🅇🄸 . Ethereal Balance
oc per la storia di
__________________✤PRONOMI E GENERE
"He/Him . Maschio Cisgender"
__________________________________✤NOME
"Vittorio Leonardo Maria"
°Il nome Vittorio ha radici latine ed è un nome che evoca una storia ricca e affascinante, degna di un'approfondita esplorazione. Usato in Italia fin dai tempi dell'antica Roma, il nome Vittorio deriva dal termine latino "Victorius" e porta con sé un significato potente: "colui che trionfa", "vincitore" o "condottiero". Durante il Rinascimento, il nome Vittorio è stato utilizzato da artisti come Vittorio Carpaccio,un pittore italiano cittadino della Repubblica di Venezia della stessa generazione di grandi pittori come Mantegna, e Vittorio Alfieri, drammaturgo, poeta e scrittore italiano piemontese.
Mentre Leonardo deriva da Leonhard, nome di origine longobarda composto da leo, ossia "leone" e hard, cioè "forte, coraggioso", assumendo il significato complessivo di "forte come un leone". Tra i personaggi più noti a portare questo nome c'è sicuramente l'artista e scienziato rinascimentale Leonardo da Vinci. Non c'è neanche bisogno di presentare ulteriormente quest'ultimo.
Due nomi che hanno un forte legame con la guerra, la forza fisica, al mondo bellico e di persone di importante calibro come il re italiano Vittorio Emanuele II, adattissimi per un futuro guardiano (o generalmente un guerriero). Questi furono i motivi per il quale suo padre li ha scelti per suo figlio, volendo valorizzare con il suo nome il grandioso e leggendario guardiano che sarebbe diventato, inconsapevole del fatto che questi nomi siano legati anche all'arte, a grandi artisti e al mondo creativo, fuori dalla guerra e dalle battaglie. Il vero mondo di Vittorio.
Non sopporta essere chiamato con il nome completo, preferisce decisamente essere chiamato con soprannomi di uno dei due nomi, per esempio Leo e/o Vitto.
°Maria è un nome così comune ma sono numerose le ipotesi riguardanti la sua etimologia e il suo significato. Non c'è nulla di certo.
La teoria più accreditata propone un'origine egizia, basata su mry o mr (rispettivamente "amata" e "amore") Altri ancora, danno al nome Myriam, in contesto egizio, il significato di «Amata del dio Amon» (in seguito noto come Amon-Ra, il dio supremo degli egizi). Sono però numerose e propugnate da diversi studiosi altre teorie che vedono Myriam come un nome originatosi direttamente all'interno della lingua ebraica. Wilhelm Gesenius fu il primo a considerarlo un composto di mari e am ("la loro ribellione"); più avanti abbandonò tale teoria, che venne comunque portata avanti da alcuni suoi studenti. È stata proposta anche la derivazione dal solo termine meri, quindi "ribellione". Significato perfettamente adatto per una persona come Leo. Altre interpretazioni, sempre basate su termini ebraici, sono "guarita", "grassa" o "ben nutrita", "signora" o "principessa", "forte" o "che governa", "desiderata per figlia", "mirra", "mirra del mare", "signora del mare" e "goccia del mare".
Nessuno lo chiama veramente così, neanche la persona che ha scelto questo nome per lui cioè sua madre. Ella quando ebbe avuto la possibilità di scegliere un nome per il figlio, decise di chiamarlo Maria perché questo doveva essere il nome di sua sorella (quindi zia di Leo) mai nata. Si era promessa di chiamare lx sux primx così e non si fece fermare dal marito che non voleva. Capisce la motivazione profonda dietro il nome ma non si sente a suo agio ad essere chiamato in quel modo.
_____________________________✤COGNOME
"Risorgimenti"
°cognome dato dal padre dopo essere sopravvissuto alla guerra dei keyblade, simboleggiando un nuovo inizio per lui, per la sua famiglia e non solo.
°mai chiamare Vittorio solo con il suo cognome. Anche se è ben consapevole che lo si fa per educazione e comportamento, si irrità lo stesso. Potrebbe far notare in qualsiasi modo che non vuole essere chiamato unicamente con il cognome: quello più educato possibile sarebbe tipo "chiamami pure Vittorio o Leonardo!" ; mentre quello più sgarbato possibile sarebbe "ho ben tre fottutti nomi, usali!". Questo perché è lo stesso cognome di suo padre con cui non ha un buon rapporto e vuole cercare di separarsi il più possibile dalla sua figura.
