Premessa + Prologo

Prima Xreader in assoluto che scrivo, non ho idea di dove mettere mano, ma volevo da troppo tempo provare a farne una.

Sapete come funziona insomma.. siete t/n e provate a impersonarvi in quello che leggete, ovviamente il carattere della mia t/n non rispecchierà sempre il vostro, perché ci sto mettendo forse un pó troppo del personale, ma a sentimento credo che mi stia venendo carina proprio perché ci sto mettendo molto della mia persona, del mio carattere eccetera. Mi sento anche un pó troppo esposta su certe cose ma vabbe AHAHAH.

spero che possa piacervi

in tutto ció, si ambienta ovviamente in un mondo umano , quindi tutti i personaggi sono umani e il nostro caro Blitz è all'incirca così come in copertina:

eccovi qua il prologo, in cui non succede assolutamente nulla, ma aiuta un pó a capire com'è il carattere e il passato di t/n senza dilungarsi troppo.
e giusto per preannunciare, come ho gia detto, non rovinerei mai troppo la stolitz, quindi stolas esiste, e anche loona e octavia esistono, ma non nel modo in cui pensate voi🫢
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Prologo

Sono nuova in questa stramaledetta città. Nuova di zecca. Non conosco nessuno e ,detto fra noi, non è che io muoia dalla voglia di fare amicizia .
Ho fatto un giro quà e là, giusto per ambientarmi, ma francamente mi sembrano tutti dei coglioni. Sprizzano energia da ogni poro e qualcuno ha persino avuto la brillante idea di venire a casa mia con una torta alla frutta come regalo di BeNvEnUtO.

Sul serio, a chi cazzo piace la torta alla frutta?
Mi sembra di essere finita dentro the Sims.

Ma , tralasciando le prime impressioni , sono felice di essermi finalmente trasferita.
Era ora che mi allontanassi dalla tossicitá che mi stava lentamente facendo sprofondare in un limbo dal quale , perfortuna, sono riuscita a evadere prima di annullarmi completamente.

Morale della favola: odio questo piccolo quartiere in cui tutti sembrano avere il sorriso cucito sulla faccia , ma lo amo allo stesso tempo, perché sento che qui potró finalmente trovare la serenità che cerco da 22 anni.

Devo ammettere che è piacevole uscire per strada senza la paura di incontrare qualcuno che mi conosce o che conosce la mia storia.
Qua nessuno ha la più pallida idea di chi io sia. Qua nessuno sa dei problemi relazionali che mi hanno segnato.
Dunque qua nessuno mi tratterá con quella "pietá" fastidiosa o mi parlerà come se fossi una fragile ragazzina incapace di affrontare la vita. Qua posso essere chi voglio.

Che poi credo di non aver mai avuto un problema nel relazionarmi, o almeno, non ero io il problema, ma gli altri, quelli si che erano un disastro.
Un gruppo di tossici, i casi umani, uomini ultra trentenni mentalmente rimasti ai 10 anni,e poi le amiche.. o per così dire..

Quelle amiche che pensavo mi sarebbero state a fianco per tutta la vita, le persone che pensavo fossero predestinate a far parte della mia vita in eterno.

Sbagliavo. Sbagliavo di grosso.
Non sapró mai se con loro non ha funzionato a causa mia o per causa loro, so solo che se stavo DAVVERO male, la colpa era anche loro.

Ma non mi va di pensarci, è un capitolo chiuso.

Nuova cittá, nuova me.

Preparati [nome di un paese inventato che non ho ancora deciso] , t/n è arrivata.

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se avete qualsiasi consiglio su come chiamare il quartiere lo seguiró perché non ne ho la più pallida idea.

il prossimo capitolo è gia out, e faccio un altra premessa: faró casino con i verbi, perché a volte ci sta meglio il presente, altre volte ci sta meglio il passato. Quindi fate finta che sia una specie di.. doppio pov? Nel senso che a volte lo racconta t/n sul momento, altre volte è la t/n del futuro a parlare- ha senso? non lo so, spero di si-

no non ha senso, in realtà sono talmente abituata a scrivere al passato che mi sembra che il presente stoni alle volte- btw non fateci caso

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