Capitolo 14

Tae-hyung disperato non sapeva più cosa fare.

Aveva usato tecniche diverse, aiutato con il suo prezioso bastone, per poter contrastare la barriera che sua nonna aveva alzato sull'hanok, ma ogni tentativo si stava rivelando inutile. L'incantesimo usato, era stato lanciato apposta per lasciarlo fuori, lo sapeva.

Ancora una volta stava cercando di proteggerlo.

Frustrato in un impeto di rabbia, colpì con un pugno quel muro invisibile.

Era stanco di vedere i suoi cari uscire di casa e sperare un giorno di vederli tornare. Scosse la testa contrariato, non era più un bambino da difendere o un ragazzino titubante con le prime magie, ora era diventato un uomo ed un mago potente.

Ma sua nonna pur sapendolo continuava a lasciarlo indietro, come in quel momento.

Negli anni aveva fatto molta pratica, si era impegnato assiduamente per prepararsi alla sua vendetta, lo aveva giurato sulla tomba dei propri genitori e di suo fratello.

Ed ora sapere che ancora una volta doveva stare buono ad aspettare, lo stava facendo uscire di testa.


Ancora altri rumori e lamenti si susseguivano ad un ritmo troppo veloce per capire cosa stava davvero succedendo all'interno di quella maledetta stanza.

Cosa poteva fare?

Tra l'altro in tutto quel lasso di tempo non aveva sentito nemmeno una volta la voce di Eunji e questo lo stava facendo innervosire sempre di più.

Il pensiero della nonna in pericolo e non sapere cosa fosse accaduto alla ragazza, creò in lui un senso di paura mai provato prima.

Doveva trovare un modo per entrare.

La signora Kim si teneva in piedi a fatica, era davvero distrutta e pur quanto cercava di colpire quegli odiosi vampiri, si rialzavano sempre.

Ma l'unica cosa di cui era soddisfatta era vedere quel maledetto vampiro biondo, ricoperto di ferite.

Rispetto all'inizio stavano rallentando la guarigione, infatti le magie usate erano mirate e costruite appositamente per danneggiare il più possibile quelle creature. I suoi tanti studi si stavano rivelando piuttosto utili, fortunatamente.

Mentre lanciava i vari incantesimi, intanto analizzava i loro comportamenti.


Jay, continuava ad attaccarla esponendosi come un novellino, non volendo credere fino in fondo che fosse così stupido o masochista, aveva intuito che il suo dono si sarebbe attivato solo quando fosse stato vicino a lei.

Quindi cercava in ogni modo di non farlo avvicinare, facendolo volare da una parte all'altra della stanza.

Ma il più difficile da atterrare, era sicuramente Taec-yeon.

Il suo potere si attivava a qualsiasi distanza, infatti per lo più del tempo lo aveva passato appoggiato alla parete opposta a fissarla e a ghignare come un sadico.

Grazie alla sua abilità, più volte aveva contrastato la sua magia, impedendole l'attacco e non solo facendolo ricadere su sé stessa.

Avrebbe dovuto uccidere lui per primo, oltre che per vendetta personale, era quello più pericoloso.


Jay ritornò a lanciarsi su di lei, muovendosi velocemente a zig zag sperando non riuscisse a colpirlo almeno quella volta.

La donna si decise a provare un attacco ad ampio raggio. La sfera ancora una volta brillò librando fra le sue mani, dopo essere stata avvolta da una luce argentea, mille spilli lucenti si fiondarono sul loro corpo penetrando dentro le loro carni.

Entrambi caddero a terra urlando di dolore.

La signora Kim si sedette distrutta, tutti quegli attacchi uno dietro l'altro la stavano consumando, ma sorrise vedendoli agonizzanti a terra.

Se continuava così poteva farcela.


- Brutta vecchiaccia... aaahh...- un altro colpo lucente arrivò in pieno petto contro il biondo, facendolo svenire.

