⠀𝐎𝟔.⠀❪ 🎂 ❛ sᥲssᥡ ᥱ ᥒ᥆ᥱᥣ һᥲᥒᥒ᥆ ⍴іᥲᥒ𝗍᥆ ❫

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𝙄𝙣𝙛𝙤𝙧𝙢𝙖𝙩𝙞𝙤𝙣:

𝐒𝐓𝐎𝐑𝐘 𝐓𝐘𝐏𝐄: fluff, canon compliant
𝐂𝐇𝐀𝐑𝐀𝐂𝐓𝐄𝐑𝐒: hamasaki sumire, sawyer naomi (VivyRal)
𝐖𝐎𝐑𝐃𝐒: ~ 1.5 k
𝐑𝐄𝐋𝐄𝐀𝐒𝐄𝐃 𝐎𝐍: 14.03.2024
𝐓𝐑𝐈𝐆𝐆𝐄𝐑 𝐖𝐀𝐑𝐍𝐈𝐍𝐆𝐒: fluff? weird.
𝐑𝐈𝐀𝐒𝐒𝐔𝐍𝐓𝐎: tutto nasce da una teoria: se in giappone il primo mese scolastico è aprile, significherebbe che gli eventi di Obsession siano, appunto, durante il suo corso. Sumire e Naomi, guarda caso, fanno il compleanno proprio lì.

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Due di notte.
Sala pranzo.
Picchiettava l'indice sulla superficie del bancone.
Questo, col suo respiro, era l'unica cosa udibile non solo lì, ma anche per i corridoi della struttura.
Insomma, chi altro oltre a Naomi Sawyer stava alzato ad orari inimmaginabili per 5 notti consecutive? Nemmeno Hyosuke, per quanto ci provasse, riusciva a stargli appresso tutto il giorno e notte.

La luce accesa creava un'ombra sagomata della mano. Era strano da spiegare, ma ha amato le ombre sin da quando fosse piccolo. Non solo perché certi tipi di illustraziond teatrali si basavano sulla rappresentazione di esse, ma anche perché erano l'effetto contrario della luce. Insomma, se un'ombra si presentava, una luce nelle vicinanze doveva per forza esserci. Se c'era una luce, non tutto era buio. Se c'era un'ombra, il resto era brillante.

Guardò il soffitto verso quella esatta fonte di luce ricercata. Forse più che amante delle ombre, era più simile ad una falena nelle notte più buie. Si orientava in ugual modo quando il sole non splendeva, scambiando ogni fonte per una stella radiante quanto egli. E svolazzava attorno senza mai toccarla, cosciente sia delle ustioni che di quanto in contrasto fosse rispetto ad ella. Una stella così splende che risulta spenta. Insensato, ma qualche filo di logica si poteva ritrovare se si fosse pazzi abbastanza.

Notti come queste, dove non aveva nulla da fare, non gradiva affatto esser lasciato da solo con i suoi stessi pensieri. Dunque si alzava, camminava in giro, guardava in alto, contava le posate, chi ne ha più ne metta.
Addirittura borbottava qualche linea delle sue tipiche amate opere teatrali shakesperiane.

" come night;
come Romeo;
come; thou day in night "

Romeo e Giulietta, un classico.
Certo, il finale faceva giustizia al termine "tragedia".
Ma... Eh... Non era nella mood per questi due perduti amanti, segnati da un destino più crudele di quanto credessero, solo a discapito di qualche disputa famigliare. In fondo, nella sua testa, una vocina continuava a ripetere il motivo per cui fossero rinchiusi lì in primo luogo. Shini Goro, Shini Goro, Shini Goro, ronzava come le peggiori delle mosche.

Scosse la testa per scacciare via l'insetto. Successivamente prese un respiro profondo. Se dovesse fare qualcosa, allora sarebbe stato qualsiasi cosa. Qualsiasi.
Si accasciò a terra, pancia in giù e braccia piegate ai lati. Quanto sarà difficile fare delle flessioni, dai?
Tremante, si tirò su. Braccia più flaccide della gelatina. A stento riusciva a tenersi da solo. Riuscì eppure a tenere la posizione per qualche secondo prima di lasciare tutto il peso e sdraiarsi a terra per qualche istante a riprendere fiato. Sì, era decisamente più dura di quanto sembrava. Chi diamine le aveva inventate queste flessioni?!

