❝𝐶'𝑒̀ 𝑔𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐𝘩𝑒 𝑚𝑢𝑜𝑟𝑒 𝑒, 𝑐𝑜𝑛 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜, 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑖 𝑠𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑑𝑒 𝑛𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒.
𝑀𝑎 𝑙𝑢𝑖 𝑒𝑟𝑎 𝑢𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑐𝘩𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑙𝑜 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖.
𝐶𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑒 𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑛𝑡𝑎𝑠𝑠𝑒, 𝑑𝑎 𝑢𝑛 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑙'𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜, 𝑢𝑛 𝑝𝑜' 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑝𝑒𝑠𝑎𝑛𝑡𝑒.❞

||𝐴𝑙𝑒𝑠𝑠𝑎𝑛𝑑𝑟𝑜 𝐵𝑎𝑟𝑖𝑐𝑐𝑜 - 𝑂𝑐𝑒𝑎𝑛𝑜 𝑀𝑎𝑟𝑒||

Era sera e Ikuyo si trovava appoggiata con la schiena contro una roccia, a fissare un Senku ancora intento a tirare fuori lo zolfo.

Doveva ammettere che sarebbe tornata volentieri indietro a quel pomeriggio, certo, aveva cercato di nascondere l'imbarazzo per tutto il tempo, ma si era sentita veramente bene tra le sue braccia.

«Guardati, sei sfinito, staccati da lì!» Gli urlò lei inutilmente, perché lui fece gesto che stava benissimo, per poi continuare il suo lavoro.

«Ma chi ci crede» borbottò la ragazza, poco dopo sentì qualcuno sedersi accanto a lei.

«Non mi ringrazi per oggi?» Le domandò Kinuyo ridacchiando.

«Non so di cosa tu stia parlando» rispose innocentemente l'amica.
«Tu e Senku, lui che ti tiene in braccio~»

«Shhh non urlare però-» Le fece gesto di abbassare la voce.
«Si, va bene, togliendo l'imbarazzo è stato bello...»

«Quindi ti piace, lo sapevo, si vedeva da come lo guardavi sai?»
«Eh già...» Rispose lei facendo un leggero sorriso.

«La caviglia come va?»
«Meglio, il non camminare ulteriormente ha aiutato.»
«O forse è stato l'effetto Senku?»

«Kinuyo!» La colpì leggermente sulla spalla.
«Visto che oggi mi hai torturata abbastanza... Che mi dici di te e Taiju? Non sono cieca, anche io ho notato come lo guardi.»

La castana si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«Ah, beh... Sai che te ne volevo parlare?
Noi due notiamo sempre le cose dell'altra, quindi sapevo che avevi capito che c'era qualcosa...» Fece un piccolo sospiro.

«È strano, voglio dire, è mio fratello... Mi piace mio fratello, non dovrei provare certe cose per lui.»
«I sentimenti sono una di quelle cose che non puoi controllare.»
«Lo so bene...»
«Hai intenzione di dirglielo?»

Vide Kinuyo scuotere la testa, e dopo un momento di pausa parlò.

«Volevo dirlo a Yuzuriha, ha diritto a sapere, non riesco più a tenerglielo nascosto.»
«Sono sicura capirà-» La ragazza venne interrotta dalle parole di Taiju.

«Yuzuriha... Devo parlarti di cos'è successo mentre eri pietrificata.» Stava dicendo il moro.
«Da quando, 3700 anni fa, ti ho chiesto di venire all'albero di canfora.»

«Quel giorno... Taiju, tu... Cosa volevi dirmi?» Chiese la ragazza, ricordando quel giorno, proprio poco prima della pietrificazione.

«Yuzuriha. Mentre ero pietrificato, io... Ho continuato a pensare che ti avrei detto anche il resto del discorso. Non importa quanto secoli o quanti millenni sarebbero passati.»

A quelle parole il cuore di Kinuyo perse un battito.
Aveva paura che Taiju le dicesse tutto, e a quel punto non avrebbe potuto fare niente.

