⚝──⭒─⭑─⭒──⚝
𝑰'𝒍𝒍 𝒄𝒓𝒚 𝒖𝒏𝒕𝒊𝒍 𝒕𝒉𝒆 𝒄𝒂𝒏𝒅𝒍𝒆𝒔 𝒃𝒖𝒓𝒏 𝒅𝒐𝒘𝒏 𝒕𝒉𝒊𝒔 𝒑𝒍𝒂𝒄𝒆
𝑰'𝒍𝒍 𝒄𝒓𝒚 𝒖𝒏𝒕𝒊𝒍 𝒎𝒚 𝒑𝒊𝒕𝒚 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒚'𝒔 𝒊𝒏 𝒇𝒍𝒂𝒎𝒆𝒔
⚝──⭒─⭑─⭒──⚝

25 Ottobre 2030
Ore 3:50

Tutto era quasi pronto.
Gli inviti erano stati spediti ai loro destinatari.
La location era stata prenotata senza troppi intoppi e domande da parte del direttore.
Lxi era appena uscito dalla stanza del quasi festeggiato, non prima di avergli dato la buonanotte e una carezza sul suo capo.
Ovviamente era una sorpresa, Richard non doveva sapere niente o tutto sarebbe andato a rotoli, si assicurò di essere lontano abbastanza che il piccolo non potesse sentire.

Giuntx in soggiorno, si imbatté in Becky, quale era tornata dal lavoro, lxi appena la vide sorrise, che venne ricambiato dalla donna, che nel frattempo si era tolta la giacca, posandola su una sedia e rimosse anche le scarpe dai piedi, giusto per rimanere comoda e dare aria, poiché iniziavano a farle male.

"giornata impegnativa al lavoro, mh? Sembri davvero molto stanca Becky." le chiese lxi, mantenendo un tono di voce basso, per non svegliare Richard, al che la donna intanto si sedette al divano, sospirando stanca. "puoi dirlo forte, oggi non sono stata ferma nemmeno un istante..." poi osservò xlx ragazzx, sorridendo lievemente. "Come procede con i preparativi per la festa? Richard non fa altro che tempestarmi di domande sul come sarà la festa, posto, invitati e tutto. È davvero molto emozionato ed è contento che tu hai deciso di aiutarlo con la festa. Ed è davvero molto felice di avere te come amicx." chiese sottovoce la donna, a che lxi ridacchiò, facendo apparire un piccolo sorriso dalle sue labbra, si sedette di fianco alla donna, poggiando una mano sulla sua spalla "va tutto a meraviglia, non preoccuparti, ho tutto sotto controllo, la festa è quasi pronta e gli inviti sono stati spediti. So che sei preoccupata per com'è andata lo scorso anno, ma questa volta ho tutto organizzato, niente e nessuno farà soffrire Richard e il compleanno sarà divertente e gioioso, Richard se lo merita con quello che gli hanno fatto passare, lui merita di essere felice." a quelle parole, Becky sorrise, mentre una lacrima scorreva sul suo viso. "Grazie, grazie per tutto quello che stai facendo per Richard e per avergli organizzato il compleanno, domani sarà davvero molto contento..." Lxi portò ad abbracciare la donna lateralmente per qualche secondo, per poi alzarsi.

"Adesso è il caso che torni a casa, è tardi ormai. Mi farò sentire domani, buonanotte Becky e salutami Richard." la donna annuì, con un "buonanotte" di rimando e lxi uscì da quella casa.

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Una volta lontanx da quella abitazione, si diresse verso un vicolo cieco, prendendo il telefono e componendo un numero di telefono, piggio il dito sul tasto della chiamata, la persona interessata rispose dopo un paio di squilli, dalla cornetta era udibile una voce femminile, e sembrava molto stanca e scocciata da quella telefonata improvvisa. "Domani è il grande giorno, l'idea che ho avuto quest'anno sarà davvero divertente e indimenticabile. Spero che tu abbia preso tutto l'occorrente, deve essere tutto perfetto e preparato nei minimi dettagli." lxi dall'altra parte del telefono pareva molto serix, al che l'altra sbuffò, tirando in seguito uno sbadiglio. "Tu mi stai rovinando il sonno per una stupida festa di compleanno per il tuo stupido amichetto? Ti rendi conto che è notte e che le persone dormono solitamente?" chiese l'altra voce al telefono, tirando un altro sbadiglio. "Si, ma non una festa di compleanno qualsiasi, voglio che questa festa sia memorabile, speciale, eccezionale, perfetta. E sono serix. Ne discuteremo meglio domani. E sarà meglio per te non deludermi, e sii puntuale, miraccomando, ogni cosa deve essere curata." Dopo quella affermazione chiuse la telefonata ancor prima che l'altra potesse ribattere.

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26 Ottobre 2030
Ore 15:35

Era arrivato il grande giorno.
Si stava preparando per questo momento, dall'attimo che aveva ricevuto l'invito alla festa, in quel esatto momento era intento a dare un ultima sistemata ai suoi capelli, per poi scendere dal piano di sotto per prendere tutto il neccessario: fazzoletti, telefono, soldi e un piccolo regalo che aveva comprato insieme all'aiuto di sua sorella per il festeggiato.

"Ryota." sua sorella, Fumie, lo stava aspettando all'ingresso, si era offerta di accompagnarlo alla festa, ed eventualmente venirlo a riprendere e chiamarla se ci fosse stata un emergenza, Ryota era fiducioso riguardo questo compleanno, perché? Pensava che grazie a quella festa avrebbe finalmente ritrovato i suoi ricordi, la sua famiglia non gli diceva nulla sul suo passato, ed era speranzoso che quella festa potesse aiutarlo in qualche maniera.

E non si rese conto che il tempo era passato in fretta, non si rese nemmeno conto di essere arrivato all'indirizzo citato dalla lettera, Ryota si perse a guardare quel posto, era una specie di ristorante, che sembrava quasi un hotel, dalle pareti bianche e alcuni dettagli in oro, il tetto era di un color corallo, fuori vi era una fontana e tante siepi, piene di fiori e piante.

