La bestia

PoV Xander:

Abbiamo spiegato alla professoressa cos'è successo, sono abbastanza convinto che non ci crederà. Anche se, a giudicare dalla sua espressione, pare preoccupata.
Contro ogni aspettativa, ha deciso di crederci, per quanto potesse sembrare una storia assurda.
Dal suo zaino tira fuori un libro, precisamente di favole, non so perché se ne porti dietro uno.

Diantha: Parla di un piccolo villaggio sperduto nel regno, era un posto dove Faunus e umani vivevano in armonia, senza discriminazioni o odio. Un giorno però, si scoprì che nel villaggio vi era solo un uomo che provava odio verso la moglie, a seguito di un tradimento. Quell'armonia finì in attimo, ma il villaggio non venne distrutto dai Grimm, ma dallo stesso uomo che era divenuto tale.
Una feroce belva assetata di sangue, con un unico scopo: uccidere. Viene chiamato "Minotauro".
La bestia non aveva finito. Dopo aver distrutto il villaggio e ucciso gli abitanti, lanciò una maledizione sul posto. Chiunque si fosse avventurato in quelle rovine, si sarebbe ritrovato confinato e il mostro lo avrebbe divorato.

Non penso che questa la racconterei mai a mio figlio prima di farlo addormentare. Inoltre, vi è un'incongruenza in tutto questo...

-Non può esistere una bestia simile: se esistesse, quell'uomo nel villaggio non sarebbe ancora lì.-

Diantha: Questo perché il Minotauro sta dormendo.

Arya: In che senso?

Diantha: È addormentato da centinaia di anni, nessuno sa dove si trovi. Molti cacciatori del passato hanno provato a fermarlo, ma senza riuscirci...
Probabilmente solo Jupiter, il re dei cacciatori, potrebbe ucciderlo.

Effettivamente papà ha affrontato Grimm di ogni genere, ma non penso ci sia da preoccuparsi per questo. Se dorme da anni, vuol dire che non si risveglierà per un bel po'.

Arya: Ma è terribile! Alex, dobbiamo avvisare l'uomo misterioso di questo pericolo!

Effettivamente ha ragione, ma cosa possiamo fare? Anche se lo venisse a sapere, non potrebbe scappare da quel luogo... cavolo! Vorrei tanto poterlo aiutare.

-Professoressa, esiste un modo per spezzare la maledizione?-

Riprende il libro, sfogliandolo alla ricerca di una risposta, fino a quando non mi mostra una pagina in particolare.

Diantha: Qui! Secondo la favola, l'unico modo per interrompere la maledizione: è uccidere il Minotauro.

Raiden, che finora è rimasto tutto il tempo in disparte, si fa avanti per dire la sua.

Raiden: Andiamo ragazzi, credete davvero ad una favola per bambini? Sono solo coincidenze!

Viria: Però lo abbiamo visto tutti, quell'uomo non poteva oltrepassare il confine del villaggio.

-So che è difficile da credere, ma per salvarlo, dobbiamo uccidere quella bestia. Se esistono le maledizioni, allora deve esistere anche un Grimm così pericoloso.-

Diantha: Signor Cross, proprio perché esiste un Grimm così pericoloso, dobbiamo starne alla larga. Rimango comunque la vostra insegnante e accompagnatrice, siete sotto la mia responsabilità.

Guardo in basso verso il terreno, anche se effettivamente sto fissando il vuoto.
Spero che quel ragazzo possa perdonarmi, non possiamo trasgredire alle regole.
Mi auguro che quel Minotauro non si svegli mai, in questo modo avrò il tempo di diventare re dei cacciatori, trovare quel mostro e ucciderlo.

PoV Arya:

Quella sera stessa...

