L'angelo della musica
(Erneste si alza dal divano e, camminando avanti e indietro lungo la stanza, apre la busta in cui è rinchiusa la fatidica lettera. Leggendo, scandisce ogni parola impressa nel foglio sottile)
Erneste:
"Mia cara Helene Dufont,
Il mese scorso ho visitato la Provenza per diletto. Ho ammirato i fiori di lavanda che danzano nella brezza di giugno. Ho percepito l'odore di latte, formaggi e oleandri di cui è pregna l'aria. Ho sentito il tuo dialetto in ogni dove, nelle locande, nelle scuole e in chiesa. Ah, devo dire che il vostro prete è così ipocrita! Si chiama Padre Charles, se non sbaglio. Predica così appassionatamente, tuttavia l'ho visto in un piccolo bordello. Ha avuto il coraggio di baciare una ragazza, per giunta di vent'anni! Non ho potuto denunciarlo, eppure lo desidero ardentemente. Passiamo ad altro. Il mio nome è Cora e sono la primogenita del marchese Leòn Delacroix, un famoso pianista. Ha vissuto per molti anni, suonando e trascorrendo il suo tempo tra orfanotrofi e ospizi. Purtroppo è deceduto e ha lasciato a me la sua vasta eredità, la quale monta a ottantamila franchi. Mia madre, Antoinette Angelique Celestine Heroux, è morta quando ha dato alla luce la mia sorellina, Violette. Noi due viviamo da sole, però siamo felici. Comunque, mia sorella ha ereditato il talento smisurato di nostro padre, ossia quello della musica. Ha quindici anni ed è famosa in tutta la Francia per i suoi concerti al pianoforte. Si dice che le sue dita, quando sfiorano i tasti, siano identiche alle farfalle che si posano sui fiori dei giardini. I nobili, quando ascoltano le sue esibizioni, credono che tutti i brani che sta interpretando, siano semplicissimi, anche se non lo sono. Litz, Beethoven, Mozart, Chopin, Paganini sono per lei un gioco divertente, nient'altro. Viene chiamata da tutti L'angelo della musica. Sono molto fiera di lei. Se non fosse per il suo talento, la famiglia Delacroix sarebbe lo zimbello di tutta Parigi. La nostra governante, Leontine, mi ha detto che Violette ha bisogno di una domestica che la aiuti a vestirsi, a pettinarsi e a spolverare gli spartiti. Sono stata in accordo con lei. Così, pensando alla Provenza e alla sua brava gente, ho deciso di assumerti. Perfavore, sii gentile con Violette. Non disobbedire ai suoi ordini e non risponderle male! Mi fido di te. Domani mattina, all'alba, giungerà una carrozza pronta a portarti a Parigi.
Sii puntuale, te ne prego.
Cora Delacroix"
Stephanie: una pianista di quindici anni? Una ragazza che passa il tempo a suonare brani strani? È inquietante.
Erneste: moglie cara, oggigiorno si diffondono ragazzini capaci anche di suonare le chitarre dei giapponesi. Non ci dovremo stupire più di tanto. Magari non è neanche così dotata. La sorella cerca solo di assumere una domestica in più.
Helene: (pensierosa) Non è detto, padre. Magari questa Violette è un genio come dice la signorina Delacroix.
Erneste: Figlia mia, ai ricchi piace mentire. Dalle loro bocche schifose escono soltanto menzogne!
Stephanie: Erneste, caro, tutto questo accanimento verso i borghesi ti farà male alla salute. Sono d'accordo con Helene, tuttavia è strano sentire la storia di un ragazzina che suona come un adulto.
Helene: (alzandosi e rimettendo nello scaffale il libro) ti ricordo che Mozart ha composto il suo primo pezzo a sei anni.
Stephanie: quello che dici è veritiero, cara.
Erneste: Violette è una donna! Una donna! Le donne, secondo me, dovrebbero pensare ai figli e ai mariti, piuttosto che alla musica. È una cosa da uomini.
Helene: (piccata) Padre, non siate maschilista! Anche le ragazze possono suonare il pianoforte, parola mia!
Erneste: scemenze, scemenze! Nessuna ragazza sa cosa sia un sibemmolle! Neanche la figlia dell'organista, Christine. È giovane, graziosa e divertente ma è così stupida. Legge solo libri da quattro soldi. Figuriamoci se sappia suonare un organo.
Stephanie: caro, la rabbia ti torturerà i nervi, i reni, gli organi e l'intestino. Lo ha detto il dottore!
Erneste: (calmandosi) Hai ragione, scusami moglie. Helene, te la senti di andare a Parigi e a fare la domestica?
(Il silenzio riempe il modesto soggiorno. Helene, rimettendo la corrispondenza nella busta, riflette sulla proposta di Cora.)
Helene: se ci vado, nessuno obietterà?
Stephanie: Tuo padre non credo che rifiuterà, ma dovrai dirlo a Jacques. È molto innamorato di te e vorrebbe diventare immediatamente tuo marito....
Helene: ah, madre, madre! Jacques sarà solo il mio migliore amico. Non ci fidanzeremo mai.
Erneste: se mai glielo dovessi dire, sii delicata. Una risposta brusca, altererebbe la salute mentale del poveretto!
Stephanie: Helene, cara, fidati. Sposalo e portalo con te a Parigi.
Helene: non posso farlo. A Jacques non è mai piaciuta la città. Odia i borghesi, non sa leggere e scrivere e non conosce il Galateo. Non posso portarlo con me. Te lo ripeto, non sarò mai sua moglie.
Stephanie: tesoro, ti prego.....
Erneste: la tradizione vuole che una donna si sposi con il suo migliore amico. Se Helene, tuttavia, troverà a Parigi un uomo ricco, tanto meglio. Ci manderà molti soldi.
Helene: Madre, Padre, voi non capite. Non voglio sposare il mio migliore amico. Inoltre non andrò in città solo per il denaro. Sento l'ardente bisogno di conoscere Violette e di servirla con impegno e costanza. Non importa quanto sarà duro il mio mestiere. Non importa quanto mi darà fastidio la polvere, il buio delle soffitte e il parco cibo . Voglio andare a Parigi. Per tanti anni, ho visto le città attraverso i libri. Ora voglio vivere questa esperienza.
Stephanie:( sussurra) se è questo che vuoi, io e tuo padre ti permetteremo di andare a Parigi.
Erneste: va a salutare Jacques e spiegagli la situazione. Sii gentile e delicata!
Helene: certamente padre!
(La ragazza si dirige verso l'attaccapanni. Si copre con un mantello nero e copre i capelli legati con un cappello marrone. Saluta silenziosamente i genitori, per poi uscire dalla casa.)
Nota autrice:
Buongiorno ragazze belle! Oggi, con la lettera di Cora, abbiamo conosciuto Violette soltanto per la musica. Mi pongo le domande che farete tra pochi minuti: chissà cosa dirà Helene a Jacques? Il ragazzo reagirà bene alla notizia? Padre Charles si metterà di mezzo? Christine si approfitterà della partenza di Helene per conquistare Jacques? Lo scopriremo soltanto scrivendo e leggendo!
Lasciate un commento e una stellina. Ci tengo tantissimo! Comunque, spero che voi siate felici e in salute (^^*)
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