"Okay Ryota ricorda: fai attenzione a con chi parli, non accettare cose dagli sconosciuti e aggiornami ogni tanto. Per tutto il resto divertiti!" Ryota alzò gli occhi al cielo alle ennesime raccomandazioni della sorella."Fumie, non sono più un bambino, stai tranquilla! Ti terrò aggiornata su tutto e se voglio tornare a casa ti farò uno squillo a te o mamma e papà, d'accordo? Perciò non c'è niente di cui preoccuparsi. Ho tutto sotto controllo!" Ryota entrò al grande cancello, non prima di salutare la sorella con un cenno della mano, guardandosi intorno. L'esterno era davvero enorme, e Ryota, prima della festa decise di esplorare l'ala esterna del posto, oltre alle siepi e alla fontana, vi era una sorta di banchetto esterno, ancora non accessibile al pubblico, e poco distante da lì vi era un tavolo con sopra tre regali, intorno vi erano palloncini color azzurro e verdi sul terreno, e sui festoni erano viola e bianchi, al centro del banchetto vi era un festone bianco enorme con la scritta "BUON COMPLEANNO RICHARD!" in rosa e blu e con dei piccoli dettagli in giallo pastello.

Prima che Ryota potesse farsi altre domande, qualcuno gli toccò la spalla, sorprendendolo e spaventandolo, si girò per capire chi fosse e che intenzioni avesse, non aspettava di trovarsi un ragazzino dai capelli rosa, e dei grossi occhioni verdi, aveva un maglione blu con un panda al centro, dei pantaloni rosso chiaro e delle scarpe nere con i lacci blu. Il ragazzo gli sorrideva e gli strinse la mano. "ciao!! Sei uno degli invitati, vero? Sei in anticipo, sai? Ma non preoccuparti, non sei l'unico, altre quattro persone sono arrivate in anticipo, quel regalo è per me!? Puoi posarlo lì insieme agli altri se vuoi, però quellx signorx incappucciato non vuole cellulari qui, ti consiglio di darglielo se non vuoi finire nei pasticci... Posso farlo io per te se vuoi!" a quella proposta, Ryota non pareva affatto convinto. Aveva promesso alla sorella che l'avrebbe tenuta aggiornata, magari le avrebbe mandato un messaggio prima di dare il telefono alla persona descritta dal rosa, inviato velocemente il messaggio, seppur titubante, Ryota consegnò il telefono, ottenendo un secco "grazie, e buon divertimento." E lxi si allontanò.

Ryota rimase nuovamente solo col rosa, il quale gli prese di nuovo la mano. "Scusa scusa, mi sono dimenticato a presentarmi. Sono il festeggiato, Richard Campbell, chiamami per comodità Ricky! Tu sei Ryota, vero? Ti porto dagli altri invitati, così potrete fare conoscenza! Andiamo!"

prima che il biondo potesse fare altre domande, venne trascinato da Richard verso il retro del ristorante/hotel, Ryota vide un tavolo, con sopra dei giochi da tavolo, fogli e penne di ogni tipo, delle sedie e altre persone, il ragazzo si prese del tempo per osservare il resto degli invitati. Erano precisamente due ragazzi e due ragazze, Ryota, mise in mostra il suo miglior sorriso, alzando un braccio. "Buon pomeriggio! Per caso vi state divertendo qua? Tutto bene?" lo disse con una voce abbastanza alta da attirare l'attenzione degli altri quattro, addirittura una delle due ragazze, presa alla sprovvista, balzò dalla sedia dove era seduta.

Il biondo, alle sue stesse parole ridacchiò, finché ad approcciarlo fu un ragazzo abbronzato dai capelli neri e gli occhi gialli, il suo vestiario, con un completo nero glitterato e degli occhiali da sole a forma di stella portare la mano verso di lui per un battipugno, mostrando un sorriso smagliante "ehi, ciao bello!" Ryota batté il pugno, non prima di venir trascinato dall'altro sul tavolo, dove Ryota prese posto, osservando gli altri tre individui: il secondo ragazzo era un ragazzo dai capelli neri, occhi grigi e portava gli occhiali, il suo outfit consisteva in una maglietta a maniche corte e pantaloni e scarpe del medesimo colore, poi si focalizzò sulle due ragazze, la prima era una ragazza molto alta, forse la più alta di tutti i presenti fino ad adesso, capelli rosa e degli occhi viola, il suo abito era un abito nero che arrivava appena sopra le ginocchia con delle scarpe nere con una spirale nelle caviglie, e aveva in mano una borsetta del medesimo colore con dei dettagli in oro. L'altra era una ragazza anch'ella abbronzata, con dei capelli blu legati in due codini frontali e gli occhi di due colori diversi, -che catturarono l'attenzione del biondo- uno blu e uno giallo, il suo vestito era nero con dei dettagli floreali e dei sandali bianchi con lo stesso pattern, come per la rosa, anche lei aveva una borsa, ma a forma di conchiglia.

"Dunque..." iniziò il ragazzo con gli occhiali, osservando gli altri presenti. "Che ne dite di presentarci? Giusto per iniziare a prendere confidenza tra di noi, no?" le due ragazze presenti annuirono, il ragazzo più abbronzato, che intanto prese posto vicino a Ryota, il quale sembrava più che entusiasta dell'idea. Fu turno di Ryota a sciogliere di nuovo il ghiaccio. "Inizio io, nulla di cui preoccuparsi: il mio nome è Ryota Amano, ma potete chiamarmi anche Ryo! E voi? Chi sareste?"

conclusa la sua presentazione, il biondo aspettò che qualcun'altro dei presenti fece la prossima mossa, successivamente fu turno del ragazzo con gli occhiali a parlare.

"Salve, mi chiamo Remiel De La Fontaine Baker, ma mi potete chiamare Remiel Baker o Remiel e basta. Un gran piacere fare la vostra conoscenza!" Disse allungano la mano ai quattro presenti.

Il suo sguardo poi si rivolse alle due ragazze, aggiungendo; "mi potete chiamare anche Rémi se volete, s-signore!"

La ragazza dagli occhi eterocromatici rivolse un sorriso caloroso ai presenti. "Ciao, piacere di conoscervi! Sono Amanda Rivera, Ultimate Professional Mermaid."

La ragazza si fermò vedendo la faccia sorpresa di Ryota alla rivelazione del suo talento. "Si, proprio come sembra, il mio talento consiste nel nuotare e intrattenere vestita come una sirena!" poi rivolse il suo sguardo verso Ryota, più precisamente al suo vestiario. "Ma lascia che ti dica quanto mi piaccia il tuo stile: è davvero un esplosione di personalità! Adoro come hai mixato i colori e gli accessori, davvero un'ottima scelta!"

