𝗺𝗲𝗲𝘁𝗶𝗻𝗴
Eden rimase sbalordita. Di sicuro stava scherzando. Una ragazza in un gruppo di tutti maschi? Era impossibile. JYP non avrebbe mai approvato. JYP voleva un boygroup, non un gruppo co-ed.
Però Chan sembrava così serio... «Non ti stai prendendo gioco di me, vero?» gli chiese, non del tutto convinta. «Certo che no, come potrei?» «Sei sicuro sicuro?» chiese non del tutto convinta, com'era possibile. «Giuro sul mio computer che non sto scherzando» disse il maggiore mettendo una mano sul cuore. La ragazza rimase stupita. Chan era veramente serio. Il suo computer era un oggetto sacro, all'interno c'erano un sacco di demo che il ragazzo aveva preparato. «Allora non stavi scherzando...» disse a bassa voce abbassando lo sguardo. «In questo caso accetto» il viso della ragazza si illuminò con un sorriso enorme, ricambiato dal suo amico «sei sicuro che agli altri vada bene?» gli domandò preoccupata. «Sono sicuro che ti adoreranno» la rassicurò Chris. «E JYP-nim che ha detto?» «Beh..ecco, lui ancora non lo sa» sorrise timidamente l'altro grattandosi la nuca. «E se JYP non fosse d'accordo? Di sicuro non mi vorrà nel gruppo. Forse è meglio che non entri nel gruppo. Poi gli altri? Gli starò di certo antipatica e-» iniziò a blaterare Eden. «Noona andrà tutto bene» la tranquillizzò il ragazzo. «Sei sicuro?» «al cento per cento» «Okay» annuì più sicura la trainee. Una felicità immensa riempì il cuore del maggiore, che di getto abbracciò la minore. La cosa colse un po' alla sprovvista la ragazza che però ricambiò l'abbraccio. Avevano passato quasi quattro assieme, non poteva lasciarla indietro. E soprattutto non dopo tutto quello che avevano passato insieme. Sapeva che sarebbe stata dura, ma era sicuro che ce l'avrebbero fatta. «Ti andrebbe di incontrare gli altri?» le chiese mentre ricambiava l'abbraccio. In risposta Eden si limitò ad annuire. Christopher la guidò verso una delle sale dell'enorme edificio. Man mano che si avvicinavano un senso di ansia pervase la ragazza. E se gli altri l'avessero odiata? Se non avessero voluto una ragazza nel gruppo? Di sicuro non la volevano nel gruppo. Si fermarono davanti ad una porta e Chan bussò. Dalla stanza si levarono delle voci. Uno dei ragazzi all'interno aprì la porta. Era alto e magro. Pareva un angelo sceso in terra. Il ragazzo inclinò leggermente la testa confuso alla vista della ragazza. Appena vide Chris, il ragazzo sorrise e si spostò leggermente per farli entrare. Subito otto paia di occhi furono sulla ragazza, che imbarazzata era nascosta dietro l'amico. «Hyung, chi è lei?» chiese uno dei ragazzi. Aveva uno sguardo curioso e si poteva notare che portava l'apparecchio. «Ragazzi, lei è Eden-noona, il nostro decimo membro» annunciò fiero. Inutile dire che tutti e otto i ragazzi erano sbigottiti. Ecco lo sapevo, si disse la ragazza, non mi vogliono nel gruppo. Con una leggera spintarella Chan la incoraggiò a presentarsi. Eden, con le guance rosse per l'imbarazzo fece un inchino e si presentò a bassa voce: «c-ciao, io sono Lee Nari, ma potete chiamarmi Eden, p-piacere di conoscervi» si schiaffeggiò mentalmente. Ora penseranno che sei una stupida che non sa nemmeno presentarsi, si rimproverò da sola. Uno ad uno i ragazzi si presentarono: c'era Hyunjin che aveva aperto la porta, Changbin che trasmetteva una sorta di aura dark, Jisung che assomigliava ad un tenero scoiattolo e che continuava a guardare in cagnesco Hyunjin, Seungmin che si presentò con dei modi pacati. Poi c'erano Jeongin, il più piccolo del gruppo e il ragazzo con l'apparecchio, Minho che sembrava tanto in imbarazzo quanto lei. Poi c'era un altro ragazzo che si presentò, ma Eden era talmente disorientata che non ci fece molto caso. Per ultimo si presento il ragazzo dai capelli castani. «Io sono Felix» disse balbettando. La ragazza intuì che Felix non parlava bene il coreano e rimase anche affascinata dalla voce profonda del ragazzo. «È anche lui australiano» le disse Chan. In quel momento la ragazza sorrise al castano, che nel mentre era un tantino interdetto dalla situazione. Non stava capendo bene quello che stava succedendo. Eden decise di rimediare subito iniziando a parlargli in inglese: «Anche tu Aussie? Di dove sei?» Felix sorrise sollevato e le rispose: «Sono di Sydney, tu invece?» «Oh come Chan. Io invece sono di New York» I due iniziarono a parlare e subito legarono. Insieme agli altri decisero di conoscersi meglio. Si sedettero in cerchio e iniziarono a farsi domande a vicenda. Nessuno aveva ancora chiesto qualcosa alla ragazza, quando Changbin le chiese: «Quali sono le tue specialità?» «Oh beh...ecco, le mie specialità sono il ballo e il rap, il canto, beh non sono molto brava» «Ci fai vedere una coreografia?» chiese Hyunjin curioso. Anche lui si era specializzato nella danza. «Si ti prego» si intromise Minho. La ragazza aveva scoperto che era stato un back-up dancer dei BTS e che aveva anche partecipato ad uno dei loro tour. «Mmh...proprio ora?» chiese con voce sottile. Tutti annuirono. La ragazza allora si alzò e collegò il telefono alle casse della sala. Si mise in posizione e fece partire la canzone. Appena la canzone partì, la sua espressione cambiò completamente. Iniziò a muoversi a ritmo della musica ripercorrendo mentalmente tutti i passi che aveva imparato. Oltre ai passi un mantra di "non sbagliare" riecheggiava nella sua testa. Alla fine della sua mini coreografia la ragazza si inchinò, mentre gli altri applaudivano. Eden li ringraziò per poi sedersi di nuovo. Continuarono a farsi domande e a ridere fra di loro, fino a quando la ragazza non ricevette un messaggio. Era Minji che le chiedeva se andava ad allenarsi con lei e altre ragazze per qualche oretta. Guardò l'orario accorgendosi che era tardi e che se voleva allenarsi con le altre ragazze doveva sbrigarsi. «Devo andare via adesso» disse dispiaciuta «Allenamento?» chiese Chan. In risposta lei annuì. «Vuoi che ti accompagni?» le domandò. «Non ce n'è bisogno» sorrise per poi alzarsi. Prese la sua borsa e salutò i ragazzi. «Sei sicura sicura noona? Lo sai, non so cosa farei se ti succedesse qualcos-» iniziò a dire, ma venne interrotto dalla ragazza. «Lo so Channie, ma tu hai anche bisogno di riposarti. Devi dormire se vuoi essere in piene forze» gli sorrise. Ormai le era noto che il ragazzo soffriva di insonnia e che la notte non riuscisse a chiudere occhio. «Allora a domani?» «A domani» sorrise per poi lasciare un fugace bacio sulla guancia del minore Appena la ragazza uscì dalla sala un coro di 'Ohh' si alzò dai ragazzi, mentre un Bang Chan rosso come un pomodoro cercava di fargli abbassare la voce.
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