del Re la situazione è piena di tensione: come governerà Myrielle da sola? Come affronterà la questione della religione? Inoltre, vi annuncio che sarà possibile ruolare l'Alto Septon come comparsa, non c'è bisogno di nessuna scheda ed inoltre questo oc potrete ruolarlo principalmente solo con me.

- La Battaglia della Foresta del Re
sarà uno scontro, una battaglia vera e propria, che vorrei farla sanguinolenta in stile Battaglia dei Bastardi, anche se a ruolarla saremo praticamente in quattro. Io ruolerò Lance Baratheon e Der_Dictatressoldat ruolerà Erwin Lannister: insieme ruoliamo l'esercito della Corona, di 51.000 uomini.
peculiarpeeps ruolerà Garlan Tyrell, dangershindoulover invece Frederick Spicer: insieme ruolano l'esercito dei Tyrell, di 50.000 uomini. Personaggi  come Conor (di katastrofich) o che erano a Capo Tempesta dovrebbero teoricamente combattere, ma ovviamente Frederick non lo farebbe combattere, quindi gli direbbe di restare nascosto in qualche punto.
In questa battaglia alcuni oc avranno delle ferite e dei traumi che vi dirò io in privato, ma è ovvio che almeno uno dei quattro oc deve morire, ed in base alla vostra abilità nel ruolare ciò verrà stabilito: potete provare a far fuggire il vostro oc, ma se l'altro roler riesce a creare una situazione impossibile da cui farlo scappare (esempio: Erwin provò a fuggire tra gli alberi. Garlan lo individuò e diede l'ordine di accerciarlo), ovviamente sarà complicato salvarlo.
I vostri oc potranno anche avere dei combattimenti corpo a corpo, in cui il vostro oc ovviamente potrà morire (esempio: Garlan fece roteare la lama. Erwin notò che lo scudo non era alzato e che Garlan aveva un punto scoperto, ed allora affondò la spada tra lo scudo ed il pettorale. Garlan morì).

- Approdo del Re
già praticamente vi ho parlato della situazione, ma approfondirò il discorso dicendo che i Martell e gli Arryn sono ancora ad Approdo del Re. Per quanto riguarda i fuggiti da Capo Tempesta, decidete voi se vi sembra opportuno ruolare il vostro oc ad Approdo del Re.

- Gli Eredi a Westeros
Il loro destino dipende dalla risposta che daranno i loro genitori.
Se è positiva, verranno portati da dei soldati sotto copertura ai loro genitori.
Nel cado di Garlan Tyrell, Urien Tyrell verrà portato dal padre a battaglia conclusa, in tempo per assistere alla presa di Approdo del Re. Alerie verrebbe portata al sicuro, senza assistere direttamente al trionfo del padre.

━━ ROLE ON ESSOS
Semplicemente si attende che i tempi siano maturi per salpare verso Westeros. Approfittate di questo momento di calma per far conoscere gli oc, e per farli complottare!

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