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Β«Hiiro, ci sei? Terra chiama Hiirooo!Β» lo aveva richiamato per l'ennesima volta Aira scuotendo ripetutamente la spalla del rosso.
Costui, che fino a pochi istanti prima era immerso nei suoi pensieri, si era svegliato dal suo attimo di trans. Β«Eh? Cos'hai detto?Β» aveva domandato in preda alla confusione. Il ragazzo seduto sull'autobus accanto a lui gli aveva rivolto uno sguardo offeso, gonfiando le guance e mettendo le braccia conserte. Β«Uffa, Γ¨ tutto il tempo che sto parlando a vuoto! Credevo che mi stessi ascoltando!Β»
Β«No no Aira, giuro che stavo ascoltando!Β» aveva tentato di giustificarsi Hiiro, sebbene non avesse idea di cosa stesse parlando in precedenza.
«Sì sì, okay... fatto sta che te lo ripeterò di nuovo, quindi vedi di stare attento questa volta, chiaro? Perché sarà l'ultima volta che te lo dirò!» Il biondo, dopo aver schernito il suo amico, aveva ricevuto una risatina da parte sua, il quale, alla vista dell'altro arrabbiato, non riusciva proprio a stare serio.
«E ora ridi! Ma cosa cavolo ti ridi?!» «Perdonami, perdonami! à che sei così tenero quando metti il broncio che non riesco a prenderti sul serio!» A questa sua affermazione Aira era diventato paonazzo sia dalla rabbia che dall'imbarazzo, e sicuramente gli avrebbe anche volentieri tirato un pugno dritto in volto se non fosse stato per Tatsumi che, non appena aveva sentito l'affermazione del leader degli Alkaloid, gli aveva poggiato una mano sulla spalla con delicatezza.
«Eddai, non te la prendere. Hiiro non era affatto intenzionato a offenderti, probabilmente è solo nervoso per la live di stasera e perciò prima era immerso nei suoi pensieri. Dopotutto, è la live per augurare l'anniversario degli Alkaloid, è normale essere agitati.» «Se è così, allora non è l'unico ad essere in ansia allora...» si era aggiunto alla conversazione il povero Mayoi, che pareva tremare al solo pensiero di ciò che avrebbero dovuto affrontare proprio in quella serata.
«Beh, voi pensatela come volete, ma io non vedo l'ora! Sono super eccitato!» aveva esclamato il biondo, talmente euforico che probabilmente si sarebbe messo a saltellare per tutto l'autobus se solo non rischiasse di cadere e farsi male prima dell'esibizione. Alla vista del ragazzo così contento, sul volto di Hiiro era spuntato un debole sorriso e in seguito aveva spostato per l'ennesima volta lo sguardo fuori dal finestrino, tornando nuovamente nei suoi pensieri. Proprio un anno fa, in un periodo che sembrava assai distante dal presente, erano nati gli Alkaloid, la unit di cui era leader e in cui aveva incontrato i suoi migliori amici. Non gli pareva ancora vero che tutto ciò era reale oramai, mai avrebbe sognato di diventare un idol e mai avrebbe potuto immaginare che avrebbe incontrato delle persone così tanto speciali, soprattutto Aira. Oh, un ragazzo come Aira non se ne trovavano in giro, lui pareva essere una creatura non appartenente alla Terra, come se venisse da un mondo tutto suo. Eppure, il suo essere entusiasta, spensierato e delle volte anche scorbutico nei confronti del rosso aveva portato quest'ultimo ad affezionarsi maggiormente al giovane, a tal punto che non poteva immaginarsi di vivere una vita senza avere lui al suo fianco, senza avere il suo amato Aira che lo bacchetta ogni secondo fissandolo con i suoi bellissimi occhi color verde smeraldo.
Ebbene sì, egli era innamorato di lui da diversi mesi, ma proprio non riusciva a trovare il coraggio di dichiararsi. Sapeva che il biondo ci teneva a lui, non dubitava affatto che, dietro ai suoi modi sbisbetici, gli volesse bene come non mai, ma gli importava così tanto da amarlo e volerlo avere accanto per tutta la vita? Hiiro ne era assai scettico, e persino lui, che era un'anima pura e spensierata, sentiva nascere del pessimismo dentro di sé. Oh, cosa avrebbe dato per potergli dire la verità , ma il coraggio proprio non era mai riuscito a trovarlo fino ad allora. Ecco che però egli, sbalordendo pure se stesso, aveva preso un'ardita decisione: si sarebbe confessato proprio nel bel mezzo della live, prima che loro abbandonassero il palcoscenico.
