Brain Washing (quarto Oc)

Ecco giuro che ho finito e non rompo più il cazzoー
-lacuin
_fuinur_

Nome: Ivan.
Ivan è un nome russo, questo significa esattamente: "dono del signore". Proveniendo da una famiglia cristiana cattolica, il nome gli si adatta anche piuttosto bene.

Cognome: Reed.
Dall'inglese antico vuol dire "dai capelli rossi". È uno dei cognomi più comuni in America, in più è anche cognome di una famiglia mafiosa che lavora nella città di New York.

Età: 17 anni.
Il suo compleanno è il giorno 8 dell'ottavo mese. L'otto di Agosto sotto il segno del Leone.

Nazionalità: Americano.

Aspetto:







Slanciato con un fisico da nuotatore, a clessidra. Anche lui sembra appena uscito dal borghetto di teppisti, di quelli tanto ribelli quanto tenaci e stupidi. Misura all'incirca un metro ed ottanta, anche se i capelli lo alzeranno di qualche centimetro. Ha i fianchi stretti, e le spalle larghe, le gambe fine e lunghe, come le braccia. Dal polso del suo braccio destro parte un dragone, che si arrotola lungo tutto l'arto superiore del ragazzo, una volta arrivato alla spalla, sembra attaccarsi alla coda del dragone una linea non ben definita che ricorda un centipede stilizzato. Questo continua fino al suo collo, dove si arrotola e finisce. Sull'altro braccio invece si possono vedere dei cerchi avvolgere il bicipite. Il suo fisico è piuttosto tonico, anche se non sembra avere molto interesse nell'allenarlo costantemente.
Ha i capelli neri, rasati ai lati della testa, lasciando solo un ciuffo passare in mezzo, in un tipico taglio punk, Ivan sembra pur sempre un avanzo di galera, no? Su entrambe le orecchie si possono osservare i vari piercing, principalmente anellini di metallo colorati di nero. Ha un naso piccolo, più appuntito che altro, un po' come il suo mento. Le sopracciglia folte ad ali di gabbiano sono una caratteristica molto particolare sul suo viso, eppure gli si addicono parecchio. Un altro punto caratteristico del suo volto sono le sue ciglia, esse sono troppo lunghe per gli standart maschili, però è un dettaglio che non stona nell'insieme. Ha gli occhi piuttosto grandi, con uno sguardo furbo ed un po' violento, le iridi grandi e rosse aiutano soltanto le sue espressioni incazzate.
Carattere: Lui è il re, fa lui le sue regole, gli altri vengono dopo, non importa chi come o cosa, non ci si può imporre su di lui se non con la violenza. Ivan è sempre stato prepotente, imponendo le sue regole agli altri, ed incutendo timore nei volti di chiunque lo circondi. Non si possono fare giochi con lui, se non guida lui le regole e l'amdamento. Ha un carattere forte e molto anarchico. Come già detto decide da sé tutto, e delle conseguenze gli importa ben poco, infondo a lui non è mai importato dove sarebbe finito. Sarcasmo ed ironia sono all'ordine del giorno, insieme ad una sana dose di provocazioni varie. Ivan è molto arrogante e non prova minimamente a nasconderlo. Se preso bene, non attende altro che provocare ed infastidire le persone migliori. Diciamo che è la persona sbagliata da incontrare in qualunque momento, considerando che quando è preso male diventa ancora più violento. Ci sono davvero dei rari momenti in cui è tranquillo e riesce a non ferire nessuno, ovvero quando è sotto effetto di sostanze stupefacenti oppure quando è ubriaco, semplice e cristallino, no? Considerano la situazione familiare e quello che ha passato, non è altro che un modo di difesa, per adattarsi a ciò che lo aspettava in futuro, ma sembra anche avere lui di suo una vena incredibilmente casinista. Ama il brivido di star facendo qualcosa che non adrebbe fatto, e sembra un modo per ottenere attenzioni, probabilmente è solo un bambino viziato che ha bisogno di essere notato ed in un modo o nell'altro questo sembra funzionare meglio. Se una cosa non gli piace gli viene da ignorarla costantemente, infondo cosa ne se fa di qualcosa di brutto? Eviterebbe anche le persone che non sopporta, a lui servono soltanto quelle che possono intrattenerlo. Non avendo ben in testa un limite da rispettare, Ivan continua finché ne avrà voglia, è semplicemente molto infantile, non ti piace il blu? Allora ti colorerà la stanza di blu finché non impazzisci, osi non rispettarlo? Allora avrai la punizione che ti meriti. Forse è la persona più tossica che tu possa mai incontrare, subisce un torto e lo rispedisce indietro dieci volte più forte. È il re della situazione ed anche se nessuno gli ha dato la corona se la prenderà con la forza, sono gli altri che devono abituarsi a lui, lui deve solo continuare a vivere perché non vuole morire, se morisse nessuno starebbe a guardarlo. Possiede quindi un ego esagerato, che sembra quasi divertente se lui non fosse serio, quello che fa lo fa bene di conseguenza si può seriamente definire perfetto per il suo scopo, che per quanto confiso Ivan possa essere è quello di infastidire e divertirsi provocando male al prossimo. Ci sono ovviamente dei momenti in cui non vuole sentire niente e nessuno, quasi avvenimenti di depressione in cui tutto quello che riesce a sentire è la mancanza di quei genitori che applaudivano e gli davano le attenzioni che voleva. Lui è semplicemente un disperato che vuole essere notato.