______________✤ETÀ E DATA DI NASCITA
"Diciotto anni . Venticinque Aprile"
___________✤MONDO DI PROVENIENZA
"Il Giusto Mezzo"
°Vittorio ama il suo mondo, così pieno di arte e d'ispirazione. Scappa sempre di casa per andare in giro a perdersi nei vicoli della città o nella vasta campagna solo per potersi godere la bellissima atmosfera del Giusto Mezzo. Pensa che sia proprio il suo posto, non andrebbe da nessun'altra parte, e tra poco la conosce a memoria come le sue tasche.
______________________________✤ASPETTO
"Othello . Black Butler "
"Descrizione"
°il nostro caro Vittorio Leonardo Maria è alto un metro e sessantotto, rispetto alla media è basso ma non si è mai vergognato della sua altezza rimediando sempre con stivali con il tacco e facendo lo stesso i culi a quelli più alti di lui. Pesa cinquantotto chili, normo peso, easy, e ha una carnagione chiara. Il suo fisico anche se nella sua magrezza ha ancora i muscoli dovuti a duri allenamenti che fa da tutta la vita, non troppo evidenti per questo periodo dove ha iniziato a farne di meno. I suoi capelli sono particolari, scuri e verdastri, tenuti in un taglio medio-corto, mossi e arruffati. La sua capigliatura non è studiata, è quella che si ritrova ogni mattina alzato dal letto con quelle poche spazzolatte che fa per toglierei i nodi. Ha preso da suo padre il colore dei capelli e i suoi occhi grandi e verdi li ha presi dalla madre.
Sulla sua pelle chiara oltre ai lividi ancora rimasti da vecchi allenamenti e che devono ancora sparire, piccole bruciature e tagli causati dalle sue sessioni di arte notturna, ha perfettamente a metà delle spalle una voglia identica a quella della madre (amo le voglke ereditarie-).
Per il resto è identico al padre da giovane, motivo per cui alcuni familiari, amici di famiglia o colleghi lo scambiano per lui e lo chiamano con il suo nome. Se volesse nascondere a scuola di essere figlio del preside dovrebbe cambiare tutti i suoi connotati.
_____________________✤ABBIGLIAMENTO
"Descrizione"
°un completo molto elegante composto da pantaloni neri a zampa d'elefante a vita alta, senza stivaletti neri con il tacco gli stanno lunghi. Sopra indossa una camicia verde con le maniche a sbuffo e un corpetto più scuro decorato d'argento. Porta sempre con sé una borsa di pelle con tutto il materiale che gli può servire per un "attacco d'arte", acrilici, tempere, carboncino, matite, tanti sketchbook tutti a metà.
___________________________✤CARATTERE
"Queue: Musicea - Caparezza (19 tracks)"
°Vittorio in questo momento sta vivendo la fase intermedia di un cambiamento della propria persona e della propria vita, e per descriverlo com'è dovrò prima di tutto parlare del piccolo e vecchio Vittorio.
Era un ragazzo silenzioso, in tanti scambiavano il suo essere introverso per una dolce timidezza che lo rendeva così puro e innocente. Era un bambino, non poteva essere pericoloso e non era mai stato particolarmente fastidioso. Non si lamentava e piangeva pochissime volte, non lo faceva mai quando si feriva fisicamente. Poteva cadere di faccia, spaccarsi il naso, e lui sarebbe rimasto impassibile, ma se vedeva un uccellino ferito poteva scoppiare a piangere. Era sempre stato un ragazzino molto sensibile e per questo gli dicevano spesso di trattenersi e non piangere perché g doveva essere forte. Classico maschilismo sui uomini che non piangono mai. L'aveva inflienzato molto, ci teneva a questa cosa però ogni tanto non riusciva a trattenersi e si sentiva uno stupido e un debole. Non capivano che era un bambino dopotutto.
Era un piccolo ometto tenero, educato, obbediente, che fa tutto ciò che gli dici senza proferire parola di lamento o contestazione. Un soldatino in miniatura dall'animo dolce e puro.
Anche quando si avvicinò all'adolescenza era rimasto così: un fanciullo tranquillo, serio, che parla veramente poco e molto chiuso. Stava sempre in casa, ad allenarsi in palestra o in giardino, e si chiudeva anche in biblioteca o in camera sua per leggere/disegnare di nascosto.