Non era una decisione avventata, perché prima di renderla definitiva ne aveva discusso con Tatsumi, e questi aveva approvato il suo piano e gli aveva augurato buona fortuna da buon amico quale lui era. Ma non aveva richiesto un parere solo a lui, infatti ne aveva parlato anche con i suoi compagni di stanza Hinata Aoi e Niki Shiina, ed è inutile specificare che loro erano stra in ansia per lui. Era talmente disperato che aveva richiesto aiuto pure a suo fratello Rinne, con il quale mai si sarebbe aspetto di parlare di una tematica così delicata. Pure lui aveva detto che poteva trattarsi di un'ottima idea e perciò, dopo aver ricevuto l'approvazione da ben quattro persone, Hiiro si era finalmente deciso di confessarsi, sperando con tutto se stesso che sarebbe andato tutto bene.
Β«Ma insomma Hiiro! Sto parlando con te! Oggi sei proprio insopportabile!Β» aveva esclamato Aira, facendo risvegliare ancora una volta il rosso e facendo, inoltre, voltare tutti gli altri passeggeri verso di lui. Mayoi, imbarazzato per egli, si era nascosto il viso paonazzo tra le mani, mentre Tatsumi, a disagio quanto lui, cercava di nascondere la sua vergogna sorridendo e grattandosi la nuca.
Β«Eddai, eddai. Scusami Aira, ti prometto che d'ora in poi ti ascolterΓ², lo giuroΒ» aveva cercato di farsi perdonare il ragazzo, massaggiando le spalle all'arrabbiato. Il biondo, notando le attenzioni che stava ricevendo, era arrossito a tali atteggiamenti e, gonfiando le guance, gli aveva risposto con un "fa' come vuoi" borbottato.
"Oh Aira, quanto amo te e il tuo bellissimo faccino imbronciato..." avrebbe veramente voluto dirgli il giovane, se solo avesse avuto abbastanza coraggio in quel momento.
Il tempo a quella sera era volato in men che non si dica e gli Alkaloid, una volta raggiunto il luogo dell'esibizione, avevano subito esercitato le prove dietro le quinte. Tutti parevano carichi e preparati, inutile specificare che l'emozione si riusciva ad intravedere perfettamente nei loro occhi colmi di passione per la musica. Ma proprio quando mancava poco tempo all'inizio della live, ecco che Hiiro era tornato a pensare arditamente a ciò che sarebbe accaduto quella sera, all'imminente confessione che avrebbe fatto al suo amato. Non osava immaginare cosa sarebbe accaduto se avesse ricevuto un rifiuto, ma di sicuro non sarebbe stata la sensazione più bella del mondo. Una fitta aveva iniziato a sentire all'interno del suo petto al sol pensiero del biondo che, disgustato, gli diceva quanto gli facesse schifo e quanto si vergognava di quella misera confessione proprio nel bel mezzo della loro esibizione. Era vero, forse poteva essere un gesto avventato, ma o così o il rosso non avrebbe mai trovato il coraggio di parlare. Piuttosto che dire la verità sui suoi veri sentimenti sarebbe stato muto per una vita intera, al costo di cucirsi la bocca con ago e filo come fosse una bambola di pezza.
Dopo essersi recato davanti allo specchio, con l'obbiettivo di verificare che la sua divisa fosse a posto, aveva preso un respiro profondo e aveva fissato il riflesso davanti a sé, domandandosi se fosse pronto a compiere una tale impresa. Sebbene non fosse solito ad essere una persona insicura, egli doveva però ammettere che in quell'istante, a pochi attimi prima del momento tanto atteso, sentiva dentro di lui crescere l'angoscia di sbagliare, di compiere un atto così ignobile da meritarsi l'odio eterno del suo Aira, il quale, dopo la loro esibizione, non gli avrebbe mai più rivolto la parola. Più il rosso cercava di autoconvincersi che sarebbe andato tutto bene, più la paura iniziava a sovrastare anche le sue altre emozioni, finendo per dominarlo completamente. Aveva iniziato ad impallidire, a sudare affannosamente, talmente la sua preoccupazione lo stava divorando. Aveva cercato di darsi una calmata tra un respiro profondo e un altro, ma non riusciva proprio a rilassarsi.
