Capitolo 37

Grazie alla forma che poteva prendere, se il giorno non era assolato, poteva girare tranquillamente anche se era un vampiro. Il suo speciale potere glielo permetteva, una vera fortuna per lui.

Nam-joon aveva l'abilità di trasformarsi in ogni animale esistente e grazie a questo dono acquisiva le loro capacità.

Ora essendo corvo, poteva volare liberamente nel cielo senza che lo potessero riconoscere e avendo visto abbastanza quel pomeriggio, si decise a tornare indietro. Lo stavano aspettando.

Durante il volo però si chiese se era giusto ciò che stava facendo.

Era combattuto dopo aver visto quella ragazza così simile a sua sorella.

Perse quota per un attimo per il forte dolore che stava riprovando al petto.

Dopo quello che era successo il giorno dell'incendio si era chiuso in sé stesso, non riusciva ad accettare come fossero andate le cose. Ma ancor peggio, non poteva pensare di esserne stato complice.

- Strega!! Mi stai facendo male...aaaahhh...- urlò il mal capitato sofferente e all'ennesimo grido Ji-woo sbuffò.

- Quante storie inutili, vampiro! Dovresti solo ringraziarmi che io stia sprecando il mio prezioso tempo per fare esperimenti su di te, invece di lagnarti di continuo!- lo rimproverò ancora facendo un altro incantesimo su di lui.

Al flebile gracchiare alla sua finestra si voltò sorridente. Andò incontro al corvo e aspettò che ritornasse nella sua forma originaria.

In tutta la sua bellezza e prestanza fisica, il ragazzo si presentò dinnanzi a lei.

Ji-woo adorava il suo dono, trovava davvero eccitante l'idea che potesse trasformarsi a suo piacimento in ogni animale volesse.

Ma lo trovava ancora più stimolante quando ritornava nella sua forma umana.

I suoi capelli biondo scuro ricadevano sulla fronte ora imperlata di sudore per il volo appena compiuto, i suoi occhi incisivi e profondi, neri quanto la notte più buia e le sue labbra carnose e socchiuse erano l'unica tentazione dopo il suo prezioso signore.

Indossava una canotta semitrasparente scura, lasciando le sue braccia muscolose allo scoperto e la voglia incredibile di toccarlo si stava facendo sempre più opprimente. Per non parlare in seguito dei pantaloni aderenti in pelle che lasciavano molto poco all'immaginazione.

- Ben tornato mio grazioso Nam-joon, cosa ti porta qui?- disse con voce mielosa guardandolo con il suo solito sguardo da gatta.

- Dovrei parlarti in privato... - spiegò lui rassegnato, rivolgendo l'attenzione verso il vampiro legato da testa a piedi, nella sua piccola stanza delle torture.

La maga sorrise in modo malefico e dopo aver puntato un dito contro il ragazzo lo fulminò senza pensarci. Nelle urla strazianti il biondo guardò il suo corpo scosso da vari spasmi e deglutì nervoso.

Non avrebbe mai sopportato la crudeltà di quella donna, ma pur non volendolo lui...

La riguardò soffermandosi sul suo aspetto, era come sempre sensuale e magnetica, i suoi occhi ambrati risaltavano al chiarore della luna appena nata e la sua bocca rossa era la più invitante che avesse mai visto in vita sua, anche se purtroppo aveva al suo solito quell'espressione fin troppo sadica sul volto. Sicuramente senza tutto quel trucco a sporcarle il viso sarebbe stata ancora più bella e inconsciamente le accarezzò i capelli corti, il ramato era un colore che lo aveva affascinato sin da subito.

Ji-woo si accoccolò per un attimo per quelle attenzioni nate dal nulla, ma come ripresasi di colpo si staccò improvvisamente allontanandosi da lui.

- E' fuori gioco per adesso. Parla! -

Il ragazzo deluso portò la mano tra i suoi capelli biondi, maledicendosi ancora una volta per la sua debolezza. Non poteva farci nulla.

- Hanno trovato l'amuleto... - mormorò dubbioso.

La maga sussultò per quelle parole e mostrò un ghigno davvero terrificante.

- Cosa hai detto?!-

Nam-joon chiuse gli occhi, anche se non avesse voluto era costretto a dirglielo, l'asservimento obbligava ognuno di loro a rivelare la verità nel caso avessero avuto informazioni riguardo al ciondolo.