- Mai... sfidare una donna dandole della vecchia...vampiro!- mormorò esausta asciugandosi il sudore dalla fronte.

Taec-yeon la guardò con disprezzo – Sei piena di risorse lo devo ammettere... ma non potrai batterci con la tua magia!-

- Oh si che posso... il fuoco vi uccide! Devo solo riuscire a colpirvi ed ora siete finalmente entrambi alla mia mercé! Siete più lenti e vulnerabili come piace a me!- anche se stanca aveva lasciato il meglio alla fine. Sapeva benissimo che il fuoco era il loro nemico mortale, ma per essere efficace ed ucciderli doveva comunque indebolirli e finalmente ora poteva attuare il suo piano finale.


- Seriamente pensi di aver vinto?- con sofferenza il vampiro si rimise in piedi ed i suoi occhi diventarono dei rubini incandescenti – Questo per me è solo il riscaldamento!-

Quelle parole fecero sussultare la donna, non poteva davvero credere che fino a quel momento non avesse fatto sul serio. Era esausta e non sapeva per quanto sarebbe stata in grado di andare avanti.

Vide Taec-yeon muoversi velocemente verso di lei, ma qualcosa catturò la sua attenzione, facendolo rallentare.

- Ma che vuole quella?!- arrestò l'attacco fermandosi definitivamente, riguardò la signora Kim con disprezzo tentennando per qualche strano motivo.


- Jay!! Jay!! Andiamo svegliati!- urlò nervoso al corpo esanime – Quella folle di Ji-woo ci sta richiamando... siamo in missione maledizione, che vuole?!-

La donna capendo che qualcosa non andava, sperò di trarne un proprio vantaggio. Aggrappandosi alle travi si rialzò in piedi mostrando il palmo ricolmo di lingue di fuoco.

- Credi davvero che vi lasci andare via così? Ahah! Ho creato una barriera intorno all'hanok, non si può entrare ed uscire, mi dispiace!- lo schernì sorridendo malefica.

Doveva mostrarsi sicura, purtroppo odiava ammetterlo ma era diventata più lenta di un tempo, la vecchiaia si stava facendo sentire, ma loro non dovevano assolutamente saperlo della sua difficoltà.


La signora Kim sentì all'improvviso dietro di sé una forte pressione all'altezza del collo.

Jay ripresosi e approfittando di non essere più sotto attacco, si lanciò senza indugi su di lei, mordendola.

La donna sofferente con la mano in fiamme colpì rapidamente il volto del vampiro, che la lasciò andare gridando di dolore.

Un rumore sordo però, arrivò dall'esterno della casa.

Terrorizzata e dolorante si affacciò alla finestra e si rese conto che la barriera era stata infranta. Aveva usato una magia molto articolata, come era possibile che suo nipote fosse riuscito a contrastarla?

– No... No...- ripeté sconvolta nel vederlo correre all'interno.


- Jay andiamo immediatamente a prendere l'umana e poi andiamocene!- urlò nuovamente il più alto guardando l'amico con il volto tumefatto, non sapeva se quelle ferite si sarebbero mai rimarginate, il fuoco magico era davvero un pericolo per loro e quello ne era la prova.

Sentendo quelle parole, la donna indicò entrambe le due uscite della stanza e tentò il tutto per tutto.

Dal soffitto iniziò una lenta discesa di un liquido viscoso ed incandescente.

- Piuttosto che farvi uscire di qui, preferisco morire con voi bruciata dalla lava! La mia famiglia avrà la sua vendetta!!-

- Vendetta?!- la voce di Tae-hyung arrivò alle orecchie della donna e rabbrividì, non doveva essere già lì, perché era arrivato proprio in quel momento?

Doveva riuscire a proteggere almeno lui.


- Siete stati voi ad uccidere i miei genitori e mio fratello?! E' così?- urlò il ragazzo con tutto il fiato che aveva in corpo.

