Tw: gore, violenza fisica e verbale, vomito
⚝──⭒─⭑─⭒──⚝
𝑬𝒆𝒏𝒊𝒆, 𝒎𝒆𝒆𝒏𝒊𝒆, 𝒎𝒊𝒏𝒚, 𝒎𝒐
𝒀𝒐𝒖𝒓 𝒎𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒔𝒂𝒊𝒅 𝒕𝒐
𝒑𝒊𝒄𝒌 𝒕𝒉𝒆 𝒗𝒆𝒓𝒚 𝒃𝒆𝒔𝒕 𝒈𝒊𝒓𝒍
𝑨𝒏𝒅 𝑰 𝒂𝒎
⚝──⭒─⭑─⭒──⚝

"Che il processo di classe abbia inizio."

Alcuni sobbalzarono a quelle parole, altri osservavano i presenti, con fare sospettoso, e alcuni osservavano, con evidente tristezza, il quadro della ormai defunta Melody.

"Swan... Credo che prima dovresti spiegare loro come funziona questa cosa, insomma, li vedo molto spaesati." Richard, che stava guardando i partecipanti nel posto vicino a Swan, facendole notare effettivamente come funzionasse la cosa. Swan sospirò, Richard credette persino aver sentito la donna bisbigliare "non vengo pagata abbastanza per questo. Né tantomeno per fare la maestrina a questi idioti."

La donna batté il martello, attirando l'attenzione dei ragazzi. Col suo solito sguardo serio li scrutò uno ad uno, per essere sicura che stessero prestando attenzione.

"Statemi bene a sentire visto che non lo ripeterò mai più. Vi spiego in breve come funziona il processo di classe. E vedete di ficcarvelo bene in quelle vostre piccole testoline." a quelle parole, una lim spuntò alle spalle della donna, che si spostò di lato, con un bastone sottile di legno in mano. "avrete il tempo per cercare di capire come si è svolto l'omicidio, esporre le vostre teorie, mostrare indizi e accusare chi secondo voi è il colpevole dell'omicidio di Gwen Melody Springlers, Ultimate Cover Maker." la slide della lavagna cambiò. "dopo che avrete capito chi è il colpevole, sul vostro E-Tab comparirà la sezione voto, dove voterete chi secondo voi è il colpevole, conterà ovviamente, la maggioranza siccome siamo in democrazia. Se avrete indovinato, l'assassino verrà giustiziato." la lavagna si spense, sollevandosi da terra, la ragazza poi tornò a osservare i partecipanti. "tutto chiaro? Domande? Fatele ora o tacete per sempre."

"Io ne avrei una, che succede se sbagliamo assassino?" chiese Clementina, ottenendo una occhiataccia da parte della donna. "Se avessi letto il regolamento lo sapresti, quindi peggio per te." disse semplicemente la donna, tornando seduta. "moriremo tutti, tranne l'assassino, Clem." le sussurrò Mihkel eventualmente, visibilmente preoccupato.

"Ora iniziate che mi avete fatto perdere fin troppo tempo." concluse Swan, e Richard alzò i pollici, come per augurare una sorta di buona fortuna ai partecipanti.

"Bene" iniziò Remiel, mantenendo la calma e guardando il resto "prima di tutto dovremmo capire dove è morta Melody."

Molti si misero a riflettere, sapevano che era andata in bagno, ma era poi stata ritrovata morta in giardino.

"É morta in giardino." Yuichi buttò la bomba, tirando fuori dalla tasca il coltello sporco di sangue e terra. "Io, Leandro e Amanda abbiamo investigato insieme, abbiamo trovato questo sepolto vicino alla serra, dalla quale mancavano delle liane, ha senso siccome Melody è morta per soffocamento." iniziò Yuichi il discorso e Leandro continuò "Quindi il colpevole deve aver ferito Melody mentre stava uscendo dal bagno per tornare alla festa, se poi l'ha trascinata in giardino deve essere così!"

Qualcosa però nelle parole dello Sharper non tornavano al ragazzo dall'Ultimate Ignoto. Come se ci fosse un qualcosa di tremendamente sbagliato nella sua tesi.

Un flash poi lo colpì.

E l'immagine del lavandino sporco di sangue e la pezza gli apparsero in mente. Quindi quello che stava dicendo lo Sharper, era errato.

"Ti sbagli."

Leandro sgranò leggermente gli occhi e si rivolse a Ryota, pareva essere sorpreso da come egli gli avesse detto che la sua supposizione fosse errata. "Melody è stata ferita in bagno. Uno dei lavandini è macchiato di sangue e c'era uno strofinaccio, evidentemente l'assassino deve essersi pulito le mani oppure imminenti tracce di sangue lasciate sul pavimento. Nello spogliatoio c'era una maglietta sporca di sangue. Lasciata dall'assassino." Spiegò con calma il ragazzo dall'Ultimate ignoto, e Yuichi annuì, come segno di approvazione "Ha senso, e ha concluso il suo operato strozzando Melody con le liane della serra e per nascondere l'arma l'ha seppellita!" concluse Yuichi, e Ryota annuì.

"O semplicemente è morta perché aveva scarso istinto di sopravvivenza." a dire quelle parole fu la Criminologa, che stava mangiando dei pop corn, annoiata. Poggiata alla sua postazione c'era persino una Coca-Cola "Non vorrei essere al suo posto, sinceramente. Una morte così... Banale e noiosa non farebbe piacere nemmeno a me." aggiunse, addentando un altro pop corn, ottenendo delle occhiatacce da parte di alcuni dei presenti, ma decisero di ignorarla. Avevano un caso da risolvere e altri problemi a cui pensare. e non avevano tempo per dare peso alle sue parole.