A quelle parole, il biondo ampliò il suo sorriso, ridacchiando "Davvero? Grazie mille! Sai, adoro anche il tuo, ti dona tantissimo, e quella borsa si sposa perfettamente col tuo talento. Hai buon stile pure tu, Amanda!"

Successivamente toccò all'ultimo ragazzo fra i cinque a presentarsi, mostrano un sorriso a trentadue denti "Sono Leandro Rivera, piacere!"

Poi portò il suo braccio sulla spalla di Ryota, avvicinandolo a sé, puntando col dito i suoi occhiali da sole: "Ti piacciono? Trovo che siano proprio cool." Amanda, a quel punto, tirò un respiro seccato. "Lui è mio fratello. E sappi che prima voleva venire con degli imbarazzantissimi occhiali da sole a forma di ananas." A quel commento, il fratello le lanciò un occhiataccia, indicando i suoi occhiali da sole "erano bellissimi! E sei tu quella imbarazzante!" prima che Amanda potesse dire altro, il biondo intervenì, fermando i due prime che potesse scoppiare un litigio "Andiamo Amanda, sono sicuro che Leandro non l'ha detto apposta! E Leandro, i tuoi occhiali sono davvero bellissimi! Mi piacciono molto" la frase detta da Ryota, portò la prima ad alzare gli occhi al cielo, e il secondo a fare un sorriso a trentadue denti.

Remiel, intanto si rivolse alla ragazza rosa, l'unica che ancora non si era presentata del gruppo, e poi agli altri tre, accennando dei colpi di tosse. "Ragazzi, che ne dite se facciamo presentare la ragazza? Facciamo un momento di silenzio per darle parola." il corvino occhialuto portò una mano sulla spalla della rosa, non prima che ella prese dei respiri. "Buonasera...io son-" la ragazza si bloccò un momento, poi fece alcuni colpi di tosse, poi prese un profondo respiro. "dicevo... Sono Loiza Arnaud, e so-" e si fermò nuovamente, prendendo un altro profondo respiro. "scusate, sono l'Ultimate Make Up Artist. Pia-" il suo tono francese prese a marcarsi per la terza volta, a che la rosa, ormai arresasi nel fare una presentazione decente, strinse la mano ai presenti.

Subito dopo che Loiza terminò la sua presentazione, Richard fece accomodare altri tre ospiti nella stessa sala del gruppo, trio che Ryota accolse con un gran bel sorriso. "Buon pomeriggio! Anche voi siete qui per la festa?" "No, siamo qui per decorazione." rispose ironicamente un ragazzo alto dai capelli rossi legati in una coda, occhi neri, indossava una camicia bianca coperta da una giacca marrone, jeans scuri e scarpe da tennis nere con dei dettagli bianchi. "lo abbiamo fatto tutti, che ne dite di presentarvi al resto del gruppo?" Remiel prese parola, guardando i nuovi arrivati, e lo stesso ragazzo di prima fu il primo a prendere a fare la sua presentazione. "Mi stupisce che voi non sappiate chi io sia! Mi dispiace davvero per voi dudes. Io sono Yuichi, Ultimate Fire Performer. Un modo carino anche per dire che sono un piromane."

Disse il rosso guardando tutti i presenti, Leandro, il quale aveva sgranato gli occhi alla ultima affermazione del rosso mormorò solamente un "un... Un che cosa..?" "Leandro magari non è serio, rilassati." Amanda intervenne guardando il fratello.
Prima che Leandro potesse fare altre domande una ragazza dai capelli rossi legati in due code, occhi azzurri e un bel abitino bianco prese parola, sorridendo vistosamente. "Salve sono Melody, vengo dal Regno Unito, sono diventata ultimate due anni fa grazie al mio canale, non uso autotune, so cinque lingue, suono due strumenti, canto di tutto se volete vi canto qualcosa!" la rossa prese del fiato, guardando tutti i presenti "voi sareste?"

"Io sono Ryota! Mentre loro sono Remiel, Amanda, Leandro e Loiza" disse il biondo, indicando uno ad uno gli interpellati. "il tuo vestito è davvero adorabile! Ti sta da-" Loiza fece dei colpi di tosse "davvero bene! Nella sua semp-" nuovamente la rosa fece una pausa "... Dicevo, nella sua semplicità è davvero meraviglioso" completò con fatica la frase la rosa. "per caso sei francese?" la rosa annuì, abbastanza confusa. "oh! Sai che so parlare francese? Sache que si tu souhaites parler dans la langue je suis disponible" "Magnifique! Au moins, je ne serai pas obligé de parler à qui que ce soit." Gli altri erano parecchio confusi, molto confusi. "avete capito qualcosa?" mormorò Leandro, a che gli altri cercavano di decifrare cosa le due avessero detto, le risposte che Leandro ottenne furono un cenno di no col capo da parte di tutti, Remiel e Amanda vennero poi approcciati terza ragazza, una ragazza con i lunghi capelli bianchi e occhi rossi, indossava un abito rosa antico, con una cinturina marroncina, aveva delle calze nere che le arrivavano poco sotto il ginocchio e degli stivali dello stesso colore. Strinse le mani di entrambi, mostrando un bel sorriso. " Hey!! Sono Aignéis Kennedy, Ultimate Hat Maker, e sono felice di conoscervi! Saremo ottimo amici sicuramente, parola mia eheh!" finita la sua presentazione strinse le mani dei due.

"Quindi è qui che si tiene la festa?" a dire questa frase fu una ragazza dai capelli arancioni, lunghi e con una frangetta, con una canotta bianca, un giubbotto verde militare con dei adesivi cuciti sopra, pantaloncini neri, calze del medesimo colore strappate e scarpe grigie, e non era la sola, con lei c'erano altre due persone, più precisamente un ragazzo dai capelli bianchi con una camicia bianca con una parte nera, pantaloni a righe bianche e nere con un accessorio rosso morbido , scarpe nere con una pelliccia rossa sopra, che ricordavano quelle che indosserebbe un pagliaccio, indossava anche un mantello bianco con dei rombi neri, cappello del medesimo colore con dei dettagli in nero e dei guanti rossi. L'altra ragazza aveva dei capelli viola, così come il suo abito, un abito a m
aniche lunghe lungo sopra le ginocchia.