La favola raccontata dalla professoressa l'ho trovata un po' inquietante, ma la cosa che mi preoccupa di più: è il non poter aiutare quel ragazzo, aveva un'espressione così triste, abbattuta, la stessa aria di chi si è rassegnato al proprio destino.
Penso che Alex ci stia malissimo al pensiero di non poterlo aiutare.
Fortunatamente, la cena mi ha distratta completamente da questo brutto pensiero, la professoressa cucina davvero bene, era tutto buonissimo! Ricorda un po' la cucina di mamma, forse perché in fondo, si comporta come tale: si preoccupa per noi, ci cucina da mangiare, ci ascolta, ci consola, è sempre gentile.
È una bravissima donna, spero di diventare come lei un giorno, anche se per la mia testardaggine, somiglio più a papà, è Alex ad essere più simile a mamma.
Ormai è quasi ora di dormire, non mancano ovviamente le chiacchiere con Viria, soliti argomenti da donne.
Non pensavo che mi sarei aperta così tanto con una ragazza, è in assoluto la mia migliore amica e la sorella che non ho mai avuto... forse dovrei smettere di affibbiare parentele alle persone a cui voglio bene.
La professoressa rimane fuori dalla tenda, ha detto che avrebbe fatto da guardia mentre noi dormivamo.
Mi sento un po' in colpa, col mio Semblence avrei potuto avvistare dei pericoli più lontani. Ci infiliamo nel sacco a pelo e ci diamo la buonanotte, provo a chiudere gli occhi, ma i rumori della foresta non mi fanno dormire, ed è strano... la nostra casa è dentro una foresta praticamente, dovrei esserci abituata. All'improvviso sento una voce, è la professoressa! Sembra stia parlando con qualcuno, ma con chi?
Mi affaccio fuori dalla tenda, notandola col suo libro delle favole aperto, sta leggendo davanti al fuoco.

Diantha: Fu allora che il principe sconfisse il terribile drago, salvando la principessa dalla sua torre d'avorio. I due si sposarono pochi giorni dopo e vissero tutti felici e contenti, fine. Ti è piaciuta?

Non c'è nessuno con lei, non capisco...
Appena vedo la sua mano poggiarsi sul ventre, mi viene in mente una cosa detta da mamma tempo fa: le donne carezzano spesso il ventre quando sono in dolce attesa. Questo vuol dire che... Esco dalla tenda e corro verso di lei, l'insegnante si spaventa, ma si tranquillizza appena mi riconosce.

Diantha: Signorina Cross, che ci fa ancora sveglia?

-Professoressa, può chiamarmi per nome? Almeno quando siamo sole...-

Diantha: Oh, capisco... ehm, non riesci a prendere sonno?

-Ehhh... effettivamente è proprio così!-

Dico con nervosismo, grattandomi la nuca.

-Mi scusi, ma perché stava leggendo una favola ad alta voce?-

Lei si guarda intorno, per poi farmi cenno di avvicinarmi, mettendo l'indice davanti al naso, in segno di silenzio.

Diantha: Voglio rivelartelo, ma deve essere un segreto fra donne, va bene?

-Può stare tranquilla! So mantenere un segreto!-

Lei sorride, per poi posare il libro sul tronco dov'è seduta e toccandosi il ventre dice...

Diantha: La leggevo per lui.

Non ci credo... la professoressa è incinta per davvero!
Mi metto le mani davanti alla bocca per trattenere le urla di gioia, è la cosa più carina che abbia mai visto!

-Sono così felice per lei!-

Credo di essere sul punto di piangere, mi sento gli occhi lucidi.

-E mi dica, chi è il padre?-

Ho l'impressione di essere troppo curiosa, ma lei non sembra infastidita.

Diantha: Mio marito? Il suo nome è Seth, lavora ad Heaven come insegnante, ma è anche un cacciatore piuttosto potente. L'ho conosciuto per caso, si può dire... Frequentavo il terzo anno a Beacon, al tempo non ero totalmente sicura del mio futuro lavoro, ero caduta in depressione, perché avevo molti dubbi e molte incertezze.
Fino a quando non l'ho incontrato, lui mi fece capire che non stavo sprecando la mia vita, continuai ad andare avanti, fino a quando non mi diplomai, ed è lì che ci mettemmo insieme.
Qualche anno dopo ci siamo sposati, ed è solo da poco che abbiamo deciso di mettere su famiglia.

Non posso ancora capire cosa prova lei, ma l'idea di diventare mamma, deve renderla parecchio agitata, eppure sfoggia sempre quel dolce sorriso, senza mai dare il minimo cenno di fatica. Le faccio segno di attendere, allora torno nella mia tenda: senza far rumore, prendo il mio fucile ed esco.