"Scusate." Delilah alzò la mano, cercando di attirare l'attenzione dei presenti. "Detto così non vi sembra troppo... Facile?" "Cosa vorresti dire, Delilah?" le chiese Dae, inarcando un sopracciglio. "Ho esaminato il cadavere, e a dedurre dalla botta alla testa, Melody deve essere stata attaccata alle spalle, evidentemente non se l'aspettava. E poi deve essere stata trascinata in giardino, sapete, l'assassino non ha fatto un bel lavoro col pulire il sangue nel corridoio." Ora avevano una pista in più. “Inoltre posso confermarvi che Melody ha sbattuto due volte la testa contro il lavandino. Il secondo è stato dato con un po' più di forza.” aggiunse la rosa.

"Wow, se è quello il caso è più stupida di quel che pensavamo. Farsi attaccare alle spalle, davvero, che pena."
"Aoi, falla finita cazzo." disse Venera, fulminando la Criminologa con lo sguardo.

"Il che spiegherebbe il panno sporco di sangue che ha trovato Ryota." ipotizzò Amanda "ricapitoliamo: Melody è andata in bagno, presumiamo per lavarsi le mani ed era vicino al lavandino. L'assassino la prende di spalle e le fa sbattere la testa contro il lavandino e l'accoltella alla gamba in modo che non possa scappare o gridare per aiuto, la trascina in giardino, prende le liane dalla serra e la strangola. Poi si cambia in spogliatoio, lasciando la maglia sporca di sangue e poi pulire il corridoio col panno..." disse Gale, ancora visibilmente turbato dalla morte della amica, portando un dito all'altezza della bocca. "Forse dovremmo ascoltare gli alibi di tutti, per farci un idea, no?" disse Jude, cercando di attirare l'attenzione di tutti su di sé. "Potremmo avere molteplici piste su chi possa aver commesso una cosa del genere." aggiunse, venendo fermato da Yuichi, che indicò due persone, specificamente Venera e Dae "beh Jude, I due signori se ne sono andati subito dopo il canto di auguri, è ovvio che è stato uno dei due! Avevano tutto il tempo del mondo per fare fuori Melody!" Ribatté, convinto della sua ipotesi.

"Davvero pensate che IO sia l'assassino? Impensabile, non è per uccidere che mi alleno e in più il Taekwondo insegna ad usare la violenza per autodifesa" Controbatte il Taekwondoin alle accuse del rosso, visibilmente infastidito, ma Yuichi era convinto sulle sue idee, non ascoltando nemmeno una parola che il castano stesse dicendo.

"Ho davvero sentito quello che è stato detto?" Chiese la viola, tirando un'occhiataccia al rosso, che controbatte solo con un fermo "si", che fece irritare la ragazza dai capelli viola. "Come potete mai accusarmi di ciò? Io non potrei mai sporcare le mie preziose mani con del putrido liquame rosso. Esigo delle scuse per tali accuse che sono state fatte nei miei confronti." continuò, irritata l'attrice teatrale, puntando a sua volta il dito contro il Fire Performer "Si, mi scuserò solo quando verrà fuori che non sei tu la lurida assassina che ha ucciso Melody."

"Dove eravate durante la festa di compleanno?" alcuni si chiesero chi avesse fatto quella domanda, poiché la voce era parecchio buffa e infantile, e non apparteneva a nessuno dei partecipanti. "Ma cosa...?" Theo, che si chiese che cosa stesse succedendo si girò, vedendo Mihkel, con un pupazzo a forma di volpe fra in una mano, la cosa lasciò di stucco alcuni, e irritò gli altri. "un pupazzo? Dude, davvero?" gli chiese Leandro, con una voce visibilmente scocciata. "Non rovinare il divertimento, voglio tensione, non questa stronzata." borbottò Aoi, addentando un altro pop corn, contrariamente a lei, Aignéis, invece, sembrava quasi apprezzare la domanda del pupazzo, e decise di cogliere la palla al balzo "il pupazzo di Mihkel ha ragione, se non siete veramente stati voi, dove eravate durante la festa?" chiese ai due accusati, la cappellaia aveva un taccuino nelle mani, dove fino in quel momento aveva segnato tutte le teorie e possibili piste. "Eravamo in cucina, sia io che Venera, siamo stati insieme per tutto il tempo." rispose il Taekwondoin, battendo le dita nervosamente sulla postazione. "Oh, per caso qualcuno può confermare il vostro alibi?" chiese nuovamente Aignéis, scrivendo sul suo taccuino ciò che disse il castano.

"Posso confermare l'alibi di Dae e Venera." a pronunciare quelle parole fu Delilah, mentre stava usando uno dei suoi antistress che aveva nella borsa, come se fosse una sua scappatoia per rendere meno tesa la situazione, per lei, almeno. "era finita l'acqua alla festa, ed ero andata a prendere una bottiglia e ho visto quei due in cucina borbottare qualcosa. Spero sia di aiuto." rispose, e la cappellaia annuì, appuntando altro nel suo taccuino "siamo vicini, eppure ancora così lontani dal risolvere il caso." borbottò Aignéis.

Loiza, la quale fino a quel momento non aveva spiccicato parola per tutto il tempo, si rese conto che Richard stava nervosamente muovendo le dita e si stesse mordendo nervosamente il labbro inferiore, la Make Up Artist lo osservò un momento, ogni suo lineamento e ogni mossa che lui faceva.