"Si, la festa è qui, e siete appena arrivati in anticipo." Annunciò Rémiel con un caloroso sorriso, il sorriso più grande lo fece la ragazza dai capelli arancioni "hey! Heyheyhey! Heeeeey! Chi siete? Come vi chiamate? Cosa ci fate qui? Io sono Clementina Honeycutt, piacere di fare la vostra conoscenza e spero che saremmo amici!"

L'unico a rispondere alla presentazione della ragazza di Ryota, stringendo la manx delxx ragazzx. "piacere tutto mio, Clementina, io sono Ryota, ed è ovvio che saremo amici!" Questa frase fece ottenere uno smagliante sorriso da Clementina. Il ragazzo dai capelli bianchi era corso verso il tavolo, avvicinandosi agli invitati, arrivò verso il tavolo -cogliendo Melody e Loiza alla sprovvista nel processo-, inchinandosi e porgendo la mano verso Amanda. "MA CIAO NUOVX AMICX!" Sono Mihkel Rebane, Ultimate Face Painter! Il maestro delle risate e il campione degli indovinelli! Scommetto che vi stavate annoiando prima che arrivassi io, eh?"

in aggiunta Mihkel fece un occhiolino. "In realtà qui nessuno si stava annoiando." Provò a dire Yuichi, non venendo però calcolando. Mihkel poi si rivolse proprio verso quest'ultimo, mantenendo il suo raggiante sorriso. "vuoi che ti dipinga qualcosa sulla faccia?" "no, no grazie."

"Ciao, io sono Melody, e vengo dal Regno Unito, tu come ti chiami? Se vuoi posso cantarti qualcosa!" disse Melody alla ragazza dai capelli viola, la quale stava squadrando la cover maker dalla testa ai piedi. "Mi devo presentare? Non sapete chi sono? Mi deludete, non avendo idea di che cosa vi siete persi fino a questo momento. Io sono Venera Zhelayzkova, l'Ultimate Theatre Actress, l'attrice teatrale per eccellenza, la migliore di tutti i tempi." Il modo col quale l'attrice teatrale si presentò era freddo.

"Ora che ci penso..." Aignéis ottenne l'attenzione dei presenti, rivolgendo il suo sguardo verso Ryota. "Ryota tu che Ultimate hai?" a quella domanda il biondo rimase sorpreso, e confuso.
Lui? Un Ultimate?
Non ricordava assolutamente di avere un Ultimate, sentiva gli sguardi degli altri puntati su di lui. "Eh? Io? Un... Ultimate? Stai scherzando, vero?" a quella risposta stavolta furono gli altri a sgranare gli occhi.
"Non ricordi il tuo Ultimate?!" chiese Clementina, a bocca aperta. "Se ci stai prendendo per il culo sappi che sei divertente." disse invece Yuichi. Alla domanda del Fire Magician, il ragazzo dall'ultimate ignoto scosse la testa. "Non è possibile, almeno ognuno di noi qui ha un Ultimate. Sicuro di non ricordarlo?" Chiese Amanda, a quella domanda Ryota annuì debolmente, dopo che si riprese dal suo stato di trance, il biondo guardò i presenti "Oh! Perdonatemi! So che non ci crederete, ma diciamo che, uhm... Ecco... Ho perso la memoria di recente, quindi non ho la più pallida idea di quale sia il mio Ultimate, ahah! Che sciocco che sono, eh?" Il ragazzo rise nervoso, fin quando Leandro non poggiò un braccio sulla sua spalla. "Don't worry dude! È comprensibile, perciò non preoccuparti. Poi chissà, col tempo recupererai la tua memoria, ma faremo tutto il possibile per aiutarti!" al duo si aggiunse anche Clementina, mettendosi di fianco ai due "Hai perso i ricordi! Oh accipicchia! È terribile! Ma anche io farò il possibile per aiutarti a recuperare i tuoi ricordi. Siamo amici adesso, e gli amici si aiutano!" Ancor prima che Ryota potesse ringraziare a dovere i due, arrivò lx stessx ragazzx all'ingresso, lx stessx che aveva preso i loro cellulari. "Vi annuncio che adesso la zona principale per la festa è aperta agli invitati. Se volete potete andare in giro per la zona con discrezione, alle 21 ci sarà il taglio della torta e il momento regali e foto. Buon proseguimento."

"Oh! La zona del Buffett è aperta!" annunciò Mihkel, indicando la zona, dove prima vi era un filo rosso di tessuto, ormai sparito agli occhi dei ragazzi. Il gruppo decise di dividersi, I due fratelli e Mihkel erano andati all'ingresso dell'hotel, un altro trio, composto da Loiza, Melody e Venera era rimasto nella zona ospiti, intente, a dialogare, Clementina si trovava presso il buffet, intenta ad assaggiare qualcosa, mentre Yuichi e Aignéis erano vicini al cancello. Rémiel toccò la spalla di Ryota, per attirare la tua attenzione. "Hey, che ne dici se esploriamo insieme il posto? Magari riusciamo ad orientarci, adesso anche l'interno dell'hotel è accessibile al pubblico." il ragazzo annui energicamente, e i due si diressero nel retro dell'hotel. Non vi era nulla di particolare, se non il neccessario per dei fuochi d'artificio e qualche statua fatta di erba e roselline rosse. In quella zona vi erano un gruppo composto da quattro persone. Di quel quartetto solo un ragazzo dai capelli castano scuro e gli occhi ambrati, il suo abito era una camicia bianca con sopra un panciotto nero, e un pezzo di stoffa nero che ricadeva nel lato sinistro dell'abito, un pezzo di pizzo nero, nel colletto del vestito e un fiore rosso e una cintura nera con dei dettagli in oro, si avvicinò ai due, a quel gesto, anche gli altri tre si voltarono verso il duo. "Buonasera! Siete anche voi qui per la festa?" Chiese il ragazzo dall'Ultimate ignoto a che il ragazzo castano scuro annuì semplicemente. "vi serve qualcosa?" chiese il ragazzo, a che i due negarono col capo. "no no, stavamo soltanto esplorando la zona, e magari cercare altri invitati, io sono Rémiel, e lui è Ryota." il buttafuori indicò prima sé stesso, e poi il biondo. "Oh volevate solo fare conversazione... Mhm..." il ragazzo torno in silenzio, Ryota fece qualche passo in avanti. "Hey Hey, ti va di dirci come vi chiamate? E si, parlo anche di voi tre!" disse Ryota, mentre Rémiel analizzo il ragazzo appena conosciuto, il quale non traspariva alcuna emozione sul suo viso. "Uhm... Non so quanto possa essere di compagnia ma se volete parlare di qualsiasi cosa io vi ascolto... Oh e comunque potete chiamarmi Jude... Solo Jude." si presentò finalmente il castano.