Era il figlio che tutti volevano non tanto per la sua educazione e la sua bontà, ma per la sua passività nella vita, la sua assenza di forma che ti permetteva di modellarlo come ti pare e piace facendolo diventare tutto ciò che vuoi.
Finché non si stufa.
Finché non decide di prendere in mano la propria vita e identità.
Finché non decide di mandarti a fanculo.
Non ha una forma precisa il nuovo Vittorio. Più si distacca dal vecchio sè e più lo vede con concretezza. Lui direbbe che vorrebbe essere "se stesso" eppure neanche lui sa definire "se stesso" senza rimanere in alcuni punti vago, lasciandosi la opportunità di cambiare e non attaccarsi a un'altra forma rischiando di limitarsi e farla diventare una nuova gabbia.
Leonardo ha ancora l'animo di quel bambino introverso, vissuta da lui in modo negativo come una forza che lo spinge a distaccarsi dalle persone, a ritirarsi in sé stesso e allontanandolo dal mondo che lo circonda. Anche se è grazie ad essa, alle riflessioni fatte nella completa solitudine seduto sullo stipite della finestra, è riuscito a capire cosa aveva bisogno e identificare il malessere che lo stava distruggendo da quando ha memorie. È consapevole che ha bisogno di qualche momento di isolazione per ricaricarsi...però sa che è questa spinta verso una chiusura interiore che l'ha portato a vivere in questo modo e a stare male. Ha sempre sentito che era così il modo giusto di vivere e di comportarsi, la chiusura totale del proprio cuore, quello doveva essere l'unico modo di essere per lui...solo che non era quello che Leonardo aveva bisogno e che voleva.
Sa che è importante stare anche da soli. Sa che ha bisogno di un momento di distacco totale.
Sa che non bisogna fidarsi degli altri e che non deve mostrarsi debole davanti al mondo, così che il futuro nemico non possa conoscere i tuoi segreti e usarli a suo vantaggio.
Sa anche che sente il bisogno di aprirsi e comunicare con quel mondo.
°In contrasto c'era sempre stata un'altra forza che l'aveva sempre spinto e istigato a parlare ma era sempre stato zittito da tutti, tranne da una persona. Ora il nuovo Vittorio Leonardo Maria vuole seguire completamente quella forza e infatti ora da un tipo silenzioso è diventato un tipo logorroico. Smetterà di parlare quando vorrà lui e finché qualcuno non gli tirerà un pugno-
Questa forza lo spinge ad essere più sociale, a parlare, a creare legami con le altre persone e permettersi di andare anche infondo senza la paura di star facendo un errore. Lo spinge a stravolgere la sua routine creata da altri per lui. Lo spinge a distruggere la tranquillità giornaliera con il caos della città e della sua mente, di non limitare la sua curiosità e conoscenza per quella realtà sensibile che ha la fortuna di poter conoscere con tutti i sensi e modi possibili. Si lascia affascinare dalla vita movimentata della città, della campagna e dell'intero mondo al di fuori delle sue mura di casa. Sente il terribile bisogno di cambiare aria, di staccarsi dalla quotidianità e dando maggior valore a quei piccoli gesti, a quelle piccole azioni, che lo fanno sentire a casa. Però esse non possono essere la sua intera esistenza, ha bisogna di altro e di cose nuove. Ha bisogno di mostrare a quel mondo che tanto ama e brama di conoscere che si sta sbagliando. Ha bisogno di far conoscere a tutti la persona soppressa e soffocata dai ruoli e accidenti che iniziavano a stargli troppo stretti.
"Queue: La Scelta - Caparezza "
Questa è la mia vita non dimenticarlo.
°andiamo dritti al punto. Quindi com'è Vittorio?
Nel joke lo descrivo in breve "anarchico comunista" per presentarlo ma è il momento di andare più nel profondo e dire cosa intendo con queste due parole (non nel loro senso politico).
Con questo termine indico quelle persone pronte in qualsiasi momento a fare una rivoluzione, a combattere con i denti stretti per i propri valori e concetti per la libertà propria e di tutti, e che tiene molto alla propria indipendenza.
Una persona ambiziosa, che farebbe di tutto per ottenere ciò che vuole e che combatte fino all'ultimo, finché non si spegne la speranza e finché sarà vivo.