- Quella ragazza aveva tra le mani l'amuleto, ne sono sicuro... -

Ji-woo urlò di gioia battendo con forza le mani sul ripiano pieno di contenitori con sostanze alquanto discutibili all'interno.

- Si!! Lo sapevo!! La mia pazienza è stata ricompensata finalmente!! Quella odiosa di Yun è uscita allo scoperto! Ahah Devo dirlo al nostro signore Jun-ho!!- rise sadicamente dirigendosi verso la porta.

- Davvero quell'oggetto può esaudire qualsiasi cosa?- chiese insicuro Nam-joon alla donna che si fermò sullo stipite.

- Ma certo! Quell'amuleto è la nostra salvezza, come già ti avevo spiegato!- si riavvicinò al vampiro e lo guardò in modo provocante - Nelle nostre mani, ogni nostro sogno e desiderio, si avvererà e avremo un mondo perfetto intorno a noi!-

Il biondo l'afferrò con prepotenza stringendola forte a sé e con voce roca le mormorò ad un passo dalle sue labbra - Qualunque desiderio io voglia? -

* Inizio contenuti adatti ad un pubblico adulto*

Ji-woo premette con ferocia le labbra sulle sue ricercando la sua lingua, dando sfogo alla pura lussuria dei suoi pensieri da quando era entrato dalla finestra.

Nam-joon la strinse ancora di più contro il suo corpo, le voleva far sentire quanto la stesse desiderando in quel momento.

Al primo gemito soffocato sentito, la prese dalle cosce e la fece sedere sul mobile a gambe divaricate e si mise tra di esse.

Scese baciandole e leccandole il collo, le strappò di dosso la veste e cominciò a lasciarle piccoli morsi per tutto il corpo sinuoso e peccaminoso, arrivando sino alla sua parte più intima.

S'inginocchiò e tolse con un gesto l'ultimo impedimento per arrivare al fulcro del suo interesse.

- Ti piace quando ti prendo così! Non è vero?!- le parlò con voce profonda afferrandole le cosce con forza per attirarla ancora una volta verso di lui.

La donna gemette di piacere toccandosi un seno e mordendosi il labbro inferiore.

- Nam-joon dammi ciò che voglio!!- gli ordinò guardandolo dall'alto.

- E cosa vorresti da me, strega?!- rinforzò la presa su di lei, facendola gemere più forte.

- Fammi godere con la tua lingua vampiro!!- urlò in preda all'eccitazione e Nam-joon si tuffò più che volentieri nella sua femminilità.

Quella donna gli causava sempre quella reazione e non poteva farci nulla. La desiderava, voleva che fosse solo sua e di nessun'altro.

Sapeva però che non sarebbe mai stato così e che doveva accontentarsi di quei momenti fugaci che di tanto in tanto gli concedeva. Per adesso gli sarebbe bastato, ma non avrebbe mai perso le speranze. Anche lui aveva un sogno e se aveva resistito era solo per poterlo esaudire. Ed ora finalmente poteva essere reale e non solo qualcosa di ipotetico.

Ji-woo gli afferrò i capelli biondi tra le dita e si deliziò della percezione della sua lingua calda e provocante capace di regalarle un piacere indescrivibile.

Si guardarono eccitati e quando arrivò all'apice gridò con foga il suo nome.

Ancora presa dall'orgasmo, il ragazzo si avventò contro il suo interno coscia mordendola e succhiandole il sangue intriso delle sue incredibili sensazioni che ancora stava provando.

Lentamente si alzò leccandosi le labbra miste del sapore del suo nettare agrodolce e del suo delizioso sangue ferroso.

- Sei deliziosa come sempre, mia bellissima Ji-woo...- mormorò lasciandole ancora un bacio bagnato sul seno.

La donna socchiuse gli occhi, afferrandogli il viso con le dita.

- Mio dolce Nam, sei stato superbo...- lo avvicinò a sé per baciarlo, ma lo allontanò subito dopo -Ricambierei volentieri... ma sarà per un'altra volta!-

Rise cercando un altro vestito leggero nell'armadio da potersi mettere dato che il suo era stato ridotto in brandelli.

Il ragazzo si appoggiò al mobile con tutto il peso, la guardò sofferente coprire le sue forme piene e tentò di trattenersi dal saltarle nuovamente addosso.

* Fine contenuti adatti ad un pubblico adulto*

Notando che se ne stava andando senza più voltarsi, le prese la mano.