-Allora per stanotte sorveglierò io il campo!-

Diantha: Non se ne parla! Mi ha fatto piacere parlare con te, ma ora vai a dormire.

-E no professoressa! Lei dovrebbe solo riposare, troppa stanchezza farà solo male al suo bambino.-

Si, ho già preso parecchio a cuore la situazione.
Io amo i bambini, anche se questo non è ancora nato, tecnicamente parlando.

Diantha: Ne sei sicura?

Non sembra molto convinta.
Così prendo il silenziatore del fucile e lo monto sulla canna, in questo modo: anche se dovessi sparare a dei nemici, nessuno sentirà il colpo. Silenziosa e letale come un ninja.

-Può contare su di me!-

Dico facendo il saluto militare e tenendo il fucile appoggiato alla spalla. La professoressa allora si appoggia al tronco rivolgendomi un leggero sorriso.

Diantha: D'accordo, hai vinto. Ma se dovesse succedere qualcosa, svegliami subito.

Si è addormentata in fretta, evidentemente era molto stanca.
Mi avvicino furtivamente alla tenda dei ragazzi, la apro e raggiungo lo zaino di Alex, se non sbaglio aveva delle barrette energetiche con sé.
Il mio occhio cade su Raiden, girato nella mia direzione. Oh mamma, è davvero carino quando dorme!
Sulla mia spalla sale Abel, il nostro scoiattolo, non mi dispiacerebbe un po' di compagnia in effetti, la notte sarà bella lunga.
Prese le barrette, esco dalla tenda e mi siedo a terra, tenendo gli occhi aperti per ogni eventualità. Inizio a mangiarne una, poi ne stacco un pezzo e lo porgo ad Abel.

-Non trovi anche tu che la luna sia bellissima? Quando eravamo piccoli, io e Alex ci chiedevamo sempre cosa ci fosse dall'altro lato, quello intatto almeno...-

Non penso sia strano parlare col proprio animale domestico, a volte ascoltano più degli umani.
E poi in parte, sono anch'io un animale, quindi mi trovo a mio agio.
Chissà come se la passano Nifa ed Emerald, sono due ragazze così forti e in gamba, probabilmente non avranno problemi a superare gli incarichi dati. Mi chiedo come sarà domani...

La mattina dopo...

PoV Xander:

La situazione è parecchio agitata.
Ci siamo svegliati da poco e la professoressa ci ha subito avvertiti di un'emergenza: un treno sta per schiantarsi nella piazza di una città non molto lontana da qui.
La nostra navetta passerà a prenderci a breve. Probabilmente il panico attirerà molti Grimm, perciò dobbiamo andare lì a fornire supporto.
In fretta e furia stiamo ritirando le tende e mettendo le nostre cose negli zaini. Vedo mia sorella che sembra parecchio affaticata, effettivamente si è svegliata prima di tutti stamattina. Mi avvicino mettendole una mano sulla spalla.

-Ti senti bene?-

Arya: Non preoccuparti, ho solo dormito poco...

Forse l'ho un po' trascurata.
Stavo cercando di seguire il consiglio di Viria, così che Arya possa imparare a non dipendere da me. Le do una leggera carezza sulla testa, incoraggiandola.

-Quando finirà questa missione, potrai riposarti tutto il tempo che vuoi. Potrei anche comprarti quel vestito che hai visto l'altra settimana.-

Lei si si gira verso di me, mi sorride e poi mi abbraccia forte, aggrappandosi al mio collo.

Arya: Grazie...

Finalmente la navetta arriva, saliamo tutti a bordo e partiamo.
Ci metteremo all'incirca quindici minuti secondo la nostra insegnante.

Poco dopo...

Ecco il posto! Ci sono molti Grimm in giro, ma meno di quanti mi aspettassi, mi sembra di vedere il team JNPR e RWBY combatterli.

Diantha: Andiamo più a sud, dove si trova la concentrazione è più alta.

Abbiamo virato per andare in un'altra area, questa volta ce ne sono molti di più, vi sono anche diversi civili in fuga.
Non appena la navetta arriva a rasoterra, saltiamo dal velivolo, atterrando in uno spiazzo dove non ci sono bestie.
Devo dare indicazioni alla squadra per decidere la strategia migliore, ma sono troppi... non riusciremo ad avanzare di questo passo!