Una porta si aprì.
Fu istantaneo non trovarsi impreparato.
Alzarsi non era possibile, dunque si girò sul fianco affaciante la porta, il braccio dello stesso lato mezzo disteso che teneva la testa, mentre quello opposto poneva il pugno sul fianco alto per formare questo triangolo trasandato.
Gli occhi verde acqua incrociarono quelli castani della giornalista, tanto stanchi quanto perplessi sulla scena davanti ad ella.

" ... che fai? "

Fu spontaneo domandare.

" posing "

Rispose egli semplicemente, con il caratteristico sorriso beffardo per cui tanto era conosciuto.

" okay..? "

" you can take a picture if you really want to stare that long "

" no, grazie, sto apposto così "

Si incamminò verso il tavolo, cui centro vi era riposto una cesta della frutta. L'attore la seguì con lo sguardo.

" why up so late, dear? "

" non lo so, sovraccarico di adrenalina? Improvvisamente I forgot how to sleep "

" I know that feeling all right... "

Borbottò sottovoce portando lo sguardo altrove.
La fanciulla prese una banana dal cesto e la sbucciò.

" potassio servirà a qualcosa, si prega "

Commentò dunque prima di dare un morso.

" te invece? "

Chiese curiosa.

" eh, I'm your regular night owl "

Si alzò finalmente dal pavimento e pulì i vestiti dall'eccesso di possibile polvere. Saranno pur stati giorni cui li indossasse, ma quella giacca rimaneva ugualmente la sua preferita. Passi leggeri avvicinarono i due e un braccio attorno al collo per poi appoggiare il capo sulla spalla. Contatto fisico era il suo metodo preferito per stuzzicare chiunque avesse attorno a sé, nel bene o nel male. Dava decisamente molta più dominanza di quanti possano credere.

" or perhaps do you need a sandman to sprinkle that fairy dust into your eyes? "

Aggiunse successivamente con tono quasi bisbigliato poiché la ravvicinanza fra la sua bocca e l'orecchio della castana. Sumire ammetteva di non aver ancora capito come sentirsi riguardo questi atteggiamenti precisi. Da una parte si dimostrava rimanere al gioco, dall'altra li trovava una semplice rottura di scatola proveniente da un ragazzo in costante voglia di attenzioni.

" mi irriterai la visione così facendo, dear "

Uscì una sorta di miscuglio trasandato prima di tirare un sospiro profondo.

Una cosa la colpì.

" il tuo compleanno si avvicina "

Naomi alzò il capo per guardarla dritto negli occhi.

" it is? "

Una domanda sorse spontanea: perché?

" 23 aprile, no? Sei undici giorni più piccolo di me "

" anche tu Toro? "

" Ariete, in realtà "

Lo corresse portando una ciocca dietro l'orecchio.

" oh... guess I didn't know that. Happy late birthday then "

Disse con poca cura, troppo occupato a ripensare a mille motivi per cui avrebbe dovuto tirare questo discorso in ballo così, piuttosto che fare l'esagerato.

" è già passato? "

" I don't know, I just assumed "

Vederla persa quanto egli in fatto di tempo portò perplessità interna.
Il secondo sospiro arreso lasciò le labbra della fanciulla.

" di solito cosa fai al tuo compleanno? "

" perché lo vuoi sapere? "

" rispondi e basta, considerala un'intervista "

Intervista? Nel senso che avrebbe dovuto mentire pur di farsi apparire bello? Cioè, aveva già quello in programma da fare ma se proprio ci teneva...