Il suo animo è una candela con una fiamma che brucia dalla passione ma per tutto il tempo è stata tenuta dentro ad una cupola di vetro, chiusa togliendo ossigeno e spegnendo lentamente quella fiamma soffocata. Prima che potesse spegnersi completamente la cupola si spaccò e la fiamma divampò di brutto bruciando tutto ciò che aveva intorno, tornano a respirare. Ogni tanto si calma, quasi si spegne e poi ritorna gigantesca. Instabile. Quella fiamma ha intenzione di bruciare e illuminare tutto il mondo.
Leonardo come abbiamo visto è diventato una persona molto espansiva ed estroversa, stando più tempo fuori casa che dentro per passarlo in compagnia o nella finta solitudine, nel piacere di stare nel mondo e conoscerlo in tutti i modi. È un fanciullo terribilmente curioso, dalla parlantina facile, e la varietà di temi dei suoi discorsi è così ampia che chi lo conosce non si stupirebbe più se iniziasse una conversazione parlando della crisi economica moderna e delle sue cause per poi finire ad analizzare il quadro di qualche pittore solo per farti capire perché la pittura ad olio e meglio di quelli a tempera. Per poi dirti subito dopo il contrario perché non sa decidere il suo preferito e concludere dicendo che le tecniche miste siano la miglior scelta perché non limitano l'artista.
Parlare con lui è come ascoltare un flusso di pensiero continuo in modo interrative, vuole che anche tu ti unisca nei suoi trip ed è disposto a cambiare ogni secondo argomento finché non trova uno che ti interessa...o finché non si stufa o riceva un pugno in faccia.
Un classico oc di Eve insomma.
Ma non è sempre così pesante, riesce ad essere leggero nei suoi discorsi con il suo grande senso dell'umorismo che può far ridere tutti o ricevere altri pugni perché è andato troppo pesante con il sarcasmo.
Come ho detto prima in modo un po' sparso, Vittorio cerca di aprirsi anche con le persone e ha dei amici! Un intero gruppetto di intellettuali. Però sono solo persone con cui uscire e parlare delle sue passioni. Sente il bisogno di avere qualcuno che sia più di questo (sempre nel lato completamente platonico he is on aroace sprectum) e con cui possa confidarsi, mostrandosi debole e dando luce a tutta quella sensibilità che crescendo ha iniziato a nasconderla sempre di più. Se fosse per lui li mostrerebbe a chiunque ma ha paura.
In mente ha quelle parole piene di sfiducia verso il prossimo in aggiunta della paura di annullarsi nuovamente per una persona a lui cara ed entrambe lo spingono a chiudersi. Non vuole stare male e non vuole chiudersi in un'altra gabbia per colpa di qualcun'altro che dice di volergli bene. Vittorio vuole godersi la vita finché può , ha "carpe diem" come motto di vita e non vuole sprecarla non vivendola. Quella forza antagonista alla sua libertà in questo campo è più ostinata e più forte, uno scontro più difficile da vincere. L'unico modo per ingannarla e riuscire ad avere la meglio è usare l'arte per esprimersi, non tutti sarebbero riusciti a comprendere e lui si sarebbe sfogato in attesa di riuscire a vincere questa guerra interiore.
°il nostro Leonardo è egoista.
Il difetto che tutti fanno notare che supera la sua arroganza, la sua poca delicatezza e moderazione, il suo essere incredibilmente una testa calda e quando si impunta è veramente difficile smuoverlo. Il difetto che lo fa stare così male per quanto le persone glielo fanno pesare. Il difetto per cui ha deciso di cambiare completamente.
Infondo Leonardo non è egoista. O così spera. Neanche capisce cosa sia effettivamente egoismo e quando il pensare a sé stessi e al proprio bene supera il limite diventando egoismo. Non crede veramente che l'abbia raggiunto ma secondo gli altri sì. Vittorio Leonardo Maria è un egoista che pensa solo a se stesso; è un irresponsabile che non capisce che le proprie azioni hanno conseguenze non solo su se stesso ma anche sugli altri; è uno stronzo che si mette sul piedistallo e non porta rispetto a nessuno credendosi chissà chi; è un arrogante senza educazione e pure un menefreghista totale dei problemi altrui! Oltre ad essere un un ingrato e disgraziato, una delusione, un figlio di papà, un raccomandato e un emerito insensibile. Gli insulti iniziano pure a riportarsi. Tutto perché ha deciso d'ora in poi di mettere se stesso al primo posto, in ogni sua scelta, in ogni azione, in ogni situazione possibile. Vittorio pensa prima a sè e poi al resto. Vuole combattere per i diritti di tutti, vuole che tutti siano liberi e ne è convinto pienamente, sostiene queste battaglie ogni giorno, il suo altruismo è rimasto semplicemente il mondo non è più la sua priorità.
