4. «Mi affascini sempre di più»

Se in quel momento fosse avvenuta la fine del mondo, Yoongi avrebbe preso la situazione sicuramente con più filosofia. Non poteva crederci. Stava osservando qualcosa di unico nel suo genere. Chi l'avrebbe mai detto? Erano passati circa mille anni e Lalabel era tornata, uguale a come l'aveva conosciuta. E la cosa strabiliante era che lei se ne stesse lì, con tutta la tranquillità del mondo, nel tener sotto braccio Taehyung come se il ragazzo potesse sfuggirle da un momento all'altro.
Yoongi non era stupido, Jungkook forse un po' sì avendo lasciato i suoi poteri a deperire in quel modo assurdo. Ma Yoongi era magicamente attivo ed i suoi sensi non si erano perduti per strada, anzi, si erano affinati e dunque vedeva l'aura di Lalabel. Ma non del tutto, la ragazza indossava una protezione per impedire a parti terze di studiarla. Così l'unica cosa che Yoongi osservò fu del magenta, segno di ritrovarsi di fronte una grande manipolatrice e poi del nero, un mantello protettivo che la difendeva da forze esterne «Tu pensi che un misero "più o meno" come risposta possa descrivere la portata del problema?»

Jungkook boccheggiò senza saper che dire, anche lui continuava ad osservare la coppia, immersa tra le tante persone che quella mattina lo avrebbero seguito per andare in gita «Beh, scusa, cosa avrei dovuto dirti?»

«Catastrofe imminente» ribatté senza ombra di dubbio Yoongi e sì, Jungkook non poté dirgli che si stesse sbagliando perché quello era a tutti gli effetti un enorme ed ingestibile casino.

«Non volevo farti preoccupare» sollevò le spalle il più piccolo, come se non avesse trovato altro modo per gestire e riferirgli il tutto. Un po' Yoongi lo capì e immaginò che non fosse stato assolutamente facile per l'altro metabolizzare quelle nuove dinamiche. Aveva detto di volersi tenere lontano da Taehyung ma qui si trattava di tenere a bada anche Lalabel.

Yoongi scosse impercettibilmente la testa, avrebbe solamente voluto che Jungkook si confidasse con loro fin dal primo istante, che non si tenesse tutto dentro fino a generarsi sul petto un peso incredibilmente grande da sopportare tutto da solo. Non voleva che tutto ciò lo portasse a fare la stessa fine che ebbe a Mora «E tenerti tutto questo per te?»

«Non so che dirti» mormorò Jungkook, non riuscendo a staccar occhi da Taehyung che, cavolo, era così dannatamente bello. Si era aggiustato i capelli, adesso mossi ed un po' rialzati sul davanti «mi sento solamente confuso»

«Fatti sostituire da qualcuno a lavoro» gli consigliò Yoongi, sapeva che Jungkook lo avesse chiamato perché non si sentiva al sicuro nell'essere lì, per di più da solo. Ma Yoongi non avrebbe potuto presiedere ad ogni escursione fuori porta, anche lui aveva il suo lavoro e degli impegni da rispettare. Quindi, forse, l'unica soluzione era l'allontanarsi.

Jungkook si voltò verso di lui, lo sguardo stanco, delle occhiaie mal coperte da qualche specie di fondotinta ormai sciolto dal caldo. Era un disastro, dentro e fuori «Pensi che non ci abbia provato? Ieri mio padre avrebbe voluto disintegrarmi quando gliel'ho detto»

Yoongi alzò le spalle, prendendo un profondo respiro e poi le ritirò giù. Non voleva essere insistente ma «L'altra soluzione la sai anche tu» e Jungkook ovvio che capì. La strada opposta allo scappare era quella di combattere. Risvegliare Taehyung, portarlo al suo fianco e tentare ancora una volta di spezzare la maledizione.

«No, non ci pensare. Non lo farò»

Yoongi girò gli occhi al cielo, ormai neanche tanto sorpreso da quella solita risposta. Vide all'improvviso Lalabel alzarsi sulle punte dei piedi, dare un bacio a Taehyung e lui sorriderle felice «Non posso credere che siano fidanzati»

«Tutte ma non lei. L'ho pensato anche io» annuì Jungkook mentre passava piuttosto disturbato i polpastrelli della mano sulla parte interna del braccio sinistro «Sembra quasi una presa in giro»

Yoongi alzò un sopracciglio, notando quel cruccio di dolore sul volto dell'altro «Che ti succede al braccio?» gli chiese notando come si stesse stringendo il polso in modo fin troppo insistente.