Però le parole che il ragazzo disse dopo le ridarono un pizzico di speranza.

«Ma adesso... In questa situazione senza via d'uscita, in questo Stone World così estremo, sento che finire quel discorso sarebbe un atto vile da parte di un uomo, e non lo farò.»

Kinuyo sorrise appena, non poteva chiedere risposta migliore, visto che l'alternativa era che Taiju si dichiarasse.

«Scusami! Tu non sai cosa ti avrei detto, non starai capendo una parola di questo discorso» disse poi il ragazzo.
«No, beh... In realtà credo di capire.»
«Ci riprenderemo la civiltà! Salveremo tutto il genere umano! E quando ci saremo riusciti, dopo 3700 anni, ascolteresti il seguito del mio discorso, Yuzuriha?»
«Si, va bene.»

Ikuyo fece un piccolo sorriso e guardò l'amica.

«Sempre se non cambia idea prima» disse facendole l'occhiolino, l'amica arrossì appena.

«E poi, ti avevo detto che non avrebbe continuato il discorso, ci ho preso» continuò la ragazza soddisfatta.
«È vero.» L'altra accennò ad una risata.

La castana poi prese la mano di Kinuyo.

«Dillo a Yuzuriha, si. Ma promettimi che quando sarai pronta lo dirai anche a Taiju.»
«Solo se tu mi prometti che farai lo stesso con Senku.»
«Quando sarà il momento...»

xxx

La mattina dopo Senku comunicò loro di avere tutti gli ingredienti per la polvere da sparo, spiegando passo per passo quello che dovevano fare.

Si stava decisamente atteggiando da presentatore televisivo.

Dei tre che ascoltavano solo Ikuyo riusciva a stargli dietro, annuendo entusiasta ad ogni sua affermazione.

«Mi sono persa a metà della spiegazione...» Disse Kinuyo.

«Il nitro-qualcosico, l'ho già sentito da qualche parte...» Pensò ad alta voce Taiju.
«L'acido nitrico! L'acqua miracolosa! Quella che prendi dalle caverne?!»

«Il tuo cervello appena abbozzato ogni tanto ci prende, eh? Millemila punti a te. Mettiamo insieme il nitrato di potassio, Lo zolfo e il carbone, e ci aggiungiamo l'ingrediente segreto, lo zucchero, che a piccole dosi ne aumenta la potenza.
Per la cronaca, questo è glucosio, ottenuto dall'uva.» Finì di dire aggiungendolo e continuando a mescolare.

«È consapevole del fatto che solo tu stai capendo tutto, vero?» Chiese Kinuyo all'amica, che ridacchiò a quella domanda.
«Probabilmente si» rispose infine lei.

«E per finire, pestiamo il tutto per solidificarlo!» Stava per colpirlo quando Taiju lo interruppe.

«Pestare, hai detto?!» Stava alzando un masso gigante.

«Quando si tratta di usare la forza sei proprio reattivo eh Taiju?» Gli disse Ikuyo con un sorriso.

«Esatto, il lavoro manuale lasciatelo a me!»

Yuzuriha si preoccupò, pensando che fosse troppo pericoloso colpirlo con tutta la sua forza.

«No, beh... Colpendo pietre con altre pietre non si fanno scintille» affermò Senku.

Il moro si avvicinò e provò a pestare la miscela, dando ragione al ragazzo dagli occhi rossi, che riprese con la sua spiegazione.

«Le pietre focaie non sono solo pietre.
Se non hanno dentro del ferro, non possono far scoccare scinti-» Si bloccò e insieme ad Ikuyo sbarrò gli occhi, girandosi poi verso Taiju.

Provarono a fermarlo, ma lui aveva già colpito il tutto.

Si avvicinarono alla miscela, che esplose dopo pochi secondi.
Si scansarono il più velocemente possibile.