Curiosità:

- Spesso si fa male per fare qualcosa di spericolato.

- Ha un debole per i cani.

- È come un orologio, se non combina qualcosa ogni quattro ore comincia seriamente a dare di matto. La noia è sempre stata sua nemica.

Storia: Nato in uno dei quartieri più malfamati di New York, Ivan è il primo ed unico figlio di una coppia di mafiosi legati alla famiglia. Parlare di soldi, droghe, prostituzione non è mai stato estraneo a lui, come vedere pistole o sentire colpi di armi da fuoco, è cresciuto tra i criminali per diventarne uno, era il modo che infondo aveva per farsi notare. Mamma e papà sono fieri di te, così come gli zii ed i nonni. Tutti quanti erano fieri del piccolo Ivan che già osava rubare dalle borse delle maestre appena erano distratte, oppure che bullizzava i suoi compagni portandosi via da loro ciò che gli serviva o piaceva. Una teoria fatta sul suo disturbo infatti è stata quella della sua famiglia, essendo abituato ad avere un comportamento ed atteggiamendo da tamarro fin da piccolo la sua mente lo ha recepito come bene e quindi il disturbo che pian piano mise fondamenta sempre più ferree andò a distruggere quel poco di buono rimasto. Quindi passarono le settimane ed i mesi, il piccolo ragazzino cominciò anche a venir allenato per essere un mafioso, dall'uso dei coltelli alla pistola. Aveva dieci anni quando dei poliziotti irromperono in casa loro armati, partì una sparatoria, e nonostante in quella casa non ci fosse solo la famiglia ristretta, la vinse la giustizia. Quella fu forse la prima volta che Ivan provò paura, separato dai suoi genitori, da chi avrebbe dovuto guardarlo per sempre. Fu affidato dopo aver passato un paio di notti alla caserma ed una settimana in orfanotrofio, ad una coppia. C'era già una bambina, anche lei adottata, era più grande di Ivan e quasi era incuriosita da lui. Dai racconti dei genitori adottivi lui era diverso, era quasi cattivo, e lei fin da subito cominciò a chiedergli cose che nessun altro avrebbe chiesto per pura curiosità. Come ad esempio quanto fosse forte il suono di un proiettile che viene sparato. E quindi stava crescendo, insieme ad una ragazzina incuriosita dal crimine che tanto le era vietato di toccare. Ma tutti sanno che se ti avvicini troppo al sole rischi di bruciarti, e fu esattamente quello che accadde. Lei provò, appena gliene fu data l'occasione di commettere un furto. Una rapina in piena regola con altro ragazzi che probabilmente frequentava, incontrati chissà dove. Ma li presero subito, tanto che la ragazza accusò Ivan stesso e gli altri ragazzi di averla obbligata a farlo. Il fratello adottivo, ne rimase quasi sconvolto, e fu portato in un'altra famiglia, quando finalmente si stava ambientando, si sentiva tradito da quella ragazza che tanto gli stava vicino. L'altra coppia non aveva figli, ora c'era solo lui, appena quattordici anni ed una rabbia immensa da sfogare. Il suo carattere violento cominciò a mostrarsi di nuovo, quello che piano stava svanendo tornò, senza colpe senza problemi. Quando la nuova famiglia andò a consegnarlo ad uno psichiatra per capire quello che non andasse in lui, lo psichiatra parlò semplicemente e spiegò loro il disturbo che affliggeva il ragazzo. Un disturbo infantile nato dal suo egocentrismo, "notatemi" urlava Ivan da quando fu separato dai suoi genitori biologici ed anche se nel modo più sbagliato, lo faceva ed andava avanti.

Perché si trova nel centro: La sua famiglia adottiva lo ha mandato lì una volta scoperta la sua esistenza, dato che gli psichiatri non facevano che impazzire appresso ad Ivan. Contro la voglia del ragazzo ovviamente, anche se si è rassegnato all'idea che sarebbe andato in un nuovo posto.







Fobia/Disturbo: Disturbo della condotta. Questo disturbo come l'iperattività è presente in quasi tutte le persone al mondo per un periodo. Il disturbo della condotta colpisce principalmente bambini maschi nella tenera infanzia, nell'età che va dai 3 ai 10 anni dove pian piano si calmano. Altromenti sfociano nell'iperattività all'inizio dell'adolescenza. In cosa consiste questo disturbo? In due parole annulla la coscienza e sensi di colpa. I pazienti afflitti da questo disturbo hanno una tendenza ad essere prepotenti ed anche un po' violenti, hanno come il costante bisogno di rompere le regole o infastidire qualcuno. In sintesi dei cagacazzi di prima categoria.

Orientamento sessuale: Bisessuale.

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