"Loiza, cara, per quale motivo stai osservando Richard? Lui non penso possa darci una mano, sai?" le chiese Rei, e la ragazza alzò leggermente la mano, come per attirare l'attenzione su di sé "Penso che-" la ragazza si fermò di colpo, prima di riprendere "-che Richard voglia dirci qualcosa..." concluse, tossicchiando leggermente. Quelle parole sembravano non entusiasmare per niente Aoi, il quale liquidò il ragazzo con un "non fare il guastafeste."

"Può essere che c'entra qualcosa con l'omicidio di Melody! Ragazzi, forse dovremmo ascoltarlo, può essere importante!" Gale incitò gli altri ad ascoltare il ragazzino, il quale sembrava quasi intimorito, specialmente perché Swan lo stava letteralmente fulminando con lo sguardo. "Ti avverto: dì qualcosa e ti faccio fuori con le mie stesse mani. Attento quindi a quello che fai." la cosa fece solo più timore al ragazzo, che a quel punto aveva preso a muovere più nervosamente le mani.

Dirlo e sperare che gli altri lo credessero e beccarsi morte certa da Swan?

Oppure tacere e rendere Swan e lxi contentx?

"Ragazzi, come ha detto Gale, può essere che quello che Richard ha da dire è importante!" ed ecco che il ragazzo dall'ultimate ignoto intervenne per portare i più scettici ad ascoltare il ragazzino. "Dovremmo dargli una possibiltà, forse è un tassello che manca per risolvere il caso e dare la giustizia che Melody merita!"

"E se in realtà è una bugia?" fu l'hacker a porre quella domanda, che tormentava la mente del resto dei partecipanti, Theo non era molto sicuro della veridicità delle parole del ragazzo dai capelli rosa, ma non metteva nemmeno in dubbio che Richard potesse dire la verità.

"Che sia una bugia o meno, sta rovinando il divertimento. E io così non mi godo lo spettacolo." ancora una volta, il commento di Aoi provocò fastidio, ma Ryota decise di darci poco peso, non era il momento di cascare ai giochetti della Criminologa. "Richard, ora più che mai il tuo aiuto è fondamentale! Qualunque cosa tu voglia dire, per favore, dilla!" il biondo provò ancora a convincere gli altri, e il ragazzo a parlare e ad ascoltarlo. Ma più Richard guardava Swan, più il suo sguardo diventava nero, e non lo rassicurava per niente.

(Tw) "Sarà meglio per te che tieni chiusa quella fogna. Ti avverto, appena provi a suggerire non ti piaceranno le conseguenze, e non vorrai mica renderlx triste?" Swan però metteva tutto quello che aveva in suo potere per non permettere a Richard di proferire parole.

Richard era ancora molto titubante dell'idea però...
A lxi non dispiacerà se per UNA volta li avrebbe aiutati, vero?
Non succederà niente se dava loro UN piccolo suggerimento, vero?
Non si sarebbe arrabbiatx più di tanto se avesse dato loro UN piccolo aiuto, vero?
Valeva rischiare? Valeva davvero la pena?

Il ragazzo dai capelli rosa prese un respiro, poi guardò nella direzione di Ryota. "Ricorderete che una delle casette in giardino era chiusa, vero?" disse e a Ryota venne un flash, ricordava di come una delle due casette non si apriva, si, ma cosa c'entrava questo con Melody? Ma soprattutto, come è stata usata dall'assassino se era chiusa?

La realizzazione colpì Jude, che si rivolse al ragazzino dai capelli rosa. "Quello che vuoi dirci è che in realtà è una sorta di scorciatoia o passaggio segreto che porta in giardino e la casetta può essere aperta solo dall'interno?" chiese la guardia carceraria, mentre Ryota e Delilah erano a bocca aperta da quello che avevano scoperto.

L'Hotel aveva dei passaggi segreti? E con una grossa probabilità c'è ne sono altri? Dove erano? E dove conducevano? Ma non avevano tempo per farsi queste domande, se ne sarebbero occupati in un altro momento.

Ma furono lieti che Jude ci avesse azzeccato, poiché Richard sorrise contento a annuì energicamente. Quindi l'assassino deve aver scoperto del passaggio, usarlo per non farsi vedere da occhi indiscreti e uccidere Melody senza farsi beccare. E questo era un pensiero che tutti condividevano.

"Questo è magnifico! Vuol dire che-"

SLAP

Le parole di Clementina le morirono in gola, poiché l'attenzione era rivolta a dove la rossa e il rosa sedevano, (Tw) Richard adesso aveva un grosso segno di manata sul viso, e si massaggiava la guancia, lamentandosi per il dolore e mormorando un "ahia..." mentre si girò a guardare la donna, che aveva le fiamme negli occhi. Era arrabbiata, ed era visibile. E questo spaventava ulteriormente Richard.

Quello che vedettero era a dir poco... Spregevole, contro ogni senso di umanità.

Come poteva Swan fare questo? A una persona che non c'entrava niente col Killing Game poi?
Come poteva essere così perfida? Erano ben consapevoli che Swan non era per niente umana, anzi, se lo fosse stata lì avrebbe già fatti uscire da qui. E Melody a quest'ora sarebbe ancora viva e vegeta. Ma questo? Questo per loro era decisamente troppo.

Qualcosa aveva sostituito lo shock iniziale che aveva Ryota a vedere quella scena. Qualcosa di più negativo.

Era rabbia.

Oh eccome se era arrabbiato. Richard era più piccolo di tutti loro, era solo un povero spettatore di questo gioco malsano. Come poteva farlo?