Jungkook sbuffò, rilasciando immediatamente la presa, come se lo avesse beccato sul fatto «Mi prude da ieri, ma appena lo tocco brucia» gli spiegò e sapeva che Yoongi gli avrebbe dato una spiegazione per ciò, quella stessa spiegazione che Jungkook già ben conosceva ma alla quale però non trovava una soluzione.

«È il tuo potere che sta intercettando quello di Lalabel» affermò Yoongi. Anche le sue stesse energie erano divenute un po' più instabili nel condividere lo stesso spazio con quella negromante ma avrebbe solamente dovuto far finta di niente per il momento.

«E quindi che dovrei fare?» gli chiese Jungkook, sperando che almeno l'altro sapesse come porre fine a quel dolore che cresceva sempre più in lui. Sì, Yoongi lo sapeva ma a Jungkook non sarebbe piaciuta la risposta «Lasciare che scorra in te»

«No, con la magia ho chiuso» rispose frettolosamente e senza il minimo ripensamento il più piccolo. Aveva rinnegato tutto, aveva dato un taglio con qualsiasi minima disciplina che rientrasse in quel campo «Se siamo arrivati a questo punto è tutta colpa sua» perché se la magia non fosse esistita, neanche la sete di potere di Lalabel sarebbe nata e così tutti gli avvenimenti a catena successi dopo.

«Allora cosa vorresti che facessi?»

Jungkook sospirò e lo guardò negli occhi, ricercando del semplice aiuto «Solo...stammi accanto questa mattina»

Jungkook si schiarì la voce, adesso fermo davanti il portone del grande palazzo che li stava ospitando. Richiamò l'attenzione di tutti con un battito di mani «E con questo possiamo ritenere concluso il giro al museo Egizio del Cairo. Spero vivamente che vi sia piaciuto e che le mie spiegazioni siano state abbastanza esaustive» nel mentre si arrotolò maggiormente la camicia avana lungo gli avambracci. Si moriva dal caldo. Ogni cosa sembrava liquefarsi al di fuori di quella struttura «Per qualsiasi domanda venite da me. Da adesso» osservò l'orario dall'orologio da polso «avrete dieci minuti per girare liberamente, al termine di quest'ultima, ci ritroveremo tutti sull'autobus per tornare al villaggio»

Detto ciò, le persone presero a disperdersi e Jungkook tirò un sospiro di sollievo. Era restato in tensione tutto il tempo, con il fiato trattenuto e pregando di ricordarsi ogni singola cosa e di non bloccarsi nel mentre. Yoongi gli si avvicinò, gli diede due pacche amichevoli sulla schiena «Sei andato bene»

Sì, forse era vero ma si era sentito costantemente addosso sia un paio di occhi celeste zaffiro che un ghigno malevolo da parte di Lalabel «Lui mi guardava»

«Avevi l'attenzione di tutti, ovvio che lo facesse» asserì Yoongi, guardandosi attorno e trovando solo Taehyung nei paraggi. La fidanzata sembrava essere sparita «Per fortuna lei non ha fatto mosse azzardate» e Jungkook annuì sollevato anche per quello. Avevano paura in effetti, non conoscevano niente di Lalabel, possedevano solo informazioni date da una conoscenza pregressa. E se li avesse attaccati? Così, all'improvviso? Non avrebbero avuto un piano per ribattere, li avrebbe asfaltati e basta. Yoongi si leccò le labbra secche e si mise stanco ed affaticato le mani sui fianchi «Ma pensi che lei sappia che tu sia sveglio? Non ti sei comportato in modo strano, giusto?»

Gli occhi di Jungkook si sgranarono a quella domanda e per la sua mente si ripeterono le sue parole del giorno precedente "Il piacere è tutto tuo". Una risata nervosa lo attraversò «Beh, su questo non ne sarei molto sicuro»

«Jungkook...» lo rimproverò Yoongi.

«Okay, scusami ma ero nel panico ed anche un bel po' arrabbiato» continuò il ragazzo, perché per quanto gli riguardava anzi, aveva mantenuto il sangue più freddo del previsto.

«Ascolta, mi vedrò presto con Namjoon per capire cosa fare. Tu comportati bene» lo salutò Yoongi e Jungkook scattò afferrandolo per una mano, l'altro lesse il panico puro nei suoi occhi «Aspetta, te ne vai così?»