- Non andare da lui... - mormorò insicuro.

- Nam-joon, è il nostro signore. Lo sai benissimo come stanno le cose... non osare chiedermi mai più una cosa simile! - con uno strattone uscì dalla porta lasciandolo con la mano tesa stringersi nel vuoto.

Lui amava quella stupenda pazza sadica, mentre lei amava qualcuno che a sua volta non avrebbe mai potuto avere del tutto.

Era un destino infelice il loro. Ma lui era rassegnato a viverlo.

Si mosse verso la finestra e si ritrasformò in corvo. Volò lontano ancora una volta sperando di vincere quelle sensazioni che puntualmente lo riportavano lì da secoli ormai.

Ji-woo si mosse sinuosa per il corridoio felice e soddisfatta, non solo fisicamente, ma anche perché ora avrebbe potuto avere tutto quello che aveva sempre sognato e voluto.

- Che sorriso, di solito non ti ritiri a quest'ora a divertirti nel torturare qualche vampiro? - commentò freddamente Yoon-gi camminando nella direzione opposta.

La maga decise di non cedere alla provocazione, effettivamente si sentiva troppo di buon umore per guastarsi con quello stupido che aveva di fronte.

- Quello lo farò più tardi, mio antipatico collega... non ho tempo da perdere con te ora!- lo liquidò in fretta lasciandolo perplesso.

Yoon-gi dopo aver tolto gli occhi di dosso alla donna, si limitò a guardare fuori dalla finestra il corvo, sicuro che fosse Nam-joon e ragionò velocemente di quella situazione strana.

- E' successo qualcosa?- in una voce sottile si avvicinò Seok-jin raggiungendolo velocemente grazie al suo potere.

- Temo di sì...- commentò piatto lo sciamano fissando l'animale volare lontano da loro - E credo che non sia niente di buono purtroppo... -

-

- Mio signore? Sono Ji-woo!- si annunciò prima di aprire la porta.

Jun-ho di spalle chiuse velocemente il tendone della parete con violenza, lasciando la donna titubante se entrare o meno nella stanza.

- Spero che sia importante... - ruggì senza guardarla.

- Si... lo è... -rispose intimorita entrando all'interno, chiudendo piano la porta.

- Lo sai che non voglio essere disturbato in queste ore! - urlò nuovamente stringendo il tessuto fra le mani - Cosa vuoi?!-

Alla voce tonante tremò, ultimamente era sempre più nervoso e indisponente, ma a lei non importava, specialmente quella sera.

Si addentrò nella stanza patronale sempre fin troppo oscurata per la sua vista. Le finestre e quella parete specifica dove si trovava il vampiro erano rigorosamente chiuse da delle tende bordeaux e la luce fioca dell'abat-jour non bastava per distinguere nel dettaglio ogni cosa presente all'interno.

Sapeva bene che il suo padrone nei secoli aveva collezionato diverse antichità e gli oggetti più preziosi li aveva sistemati ordinatamente nella camera per adornarla, come quell'elegante spada dall'elsa ricamata in oro, tenuta in una bacheca in vetro che puntualmente la incuriosiva e incantava ogni volta.

Si avviò verso di lui, senza prima dare un'occhiata veloce al grande letto, dove molte volte aveva avuto il piacere di tastare in prima persona la sua morbidezza e sofficità.

- Mio signore! Abbiamo individuato l'amuleto! - rispose non trattenendo un velo di eccitazione.

Jun-ho ancora voltato di schiena rimase per qualche secondo in silenzio, iniziando a ridere da incredulo a sempre più forte, fino a sghignazzare come un pazzo.

- E' in possesso dell'erede di Yun, è tutto perfetto finalmente!! - continuò deliziandosi di quella risata che amava.

- Perfetto!! - urlò di gioia - Tutto sta andando come volevo... chiama Yoon-gi!- tuonò alla donna, ma lei andò verso di lui chinandosi rispettosamente.

- Mio padrone, la prego! Lo so che si fida di quello sciamano, ma per favore dia retta a me che sono qui da più tempo! Riponga la sua fiducia a me e a Nam-joon, non la deluderemo! Quando si sarà ripreso verrà anche Taec-yeon con noi e ci impossesseremo di quella stupida e di quel prezioso amuleto!-

- Perché non dovrei interpellare Yoon-gi, il suo giudizio è sempre stato fondamentale in ogni missione... - commentò asciutto guardando la figura della donna prostrata dinnanzi a lui.