"Hey! Lascialo stare!" le urlò contro il biondo, rosso in volto dalla rabbia. E quelle parole fecero scatenare il Chaos dentro quella stanza, ma Swan... Lei al momento pareva non curarsene.

"É un ragazzino, non lo hai fatto sul serio..." disse invece Remiel, che decise di unirsi alla discussione.

"Ma come ti permetti?! È più piccolo di te!" sbottò Yuichi, visibilmente infastidito dalla scena.

Mihkel giurò di aver sentito un "che schifo." borbottato da Theo, il quale aveva una faccia che trasmetteva un forse senso di disgusto dalla scena.

"...Aoi?" Amanda aveva lo sguardo rivolto alla Criminologa, la quale aveva stretto le mani sul podio. Era sorpresa di vedere la ragazza dai capelli celesti provare qualcosa che non fosse strafottenza, la Professional Mermaid lanciò un occhiata al fratello, e lui alzò le spalle, come per dirle che non sapeva cosa le stesse prendendo. Probabilmente la cosa, secondo Amanda, poteva aver svegliato un trauma alla ragazza, e decise di non farle domande a riguardo.

"... Ora che ci penso..." Aignéis, che decise nuovamente di iniziare una nuova discussione, le era venuto una cosa alla mente, scrutando delle persone con lo sguardo. "Le persone che hanno esplorato in giardino nei primi giorni avranno scoperto delle casette, no?" disse, per poi proseguire. "E quando stavamo cercando Loiza, abbiamo già visto Ryota, Jude e Delilah in quella zona, avete qualcosa da dire a riguardo?" chiese la cappellaia. E tutti si girarono a guardare i tre interessati.

Okay Ryota, devi riflettere.

Era sicuro che l'omicidio doveva essere svolto dove si trovava la serra, e loro avevano solo esplorato una parte del giardino.

"Si, siamo stati in quella zona del giardino, ma non abbiamo mai esplorato la zona della serra." rispose calmo il ragazzo dall'Ultimate ignoto "Ci eravamo divisi quando abbiamo esplorato il giardino, e noi non siamo mai andati nella zona della serra." continuò Delilah, per poi aggiungere "La zona della serra era stata esplorata da Rei, Leandro e Melody."

"Bene, questo vuol dire che uno fra Leandro e Rei è probabilmente l'assassino di Melody." disse Venera, guardando in maniera glaciale i due sospettati. Dae annuì, parendo d'accordo con le parole della Attrice Teatrale, squadrando i due e puntato loro contro il dito. “Concordo con Venera. Se loro conoscevano la serra, vuol dire che uno dei due deve aver ucciso Melody sfruttando il presunto passaggio.”

"Chi sarà mai stato? Leandro o Rei ad essersi sporcato le mani del sangue della povera Melody?" disse Mihkel, interpretando nuovamente il suo pupazzetto.

Il cerchio si era ristretto nuovamente.

Avevano stavolta due persone, ed una di loro poteva essere il potenziale assassino di Melody.

Leandro o Rei?

Restava solo questo da capire.

Amanda si rifiutava di credere che suo fratello potesse aver fatto una cosa del genere. Amanda conosceva bene Leandro, non era in grado di fare una cosa del genere, vero? "Mio fratello non farebbe mai una cosa del genere, okay? È un fifone! A dieci anni bagnava ancora il letto e mi volete convincere che sia in grado di uccidere?" la ragazza dai capelli blu scosse la testa, sembrava calma, ma dentro di sé aveva un macigno sullo stomaco, ed era infuriata. "E tu come sei così convinta che Leandro non possa aver commesso un omicidio? Non puoi difendere con così tanta leggerezza e a spada tratta Leandro solo perché è tuo fratello." le disse Dae, inarcando un sopracciglio. "Non lo conoscete bene come me." rispose la Professional Mermaid.

Leandro, dal canto suo era piuttosto... Incredulo.

Lui? Assassino?
Lui? Capace di uccidere Melody?
Lui? Accusato di aver commesso un atto tanto crudele nei confronti di una sua coetanea? Impensabile! Non poteva essere in grado di fare una cosa così crudele a una sua coetanea.

Le sue mani si alzarono in segno di protesta, e la tua testa si muoveva in maniera frenetica. "No way! Non posso crederci, guys! Davvero pensate che io possa fare una cosa del genere?" Chiese, era visibilmente agitato. "Leandro, calmati ti prego-" Remiel, provò ad instaurare un dialogo col ragazzo, ma venne interrotto. "Non sono capace di uccidere un insetto, figuriamoci una persona!" Lo Sharper continuò, e Remiel provò una seconda volta, a parlarci "Non lo mettiamo chiaramente in dubbio, però-" venne per la seconda volta interrotto dallo Sharper. "Avete sbagliato, sul serio!" Il suo corpo mostrava un mix di paura e confusione, mentre parlava le sue mani si agitavano.

Rei... Beh...
Per essere statx accusatx, era fin troppo... Calmo? Apatico?
Era diversx dallx Rei che avevano appena conosciuto. Non era nemmeno troppo scossx, la cosa e la cosa turbò alcuni dei presenti. "Ah- Uhm... No. Nu-uh. Non avrei mai avuto ragione di uccidere Melody. Insomma perché avrei dovuto-? Ho appena perso uno spettatore, ora il pubblico per un eventuale spettacolo è stato considerevolmente ridotto..." disse soltanto l'altrx accusatx.