Viria: Capitano, cosa facciamo?

Raiden: È un bel problema...

Incrocio lo sguardo con Raiden per un attimo e lui sorride sotto i baffi.

Raiden: Non devi fare altro che darmi il consenso, capitano.

Avevo detto a Raiden di trattenere il suo potere per evitare che faccia del male agli altri, ma in questa situazione, non abbiamo altra scelta...
Mentre tengo la spada sguainata contro i Grimm, ordino al mio compagno...

-Raiden, non trattenerti! Liberaci un passaggio in mezzo a questi Grimm e rilascia tutta la tua potenza!-

Potrei averci condannati tutti, ma lui non sembrava vedere l'ora.
Unisce i suoi due shuriken come l'altra volta, formando una sorta di spada.

Raiden: Con immenso piacere!

PoV Narratore:

Il ragazzo dai capelli rossi si stava ricoprendo di una sorta di "rivestimento" fatto interamente di saette, e incredibilmente, prese a fluttuare, l'energia rilasciata era così tanta da permettergli di fare ciò.
Puntò la spada in alto, si era già caricata di fulmini e quelli in "eccesso" venivano espulsi contro i Grimm, uccidendone alcuni.

Raiden: Voi bestie, meritate di stare sotto di me!

Non appena abbassò la spada, una tempesta di fulmini si abbatté su tutta l'area, investendo varie orde di Grimm di terra e alati.
Alcuni vennero disintegrati, quelli che resistettero, morirono a seguito dei troppi danni ricevuti.
Caricò nella mano destra con dei fulmoini concentrati, sparando una sorta di raggio che riusciva trapassare qualunque cosa, con quello, riuscì a trafiggere un Ursa, facendolo poi esplodere.
Muovendosi a grande velocità , il ragazzo riusciva a lanciare fendenti ancora più forti e veloci, ciò li rendeva ancora più distruttivi. In pochi secondi stava facendo piazza pulita. Anche i Grimm più grossi come: Death Stalker e Nevermore non potevano fare nulla contro la sua furia distruttiva. Dopo aver abbattuto l'ennesimo Nevermore, il rosso si eresse sul cadavere della bestia, guardando la prossima ondata da eliminare.

Raiden: In confronto a voi, misere bestie, io sono un dio! Un dio della distruzione!

I ragazzi guardarono la scena sbalorditi, non si aspettavano che Raiden nascondesse così tanto potere.

Viria: Quindi è questo Raiden quando fa sul serio...

Diantha: Non possiamo essere da meno!

La donna dai capelli azzurri tirò fuori, finalmente, le sue armi: due pugnali collegati a delle catene, queste ultime avevano un manico che permetteva la presa delle armi senza andare toccare le lame.
L'insegnante prese a far roteare le catene tenendole saldamente, era pronta a buttarsi nella mischia insieme ai suoi allievi.

Diantha: Io penserò a portare in salvo i civili, voi sgomberate quest'area!

I ragazzi annuirono. Poi il capitano del team, si rivolse alla sorella.

Xander: Arya, portati più in alto che puoi e coprirci, al resto penseremo noi!

La Faunus volpe obbedì, e mentre sulla spalla teneva il suo fidato scoiattolo, corse verso un edificio, cercando di raggiungerne la cima. Xander e Viria finirono schiena contro schiena, circondati da diversi Ursa e Beowulf.

Xander: Sei pronta, Viria?

Viria: Come sempre, capitano.

A quel punto i ragazzi scattarono verso i loro nemici: Xander, attivando la sega circolare poté tagliare i nemici con molta più facilità, oltretutto la sua scherma e la sua forza fisica permettevano di maneggiare l'arma con più maestria; Viria, essendo la più forte del gruppo fisicamente parlando, poteva sbarazzarsi dei Grimm solo grazie alla forza dei suoi pugni, resi anche più pesanti e potenti dai tirapugni, questa ragazza pareva avere la forza mille uomini; Arya, copriva i suoi compagni sparando ai nemici più lontani; la professoressa Diantha, nonostante la dolce attesa, non pareva affatto in pessima forma, anzi, la sua velocità nei movimenti e l'abilità nel far roteare le lame, la rendevano una macchina da guerra inarrestabile, il tutto mentre guidava i civili verso dei posti sicuri; Raiden invece, stava per terminare con la sua opera di distruzione, il terreno e i Grimm erano totalmente bruciati dalla potenza dei fulmini, e nonostante tutto, non sembrava affaticato.
Stavano dominando lo scontro nonostante l'inferiorità numerica, anzi, pareva svantaggioso per i Grimm affrontare avversari tanto abili.
I problemi arrivarono con l'arrivo del Nevermore alpha, molto più forte di quelli uccisi prima. Il ragazzo dai capelli argenti guardò la compagna corvina, prendendo poi la parola.