Nel mentre una ragazza bassa dai capelli rosa con la frangia che le andava a coprire gli occhi, abbronzata che indossava un maglione di lana bianco con dei riquadri marrone chiaro e una salopette in jeans con una cintura marrone, aveva con sé una borsa color panna, con dei cerchi bluastri con dei funghi sopra, fatta di lana, al suo interno vi erano gomitoli di vari colori, aghi, bottoni, dell'acqua e dei cerotti colorati. "woah! E che ti sei portata? Il set della nonna?" chiese con tonno buffo unx ragazzx dai capelli biondo cenere con una ciocca rossastra, camicia bianca sotto un completino nero con le calze e stivali del medesimo colore, un cappello nero e rosso scuro e un fiocco degli stessi colori, le maniche partivano da sopra le spalle fino ai polsi, con dei guanti neri e bianchi e i suoi occhi erano viola, un dettaglio che colpì Ryota fu il tatuaggio a forma di goccia di lui, tanto da indicarlo col fare sorpreso "é trucco? Oppure è davvero un tatuaggio?" chiese, e il ragazzo con un grosso sorriso puntò il dito sulla goccia "nuh-uh! È un tatuaggio? Bello, non è vero?" chiese, e la cosa che colpì i due era la particolare parlata dellx sconosciutx davanti a loro. Sorpresi, il ragazzo si inchinò davanti a due, lasciandoli di stucco "sono incredibilmente onorato di fare la vostra conoscenza, posso darvi del tu? Rei Tohyama è il mio nome, l'Ultimate Storyteller! Non vedo l'ora di dare dimostrazione pratica del mio talento... Penso che questo sia uno dei luoghi ideali per farlo, dopotutto, i vostri nomi, invece?"

Ryota strinse la mano di Rei, sorridendo raggiante, "Lieti di conoscerti, Rei! Io sono Ryota e lui e Rémiel, non vedo l'ora di vedere all'opera il tuo Ultimate! E ovvio che puoi darci del tu!" "Davvero? Magnifico! Ti assicurerò che rimarrai incantato, Ryota, ovviamente lascerò di stucco anche voi presenti" disse il racconta storie, aprendo le braccia. "Oh! per fortuna che c'è qualcun'altro oltre a noi, come va?" chiese la ragazza dai capelli rosa, superando Rei per avvicinarsi al duo "Va tutto bene, grazie mille! Vi state divertendo?" chiese Ryota nel mentre la ragazza stava tirando fuori dalla sua borsa di lana un portachiavi a forma di orsetto giallo, e porgerlo al ragazzo dall'ultimate ignoto. "Io sono Delilah, Delilah Easternwood, l'Ultimate Amiguri Crocheter. Questo è per te, spero ti piaccia Ryota!"

Dopo aver fatto ciò, la ragazza si avvicinò a Rémiel, porgendogli, stavolta, un portachiavi a forma di topo grigio scuro, lasciando perplesso il buttafuori a tal riguardo "non offenderti, ma i colori che porti mi ricordano quelli di un topo, ma guarda il lato positivo è adorabile!" aggiunse successivamente Delilah. "Okay! Manchi soltanto tu!" Disse Ryota riferendosi all'ultimo componente del quartetto un ragazzo dai capelli castano chiaro, dal taglio mullet e gli occhi castani, una cosa che colpì furono le lunghe ciglia del ragazzo, il suo outfit era un maglioncino color marrone chiaro con il colletto bianco, jeans neri e scarpe del medesimo colore con la suola bianca, lui squadrò i due dalla testa ai piedi con un sorrisetto dipinto sulle labbra. "Salve, sono Dae Deli, Ultimate Taekwondoin. Dovreste essere onorati di conoscere un genio del Taekwondo come me"

<<Secondo me lui, Yuichi e Venera potrebbero diventare amici.. Le loro personalità sono abbastanza uguali.>> Pensò Ryota, scuotendo poi la testa per scacciare quel pensiero e concentrarsi sui quattro. "D'accordo ragazzi, nell'ala principale dovreste trovare il resto degli invitati, se proprio non volete rimanere da soli, intendo." Informò il buttafuori. "Ci sono altri invitati! Buono a sapersi, andrò anche da loro a donare un portachiavi personalizzato, andiamo ragazzi!" Esclamò Delilah, afferrando sia Rei e sia Jude per le maniche, mentre Dae seguì in silenzio i tre "Ci vediamo dopo ragazzi!" urlò Rei, sperando di farsi sentire dai due. "A dopo!" urlò Ryota a sua volta.