"No! Non può essere stato Leandro!" esclamò Yuichi, e sembrava fermamente convinto delle sue parole. "É rimasto con me per tutto il tempo, e non si è mosso di un centimetro. Impensabile che sia stato lui!" Leandro sembrava avere un alibi, e guardò con uno sguardo grato il Fire Performer. Ma la Criminologa alzò gli occhi al cielo. "Peccato che non siamo a My Little Pony, davvero patetico che stai cercando di difendere il tuo amichet-" "Confermo. Erano insieme." Aoi venne interrotta dall'hacker, Yuichi ghignò, un modo per dire alla Criminologa <<alla faccia tua>>. Avevano la conferma che Leandro era innocente.

"Bene, grazie alla testimonianza di Theo, sappiamo che Leandro è innocente." disse semplicemente Jude, ma non avevano ancora finito. "Rei dove ti trovavi prima durante l'omicidio?" chiese Aignéis, guardandolo con una espressione seria. "Io? Uh... Mi trovavo al tavolo del cibo.." disse, sempre con quella calma inusuale la narratrice, ma Loiza alzo entrambe le sopracciglia, guardando nella sua direzione. "Strano..." iniziò, portando una mano sulla guancia. "Io e Gale eravamo li, e sono-" la ragazza tossicchiò, prima di riprendere il discorso "Stavo dicendo... Sono sicura di non-" la ragazza si interruppe nuovamente, e Gale decise di continuare il discorso. "Quello che Loiza sta cercando di dire è di non averti visto. E nemmeno io ti ho visto lì, sinceramente." disse il pasticcere. Rei sgranò appena gli occhi. "Rei." Theo richiamò l'altrx, e lxi si girò per guardarlo. "Perché le tue mani sono sporche di terra?" gli chiese, e tutti sgranarono gli occhi.

"Adesso che ci penso..." Amanda ebbe una realizzazione, e batté un pugno nel palmo della mano "Abbiamo il coltello sepolto in giardino, poco lontano dal cadavere di Melody!" spiegò la Professional Mermaid, e tutti, con sguardi sconvolti si girarono verso Rei, chi increduli, e chi arrabbiati.

Avevano... Trovato l'assassino di Melody?
Ci erano davvero riusciti?
Rei era davvero la mente dietro la morte della loro compagna?
Rei aveva davvero commesso un omicidio?

Ryota... Non sapeva come sentirsi?
Di fronte a lui, adesso, aveva l'assassino di Melody, era intimorito? Confuso? Provava pena nei confronti del narratore?

Ma... Non ci riusciva.

"Come... Come hai potuto fare una cosa del genere a Melody? Aveva- Aveva un'intera vita davanti, piena di sogni e desideri! E tu...! Tu..." Il ragazzo dall'Ultimate ignoto non riusciva più a continuare, teneva le mani strette in due pugni, e teneva bassa la testa.

Poi Ryota si girò verso Remiel, si ricordava che lui e Jude fossero i compagni di stanza di Rei, e le loro reazioni non si fecero attendere.

Remiel guardò Rei con disgusto. Perché aveva contribuito a questo malsano gioco si chiedeva, probabilmente era una domanda alla quale Remiel non avrebbe mai trovato risposta. Voleva provare compassione per Rei, ma non ci riusciva, trovava contorta questa cosa. "... Mi fai schifo." disse soltanto.

Jude era deluso dalle azioni compiute da Rei, ma preferì non dire una parola.

Rei?
Rei sembrava non volerci credere.

Guardava le sue mani, sporche di terra, incredulo.

Non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui, non poteva essere stato lui. NON ERA STATO LUI NON ERA STATO LUI NON ERA STATO LUI NON ERA STATO LUI NON ERA STATO LUI NON ERA STATO LUI NON ERA STATO LUI NON ERA STATO LUI NON ERA STATO LUI NON ERA STATO LUINON ERA STATO LUINON ERA STATO LUI NON ERA STATO LUI NON ERA STATO LUI. NONERASTATOLUI NONERASTATOLUINONERASTATOLUINONERASTATOLUINONERASTATOLUINONERASTATOLUINONERASTATOLUINONERASTATOLUINONERASTATOLUINONERASTATOLUINONERASTATOLUINONERASTATOLUINONERASTATOLUINONERASTATOLUINONERASTATOLUINONERASTATOLUINONERASTATOLUINONERASTATOLUINONERASTATOLUINONERASTATOLUINONERASTATOLUI

"nonsonostataiononsonostataiononsonostataiononsonostataiononsonostataioNONSONOSTATAIONONSONOSTATAIONONSONOSTATAIONONSONOSTATAIO" Finalmente, la narratrice crollò, davanti a tutti loro

Era arrivato il momento, di come Rei Tohyama, Ultimate Storyteller ha commesso il suo delitto.

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Rei non era mai stato presente alla festa di compleanno. Oh no, aveva ben altri problemi in testa.

Il movente, la foto che gli era capitata era quella del gatto della sua migliore amica, Shin. Egli non si sarebbe mai perdonato se qualcosa fosse successa a quel povero gatto. Non voleva che Swan o chiunque altro facesse a quel povero micio del male.

Sapeva che quello che stava facendo era umanamente sbagliato, ma doveva agire.

Poi vide Melody, intenta ad andare in bagno, anche lei pareva abbastanza turbata, e decise di seguirla. Facendo ovviamente attenzione a non venir beccato.

Melody, era intenta a guardare il suo riflesso allo specchio, e fu lì che il suo assassino la prese alle spalle, e le fece sbattere violentemente la testa contro il lavandino. E per evitare che ella fuggisse, la accoltellò a una gamba, le tappò la bocca con una mano, in modo che la ragazza non gridasse per attirare l'attenzione.

Rei trascinò Melody verso lo spogliatoio, dove prese il panno, per pulirsi le mani e il pavimento dal sangue della Cover Maker, e fu in uno degli spogliatoi che trovò il passaggio segreto.