- Credo che questa missione specifica lo faccia vacillare, infondo quella è la reincarnazione di Yun e di conseguenza di Iseul, sono uguali e lo confonde... io farei qualsiasi cosa per lei e sono sicura che... -

- Forse non hai tutti i torti...- la interruppe alzando il viso verso il tendaggio prima di dirigersi nel suo grande letto dalle lenzuola di raso color borgogna - Agiremo alla luna nuova, preparati un piano adeguato entro questo lasso di tempo!-

La donna sorrise con enfasi per quelle parole, ma non appena guardò la tenda che aveva appena lasciato, si rabbuiò di colpo.

- Cosa stai facendo?- chiese all'improvviso l'uomo sdraiandosi - Vieni e soddisfami!-

Ji-woo si precipitò verso di lui senza farselo ripetere due volte.

Era devota a Jun-ho e anche se non aveva spazio nel suo cuore come desiderava, perlomeno lo aveva nel suo grande letto.

Sin dalla prima volta che lo aveva visto lo aveva desiderato e finalmente su una cosa aveva prevalso rispetto alla sua odiosa rivale.

Non era mai riuscita a raggiungerla in nessun modo, erano di classi magiche troppo diverse, ma sapeva che con l'esperienza ed i suoi esperimenti sarebbe stata invincibile prima o poi, anche più di un antico.

Si era alleata con Jun-ho e l'aveva vista morire sotto il suo sguardo.

Aveva provato una sensazione di pace mai sentita prima. Era sicura che quella stupida si sarebbe sentita in colpa per ciò che aveva fatto ed infatti era stata solo questione di tempo prima che nascesse Iseul.

Anche quella maledetta le stava per rovinare i piani, ma fortunatamente l'entrata in scena di Eunji aveva capovolto ancora le carte in tavola ed avevano ritrovato la speranza.

Ogni cosa sarebbe andata al suo posto e lei sarebbe stata felice finalmente, insieme al suo padrone.

-

Eunji guardò perplessa il ciondolo che ancora stringeva tra le mani.

Non aveva mai smesso di brillare da quando lo aveva con sé.

Aveva dormito come un sasso per tutta la notte e si era svegliata presto quella mattina, avrebbe dovuto spiegare tutto e non sapeva se era pronta a farlo.

Stava faticando a credere a ciò che aveva ascoltato e visto, ma come avevano ripetuto mille volte, erano una squadra e come loro si erano fidati di lei, doveva fare altrettanto.

Si alzò titubante e si diresse verso la sala comune e non appena aprì la porta li trovò già alzati a fare colazione.

- Siete già tutti qui?- domandò curiosa sedendosi con loro a tavola - E' molto presto potevate dormire ancora un po'... -

Sun-mi le porse una tazza di tè e si rabbuiò - Non abbiamo dormito molto a dire il vero... -

- Perché? Cosa succede?-

Ho-seok si avvicinò sorridendo gentile alla più piccola.

- Quando sei tornata, la tua potente magia ha fatto interferenza con la mia illusione ed ho percepito qualcuno spiarci... temo abbiano visto l'amuleto... - sospirò affranto, deluso da sé stesso.

Eunji sgranò gli occhi alzandosi in piedi - C... cosa?! Ma... come... -

Jung-kook batté una mano contro la tavola scheggiandola - Maledetti!!- imprecò accecato dalla rabbia e anche Tae-hyung si accigliò incrociando le dita davanti al viso.

Quest'ultimo guardò la ragazza e senza perdere l'espressione tesa, le riparlò.

- Eunji, devi raccontarci cosa è successo quando hai viaggiato! Ora che sanno dell'amuleto è solo questione di tempo prima che vengano qui... dobbiamo preparare un'offensiva adeguata -

La giovane annuì risedendosi preoccupata e con parole povere spiegò dell'incontro avvenuto con Yun, della sua storia e di cosa aveva visto del futuro se non fossero intervenuti.

Si trattenne nel raccontare, per il momento, l'argomento della reincarnazione, non era il caso affrontare quel tipo di discorso davanti a tutti e senza aver prima tratto le giuste conclusioni.

