𝗯𝗼𝘀𝘀

Era un nuovo giorno e Eden si era svegliata molto presto. Si era alzata, si era lavata e poi si era preparata. Era scesa in cucina e aveva scaldato degli avanzi per la colazione. Dato che si svegliava prima di tutti preparava sempre la colazione per i genitori e il fratello. Successivamente uscì di casa per poi dirigersi verso la metro, senza fare colazione. Doveva mangiare poco se voleva essere in gran forma e dare una buona impressione di sé al CEO. Si mise gli auricolari e aspettò la sua fermata. La metro era come sempre affollata. Fra studenti con le loro uniformi, uomini con le loro ventiquattrore pronti per andare al lavoro.
Dopo essere scesa alla sua fermata, si mise a camminare per raggiungere la JYPE. Il suo stomaco brontolava, reclamando cibo. La ragazza però ignorò la cosa continuando a camminare.

Questa mattina lei e i ragazzi avrebbero avuto una riunione con Park Jinyoung. Chan li avrebbe presentati all'uomo come il suo gruppo. Ancora non ci credeva. Sembrava tutto troppo bello per essere vero. Stava cercando di non darsi troppe speranze, era pur sempre una ragazza in un gruppo totalmente maschile.  «sto sognando» si disse mentre entrava nella sala prove dove si erano dati appuntamento lei e gli altri. «no è tutto reale noona!!» le sorrise Jeongin mostrando l'apparecchio . La ragazza ricambiò il sorriso e salutò tutti quanti. L'ansia pian piano iniziava a salire ed Eden stava sudando freddo. Le solite domande l'attanagliarono. E se non sono abbastanza? E se JYP-nim mi odiasse e pensasse che voglio entrare nel gruppo solo per la fama? O peggio perché sono tutti maschi?

La ragazza giocherellava con le sue dita mentre si faceva mille scenari di come si sarebbe sviluppata la situazione. A riscuoterla dai suoi pensieri è Chan. «Okay ragazzi fra un po' arriverà JYP-nim quindi mi raccomando siate ser-» Chan non riuscì a finire il suo discorso di incoraggiamento che la porta si aprì. «Buongiorno PD-nim» dissero tutti quanti in coro, inchinandosi. Eden si sentiva a disagio al momento. Non era nemmeno al meglio delle sue prestazioni. Aveva dormito poco e non aveva avuto tempo di prepararsi o almeno sembrare un pochino decente. «Buongiorno ragazzi. Allora Chan, hai scelto quali trainee faranno parte del tuo team che parteciperà al survival show?» Chan annuì e iniziò a presentare tutti i ragazzi. Nel mentre il CEO guardava i ragazzi in silenzio, facendo qualche domanda qua e là. Arrivò poi il turno di Eden. «Aspetta...tu sei una ragazza!» esclamò l'uomo. La ragazza annuì arrossendo e inchinandosi leggermente per salutare ulteriormente JYP, mentre Chris iniziava a spiegare:
«Vede, ho pensato che avere una ragazza nel gruppo avrebbe fatto colpo. Pochissimi gruppi al momento hanno un membro del sesso opposto. Questo potrebbe darci una marcia in più e magari attirare più persone. Ho pensato che sarebbe stato qualcosa di innovativo.»

JYP guardò la ragazza. Sembrava non convinto della cosa. Sembrava la stesse giudicando. Poi chiese: «Come ti chiami?» «Sono Lee Nari, signore» disse la ragazza inchinandosi e balbettando.
Perfetto, facciamogli vedere quanto sei brava a parlare Eden, si rimproverò mentre fissava l'uomo davanti a lei. «Strano non ho mai sentito il tuo nome...da quanto tempo sei una trainee qui?» il cuoricino della ragazza si spezzò. Ma cosa pensava che dicesse? Nessuno la conosceva lì. Anche dopo tutto quel tempo passato a vedere ragazze più belle e più talentuose di lei debuttare, nessuno la conosceva. «Da quasi otto anni..» cercò di non far trapelare la sua tristezza mentre diceva quelle parole. Magari avevano ragione quelle trainee. Doveva mollare e lasciare posto a loro. Non era nemmeno in forma come loro, anche dopo quei circa otto anni. Ormai era rimasta lì in un angolino. Come le bambole su uno scaffale, man mano le altre, quelle più belle, vengono vendute mentre lei rimane lì su quel dannatissimo scaffale sperando che un giorno qualcuno decida di prendere lei. Ma quel giorno probabilmente non sarebbe mai arrivato.
«oh capisco, bene ci rifletterò su e fra qualche giorno vi farò sapere la mia opinione» disse prima di salutarli ed uscire dalla stanza.

I ragazzi tirarono un sospiro di sollievo mentre la ragazza era rimasta immobile. Loro avevano fatto una buona impressione, lei probabilmente no. Loro avrebbero avuto una chance per debuttare e coronare il loro sogno, mentre lei sarebbe rimasta indietro, di nuovo. Da sola. Gli altri si sarebbero presto dimenticati di lei. Una singola lacrima scese dall'occhio sinistro della ragazza, che subito si asciugò con il palmo della mano. «Eden? tutto bene?» le chiese Changbin, visibilmente preoccupato. Eden si riprese dal suo stato di trance: «oh? Sì sì sto benone» mentì «adesso devo andare. Mi devo trovare con una persona» sorrise per poi prendere le sue cose ed uscire dalla stanza, lasciando dietro di sé nove ragazzi preoccupati.

Scese le scale di corsa evitando l'ascensore. Così avrebbe bruciato un po' di grassi, pensò. Si diresse verso la caffetteria della casa discografica. Un posto tranquillo dove poter sorseggiare del thé o del caffè e rilassarsi nei momenti liberi, che erano ben pochi. La ragazza si diresse al bancone e ordinò un iced americano. Dopo aver preso il caffè e aver pagato si allontanò velocemente per dirigersi in uno studio negli angoli remoti del palazzo. Lì nessuno l'avrebbe disturbata o avrebbe potuto vederla crollare. Eden passò così tutta la notte alla JYPE ad allenarsi fino a quando stremata si sedette per poi dopo pochi minuti addormentarsi sul pavimento della stanza. Non si accorse che qualcuno era entrato nello studio poco prima di chiudere gli occhi. 

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