Era confuso, ma se serviva a nascondersi lo avrebbe fatto.

E così entrò dentro il passaggio segreto, e fu sorpreso di uscire in una casetta da giardino. Ma non aveva tempo per pensare a ciò.

Ma doveva finire quello che aveva cominciato, perciò si dirisse verso la serra.

Aveva visto le liane, ed erano perfette.

Le prese e si avvicinò alla sua vittima, e le avvolse le liane al collo.

Melody provò a dimenarsi con tutte le sue poche forze che possedeva in quel momento, ma senza alcun risultato, con voce flebile provò a dire a Rei di smettere, ma lxi non voleva saperne niente. E la povera ragazza dovette vedere nei suoi ultimi istanti di vita, il suo assassino avvolgere quelle liane attorno al suo collo, ella provò a inalare aria, ma senza alcun risultato. Più Rei stringeva, più sentiva il suo respiro mancare.

Rei ricordava bene le ultime parole della ragazza. “R-Rei..
Fa.. F-fa ma-male... Ferma... Fe-Ferma ti prego..”

Ma Rei continuava a stringere.

E strinse
E strinse
E strinse ancora di più.

Continuò a stringere, finché la ragazza non smise di dimenarsi. Finché non si accasciò completamente al suolo, finché i suoi occhi si spensero del tutto.

Finché Melody non smise del tutto di respirare.

Rei doveva però disfarsi delle prove, pulì con la pezza ogni singola traccia di sangue, ad eccezione del lavandino. E pulì tutto il pavimento, poi seppellì il coltello vicino al cadavere.

Peccato solo che Rei si dimenticò di lavarsi le mani della terra.

Ed è stato questo piccolo errore ad essergli fatale.

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"Okay basta così." Swan batté il martelletto, Richard aveva lo sguardo rivolto verso il pavimento, massaggiandosi ancora la guancia, non osava nemmeno guardare in faccia i partecipanti.

“Se avete finito, la opzione di voto dovrebbe essere apparsa sui vostri E-Tab.” annunciò la rossa, e alcuni presero il loro E-Tab, ed effettivamente l'opzione descritta dalla rossa era lì presente. “Adesso dovrete votare chi secondo voi è il colpevole dell'omicidio di Gwen Melody Springlers, Ultimate Cover Maker, se avrete indovinato buon per voi, vivrete un altro giorno, in caso contrario, l'assassino otterrà la libertà. Ogni vostra scelta sarà vostra responsabilità, e una volta che avrete votato il voto sarà I R R E V E R S I B I L E. Inoltre il non votare comporterà a un auto voto. Perciò se pensate di scamparvela così vi sbagliate di grosso.” disse ancora la rossa, e quasi tutti votarono chi era il più palese ai loro occhi.

Una volta che tutti ebbero votato, si guardarono l'un l'altro mentre la rossa annunciava il verdetto.

”La maggioranza ha votato Rei Tohyama, Ultimate Storyteller, come assassino di Gwen Melody Springlers, Ultimate Cover Maker. E...” Alcuni ebbero il fiato sospeso, altri chiusero gli occhi, e Aoi mangiava i pop corn, come se la cosa fosse la cosa più comica che avesse mai visto.

“... E avete indovinato! Complimenti! Avete vinto yuppi che felicità...” disse poi la rossa, con una nota di sarcasmo nell'ultima parola.

Rei era ancora incredula.
Ancora non ci credeva.
Non voleva crederci.
Era solo un brutto sogno, non è così? Doveva solo svegliarsi.

“Non sono stata io... Non sono stata io... Non sono- non..-” Rei non aveva più fiato, era da quando avevano scoperto il suo crimine che diceva la stessa cosa in loop.

“Scusa Swan, ma adesso... Cosa gli succederà?” Chiese Gale. “Cosa intendi con... L'assassino verrà giustiziato?” chiese ancora la pasticcera, giocando nervosamente coi pollici.

“Beh ovvio, Rei verrà punita con la morte.” disse secca Swan, e tutti -Rei compresa- sgranarono gli occhi dallo shock.

“Morte! Evviva!” a dire quelle parole, ovviamente, fu la Criminologa, che saltellò sul suo posto, smozzando la tensione di terrore che si era creata in quel momento.

Rei... Stava per morire?
Avevano appena condannato Rei al suo destino?
Avevano appena firmato la condanna a morte di Rei?
Rei... Stava morendo... Ed era tutta colpa loro.

“No...” Disse solamente il narratore, facendo qualche passo indietro.

“No, no... NononononononoNONONONO” Rei provò a fuggire, ma l'ascensore era chiuso a chiave. Non aveva scampo.

“Aspetta... Cosa significa tutto ciò?! Non puoi essere seria! È inumano, completamente malsano! Non puoi farlo!!” Esclamò Aignéis, visibilmente sconvolta. “Beh, mi avete già fatto sprecare tempo. E il tuo perbenismo non mi farà cambiare idea.” Swan si avviò al suo trono, sedendosi.

“No... No aspetta!” Rei provò senza risultato a supplicarla, ma non ottenne risultato.

“Spero siate pronti...” Swan disse, Rei stava sudando freddo e stava piangendo, sentiva il cuore battergli velocemente “T-ti prego, ti prego no-non...” Rei provò ancora a convincerla, ma ancora una volta non venne ascoltata.

“É ORA DELLA PUNIZIONE!” Swan premette un bottone, poi arrivò il buio, dove l'unica cosa udibile erano le urla di agonia e disperazione della narratrice, che non aveva smesso di cercare la pietà della rossa, senza risultati.