Vittorio però si ripete quelle parole e i tutte le sgridate subite da grande e da piccino.
Vittorio si sente in colpa a mettere se stesso davanti a tutti anche se fa benissimo.
Vittorio si sente una persona orribile nel comportarsi in questo modo. Vede come questa scelta porta a far stare male gli altri intorno a lui.
È il figlio problematico.
È lo studente problematico.
È il ragazzo problematico.
Non pensa a nessuno, non vuole bene a nessuno, non considera nessuno e non fa mai una cosa giusta.
Si dice che deve chiudersi nuovamente.
Si dice che deve annullarsi, smettere di parlare, smettere di pensare a sé stesso e a cosa vuole per la felicità degli altri. Così non è più il figlio problematico e dinuovo quello perfetto.
Così non è più lo studente problematico e dinuovo quello perfetto.
Così che non è più il ragazzo problematico e dinuovo quello perfetto.
Leonardo vuole concedersi tante cose, tante libertà, sogni, desideri, passioni, e darsi il permesso di sentirsi vivo veramente e avvicinarsi al vero sè stesso...però non vuole sentirsi sbagliato e il cattivo della situazione. Sta male. Non vuole essere ancora sgridato e punito. Sta male. Non vuole essere trattato come un problema e quello che sta rovinando tutto. Sta male. Non sta facendo nulla di brutto se non decide di pensare a sé stesso! Dovrebbe essere una scelta giusta no? È felice! Disegna, legge, esplora il mondo, ride scherza e parla! Si fa dei amici e ci parla! Cosa c'è di sbagliato? Perché viene visto in modo così negativo? Si sta veramente comportando male e dovrebbe smettere di fare quello che chiamano "un capriccio"? No. Non vuole smettere. Vuole dare un valore a sé stesso.
Eppure quella parte di sé del passato, quel piccolo Vittorio, quella parte che hanno modelatto con tanta cura, gli fa credere che sia una brutta persona. Non è così che bisogna comportarsi. Ovvio che ti sgridano, ovvio che ti urlano contro se cai così. Deve essere altruista, buono, sempre disponibile per gli altri, dare il proprio corpo e anima alle persone per la loro felicità. Lui è un guardiano dopotutto, è il suo compito proteggere le persone e i loro mondi. Deve esserci per loro. È quello il suo scopo di vita e deve agire solo per il bene comune così che tutti possano vivere nella tranquillità mentre lui no. Ovviamente che no.
Vittorio Leonardo Maria Risorgimenti non può vivere veramente.
_______________________✤DIVE TO HEART
"Attacco"
__________________________✤PUNTI FORTI
"Osservazione e memoria fotografica"
°il disegno alla fine ti dà ottime skill, non è tanto inutile o un semplice hobby come potrebbero dire in molti. Ha un ottima memoria soprattutto fotografica, tutte le cose che sà sulle materie più umanistiche sono registrate nella sua mente come foto di pagine. L'ho messo assieme a osservazione facendo una mini combo. Sono entrambi necessari per far sì che possa ricordarsi benissimo ogni singolo dettaglio di un paesaggio o di un soggetto, così da poterlo disegnare senza più guardarlo. Dopo anni gli errori diventano pochissimi e si ricorderebbe quel soggetto per altri due giorni, per poi iniziare a perdere nitidezza. Ovviamente un secondo non serve per poter fare una cosa del genere! Ha bisogno del suo tempo per analizzare le forme, le linee, gli incroci, segnarsi vari punti, e per poter fare un disegno senza vedere più il soggetto.
Quello che la mia prof aspetterà da me il prossimo anno-
"Intraprendenza"
°Vittorio è un fanciullo ricco di spirito d'iniziativa, ha un sacco di energia repressa da buttare fuori ma non sempre i suoi piani coinvolgono altre persone. In ogni caso, non si fa indietro e se ha voglia di fare qualcosa non ci pensa due volte nel farla. Se c'è un compito o un problema si butta subito prendendo in mano le redini della situazione. Carpe diem! Il suo nuovo moto di vita. Dopo anni di sottomissione e passività nella vita, ha deciso di tirare fuori il coraggio e la forza di essere lui quello che si fa avanti per primo. Bisogna fare una rivoluzione? Leonardo sarà in prima fila e non sarebbe così strano se fosse stato lui a iniziarla.