«Kook, sono ore che ti seguo in giro per il Cairo, lasciami andare a lavorare» gli staccò quella presa, come un bambino che non vuole lasciare andare il suo genitore una volta davanti scuola «Ma io-»

«Hai deciso di affrontare questa situazione evitandola, fallo» asserì Yoongi, prendendo a camminare e salutandolo per un'ultima volta con un'alzata di mano. Jungkook scosse la testa vedendolo sempre più lontano «È finita» mormorò, tentato di darsela a gambe e lasciare tutti lì in asso. Si voltò dalla parte opposta sperando che almeno la gente fosse consapevole che quei dieci minuti stessero per scadere, senza obbligarlo a doverli andare a prendere uno per uno. Ma quello che i suoi occhi intercettarono, gli provocarono un'accelerazione del cuore così assurda che il respirò gli si mozzò. Taehyung si stava dirigendo verso di lui e soprattutto per lui «È finita sul serio» si voltò volendo far finta di non averlo visto «Yoon, aspett-»

«Jungkook!» ma la voce di Taehyung lo fece immobilizzare. La disperazione sul volto di Jungkook era palese, si mordicchiò il labbro inferiore cercando di organizzare un piano per evitarlo il prima possibile «È tutta la mattina che provo a parlarti»

Ma dovette girarsi e tirar su un sorriso di circostanza, sperando a quel punto che la conversazione potesse ridursi all'osso il più possibile «Scusa ma quando lavoro sono molto concentrato»

Taehyung annuì, volendo porsi nei suoi panni e cercando di capirlo «Volevo farti i miei complimenti. Sei un ragazzo giovane ma con una cultura storica immensa» gli disse con un sorriso a trentadue denti, estasiato da tutte quelle spiegazioni e dal modo colloquiale e semplice che Jungkook aveva adottato per rapportarsi con gli altri. Si riusciva a far capire senza problemi.

«Grazie» Jungkook gli fece un piccolo inchino del capo. Poi tornò su, cercando di osservare il meno possibile quegli occhi dal colore particolare che sembravano avvolgerlo in una dolce carezza «Vedo che piacciono anche a te questi argomenti. Sei stato attento tutto il tempo»

«Assolutamente sì» gli rispose con enfasi Taehyung, quella stessa emozione che scemò il secondo dopo, quasi senza senso, solo per lasciar campo ad un misto di imbarazzo e disagio «E se non è disturbo, vorrei farti una domanda»

Dirgli di no, sarebbe stato da immaturi, dato che fino a poco prima aveva palesemente detto a tutti di non farsi problemi nel parlagli nel caso avessero voluto maggiori spiegazioni. Quindi si disse di mettersi l'anima in pace e cercare di mantenere solo il rapporto il più professionale possibile «Oh, certo, dimmi pure»

«Hai raccontato qualcosa sulla reincarnazione» partì sparato e senza freni Taehyung, come se fosse assolutamente carico e bisognoso di affrontare quell'argomento perché era di vitale importanza. Jungkook non ebbe neanche il tempo di rispondergli un «Sì, esatto» che l'altro continuò per ricollegarsi con il discorso «Ecco, ammettendo che questa esista. È possibile alle volte avere tipo delle visioni di un qualcosa che ci sembra di aver vissuto?»

Jungkook sbatté un paio di volte le palpebre per metabolizzare cosa gli avesse chiesto e poi quando realizzò, d'istinto incrociò le braccia al petto, assottigliando lo sguardo, capendo che la situazione si stesse facendo seria «Questa è una domanda molto particolare»

Taehyung boccheggiò pensando di aver fatto male nel cercare risposte in lui. Forse lo aveva disturbato «Sì, lo so, perdonami, non avrei dovuto»

«Invece sì ed hai fatto bene» rimarcò Jungkook quando lo vide pronto per andarsene. E sapete cosa? Si maledì per essere così tanto sciocco. Avrebbe dovuto lasciarlo senza risposta e mandarlo via. Si era detto di ridurre quella conversazione il più possibile ed invece eccolo lì a richiamarlo a sé «ti sta succedendo per caso?»

Taehyung sospirò non sapendo precisamente il perché ne stesse parlando proprio a lui, ad un perfetto sconosciuto, dal momento che quel suo aspetto così personale non lo aveva mai detto a nessuno «Mi prenderesti per pazzo se ti dicessi di sì?»

Ma Jungkook lo rassicurò immediatamente scuotendo la testa, curioso di sapere cosa stesse succedendo anche se per poco a quell'uomo che amava così tanto «No, per niente. Da quanto va avanti?»