Un grosso schermo apparve di fronte agli Ultimates, una scritta pixelata e rosso sangue citava le seguenti parole

⚝──⭒─⭑─⭒──⚝
𝑹𝒆𝒊 𝒆̀ 𝒔𝒕𝒂𝒕𝒐 𝒓𝒊𝒕𝒓𝒐𝒗𝒂𝒕𝒐 𝒄𝒐𝒍𝒑𝒆𝒗𝒐𝒍𝒆!
𝑬̀ 𝒊𝒍 𝒎𝒐𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂 𝒆𝒔𝒆𝒄𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆.
⚝──⭒─⭑─⭒──⚝

Prima che Rei potesse capire cosa stesse succedendo, si ritrovò una stretta sul collo, vedendo un collare avvolgersi al suo collo. Venne sollevato verso il soffitto, dove vi era una specie di porta, e quando persero Rei di vista, questa si chiuse, poi apparse una televisione davanti ai partecipanti

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𝑶𝒏𝒄𝒆 𝑼𝒑𝒐𝒏 𝑨 𝑻𝒊𝒎𝒆...
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(Tw)

Rei si ritrovò all'interno di una torre, gli sembrava di essere Rapunzel, la differenza? Che lui non avrebbe trovato il suo per sempre felici e contenti.

Nessuno l'avrebbe salvata da quel che sembrava essere il suo triste destino.

Sopra la torre, vi era Swan, travestita da narratore, con un libro in mano. “C'era una volta, un povero ragazzo rinchiuso in una torre.” iniziò la rossa e Rei si accorse di un dettaglio: la porta era aperta, egli uscì, e l'unica cosa che illuminava il suo passaggio erano delle fiaccole, ne prese una e vide delle scale.

Che queste... Lo avessero condotto a un'uscita?

E così, xlx ragazzx scese le scale il più velocemente possibile “Non voleva più essere unx prigionierx, perciò provò a fuggire dalla torre, PERÒ, PERÒ, PERÒ... Non aveva tenuto conto di un piccolo inconveniente.”

Rei, una volta che aveva finito la prima rampa di scale, senti qualcosa traffigerxlx il braccio, girò lentamente la testa per vedere che un coltello si era appena infilzato sul braccio.

Strillò, sia per lo shock, che per il dolore.

Ma non poteva arrendersi! Non adesso! Più rampe faceva, e più armi xlx arrivavano addosso. Le urla di agonia dellx ragazzx trafissero le orecchie degli altri partecipanti.

Rei era giunto finalmente all'ultima rampa, e fu lì che la vide.

La porta di uscita.

“E dopo mille e mille peripezie, finalmente Rei vide l'uscita, ci era riuscito, ma non sapeva che una sorpresa, una bruttissima sorpresa, lo stava attendendo.”

Rei aveva appena finito l'ultima rampa di scale, aveva coltelli su braccia, gambe, fianchi, non si sentiva più tutto il suo corpo, ma a vedere l'uscita un piccolo sorriso si dipinse sul suo volto.

Mancava poco.
Mancava poco.
Mancava poco.
Mancava poc-

STAB

Rei sgranò gli occhi, sentendo qualcosa traffigergli il petto.

Un rivolo di sangue uscì dalla sua bocca, gocciolando sui suoi vestiti.

Sentiva un freddo pungente in tutto il suo corpo. Non sentiva più le sue forze, come se le ultime forze rimaste lo stessero abbandonando.

Il suo corpo si arrestò di colpo, abbassò piano piano lo sguardo e vide una cosa sul petto.

Più precisamente una lancia che gli stava trafiggendo il petto e la punta si vedeva da dietro la sua schiena.

Rei cadde sulle sue ginocchia, ma le cose non erano finite qui.

La torre, dove xlx narratxrx era rinchiusx crollò, così da non dare allx poverx fuggutivx alcuna via di scampo, Rei però non aveva più la forza di scappare, e piano piano quelle rocce lo seppellirono, Rei non vide più la luce dell'uscita ed è lì che enalò il suo ultimo respiro.

Una grande pozza di sangue apparve sul pavimento, la mano, impolverata di Rei apparve da sotto le macerie, e Swan si rivolse stavolta con uno sguardo verso gli spettatori di tale spettacolo. “La torre cedette, senza permettere al povero assassino alcuna via di fuga, e fu così, che la storia della vita di Rei Tohyama si concluse.
E vissero per sempre felici e contenti!”

Swan in seguito chiuse il libro, ridacchiando, e la luce, piano piano si spense.

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Quel che avevano appena assistito era... Macabro.

Cosa cazzo era appena successo?

Erano tutti visibilmente scioccati, e Aoi per tutto il tempo aveva mangiato dei pop corn, come se avesse appena visto un film al cinema.

Rei era davvero... Morta così?
Dove altro non aveva avuto se non false speranze di riuscire a sopravvivere?

Melody meritava davvero di morire?

Rei meritava davvero di morire?

Tutti loro meritavano davvero di morire?

Alla vista di tutto quel sangue. Theo portò una mano alla bocca, e un altra all'altezza dello stomaco.

Aoi gli porse dei pop corn, con un sorrisetto “Vuoi?” gli chiese innocentemente, altri la guardarono male per ciò. Swan sospirò. “Sei fortunato, lì c'è un bagno, così non dovete prendere l'ascensore e farmi perdere tempo per fare i vostri bisogni. E guai a te se mi sporchi il pavimento.”

Theo entrò nel bagno, non curandosi minimamente della minaccia di Swan, Remiel, preoccupato lo segui, solo per assicurarsi che l'hacker stesse bene.