Taiju afferrò Yuzuriha e Kinuyo, finendo su quest'ultima.

«State bene?» Chiese guardandole.
«Si, si... Grazie Taiju.» Gli disse lei arrossendo appena per la vicinanza.

Ikuyo invece era stata afferrata da Senku, che si era messo davanti a lei, cadendo uno sopra l'altro.

«H-Ha funzionato almeno...» Affermò lei leggermente in imbarazzo, mentre il ragazzo si alzò leggermente.
«Grazie per avermi fatto da scudo umano» aggiunse la castana guardandolo negli occhi.

Lui annuì dopo essersi assicurato che non si fosse fatta niente, per poi sorridere mentre si alzavano.

«Cucinare la polvere da sparo è stato un successone!»
«La polvere da sparo è così potente?» Chiese Yuzuriha ancora a terra.

«Si. Tanto tempo fa, succedeva spesso che gli studenti sbagliassero gli esperimenti e bam!
Gambe e braccia che saltavano dappertutto!
In caso di necessità, è davvero un'arma letale»
«E noi la useremo per attaccare Tsukasa?» Continuò a chiedere la ragazza.

«Verremo a patti. Tsukasa non è un pazzo omicida incapace di ragionare. Taiju, te l'aveva detto quando vi siete scontrati, giusto?»

È vero... Però... Perché ho una strana sensazione in merito?
Non credo sarà così facile...

«Ribaltando le sue parole, significa che, a seconda dell'andamento dello scontro, ci sarà margine di trattativa» continuò Senku.
«E con un'arma come la polvere da sparo, saremo in vantaggio.»

Ikuyo però notò qualcosa nel volto del ragazzo, come se stesse pensando ad un'altra soluzione.

Che hai in mente, Senku?

Non gli chiese nulla, la cosa più importante in quel momento era affievolire il fumo.
Mentre si occupavano di quello Yuzuriha e Kinuyo notarono una cosa.

C'era un segnale di fumo, cosa che fece capire loro di non essere stati gli unici ad essersi svegliati.
Avevano due possibilità in quel momento, continuare a spegnere il fuoco oppure bruciare altro per creare altri segnali, ma esponendo l'intero gruppo a Tsukasa.

Conosco Senku, so cosa deciderà di fare, lo accenderà.

«Accendiamolo! Innalziamo un segnale di fumo!» Esclamò come aveva previsto Ikuyo, e così fecero.

Dopotutto potevano non avere un'altra possibilità di farsi notare da altri sopravvissuti.

xxx

Ikuyo e Kinuyo stavano raccogliendo altra legna poco lontano, poi sentirono una voce a loro familiare.

Si girarono in tempo per vedere Tsukasa tagliare con un gesto i capelli di Yuzuriha, mettendo in allarme Senku e di conseguenza le due ragazze.

«Yuzuriha!» Urlò Kinuyo correndo verso l'amica, seguita dalla castana.

«Kinuyo, fossi in te non mi muoverei ulteriormente.» L'avvertì Tsukasa lanciandole uno sguardo, poi si rivolse nuovamente al ragazzo che aveva davanti.

«Con me non attacca, Senku. Eh, no. In fondo tu non hai seppellito Yuzuriha. La soluzione migliore sarebbe stata seppellire Yuzuriha, ancora sotto forma di statua, in un posto lontano da qui.
Così non sarebbe stato possibile usarla come ostaggio. E se ci sono arrivato persino io, è impossibile che tu non l'abbia pensato.
Ma non l'hai fatto. Per Taiju, Kinuyo, Ikuyo... O forse per la stessa Yuzuriha? No... Probabilmente per tutti.»

Dobbiamo fare qualcosa, la situazione non mi piace!

Pensò Ikuyo mentre si sentiva sempre più agitata.