«Da una vita. Solo che erano abbastanza sporadiche ma da quando sono arrivato qui è una continua esplosione di immagini nella mia mente» gli disse Taehyung ed il cuore di Jungkook non poté che scaldarsi di fronte quella rivelazione. Succedeva sempre così, in ogni vita, piano piano si ricordavano sempre più scene, fino ad arrivare ad una piena consapevolezza a proposito delle loro vite precedenti. A Taehyung stava succedendo semplicemente quello.

Jungkook allora pensò di provargli a dare una spiegazione che non fosse troppo brutale. Non sapeva in cosa Taehyung credesse, quale religione seguisse, quale fosse la sua sensibilità in quella vita. Era tutto così nuovo e doveva essere cauto nell'approcciarsi a lui con certi argomenti. Però sentiva il bisogno di farlo e si disse di mandare al diavolo, giusto per qualche minuto, il suo piano di allontanarlo.

«In realtà l'insieme di tante teorie, da parte di religioni differenti, rendono la spiegazione molto più chiara» incominciò a dire, sorridendogli per rassicurarlo. Sciolse la presa delle sue braccia incrociate e fece un passo verso di lui. Taehyung non si mosse semplicemente lo osservò da sotto le sue lunghe ciglia «Quel che io ti posso dire è che le anime prima di fare il loro ingresso nella vita umana per trovare un nuovo corpo, attraversano la pianura del Lete, bevono da quel fiume cosicché al loro arrivo sulla terra tutto ciò che è accaduto nelle loro vite precedenti venga cancellato»

Le bocca di Taehyung si schiuse appena affascinato da quella nuova rivelazione «Sul serio?»

Jungkook annuì, ipnotizzato da quegli occhi da cui non riusciva più a staccarsi «E che secondo una leggenda ebraica, la prova che abbiamo dimenticato la portiamo impressa sul nostro corpo...sul labbro superiore» e senza pensare effettivamente a quello che stesse per fare, la sua mano si mosse, allungandosi verso Taehyung, distendendo un dito e poggiandolo piano proprio in quel punto prescelto «il piccolo incavo sotto il naso è l'impronta dell'indice che l'angelo ci ha premuto sulle labbra per sigillarle» erano così dannatamente morbide, esattamente come le ricordava «Ed è per questo che, quando inseguiamo un'intuizione o un pensiero che sfugge, ci portiamo automaticamente il dito a quel particolare punto»

Taehyung era lì fermo, a trattenere il respiro, sentendo un'onda di energia calda e familiare attraversarlo, appena l'altro lo sfiorò «Jungkook...» scivolò leggiadro quel nome fuori dalle sue labbra, con un modo di fare così intimo che gli sembrò di conoscerlo da sempre.

Ma bastò quello a far riscuotere Jungkook, che si distaccò immediatamente, rendendosi conto di quello che aveva appena fatto «In ogni caso quel di cui io sono convinto è che noi dimentichiamo con la mente, ma le nostre coscienze non vengono in verità azzerate, i ricordi restano impressi nella nostra anima e alle volte saltano fuori all'improvviso, senza che tu lo voglia o meno. Con questo non sto dicendo che a te accada ciò, sto solo ipotizzando» concluse il discorso frettolosamente, rimettendo distanza tra i loro corpi. Ma nell'attimo in cui incrociò nuovamente lo sguardo con quello di Taehyung, si accorse di come l'altro fosse rimasto ancor più assorto di lui, con le iridi tremanti ed il fiato corto.

«Mi affascini sempre di più» si sentì dire.

«Cosa?»

Jungkook non volle crederci, stava ottenendo tutto il risultato contrario a quello che avrebbe dovuto fare. Non era programmato neanche quel rossore sulle sue guance che nacque all'improvviso e che fece destabilizzare Taehyung che con un colpo di tosse improvvisato, si schiarì la voce e si corresse «Cioè, voglio dire che mi piace il tuo modo di parlare e di raccontare, questo»

«Amore!» la voce di Lalabel li fece voltare entrambi, colti di sorpresa nella sua direzione. Jungkook accennò ad un sorriso incerto e si congedò velocemente «Penso sia ora di tornare»

Angolo della parlantina:

Per oggi vi lascio così il capitolo, senza aggiungere altro, chiedo perdono ma è stata una giornata molto impegnativa in Università ed anche adesso devo andare a lavorare a dei progetti per quanto mi stia addormentando all'in piedi. Mi spenderò in un commento un po' più lungo la settimana prossima 💜

ILY_Ely ❤️

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