Accecato di rabbia strinse con forza il bastone massiccio, alto quanto lui e nell'agitarlo venne avvolto da un'intensa luce bluastra.

Dal nulla uscirono una serie di paletti di frassino appuntiti e con un rapido gesto si avventarono contro di loro.


Taec-yeon era davvero sconcertato da come si stavano mettendo le cose, avevano sottovalutato il nemico era piuttosto evidente ed inoltre il suo completo nuovo ne stava risentendo.

Si stava davvero incazzando.

Jay anche se non riusciva più a vedere come prima, schivò almeno i paletti diretti al cuore, ma stranamente pur ferito sembrava piuttosto curioso e gongolante ed osservava la signora Kim con uno strano sorriso.

Anche la diretta interessata se ne accorse, quel vampiro stava aspettando qualcosa, anche se non capiva esattamente cosa.

Ad un tratto dalla ferita al collo sentì un dolore intenso tanto da farla urlare, dal nulla si ritrovò a sputare sangue e a doversi chinare su sé stessa, fermando obbligatoriamente la lava che lentamente stava continuando ad uscire dal soffitto.

- Nonna!!!- Tae-hyung corse verso di lei e si inchinò prendendola tra le braccia – Cosa... perché?! Nonna!!-


Il biondo ruppe il silenzio con una risata fragorosa, finalmente nei suoi vari tentativi di avvicinarsi alla donna, era riuscito ad attaccarla. Stava aspettando giusto quello.

-Vecchiaccia! Come vedi è questo il mio potere speciale! Il mio morso è letale! Morirai nelle più atroci sofferenze e nessuna magia potrà impedirlo!-

Tae-hyung rimase scioccato, non riusciva a credere a ciò che aveva sentito, sua nonna sarebbe morta?


- No... No... non può essere... - si incrinò la voce alla realizzazione di quelle parole, la riguardò e la vide così piccola e debole che un magone crebbe immediatamente nella sua gola.

La donna guardò amorevolmente il nipote, ma prima di cedere alla sua sorte poteva fare un'ultima cosa. Con il suo stesso sangue tracciò un disegno sul pavimento seguito da delle frasi pronunciate che nemmeno Tae-hyung ne conosceva l'origine.

Finì il tutto battendo col palmo su ciò che aveva tracciato. Guardò con sfida il biondo e rise di gusto nel vederlo spaesato, ma fu presto soffocata da un rantolo che la obbligò a tossire.

Taec-yeon non capendo si mise in allerta, ma non accadde nulla intorno a loro, che avesse fallito?

Un altro segnale dall'esterno lo richiamò. Dovevano tornare indietro, Jun-ho non amava aspettare.


- Andiamo!-

- Andiamo?! Guarda in che modo siamo ridotti per colpa sua! Dobbiamo farli fuori entrambi!- si lamentò Jay godendosi la vista della donna morente.

- Ci sta richiamando il nostro signore, dev'essere successo qualcosa!-

Sapendo che aveva ragione, anche se contrariato, sparirono diventando una nube di fumo.

Tae-hyung forse avrebbe potuto fermarli, ma non riusciva a staccare gli occhi da sua nonna e dal suo colorito sempre più pallido.


- Tae... ascoltami... devo dirti qualcosa di importante... - cercò di biascicare sperando di essere il più chiara possibile.

- No... non parlare! Adesso... adesso provo a curarti ok? Mi hai insegnato qualche magia curativa e...- la nonna gli prese le mani sofferente per attirare la sua attenzione.

- Non puoi curarmi...non abbiamo tutto questo tempo! Ascoltami una volta ogni tanto... - tossì con forza ed altro sangue colò fuori dalla sua bocca.