"Eloquenza"
°qui sarò molto breve, non c'è molto da dire - procede a scrivere un poema/j
L'eloquenza è l'arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da commuovere e suscitare in chi ascolta l'impressione voluta, persuadendo l'intelletto e muovendo la volontà. In breve rispetto a me Vittorio Leonardo Maria parla bene e sa pure scrivere riuscendo a comunicare, a farsi comprendere e - importantissimo - anche essere pure chiaro nel suoi concetti artistici e rivoluzionari. Semplicemente nelle sue idee. Riuscendo così ad affascinare i più aperti di mente, quelli incuriositi e non chiusi nel proprio pensiero e dal dialogo, come invece sono altre persone che sentendolo andare contro corrente e comportarsi in modo diverso si indignano e si irritano. Leggere e studiare molti libri l'hanno aiutato, ha ampliato in modo incredibile il suo vocabolario riuscendo ad essere anche estremamente specifico con alcuni termini, e la voglia di comunicare in qualsiasi modo la sua conoscenza e i suoi pensieri l'hanno portato a studiare la comunicazione e il linguaggio. Poi le discussioni fatte con il suo gruppo di amici, con sua madre e con suo padre gli hanno permesso di mettere tutti i suoi studi e ricerche in atto, migliorando con l'esperienza.
________________________✤PUNTI DEBOLI
"Rancore"
°Vittorio Leonardo Maria è giusto un ""pochetto"" rancoroso e permaloso verso le persone che gli fanno un torto, sia grave che piccolo. Non è vendicativo, ma si tiene legato al dito tutte le brutte cose che subisce da parte di qualcuno, anche se sono fraintendimenti e cose "risolte", accummulandoli anche per anni pronti ad uscire fuori nelle discussioni dove il nostro fanciullo elencherà tutte queste. Se pensi di aver risolto un problema con lui ti sbagli alla grande, Vitto starà semplicemente facendo il finto scemo e intanto si segna il torto numero 157489 che aumenterà la sua rabbia nella prossima discussione. Gli hai rovinato un disegno importantissima? Sarà incazzato per quello e per tutto quello che hai fatto anni e anni prima.
"Moderazione"
°il suo essere intraprendente lo rende un po' impulsivo agendo e parlando per istinto senza poter moderare i modi e i toni prima. Se la situazione è grave per sè potrebbe pure riuscire a rimediare...se no se ne frega altamente e continua. Gli viene difficile riprendere la calma e il rispetto con cui si rivolgeva alle persone più grandi e importanti di lui, rivolgendosi anche con arroganza, mostrandosi maleducato e irrispettoso.
Si comporta come vuole comportarsi, seguendo i suoi pensieri senza usare i filtri e tutte quelle misure e regole di cui sa l'esistenza ma con consapevolezza le ignora. Tanto riuscirà a trovare un modo per rimediare e uscire dai guai con il dono della parola. Vuole rispondere a tono a suo padre e a un professore? Lo farà. Vuole dare del tu a un nobile? Lo farà. Vuole farti sapere che gli stai sul cazzo nel peggiore dei modi? Lo farà. Dont worry!
"Ascolto selettivo"
°ha il brutto vizio e modo di fare di ignorare completamente le parole da parte di persone a lui antipatiche, o di discorsi che non gli stanno a genio e non gli interessano. Fa finta di ascoltare, esse entrato ed escono da un orecchhio all'altro velocemente, finendo per non rispondere e sperare che quella persona finisca di parlare. Di solito si comporta così quando non ha voglia di discutere o di creare un dialogo perché è consapevole che è inutile in quel momento. Non vuole sempre usare tutte le sue energie a discutere soprattutto se non portano a nulla e sembra di parlare con un muro. Però ogni tanto si attiva questa sua selezione uditiva anche quando c'è una discussione, soprattutto quando è di cattivo umore, portandolo a sentire ciò che gli interessa e diventare lui il "muro". La vittima del suo silenzio è molto spesso suo padre e/o gli conoscenti di quest'ultimo, quando lo sgridato e gli parlano delle importanti virtù di un guardiano e come si bisogna comportare in questa società. Spegne il cervello e annuisce e basta. Tanto sa questi discorsi a memoria.
