Capitolo 7: Stava andando tutto bene

Giorno dopo giorno, io e Costia diventammo sempre piΓΉ intime a tal punto che iniziammo a dormire insieme nella mia camera al 50Β° piano, nonostante sapevo che a Titus non andava bene.

Passarono giorni, mesi e anni ed io e Costia stavamo benissimo insieme, eravamo felicissime fino ad un giorno in cui la sentii arrivare da lontano "Come hai potuto?" le chiesi, in un ringhio vibrante di tristezza, ma non di sorpresa.
"Vivo per proteggere il mio popolo. Tutto il mio popolo. Te compresa."
"Non sei mai stata un'ipocrita, Lexa. Non diventarlo ora." rispose Costia.
"Non posso sopportare di perderti" cedetti mostrando tutta laΒ  mia debolezza, vulnerabilitΓ ...ma non mi importava nulla.
"Non puoi impedirmi di lasciare Polis, nemmeno ordinando alle tue guardie di sorvegliarmi. Nessuno puΓ² fermarmi."
Mi avvicinai a lei fermandomi ad un passo di distanza "Lo so" le dissi sconfitta dal dolore e dalla tristezza.
"VerrΓ  un giorno, Lexa, in cui dovrai scegliere tra sacrificare pochi e salvare molti, tra perderne alcuni e perderli tutti. Oggi non Γ¨ ancora quel giorno, perchΓ© oggi sono io a decidere di infiltrarmi nei ranghi diΒ Azgeda. Sono io a decidere che vale la pena rischiare la mia vita se posso incastrare Nia, salvare la Coalizione, salvare il nostro popolo e salvare te. Sono io a sceglierlo, non tu."
L'unica mia reazione Γ¨ uno scatto nervoso della mandibola. Non urlo e non piango. Non Γ¨ quello che mi hanno insegnato Titus e Anya.
Costia vide che non le davo nessuna risposta e continuΓ² dicendo "Lexa...tu mi proteggi se mi permetti di proteggerti. Per tutta la tua vita, tu sei stata cresciuta per essere Heda. Io invece sono nata per essere una spia. Sai perchΓ© non ho mai scordato chi fossi, perchΓ© non mi sono mai persa dentro un ruolo? PerchΓ© avevo te. Tu eri la mia bussola, la mia stella polare, il mio faro. Non mi sarei mai potuta perdere dentro nessun labirinto, sapendo che all'uscita c'eri tu. Lascia che io ti protegga,Β Lexa. E' questo il mio destino." Β 
"Ho un brutto presentimento, Costia." Β le dissi, ma ormai era fin troppo decisa che non la potevo piΓΉ convincere a non andare via.
"TornerΓ². In questa vita o nella prossima. SarΓ² con te ovunque." disse mentre usciva dalla porta della stanza...poi su voltΓ² e sulle sue labbra si formΓ² un amaro sorriso
E' giΓ  sulla porta quando si volta, sulle labbra l'accenno di un amaro sorriso.

Questo era l'ultimo ricordo, l'ultimo dialogo con lei...Costia non fece piΓΉ ritorno.
La mattina dopo mi svegliai molto presto nella speranza di vedere Costia ad aspettarmi, ma non fu così.
Vidi nel mio letto la sua testa mozzata con ancora il suo sangue fresco e capii subito che era stata Nia a farle questo.

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