- Eunji appartiene alla generazione degli antichi! Perché non l'ho capito subito?!- si rimproverò - Devi proteggerla! -

Tae-hyung sentendo quel nome si guardò improvvisamente intorno sempre più terrorizzato – D... Dov'è Eunji?! Cosa le è successo?!-

- Ho impedito loro di raggiungerla... è al sicuro... - prese fiato, doveva dirgli tutto ciò che sapeva prima di non averne più la forza. Allungandosi raggiunse un libro, strappò una pagina e con il sangue scrisse qualcosa sopra.

- Tieni, questo ti darà modo di sapere ogni cosa riguardo i maghi progenitori! Hanno bisogno di lei per far funzionare l'amuleto, creato dalla roccia lunare... non devono averlo... se ho ragione... potremmo essere tutti in pericolo! - tossì nuovamente e questa volta Tae-hyung la strinse più forte a sé.

- Non ti sforzare nonna! Prima devo trovare la giusta cura per te, poi li fermeremo e proteggeremo Eunji... lo faremo insieme... -

- Tae... presto per colpa della maledizione la sua magia sarà incontenibile e non sarà in grado di gestirla. Dovrai aiutarla a resistere finché... finché non riuscirete a trovare quell'amuleto... dovete distruggerlo! Aaah...- il dolore provato era davvero incredibile, ma cercò di rimanere il più possibile cosciente, aveva ancora molto da dirgli.


La mano fredda della donna toccò la guancia rigata di lacrime del ragazzo – Mi dispiace... devo farti provare di nuovo questo dolore... Tae, ti prego! Non cercare vendetta, devi sopravvivere ad ogni costo... Dovete vivere entrambi!-

Il riccio strinse la sua mano sempre più incolore con sofferenza – Come puoi chiedermi questo?! Dopo quello che ti hanno fatto! Dopo ciò che hanno fatto alla nostra famiglia!! Sapere che vogliono chissà cosa fare ad Eunji... come posso rimanere con le mani in mano?!-

La donna cercò in tutti i modi di non piangere ma inevitabilmente delle gocce scesero solitarie al lato dei suoi occhi, sempre più stanchi – Sei il mio orgoglio più grande, nipote mio! Sei cresciuto così tanto, ho sperato ogni giorno della mia vita di compensare alla grande perdita che hai avuto, spero di esserci riuscita anche se poco... - provò una grande fitta al cuore tanto da doversi fermare.

Il veleno del morso si stava propagato velocemente ed ormai aveva raggiunto gli organi vitali, le rimaneva poco tempo.


- Nonna... non mi lasciare... come faccio senza di te? Eh?! Tu sei tutta la mia famiglia... - pianse, si sentiva di nuovo lo stesso bambino di quando all'improvviso gli avevano detto della dipartita dei suoi genitori e di suo fratello, ma in quel momento anche se distrutto aveva trovato conforto tra le sue grandi braccia. Ma ora? Era rimasto davvero solo.

Con un colpo lieve alla testa, la donna gli sorrise tristemente nelle lacrime – Sempre a chiamarmi nonna eh?!Mi fai sentire vecchia...- dopo un gran respiro con un filo di voce riuscì a dire la cosa più importante - Ti voglio bene nipote mio... -

La mano cadde lentamente a terra e i suoi occhi scuri e gioiosi si fecero sempre più spenti e vuoti, come il suo cuore.

Tae-hyung si ritrovò nel buio della stanza ad abbracciare quella che era stata la donna più importante della sua vita.




Ciao a tutti!!

Lo so... :( questo capitolo mi ha strappato il cuore...non mi picchiate ^.^"

La signora Kim ha lottato fino alla fine, eppure Jay si è approfittato di quell'attimo di distrazione e l'ha morsa, uccidendola.

Tae-hyung è distrutto, ha perso un altro membro della sua famiglia per colpa dei vampiri, come si comporterà ora? Cercherà vendetta?

Eunji invece ora è insieme a Jung-kook e non sa nulla.

Cosa succederà ora?

Ps: Se siete stati attenti, è successo anche qualcos'altro... ma non vi dico nulla >.<

Un grosso bacio Ekylove ;*

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