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Nell'ala principale, intanto, il festeggiato, insieme a Aignéis e Leandro erano intenti a giocare al gioco della sedia, con Clementina che stava accanto alla radio che riproduceva il Pulcino Pio, e Yuichi, Mihkel e Melody ad assistere alla partita, vi erano solo due sedie e i tre parevano concentrati col solo e unico comune obbiettivo: sedersi prima degli altri, Clementina fermò la musica e Richard e Aignéis occuparono per primi i due posti, Leandro, rimase in piedi, con una faccia sbigottita. "Non ero pronto! Questo non è giusto!" protesto il creatore di tavole da surf, mentre Yuichi era scoppiato in una fragorosa risata. "Ti sei fatto stracciare da un ragazzino. Se c'ero io al vostro posto avrei vinto nel giro di un secondo." Disse il Fire Performer, mantenendo un ghigno divertito sul viso. Mentre Clementina fece ripartire la musica, i due girarono intorno alla unica sedia rimasta. Nel frattempo, Amanda, Loiza e Venera erano nel buffet, intente a fare conversazione. "Quindi... Voi perché avete accettato l'invito?" Chiese l'attrice teatrale alle due, tenendo un bicchiere d'acqua in mano. "Io sinceramente non avevo nulla da fare, perciò eccomi qui." disse per prima la viola. "Io nemmeno volevo andarci, mi ha convinta Leandro a partecipare alla festa. Dovevo partire oggi ma ho perso il biglietto." disse poi la ragazza dai capelli blu. "Io... Nemmeno do-" la rosa prese a fare un colpo di tosse, prima di continuare. "dovevo essere qui." La truccatrice alzò lo sguardo verso le due ragazze, mentre avevano uno sguardo sbigottito sui loro volti. "Ci stai dicendo che sei venuta qui di nascosto?" Chiese Amanda, guardando la rosa, a che lei annuì. "mio nonno mi aveva severa-" la ragazza si interruppe per via del suo accento. "severamente vietato di venire qui." "e perciò hai pensato bene di trasgredire le regole." completò la frase la viola, mentre Amanda andò a riempirsi un bicchiere d'acqua, nel frattempo, Loiza vide entrare una ragazza alta, decisamente molto alta, dai capelli biondo chiaro e delle ciocche color cielo, occhi azzurri e il suo vestito era diviso tra un abito fatto da pagliette color azzurro, rosa e giallo, e dall'altra parte vi era un abito più mascolino con i medesimi colori, teneva in mano una grossa scatola, che catturò l'attenzione di tutti i presenti. "Ah, salve- dove posso poggiare questa piccolina?" Chiese, riferendosi alla scatola, prima di strizzare un occhio e aggiungere "anche se tanto piccolina non è..." Successivamente, il ragazzo si rese conto che vi erano altre persone, realizzando che doveva fare una presentazione, ridacchiando leggermente, le sue guance erano rosse per l'imbarazzo e per la felicità di essere giunta al luogo della festa. "Comunque, io sono Abigale Dawsey, ma voi potete chiamarmi Gale!" disse il ragazzo, aprendo quella che si mostrò essere una torta abbastanza grande

"Adesso, vi andrebbe di provare questa delizia? L'ho fatta io, e posso assicurarvi che è deliziosa" aggiunse poi, nel mentre, alcuni iniziarono a fiondarsi sul dolce, con l'intento di assaggiarlo. "Clementina, dovresti lasciarne un po' per gli altri!" fece notare Mihkel, nel mentre la ragazza dai capelli arancioni ridacchiò. "nono! Sono per Ryota e Rémiel, non sarebbe giusto lasciarli senza fetta di torta, quindi ne sto mettendo un po' da parte anche per loro! Così avranno questa bella torta pronta ad attenderli!!" disse Clementina, nel mentre mise
accanto al dolce, un biglietto col scritto "Per Ryota e Rémiel. Così non rimanete senza una fetta di torta.
Clementina♡".

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In quel momento, Rémiel e Ryota avevano deciso di dividersi, Rémiel era rimasto all'ala esterna mentre Ryota avvisò l'altro di dover andare un momento al bagno, il buttafuori era all'ingresso, con l'intento di aspettare il biondo, ma la sua attenzione era rivolta a due persone che erano appena arrivate, la prima era una ragazza dai lunghi capelli azzurri legati in una coda, occhi del medesimo colore e il suo vestiario comprendeva una maglietta nera a righe bianche, pantaloni neri, calze bianche e scarpe nere, e aveva anche degli orecchini a forma di rombo, mentre il secondo ragazzo dai capelli grigi dalle punte azzurre, occhi verdi e portava gli occhiali, indossava una camicia marrone a riquadri con sotto un dolcevita nero dal collo alto, jeans neri e scarpe nere, come per l'altra, anche lui ha degli orecchini lunghi in oro col simbolo del sole e dei guanti a rete neri. La prima sembrava annoiata e il secondo sembrava disinteressato e un po' inquietante. "Ehm buonasera, la festa è appena iniziata se volete presentarvi potete farlo, in caso poi vi porto dagli altri invitati" la ragazza a quel punto, fissò il buttafuori, prima di dire "Yoshinaga Aoi, Ultimate Criminologist. Che vuoi?"

"Non voglio nulla, solo sapere i vostri nomi, tutto qua." poi Rémiel guardò l'altro, accennando un lieve sorriso "tu? Come ti chiami?" Il ragazzo fissò per un po' il buttafuori, rimanendo fermo al suo posto, dopo un breve silenzio imbarazzante l'unica cosa che disse fu semplicemente un: "Theo. Ciao."

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26 Ottobre 2030
Ore 22:00

I festeggiamenti proseguirono in modo tranquillo, il festeggiato, dopo aver soffiato le candeline e espresso un desiderio, aperto ogni singolo regalo, rimanendone contento e aver abbracciato singolarmente ogni invitato, si era decisamente fatto tardi e chi più e chi meno, sentiva la necessità di tornare a casa. "Grazie del Buffett, era davvero ottimo." Disse Aoi "Fai i complimenti allo chef da parte mia" aggiunse poi, emettendo uno sbadiglio. "Se riavremo i telefoni devo salvarmi i vostri numeri di telefono, siete simpatici!" Disse Melody, e Clementina annuì energica "Sisisisi!! Possiamo vederci e uscire tutti insieme!"

Ryota aveva un raggiante sorriso sul viso, non vedeva l'ora di raccontare alla sorella gli eventi di quella sera e di tutte le persone che aveva conosciuto. Quel clima allegro venne subito interrotto da Theo e Rei, il secondo pareva abbastanza preoccupato, e il primo aveva una espressione indecifrabile. "Ragazzi! Il cancello è chiuso! E xlx ragazzx dell'ingresso non si trova da nessuna parte, ha i nostri cellulari!" annunciò il narratore e tutti assunsero un aria chi preoccupata e chi arrabbiata. "Mi prendi per il culo spero." sbottò per primo Yuichi. "Cosa vorrebbe dire che il cancello non si apre? E dov'è xlx ragazzx?! Mettete caso che ci ha rubato i telefoni!" Disse poi Aignéis. "Mantenete la calma." disse Jude, cercando di calmare i bollenti spiriti di alcuni "forse ha da fare, può darsi che dopo ci restituirà i telefoni e aprirà il cancello." aggiunse e Rémiel annui alle sue parole "Jude ha ragione. Non facciamoci prendere dal panico o dalla rabbia. Dobbiamo solo avere pazienza."