____________________________✤CURIOSITÀ
"Astigmatico"
°il motivo per cui indossa gli occhiali è per l'astigmatismo: un difetto della vista (conosciuto anche come ametropia) molto comune che comporta una minore nitidezza visiva a causa di una deformazione della superficie dell'occhio (ovvero la cornea) o di un'alterazione delle strutture interne del bulbo oculare. Non è molto grave il suo, deve lo stesso mettere gli occhiali per vederci meglio ma se si ritrova senza per un qualsiasi motivo, tipo mentre combatte, può cavarsela lo stesso bene ma (come dico io da astigmaticx) "non in alta definizione".
"Cose preferite..."
°colore: verde. Ovviamente è il colore di tutta la scheda. Per nessuna ragione alcuna in realtà, anche se d'artista gli interessano i significati dei colori, ciò non influenzò nella scelta del suo colore preferito. Lo è da quando è piccolo e tutta camera sua è di questi toni e su quelli del marrone.
°animale e fiore: ama le libellule e i pesci, quando si annoia li disegna sul suo blocco schizzi che ormai è stra pieno di questi due animali. Riguardo ai fiori sarà molto semplice, le margherite, perché sono le preferite di sua mamma.
°cibo e bevanda: vino rosso e bignè al cioccolato.
°genere letterario: romanzi in generale. Si legge di tutto senza alcuna preferenza in realtà, però ha delle preferenze per i tutti romanzi in prosa e raccolta di novelle. Rip Vitto, you would love Decameron.
°stagione: primavera. La rinascita dell'uomo e della natura. Rip Vitto, you would love La primavera by Botticelli.
°luogo: la città. Per quanto la campagna possa dargli senso di tranquillità e solitudine molto confortante, è un ragazzo che ha bisogno della vivacità della città. delle persone, nell'essere a contatto con esse e poter osservare pezzettoni della loro vita e del loro essere mentre cammina per strade piene di gente.
"Piccolo Rinascimento"
°così è chiamato il suo gruppo di amici con cui esce ogni giorno, tutti artisti e intellettuali come lui. Sono in totale tre fanciulli, Gaetano, Enea, Mariano e due fanciulle, Agata e Camilla. Si incontrano ogni tardo pomeriggio per girare tra le compagne e divertirsi, non parlando solo di cose filosofiche, politiche e troppo acculturate, lasciandosi sfuggire anche qualche conversazione stupida tra amici e a ballare nelle feste di paese.
°il loro nome li rappresenta perfettamente: un piccolo gruppo di artisti che come nel periodo del Rinascimento e dell'Umanesimo si riunivano vari gruppi di intellettuali.
"Topo da biblioteca"
°se legge ancora senza mai sosta diventerà cieco/hj ama i libri, vivrebbe in una biblioteca gigantesca e sarebbe la persona più felice di questo mondo se avesse la possibilità di leggere tutti i libri esistenti, anche se brutti. Ci stava così tanto tempo dentro che suo padre per un periodo gli ha pure proibito di entrarci e chiuse le stanze per evitare che passasse notte insonne a leggere come un matto. La prima cosa che imparò a fare fu proprio leggere ed era veramente molto piccolo. Colpa un po' di sua madre che ogni notte gli leggeva delle favole assieme a lui e le rubava anche i libri che la donna leggeva per conto suo, anche se veramente grandi e complessi.
"La sua vera passione: Arte"
°per quanto il padre cercasse di portarlo in una strada ben precisa, dentro a Vittorio c'è sempre stata la vena d'artista e in ogni cosa che faceva era presente anche la più semplice: posizionare i libri in modo particolare, riordinare la stanza, la scelta dei vestiti, dei loro colori e dei loro tessuti, fare i compiti impaginandoli. L'arte l'aveva sempre affascinato e dovette studiarlo da autodidatta passando tra miliardi di generi e artisti diversi, sperimentando tecniche, stili, correnti e tutto di notte e di nascosto. Se dovessi descrivere il suo stile prenderei come esempio il nostro Botticelli: Arte concettuale e l'esprimere le proprie idee, un pensiero, un concetto elevato con immagini non prendendo dalla realtà e usando tutti quei mezzi rinascimentali per descriverla in modo perfetto e realistico. Non gli interessa. Lo sa fare imperialismo ma non è quello chs vuole rappresentare. Prendere la realtà, quello che ha conosciuto e visto, la riabola con la propria ragione e i propri gusti, rappresentando poi i suoi pensieri.
Il comunista anarchico è qui
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top