«Ehm... Hiiro? Ti senti bene?» gli aveva domandato il biondo, notando il suo stato angosciante. Alla voce dell'amato il leader degli Alkaloid si era voltato di scatto verso di lui, guardandolo con occhi sgranati. Subito si era ricomposto e aveva annuito con il suo solito sorriso smagliante stampato in volto. «Sto bene, Aira. Scusami tanto, sono solo molto emozionato per questa live. Dunque, non perdiamo tempo! Dirigiamoci verso il palco!» Ma proprio prima che il rosso potesse allontanarsi, ecco che l'altro gli aveva afferrato la mano, costringendolo a fermarsi e voltarsi nuovamente verso di lui. Questi, con aria preoccupata, lo fissava dritto negli occhi con la speranza di riuscire a decifrare le sue emozioni, ma il tentativo, ahimè, era stato vano. Non riuscendo a capire cosa mai potesse provare, dunque, egli aveva ripreso a parlare. «Hiiro, sai benissimo che se c'è qualcosa che non va me lo devi dire. Davvero... dimmi cosa ti turba.»
"Che cosa mi turba, dici?" pensava Hiiro, osservandolo "Sto solo pensando a quanto possa essere orribile l'idea di confessare i miei sentimenti per te, nella speranza che tu non mi rifiuta, o peggio, mi odia. Mi pento di aver preso questa decisione perchΓ© ho troppa paura che tu non mi ami, ma oramai Γ¨ troppo tardi per cambiare idea..." Oh, se solo avesse avuto il coraggio di dirgli le cose come stavano a quest'ora si sarebbe tolto quel macigno che portava nel petto.
Il biondo, soltanto guardandolo dritto negli occhi, aveva capito che non ne voleva parlare. Dopotutto, egli era sempre stato un ragazzo estroverso, ma quando si trattava di discutere dei propri problemi non ne voleva proprio sapere. Pur di non far preoccupare gli altri avrebbe preferito soffrire in silenzio. E anche se era assai preoccupato nei confronti del rosso, Aira si era rassegnato e così, dopo avergli portato una mano sulla guancia, gli aveva sorriso come meglio poteva, nella speranza di poterlo confortare. «Qualsiasi cosa ti stia mai frullando nella tua mente, sappi solo che andrà tutto bene. Hai la mia parola, Hiiro.»
E questi, alla vista del sorriso smagliante dell'altro, aveva subito ritrovato il coraggio per riuscirlo ad affrontare. Dopo aver ricambiato il suo sorriso, Hiiro aveva preso per mano il suo amato e aveva raggiunto gli altri compagni, ed in seguito, una volta che avevano finito i preparativi, erano giunti sul palcoscenico come erano soliti a fare da oramai un anno, anche se, per loro, sarebbe sempre stato come la prima volta.
La serata era passata in mezzo alla musica e al divertimento, e il tempo era passato assai velocemente. Quando finalmente era giunto il momento tanto atteso, subito dopo aver ringraziato tutti i loro fan, il leader degli Alkaloid aveva fatto cenno agli addetti alla musica di spegnerla, e, dopo che loro avevano fatto ciò, aveva reso il pubblico altrettanto silenzioso. Tutti lo fissavano, e in quel momento Hiiro si stava di nuovo per pentire per aver preso quella decisione. Ma no, non sarebbe arretrato ancora una volta. Ora lui era lì, ad un passo dal suo Aira, ed era pronto a riverargli il suo amore.
Il biondo, vedendo che il rosso che si avvicinava pericolosamente a lui, lo aveva guardato con ancora piΓΉ confusione, ed essa era aumentata maggiormente quando gli aveva accarezzato la guancia. Hiiro aveva preso un respiro profondo, e poi aveva finalmente parlato. Β«Non sai da quanto tempo sto aspettando questo momento, mio caro Aira. Sai bene che non sono bravo con le parole, perciΓ²... andrΓ² dritto al punto: Aira Shiratori, mi sono innamorato di te! Vuoi essere il mio fidanzato?Β»
I fan, che fino a pochi momenti prima erano rimasti in silenzio, avevano iniziato a urlare e ad acclamare il leader degli Alkaloid per la sua confessione, mentre il biondo, ancora piΓΉ scioccato di prima, aveva guardato il rosso con gli occhi sgranati e le guance totalmente paonazze. E l'altro, vedendo la sua reazione, gli aveva sorriso dolcemente, ancora all'attesa di una risposta da parte sua. E Aira, dopo aver preso un respiro profondo, si era messo in punta di piedi e, strizzando gli occhi per l'imbarazzo, aveva lasciato un dolce bacio sulle labbra dell'altro, il quale, a quel gesto, lo aveva stretto a sΓ© approfondendolo maggiormente.
Mentre Tatsumi e Mayoi se la ridevano di nascosto, i fan non riuscivano a contenere l'entusiasmo per questa nuova coppia appena sbocciata, e i due innamorati, dopo essersi scambiati l'ennesimo bacio, avevano ringraziato la musica per averli fatto legare così tanto.
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