"allora pe-" le parole di Theo vennero interrotte da un suono statico, e la cosa che udirono fu un "pronto? Prova prova?" tutti, incluso Richard, si voltarono verso il palco, dove vi era una ragazza dai corti capelli rossi e il vestiario comprendeva una camicia nera con dei dettagli in oro, con sotto una canottiera rossa, aveva una specie di mantello rosso e la parte inferiore dell'outfit erano dei pantaloni neri con agganciate delle calze del medesimo colore, aveva una cintura in oro, così come le scarpe a tacco. "Prima di presentarmi volevo fare i miei più cari e sinceri auguri al nostro festeggiato, Richard. Spero tu abbia passato un bel compleanno." disse con un caloroso sorriso, che dopo un pochino si spense, mostrando un espressione seria. "perché sarà l'ultimo compleanno che passerai in maniera così vivace."

"Scusa, ma non penso di aver capito." ammise Leandro grattandosi la testa, contrariamente ad Amanda che cominciò a spazientirsi. "Che vorresti dire con ultimo compleanno? Chi sei? E lasciaci immediatamente andare!"

"Lieta che qualcuno me lo abbia chiesto." annunciò la donna in rosso "il mio nome è Swan, e voi sarete i partecipanti di un Killing Game." annunciò la rossa, un sorriso perfido si era dipinto sulle sue labbra tinte di rosso.

"Volete la libertà, non è così? E io ve la concederò solo se connetterete l'omicidio perfetto."

"O-Omicidio?!" Fu il festeggiato a esclamare quella domanda, guardando la rossa in maniera scioccata. "Esatto, Omicidio, per uscire dovrete uccidervi tra di voi e non venire beccati! Semplice, no?" la rossa spalancò le braccia a quella frase, ridendo in maniera quasi maniacale.

Ryota stava fissando il vuoto a quell'annuncio. Doveva ancora recuperare i suoi ricordi, stava ancora processando il tutto. "No, no, è... Impossibile... Hahah..." disse flebilmente, guardando poi il resto dei presenti.

Rémiel, stava in qualche maniera cercando di calmare le acque, e fermare chiunque stesse provando a fare qualche follia.

Amanda aveva alzato le sopracciglia, aveva un'espressione incredula sul suo viso "Ma... Stai scherzando, vero? Non possiamo finire intrappolati qui come degli animali, costretti a ucciderci a vicenda!" la sua voce mostrava un mistuglio tra rabbia e frustrazione, sbattendo impaziente il piede. "Incredibile! Io non volevo neanche essere qui, sono stata convinta da..." A quel punto la realizzazione la colpì, fissando il fratello, ora intrappolato nella sua stessa situazione, da una parte era arrabbiata nei suoi confronti, dall'altra vi era preoccupazione, la paura di perderlo. Leandro invece aveva una mano sul petto, si sentiva l'aria mancare e gli occhi farsi lucidi da dietro gli occhiali da sole. I suoi occhi si posarono sulla figura della sorella, avvicinarsi a lui e stringerlo in un abbraccio, che lascio ad occhi spalancati il creatore di tavole da surf, Leandro poggiò la testa sulla spalla della sorella, liberando le lacrime e ricambiando l'abbraccio. "Non preoccuparti, ce la faremo a uscire da qui. Insieme."

Loiza all'annuncio si fece immediatamente prendere dal panico, la sola idea che poteva finire uccisa da un momento all'altro la fece scoppiare in lacrime, mormorando un "non voglio morire..."

"Mi state prendendo per il culo? È solo il tema della festa no? Tipo quelle cazzate che fanno i ricchi alle loro feste. Party a tema Barbie, Party a tema Titanic, Party vi dovete ammazzare tutti perché lo dico io" sbottò Yuichi, osservando uno a uno tutti i presenti, in caso avessero fatto qualcosa di strano, sarebbe stato pronto a menarli.

Melody era rimasta in silenzio, sorridente, nel mentre canticchiava qualcosa.

Aignéis si era le mani sul viso, mormorando tanti piccoli e veloci "no", senza sosta, Rémiel provò anche a consolarla ma venne scacciato dalla cappellaia, ella poi prese a guardarsi alle spalle, temendo qualcuno potesse pugnalarla da dietro.

"Okay, bella battuta sorella, dove sta la telecamera nascosta? Per quale canale state facendo questo? C'è un contratto da firmare? Oh! Oh! Posso vedere il backstage? C'è il banchetto? Mi è venuta fame!!" Clementina, ponendo tutte quelle domande ottenne un occhiataccia da parte di Swan, nel mentre si era allontanata per prendere o fare qualcosa.

Dalla bocca di Mihkel partì una risata nervosa. "Sono sicuro che si tratta solo di un grosso scherzo, vero? Qualcuno qui è davvero bravo a organizzare le feste a tema! Deve essere così! Deve!" Con un sorriso nervoso aggiunse: "Ehi, ragazzi, ho un indovinello per voi! Cosa hanno in comune un assassino in mezzo a un Killing Game e un mago al circo?" non ottenne risposta "Ti sembra il momento adatto per fare un indovinello?!" Gli chiese spazientito Yuichi, ma Mihkel ignorò quel commento, passando alla risposta. "La risposta è: entrambi sanno far sparire le cose nel nulla! Ahah! Scherzi a parte, cerchiamo di non far sparire anche noi stessi, okay?" concluse poi il Face Painter

Venera aveva una faccia di pure disappunto sul viso, infastida all'idea che qualcuno potesse farle una cosa del genere. "Cosa significa questa idiozia? È assurdo, nemmeno nei peggio spettacoli dell'orrore si sentono tali idee così sciocche. Poi pensate davvero di potermi mettere in una situazione simile? Esigo adesso di potermene andare, ne ho già avuto abbastanza di questo posto." disse l'Attrice Teatrale infastidita, cercando la rossa con lo sguardo.

Jude a quell'annuncio era rimasto impassibile, almeno così pareva, perché era tutto il contrario "É forse una presa per il culo? Una candid camera? Se è questo il caso non è affatto divertente." disse cercando di restare calmo, nonostante fosse perplesso, ma cercò di non mostrarsi agitato soprattutto in questa situazione.

