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β’ πππππππππ ππ: ChiaraBellini924
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Era una calda giornata d'estate quando Mark si era messo a sfogliare il suo vecchio album fotografico.
A causa del poco tempo libero, non lo guardava quasi mai. Lo aveva ripreso tra le mani quel giorno siccome aveva ricevuto una delle notizie piΓΉ belle della sua vita: il suo migliore amico, Dylan, sarebbe venuto a Londra per passare assieme a lui le vacanze estive!
Dopo il diploma, il biondo si era trasferito in Inghilterra per poter fare un'universitΓ dignitosa e laurearsi in medicina. Il suo ex compagno di squadra, al contrario, era rimasto negli Stati Uniti. I due si sentivano per telefono quando potevano, tuttavia Mark era sempre impegnato a causa del tanto studio.
Finalmente, dopo tanti mesi stressanti, aveva ricevuto una buona notizia. Egli conosce il verde da quando aveva cinque anni e avevano passato elementari, medie, e superiori insieme. Uno conosceva l'altro piΓΉ di chiunque altro, oramai diventati inseparabili.
Quando l'ex capitano dell'Unicorno si era dovuto trasferire, nessuno dei due l'aveva presa bene. Entrambi avevano passato delle giornate d'inferno, disperati per non poter essere insieme.
Ma in quell'istante non bisognava pensare al passato tormentato, ma dovevano concentrarsi sul presente. Finalmente sarebbero tornati uniti come un tempo, nonostante sia piuttosto limitato.
Il ragazzo si accontentava anche di rimanere solo un minuto assieme a lui. Avrebbe fatto qualunque cosa per rivederlo, per averlo tra le sue braccia e poter gioire guardando il suo splendido sorriso.
"Quanto lo amo..." pensava Mark tra sΓ© e sΓ©.
ChissΓ se egli avrebbe mai avuto il coraggio di confessargli i suoi veri sentimenti. In fondo, loro erano migliori amici, e se lo avesse saputo sicuramente il loro rapporto sarebbe cambiato. Non voleva rovinare la loro amicizia, ma non sapeva per quanto tempo ancora poteva tenere nascosto questo suo segreto.
Il caro Dylan sarebbe stato ospitato dal biondo ed egli doveva solamente andarlo a prendere all'areoporto. Non distava troppo dalla sua abitazione, ma non era neanche vicinissimo.
Sarebbe sceso dall'aereo alle 16:00 circa di quel giorno, quindi mancavano esattamente due ore. Il cuore di Mark batteva così forte che sembrava stesse cercando di sfondare la gabbia toracica per uscire.
Non sapeva come prepararsi per accogliere il giovane: sarebbe dovuto presentarsi vestito elegante? Doveva portare anche un mazzo di rose? O forse erano meglio dei cioccolatini? Il tempo scorreva lentamente, fin troppo lentamente.
Alla fine aveva optato per vestirsi in modo casual, altrimenti il verde avrebbe sicuramente frainteso: aveva deciso di indossare, oltre ad un paia di jeans strappati e delle converse, anche la felpa che il ragazzo gli aveva regalato prima di partire. ChissΓ se il suo amato se ne sarebbe accorto, egli ne dubitava fortemente.
Per quanto riguardava al regalo, non sapeva da che parte cominciare. Non doveva nΓ© scegliere un regalo troppo semplice nΓ© uno troppo sgargiante. Cosa avrebbe potuto regalargli? A Dylan poteva andare bene qualsiasi cosa.
Così Mark aveva deciso di proporre al ragazzo di andare al cinema una di quelle giornate. Al verde era sempre piaciuto andarci, quindi sicuramente avrebbe gradito.
Uno dei loro ricordi più belli era accaduto proprio al cinema: stavano guardando un film horror, e per la paura Dylan si era stretto fortissimo contro di lui. Egli arrossiva solo al pensiero di averlo avuto così tanto vicino a sé.
Nel mentre pensava a come presentarsi, non si era accorto che il tempo era volato: mancava solo un'ora all'arrivo del suo amico in Inghilterra, e l'aeroporto distava mezz'ora da casa sua.
Dopo essersi preparato, era uscito di casa per prendere la macchina, ed una volta accesa si era diretto all'aeroporto.