Sun-mi si lasciò andare sulla sedia scuotendo la testa - E' una storia molto triste, non avevo idea che Yun avesse sofferto così, tradita dalla sua amica e da chi amava. Dev'essere una sensazione orribile... -

Il rosso annuì pensieroso - E' vero... ma non capisco, se Jun-ho era interessato a rimediare alla guerra, come diamine è possibile che il futuro sia così terrificante? -

- Perché non era davvero quello il suo piano... - commentò piatto Tae-hyung facendo voltare tutti nella sua direzione.

Jung-kook si mise a pensare per cercare qualsiasi cosa nel passato che si potesse collegare con quei fatti raccontati.

- Se non ricordo male, mi avevano riferito tempo fa che Jun-ho per un periodo si era allontanato dalla congrega, ma non so il motivo. Quale desiderio avrebbe potuto chiedere?!- domandò all'improvviso non aspettandosi alcuna risposta.

- Riflettiamo, è una cosa a cui sta lavorando da diversi secoli e ancora adesso la sta cercando, dev'essergli successo qualcosa che lo abbia turbato al punto da giocarsi ogni cosa. E' così importante da andare contro tutto e tutti...- pensò a voce alta il riccio per poi guardare la ragazza di fronte a lui - Sarà impaziente ora che sa della tua esistenza e che hai trovato il ciondolo. E' instabile e non sarà facile ostacolarlo...-

Eunji annuì dandogli ragione, ma una strana luce le si accese negli occhi ed il riccio se ne accorse. Alzò gli occhi al cielo preoccupato, non sapeva se averne paura o trovarlo affascinante.

- Non so cosa voglia, ma per il bene dell'umanità, dovremo fermarlo ad ogni costo! La situazione si sta ingigantendo e non c'entro più io, mia sorella o voi... stiamo parlando del mondo intero e solo noi possiamo fermarlo... - si alzò in piedi e sorrise - E lo faremo! Perché siamo forti e ho fatto una promessa! -

La sua grinta fece sorridere tutti.

- Sei sicura di riuscire a mantenere tutte le promesse che hai fatto scricciolo?- commentò ironico Tae-hyung che di rimando ottenne uno sguardo sfavillante.

- Sono molto sicura!! Nessuno mi impedirà mai di mollare!! Siamo una grande squadra ragazzi, non dobbiamo dimenticarlo!- rispose con grande enfasi facendoli ridere.

Sun-mi le mise un braccio intorno al collo contagiata dal suo entusiasmo.

- E non dimentichiamoci che abbiamo l'amuleto con noi! E' così potente che potremmo usarlo un'unica volta contro di loro e avremmo risolto tutti i problemi!! Ahah -

Eunji spalancò gli occhi a quella affermazione.

Guardò il ciondolo ancora brillante nella sua mano.

Se lo avesse usato, avrebbe rischiato la vita, ma non aveva paura di quello, era più preoccupata al pensiero di chi sarebbe morto di conseguenza.

Le parole di Yun risuonarono nella sua testa in maniera ridondante.

Chiunque avesse formulato il desiderio, la persona più cara sarebbe morta.

Se avesse provato lei stessa a farlo? Chi amava sarebbe davvero morto?

Pensò a suo fratello Jimin e a sua sorella Min-jee, le venne un improvviso magone, come avrebbe potuto rinunciare ad uno di loro?

Stava facendo ogni cosa per far ritornare le cose come erano una volta, non avrebbe mai potuto fare una scelta simile.

Ma anche se avesse potuto non intaccare la sua famiglia, le persone più importanti per lei al momento erano diventate...

Alzò gli occhi verso Tae-hyung e Jung-kook e un'altra fitta al cuore la fece vacillare.

In ogni caso avrebbe dovuto scegliere chi sacrificare per l'umanità.

Yun per il suo folle piano di sistemare tutto, aveva sacrificato la sua famiglia lasciandola alla mercé della maledizione.

Lei sarebbe mai riuscita a fare qualcosa del genere per il mondo intero?

Avrebbe perso chi amava per il bene di tutti?




Ciao a tutti!!!

Ebbene si, ora il ritrovamento dell'amuleto è arrivato sin alle orecchie di Jun-ho, cosa potrà accadere ora?

Eunji invece ha deciso di tenersi per sé certe cose. Come la reincarnazione e le conseguenze dell'incantesimo. Cosa comporterà questa scelta? Lo avreste fatto anche voi?

Ps: Ma cosa ne pensate di Nam?! Siete rimasti sorpresi?

A presto!!

Un grosso bacio Ekylove ;*

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