«Ti piace definirti logico.» Stava dicendo ancora Tsukasa.
«Ma hai degli amici che ritieni preziosi. Io ho una marea di seguaci, ma nessuno di loro è importante per me. Per cui, Senku, la vittoria sarà mia.» Sorrise dopo quelle parole, era sicurissimo di avere la vittoria in pugno.

Yuzuriha con un grande gesto di coraggio afferrò la lama e se la puntò al collo, intimando Senku a non rivelare niente.

Kinuyo sbarrò gli occhi alla vista di quella scena, ma non poteva fare mosse azzardate, non voleva mettere la sua migliore amica più in pericolo di come non lo fosse già.

«Forse ho scelto la persona sbagliata...» Cominciò a dire Tsukasa quando vide il ragazzo ancora esitante.

In un batter d'occhio si avvicinò a Ikuyo, bloccandola con un braccio.

Istintivamente Kinuyo fece un passo avanti, ritrovandosi però il coltello di Tsukasa a pochi centimetri dal collo.

«Se ci tieni alla tua amica, stai ferma.»

La ragazza vide Ikuyo farle cenno di non fare nulla.
Nel frattempo anche Senku aveva fatto un passo verso di loro.

«Voi due avete un rapporto speciale no?»

Venne interrotto dalla voce della giovane.

«Senku... Non dirglielo, Yuzuriha ha ragione... Tu non devi rivelargli niente... Non sei tu quello che deve morire, io-»
«Nemmeno tu morirai, non lo permetterò.» La fermò il ragazzo, per poi fare un sospiro.

Senku...

«Il liquido del risveglio è una miscela di acido nitrico e alcol. Dopo aver filtrato l'acqua miracolosa della caverna, la si mescola all'alcol distillato al 96%.»

E mentre lui gli stava dicendo tutto, la castana lo guardava, il suo brutto presentimento si faceva sempre più forte.

«Grazie, Senku.» Tsukasa sorrise sinceramente.
«E adesso... non ho più alcun motivo per tenerti in vita.»

«No...» Sussurrò Ikuyo mentre una grande angoscia si faceva strada nel suo petto.

Subito dopo il ragazzo la buttò a terra, avvicinandosi a Senku, chiedendogli di rinunciare alla scienza, così da avere salva la vita.

Non rinuncerà mai alla scienza... Sarebbe come impedirgli di respirare...

No... Non può succedere davvero, non può...

Le si strinse la gola al solo pensiero di perderlo, non credeva di poterlo superare.

«Non se ne parla. Questo proprio no.» La risposta di Senku fu abbastanza scontata, era ovvio che non avrebbe mai rinunciato alla scienza.

Ad Ikuyo tornò alla mente un ricordo, che non fece altro che peggiorare il suo stato d'animo.

[ℱ𝓁𝒶𝓈𝒽𝒷𝒶𝒸𝓀]

«Porta questi libri al ragazzo dai capelli strani del club di scienze per favore, tanto devi andarci no?» Borbottò Ikuyo ripetendo le parole dell'amica mentre camminava.

«Perché non ci andate voi? È un vostro amico no? Io volevo prima ripassare delle cose.» Le aveva risposto la castana.

Non era molto che conosceva Kinuyo, Taiju e Yuzuriha, ma subito si erano rivelate delle persone fantastiche, che cercavano sempre di aiutarla come potevano.

«Io e Taiju dobbiamo correre a casa, abbiamo promesso che avremmo aiutato nostra madre con una cosa» disse Kinuyo mentre prendeva sottobraccio il fratello e Yuzuriha per portarli via da lì.

«Ah si-?» Stava dicendo Taiju prima che la sorella gli schiacciasse il piede per zittirlo.

«E Yuzuriha che c'entra?» Domandò la castana, non credendo alle parole dell'amica.

«Ci aiuterà anche lei! Ci vediamo!» E uscirono dalla classe, mentre Yuzuriha ridacchiava sotto i baffi.

Trovate una scusa migliore la prossima volta...