Theo si accasciò in uno dei water, iniziando a (Tw) vomitare, mentre delle lacrime gli rigavano il viso.

Tutto quel sangue gli aveva fatto venire il (Tw) voltastomaco.

Una volta che finì, tossì rumorosamente, lavandosi la bocca con solamente l'acqua.

Lo scenario al quale aveva assistito era stato davvero terribile.

“Beh, cosa fate lì? Voi due uscite dal bagno e tornate a farvi gli affari vostri. Il trial è finito.”

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“Capisco l'omicidio e tutto, ma picchiare un ragazzino? Che schifo.” lxi si trovava a discutere con Swan quanto successo nel trial, Richard era rimasto ad origliare, ancora visibilmente scosso.

Le due talpe erano ad ascoltare, in silenzio, avevano provato a calmare Richard, ma senza alcun risultato.

Il gesto della rossa lo aveva scosso profondamente. Ed era terrorizzato solo a stare nei paraggi della rossa.

Lo schiaffo, la morte di Rei.
Molte cose erano successe in quella giornata, e voleva dimenticarle tutte, una per una.

”Quel ragazzino di merda aveva appena dato un suggerimento! Che gli serva da lezione, così si tiene quel becco chiuso una volta ogni tanto!” sbottò scocciata la donna, ma lxi non era contentx di questo atteggiamento. “Ti avverto, ancora una volta una mano contro Richard e ti ammazzo senza alcuna esitazione, chiaro?”

La donna strinse i pugni, annuendo, Richard la vide uscire, lanciandogli un occhiataccia, che spaventò notevolmente il ragazzino.

“Ricky.” lo sguardo del ragazzo venne rivolto xlx sux amicx, tremava come una foglia, aveva paura di averlo deluso. “Capisco che tu voglia farti nuovi amici e tutto, ma più della metà, compreso io moriremo in questo Killing Game. Tanto vale che riveli la mia identità a tutti, no?” Richard sgranò gli occhi. Tutto voleva, ma non condannare lxi a questo gioco. “Nononononononono!! Io non- non volevo condannarti con gli altri, non.. non lo farò più! Promesso!” il ragazzino strinse un pupazzo che gli regalò Delilah per il suggerimento dopo il trial, ma che non lo consolò dal danno appena fatto, le lacrime gli rigarono nuovamente il viso.

Non voleva perdere anche lxi, no.
Era xlx suo unicx amicx rimastx.
Non voleva che se ne andasse, per colpa sua per altro.
Già Melody e Rei erano morti a causa sua, non voleva vedere altre persone morire.

“Ascolta bene, Richard.” lxi gli alzò il mento con due dita, costringendo il ragazzino a guardarlx negli occhi. “Ti concedo di dare uno, massimo due consigli a trial, ma dalli solo quando capisci che sono troppo in difficoltà, e se Swan ti rimette le mani addosso dimmelo che risolverò la questione.” disse lasciandolo andare. “Immagino sarai stanco, è stata una giornata molto stancante per te. La festa, il trial, insomma, tutto. Una dormita ti farà solo che bene. Tranquillo, dirò a zia Becky che stai bene, infondo sia per lei che per me, il tuo benessere viene al primo posto.” aggiunse, tornando il suo ufficio, Richard non riuscì nemmeno a darxlx la buonanotte.

Richard era così... Stanco.
La sua intera mente era a pezzi.
Il suo intero corpo era a pezzi.
È stato tutti così... Distruttivo.

Sapeva che la morte di Rei e Melody lo avrebbero perseguitato per sempre.
In fondo... Era tutta colpa sua, no?
Non di Ryota, Remiel, di chiunque altro, no.
Era solo colpa sua.
Tutto questo solo perché per una volta voleva un compleanno tranquillo, nulla di più, nulla di meno.

Le talpe provarono a parlargli, anche solo per capire come stava, ma Richard le aveva ignorate, dirigendosi in camera sua.

“Oh zia... Che cosa ho fatto..?” mormorò il ragazzino dai capelli rosa, prima di stendersi nel suo letto.

Finalmente poté lasciarsi andare.

Altre lacrime scesero copiose sul suo viso, e continuò così, fin quando non crollò nelle braccia di Morfeo.

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<<Almeno Melody è stata vendicata.>>

Si disse mentalmente Ryota, Melody era stata vendicata, si, ma a quale prezzo?

Avevano appena condannato una loro compagna per aver ucciso una persona.

Anche Rei, come Melody aveva sogni, ambizioni, desideri, e loro gli è li avevano spazzati via in un istante.

Un flash del corpo schiacciato di Rei tornò alla mente del ragazzo dall'Ultimate ignoto. Il quale sgranò gli occhi.

Rei era morta... Ed era colpa loro.
Rei era morta... Ed era colpa sua.

Quanto tempo era passato dal trial? Non lo sapeva nemmeno lui.
Vide che era tardi, forse era il caso di riposare.
Domani sarebbe stato un altro giorno, chiuso li dentro, senza alcuna novità dal mondo esterno.

Ryota si stese nel letto. Fissando il soffitto. Un solo pensiero lo tormentò, prima che potesse chiudere gli occhi.

<<Fumie... Mi stai cercando adesso?>>

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Scrivere questo capitolo è stato un parto.
Ciao a tutti, again, è la prima volta che scrivo un trial, quindi chiedo scusa per imprecisioni.

Mi dispiace per Rei :')

Also again, mi scuso per aver mistepretato i vostri oc in anticipo e ci vediamo con la memoir, au revoir.