Rei in un primo momento si era fatta prendere dal panico, ma cercò di prendere dei respiri profondi, avvicinandosi a Loiza, la quale non aveva ancora smesso di piangere dall'annuncio, ella si messe a sussurrare delle parole di pessimismo.

La rossa aveva fatto il suo ritorno, con un grosso sacco tra le mani. Delilah si stava contenendo dal strattonarla e prenderla a brutte parole, ma evitò. "Mi scusi? Ci dev'essere un errore, nessuno di noi si è iscritto a questo gioco... Cos'è un L.A.R.P? In ogni caso, posso tornare a casa? Tenga, le lascio questo peluche di una rana per farle compagnia mentre aspetta i suoi amici nerd." Delilah lasciò ai piedi di Swan appunto, un peluche a forma di rana. Si udì poi uno sparo che colse tutti alla sprovvista, e non ci volle molto a capire che la ragazza che li aveva appena intrappolati avesse sparato alla creazione della rosa. "Non me ne faccio nulla del tuo regalo." Disse, fulminandola con lo sguardo.

Dae pareva molto scettico all'annuncio, non credendoci molto, aspettando qualche prova concreta da parte di Swan se credere o no a tutto ciò.

Gale era rimasto sconcertato all'annuncio, incrociando le braccia al petto, preoccupato per i presenti, guardando poi Swan con uno sguardo pieno di orrore “Cosa? Ma no, non puoi dire sul serio! Questa dovrebbe essere una festa, un momento di felicità - come puoi dire che dovremmo ucciderci? Dovremmo festeggiare, dovremmo-” realizzando di star parlando al vuoto sospirò, andando a confortare gli altri.

Gli occhi di Aoi, a quell'annuncio si erano illuminati di felicità, iniziando a sorridere. "Omioddio, ma è FANTASTICO! POTRÒ ASSISTERE A DEGLI OMICIDI IN DIRETTA?! ODDIO CHE BELLO!" Quella affermazione della Criminologa lasciò tutti di stucco, Yuichi l'afferrò per la maglietta, venendo trattenuto da Jude e Mihkel prima che potesse fare del male alla ragazza. "Ma che cazzo stai dicendo? Ti rendi conto che potresti morire anche tu, vero?!" "Yuichi ti prego, calmati, facciamo solo il suo gioco così!" esclamò Jude, nel mentre i due allontanarono Yuichi dalla ragazza.

Theo, come per Dae, pareva molto scettico, quasi non credendoci, non appena però la realizzazione lo colpì trovava il tutto alquanto esilarante, la vita aveva ancora battuto ogni sua aspettativa, facendosi scappare un "ahah..." col fare nervoso.

"Bene, vedo che avete tutti realizzato l'annuncio." la donna lascio andare il sacco, rivelandone il suo interno, un ragazzo più o meno della loro età, con un sacco a coprirgli il viso. Egli si stava dimenando e uscivano versi e suoni di pure terrore. "Dato che in molti son convinti che sia un bluff..." successivamente la donna mirò al lato della testa del ragazzo, lasciando tutti i presenti con gli occhi spalancati e la bocca aperta. "F-Ferma, cosa v-"

BOOM

Le parole di Ryota gli morirono in gola in quel preciso istante, i suoi occhi e la sua bocca erano spalancati, mentre quel povero ragazzo cadde a terra, mentre un lago di sangue si era formato sotto la testa. Tutti iniziarono a urlare e assistere il tutto in silenzio. "Bene, spero di essere stata chiara. Ora passiamo al resto, e finitela di frignare per cortesia. Mi state facendo salire il nervoso. Ancora convinti che sia tutto uno scherzo?"

Uno a uno, Swan distribuì dei tablet a ognuno di loro. "Questi saranno i vostri E-Tab, non azzardatevi a perderli perché non v'è ne darò uno nuovo. Ci sono le regole, vostre informazioni e dei vostri compagni, mappa e persino un'app messaggistica." Ryota accesse il dispositivo, lo schermo si illuminò, all'apparenza pareva un normalissimo tablet, cliccò sulla icona delle regole.

Regola n°1

Ogni singola uscita è bloccata, sarà severamente proibito tentare di distruggerla, così come il resto dell'hotel.

Regola n°2

La violenza contro la sottoscritta e il signorino Richard è severamente vietata.

Regola n°3

Devono esserci almeno tre persone per far scattare l'annuncio del ritrovamento, dopo di che, avrete un tempo limite per investigare, trovare indizi per collegarvi al colpevole

Regola n°4

È severamenete proibito dormire in altre stanze al di fuori delle camere da letto.

Regola n°5

Se l'assassinx viene scopertx, quest'ultimo verrà punito e il gioco continuerà, in caso contrario, tutti i giocatori a eccezione dell'assassinx verranno puniti e l'assassinx vincerà la libertà.

Regola n°6

Il night time dura dalle 22:00 fino alle 7:00, e alcune stanze sono off-limits in quel lasso di tempo.

Altre regole verranno aggiunte in seguito...

"Bene..." Swan squadrò tutti i presenti, con un ghigno dipinto sul viso e gli occhi che esprimevano divertimento da tutti i pori "Il Killing Game ha ufficialmente inizio!"

Tra il panico e il terrore generale, Richard si era messo in un angolo, mentre le lacrime iniziarono a scendergli sulle guance.
Per la seconda volta voleva festeggiare un compleanno gioioso, tranquillo e pieno di allegria, e per la seconda volta questo suo piccolo desiderio venne polverizzato e calpestato.

Tutti stavano rischiando di morire per colpa sua.
Tutti sono finiti coinvolti in questo gioco per colpa sua.
Nessuno di loro rivedrà i loro cari, ed era tutta colpa sua.

“Allora...” il festeggiato provò invano ad asciugarsi le lacrime, tremando come una foglia “Allora sono davvero destinato a non avere mai un compleanno felice...”

⚝──⭒─⭑─⭒──⚝

SAALVE
Ci sono riuscita, finally. Ed ecco il prologo che darà l'inizio all'inferno per gli oc

Chiedo scusa per aver cannato i vostri oc e eventuali errori di grammatica, è la mia prima storia ad oc, ancora posso migliorare su questo aspetto.

E nulla, spero vi sia piaciuto e ci vediamo il più presto possibile (forse) al primo capitolo 💕