Quando finalmente era arrivato all'aeroporto, Dylan non era ancora arrivato. Aveva ancora trenta minuti, ma non sapeva come sfruttarli. Oramai nella sua mente era presente solo la figura del suo migliore amico. ChissΓ se era cambiato oppure no; Mark era uguale a prima, quindi sicuramente lo avrebbe riconosciuto.
Non riusciva ancora a realizzare che tra pochi minuti lo avrebbe rivisto, e questa volta non attraverso allo schermo del cellulare. Avrebbe tanto voluto stringerlo fortemente a sΓ©, assaporare il profumo dei suoi capelli e godersi il contatto della sua pelle morbida.
E all'improvviso aveva pensato a quelle sue labbra. Quando erano giovani, l'ex capitano aveva postato più volte il suo sguardo su esse, e per fortuna non se n'era mai accorto. Avrebbe così tanto desiderato baciarlo, ma aveva troppo timore per la sua reazione. Non voleva rischiare, non doveva.
I suoi pensieri sono stati interrotti dalla suoneria del suo telefono: colui che lo stava chiamando era Dylan, il che sembrava strano visto che non erano ancora le 16:00. Egli aveva risposto, e non aveva neanche fatto in tempo a pronunciare la parola "Pronto" che l'amico aveva iniziato a parlare:
Β«Mark, Mark! Siamo dovuti atterrare in anticipo perchΓ© c'Γ¨ stato un problema con l'aereo, dove sei che mi manchi da morire?!Β»
Non era riuscito a dare una risposta siccome aveva immediatamente spento il cellulare e si era diretto all'interno dell'aeroporto. Era davvero colmo di persone, ed egli non sapeva se sarebbe riuscito a trovare il verde in tempo. Una strana euforia stava riempiendo piano piano il suo cuore, al solo pensiero che lo avrebbe rincontrato.
Ed eccolo lì: tra tutta quella gente, il ragazzo era riuscito a vedere il suo amato. Non aveva avuto grandi cambiamenti, semplicemente non portava più gli occhiali che indossava un tempo. Egli stava cercando Mark disperatamente, spostando lo sguardo qua e là tra la folla.
Il biondo non era riuscito a controllare le sue parole alla vista di quel suo amico tanto desiderato in quell'istante: Β«Dylan! Tesoro mio, sono qui!Β»
Appena aveva sentito il suo nome, il verde si era girato di scatto verso di lui, con gli occhi pieni di lacrime. Si era diretto di corsa verso l'altro e si era gettato tra le sue braccia. Non aspettandosi quel contatto, Mark aveva fatto cadere entrambi per terra.
Si era ritrovato il suo amato sopra di lui, che intanto rideva. Gli era mancata tantissimo quella sua risata, e se avesse potuto l'avrebbe ascoltata per tutta la sua esistenza.
«Ma ciao anche a te, Mark! Scusa, non ho resistito. Aspetta...ma stai indossando la felpa che ti ho regalato! Sono così felice che te ne sei ricordato! Dimmi, come stai?» aveva esclamato l'ex giocatore dell'Unicorno.
L'interpellato non riusciva neanche a pronunciare una parola poiché stregato dai magnifici occhi del suo amico: erano di un verde così brillante che chiunque si sarebbe incantato alla loro vista.
Egli non capiva come mai il suo amico non aveva risposto alla sua domanda. Ma poco prima che potesse aggiungere qualche altra parola, Mark, a causa dell'emozione, lo aveva baciato, non curandosi delle altre persone.
Dylan non si sarebbe mai aspettato quel gesto da parte sua, ma nonostante ciΓ² aveva comunque ricambiato. Finalmente il biondo aveva trovato il coraggio di sverargli i suoi veri sentimenti e, a differenza delle sue aspettative, ciΓ² non aveva portato alla rovina del loro rapporto.
«Mi sei mancato così tanto, Dylan. Non sai quanto ti amo» era solo riuscito a pronunciare.
Egli aveva risposto alla confessione del ragazzo baciandolo di nuovo, mentre gli accarezzava dolcemente i capelli.
Alla fine aveva ragione, il suo gesto aveva rovinato la loro amicizia, ma ai due innamorati andava bene così. Il loro amore, al contrario, non verrà mai rovinato da niente e nessuno.
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