Xander: Viria, ho bisogno che mi fai da catapulta!

La compagna recepisce il messaggio appena vide l'enorme Grimm volare sopra di loro.

Viria: Ricevuto!

La corvina si mise in posa, aspettando che il compagno salti al momento giusto.
Non appena Xander si sollevò da terra, Viria utilizzò la sua intera gamba per colpire le piante dei piedi del compagno e con tutta la forza che possedeva, utilizzò il calcio per far spiccare il volo al capitano. Il gigantesco Nevermore spalancò il becco per provare a ingoiare il ragazzo.

Xander: Non funzionerà, questa mossa l'ho vista fare da mio padre tante volte! E sai perché?!

Il giovane dai capelli argenti attivò nuovamente la sega circolare e recide con un singolo fendente la testa dell'enorme bestia.

Xander: Perché mio padre è il Re dei cacciatori, ed io sono suo figlio!

Si aggrappò al cadavere del grosso volatile che stava precipitando, così da attutire la caduta. Il resto lo fece la sua aura quando si schiantò a terra.
La corvina corse per assicurarsi che il ragazzo stesse bene. Questo si rialzò tenendo la lama della spada appoggiata alla spalla. L'insegnante nel frattempo, era riuscita a portare in salvo i civili, tranquillizzandoli anche grazie al suo Semblence. Ormai non restavano più Grimm da eliminare in quella zona.

Diantha: Ottimo lavoro ragazzi! Ora possiamo spostarci d'area.

Nello stesso momento però, un'altra ondata di Grimm sembravano venire dalla loro parte.

Raiden: Altre prede...

Xander: Eliminiamoli in fretta e avanziamo!

Ma all'improvviso, da dietro un edificio: una mano dalle dimensioni sproporzionate, spuntò, afferrando un Ursa e portandolo fuori dalla vista di tutti, si vide solo la testa della bestia rotolare appena si sentì un rumore di strappo.

Viria: Qualcosa lo ha ucciso...

I Grimm avevano un comportamento strano, non sembravano interessati ai cacciatori, sembrava che scappassero da qualcosa, o qualcuno. Infatti ignorarono totalmente i ragazzi, tuttavia non potevano lasciarli andare.

Xander: Raiden pensaci tu!

Il rosso annuì, correndo verso il gruppo di bestie. Nel frattempo quella "cosa" uscì finalmente allo scoperto, l'insegnante e i due ragazzi rimasero senza parole alla sola vista di quell'essere: una bestia alta almeno quattro metri, con due lunghe corna da toro, una postura eretta, una grossa criniera bianca, pelle del medesimo colore, due grandi occhi rossi con sclere nere e un viso terribilmente umanoide.
La bestia teneva nella grossa mano destra il cadavere di un Ursa appena decapitato, nel mentre si guardava intorno ringhiando e con un'espressione rabbiosa in volto.

Xander: E quello che diavolo è...?

Chiese il ragazzo indietreggiando leggermente.

Diantha: Alla fine si è svegliato veramente, avrà percepito il panico degli umani di questa città e sarà corso qui.

Viria: Ma perché attaccare un suo simile?

Diantha: Non esiste una ragione, questo essere è nato per uccidere ogni cosa che vive, Grimm inclusi.

La bestia volse lo sguardo verso gli unici umani lì presenti, gettò a terra il cadavere dell'Ursa ed emise il suo tremendo ruggito, un suono così rimbombante da sembrare quasi un urlo di disperazione, un rumore tale da far raggelare il sangue.
La bestia chinò la testa in avanti e iniziò a correre, stava caricando pronto a colpire.

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