Buttò uno sguardo verso i libri che le avevano lasciato sul banco.
Sospirò prima di prenderli, insieme alla sua roba, le lezioni erano finite da un po' e lei aveva deciso di passare più tempo nel club, anche quando non c'era nessuno.

«Ma poi, se volevano farmelo conoscere, bastava presentarmelo, come fanno tutte le persone norma-» Stava per aprire la porta del club, ma qualcuno fu più veloce.

Andò addosso ad un ragazzo.
Lei fece qualche passo indietro per non perdere l'equilibrio e cadere a terra, poi alzò lo sguardo verso la persona che aveva colpito.

«Fortunata che non avevo niente di pericoloso in mano» disse il ragazzo per poi guardarsi attorno.
«Stavi parlando da sola?»

Ikuyo si rese conto solo in quel momento che effettivamente si stava lamentando a voce alta.

Ah... È il ragazzo a cui devo dare i libri-
Che figura...

«Non stavo parlando da sola» disse lei passandogli accanto per entrare nell'aula.
«Scusa se ti ho colpito.»

«Farò finta di crederti.» Le rispose lui seguendola con lo sguardo.

«Kinuyo mi ha chiesto di portarti questi.» Gli indicò i libri che aveva appena appoggiato su un bancone vuoto.

«Ah ecco, pensavo si fosse dimenticata, stavo per andare a prenderli io.» La vide mentre si infilava il camice.

«Rimani?» Constatò lui, anche se dal tono sembrava essere più una domanda.

«Si? Qualche problema?»
«No, ma solitamente non rimane mai nessuno dopo gli orari stabiliti.»
«Bene, facci l'abitudine perché resterò spesso anche quando la scuola è deserta.»

Rispose lei con un sorrisetto, le sembrava di averlo preso un po' alla sprovvista.

«Oh» disse lui per poi fare un leggero sorriso, come se avesse appena capito una cosa.
«Beh, vediamo che sai fare.» Finì di dire prima di prendere i libri e andare verso il suo bancone.

«Come?»
«Non sono stupido. Ho capito perché Kinuyo ti ha mandata qui, non è solo per i libri, sono sicuro al millemila per cento che lo abbia fatto perché ti serve aiuto, o qualcosa del genere.»

La ragazza rimase senza parole, forse l'amica gli aveva accennato qualcosa, e quindi lui aveva collegato le cose.

Ma prima di poter rispondere il ragazzo dagli occhi rossi riprese a parlare.

«È giorni che la sento lamentarsi del fatto che non riesce ad aiutare una sua amica come vorrebbe, mi farà venire il mal di testa prima o poi.»

Beh... Posso provare, forse lui potrebbe aiutarmi sul serio.

«Quindi mi stai dicendo che mi aiuteresti davvero?» Chiese incrociando le braccia al petto.

«Solo se non sarà una perdita di tempo.»

«Ah? È una sfida?» Si avvicinò a lui.
«Va bene, l'accetto, non sarà una perdita di tempo.»

«Vedremo.» Gli rispose lui.

La ragazza allungò una mano verso di lui.

«Comunque, mi chiamo Ikuyo Ikeda.» Sorrise al giovane.

[ℱ𝒾𝓃𝑒 𝒻𝓁𝒶𝓈𝒽𝒷𝒶𝒸𝓀]

Nel pensare a quel ricordo non seguì quello che si dissero dopo i due.

Si risvegliò dai suoi pensieri quando vide Tsukasa avvicinarsi a Senku.

Stava per muoversi verso di loro ma il ragazzo dagli occhi cremisi la bloccò con uno sguardo.

Poi Tsukasa lo colpì e lo vide cadere a terra, mentre un vuoto si stava creando dentro di lei.

«SENKU!»

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Angolo autrice:
Questo capitolo è decisamente più lungo degli altri, ma non mi andava di dividerlo, quindi me ne sono fregata altamente😂

Spero vi sia piaciuto, ci vediamo al prossimo capitolo~

Ilas🎐