" oh, you know, le solite cose che si fanno ai compleanni: non vai a scuola, stai a casa con i tuoi genitori, magari preparano qualche uscita a sorpresa ad un laghetto oppure alle montagne russe, mangiate tutti e tre i pasti fuori. Living the royal life insomma, can't thank my parents enough "

La verità? Tutta il contrario.
Oddio, non voleva dire che Hailey fosse pessima in fatto di feste, ha sempre cercato di soddisfare le sue esigenze quanto una madre single potesse. Ma Naomi non poteva che sentirsi geloso della stessa menzogna raccontata.
Geloso del fatto non fosse realtà.
Geloso del fatto non lo sarebbe divenuta solo perché l'ha proclamata.

Eppure in Sumire comparve un piccolo sorriso.

" direi che succedeva quasi la stessa identica cosa. L'ultimo compleanno sono andata con Yasu al centro commerciale e ci siamo rimaste lì fino alla chiusura. Ho comprato lì la mia gonna preferita nera, sai? "

Corruggò la fronte per mezzo secondo prima di tornare sorridente ed annuire.

" aw, that's so sweet. But, Sumire, you still did not tell my why are you asking me this? "

" insomma, c'è qualcun altro che farà il compleanno a breve ed è ancora vivo? "

Scosse la testa.

" so I guess it's just the two of us "

Aggiunse lui.

" ecco perché son venuta a cercarti. Sarebbe un peccato lasciare andare un giorno così importante, don't you think? "

Domandò Sumire.
Non capiva dove stava andando a parare.
Fece per parlare, ma se ne andò verso la cucina e lo lasciò lì per alcuni istanti.
D'istinto si morse le unghie, ora mille e più pensieri attraversavano velocissimamente il cervello.
E se l'avesse preso in giro?
E se ci fosse qualcos'altro sotto?
Cosa voleva da lui?
Cosa?

La luce di una candelina lo risvegliò. Era tanto piccola quanto arancione, rifletteva la sua luce in quelle iridi sul punto di perdersi nelle proprie fantasie. Dove era attaccata quella candelina? Ad un piccolo cupcake scartato dal reparto snacks preconfezionati. La peggiore torta di compleanno che si potesse chiedere.

" uhhh- "

" soffia su, esprimi un desiderio se vuoi "

"perché diamine dovrei farlo?" avrebbe così voluto dirgliele. Quanto avrebbe voluto prendere quella gentilezza a distruggerla. Ma dall'altra parte era quasi come commosso da tutto questo.

" if my lady insists, how can I say no to this? "

Fece un soffio bello potente residuo da quella intensa sezione di allenamento.
Sumire riprese l'accendino e la riaccese, subito dopo la spense con im suo stesso soffio.
Tirò la candelina fuori.
Prese quella muffin e lo divise in due.
Diede la metà all'amico.

" I'm on a die- "

" mangia e non rompere "

" gee... "

Afferrò con entrambe le mani.
Non morse però.
Rimase a guardarla.

" cosa? "

" neanche la canzoncina mi canti? "

" quella te la canti da solo- "

" happy birthday to meeee- "

" scherzavo, no, che svegli tutti quanti "

Guardò la sua metà prima di tornare a guardare l'altro.

" tanti auguri di buon compleanno, Naomi, te li meriti "

Egli guardò prima il pezzo, poi la fanciulla. Scambiò quei sguardi più volte. Un piccolo sorriso addolcito spuntò sulle sue labbra e prima di prendere un morso rispose:

" tanti auguri anche a te, Sumire "

Il sorriso dell'altra si allargò.

" la facciamo una foto? "

" always "

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𝐓𝐀𝐆𝐒: -softxeevee, -Chookoa, -LaPfpNonVieneDaVivy, -YAKKU, DumbThisNoel, Esattamente-chan, pxstelpurin, VivyRal

𝐀𝐍𝐆𝐎𝐋𝐎 𝐀𝐔𝐓𝐑𝐈𝐂𝐄:
Una cosuccia scritta qualche giorno fa molto ma molto breve. Non sarà la cosa migliore del mondo, ma è qualcosa di abbastanza carino (strano che una fluff ci sia qui).

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