𝓘𝓵 𝓬𝓪𝓷𝓽𝓸 𝓭𝓲 𝓝𝓪𝓹𝓸𝓵𝓮𝓸𝓷𝓮

Al chiaro di luna
la mia lama piange le lucenti, rosse
lacrime dei morti.
A Tolone, i disgraziati sono
divenuti polvere spazzata dal vento
E in Italia ho avuto amici.
Come Alessandro che traversò
I confini della terra,
Io ho valicato ogni sogno immaginabile
Ho amato fin troppo
e mi sono lasciato amare fin troppo.
C'è chi ha lacerato la saggezza
C'è chi mi ha sfidato
Non sono un bruto che
violenta patrie.
Sbagli, dolori, pianti strozzati
si sono trascinati per trovarmi
E sono morti insieme a me,
Tra i cavalli di spuma e i fulmini
Che deformavano i cieli.

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