"𝑽𝒊 𝒆̀ 𝒄𝒉𝒊 𝒍𝒐𝒕𝒕𝒂, 𝒄𝒐𝒎𝒃𝒂𝒕𝒕𝒆 𝒆 𝒖𝒄𝒄𝒊𝒅𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒖𝒏 𝒊𝒅𝒆𝒂𝒍𝒆, 𝒆 𝒄𝒉𝒊 𝒊𝒏𝒗𝒆𝒄𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒕𝒓𝒐𝒗𝒂𝒓𝒆 𝒖𝒏 𝒊𝒅𝒆𝒂𝒍𝒆 𝒍𝒐𝒕𝒕𝒂, 𝒄𝒐𝒎𝒃𝒂𝒕𝒕𝒆 𝒆 𝒖𝒄𝒄𝒊𝒅𝒆."

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𝑨𝒅𝒅𝒓𝒆𝒔𝒔𝒆𝒆 𝒖𝒏𝒌𝒏𝒐𝒘𝒏, 𝒆𝒏𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒚𝒆𝒂𝒓 𝟏𝟕𝟗𝟖

"Ai mercenari inglesi,

a tutti i membri dell'esercito alleato,

A chiunque abbia intenzione di combattere per l'unificazione dei due regni.

Si segnala, in data 1 novembre dell'anno corrente, 1798, la scomparsa della "the rainbow sword", la spada arcobaleno.   I primi indiziati ufficiali sono i ribelli irlandesi del villaggio sud-orientale di Dunmore East, pertanto si offre, a chiunque riesca a riportare la spada integra, una somma ingente di denaro, nonché una posizione di maggiore prestigio all'interno della società gerarchica.

Si richiede, altresì, in caso di mancata collaborazione da parte del popolo nemico, di appiccare fuoco nell'intero villaggio, visto l'atto disonorevole compiuto."

-𝙄 𝙥𝙖𝙧𝙡𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙖𝙧𝙞 𝙞𝙣𝙜𝙡𝙚𝙨𝙞

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𝑵𝒆𝒊 𝒑𝒓𝒆𝒔𝒔𝒊 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒐𝒔𝒕𝒂 𝑺𝒖𝒅-𝒐𝒓𝒊𝒆𝒏𝒕𝒂𝒍𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍'𝑰𝒍𝒓𝒂𝒏𝒅𝒂, 𝟐𝟔 𝒏𝒐𝒗𝒆𝒎𝒃𝒓𝒆 𝟏𝟕𝟗𝟖

Più e più volte rigirò quella pergamena tra le mani, stentava a crederci persino lei.

L'intero villaggio irlandese era in pericolo, erano alla ricerca di una spada soprannominata arcobaleno, Gabrielle era certa che neppure Càel avrebbe mai osato rubare un bene così prezioso, almeno non senza aver prima trafitto personalmente il cuore del proprio nemico.

Nella sua mente balenarono molteplici pensieri, tuttavia il più importante la risvegliò dal suo stato di paranoia e timore, doveva raggiungere Dunmore east, il più presto possibile.

"Enemy, an Irish girl" sentì urlare in lontanza, non era possibile: come avevano fatto gli inglesi a raggiungere le coste irlandesi in così poco tempo?  

Imprecò mentalmente non potendolo fare a parole, che quell'ordine iscritto fosse stato emanato da più di venti giorni? che avessero architettato tutto con il solo intento di stroncare ad ogni costo la resistenza irlandese?

La ragazza accennò un sorriso cripitico, nessuno sarebbe stato in grado di comprendere il significato celato dietro quell'espressione,
 incomprensibilmente pacata; neppure i suoi affetti più vicini.

Gli inglesi avevano un punto debole, Gabrielle lo aveva capito bene, l'egoismo e il desiderio di eccellere sopra gli altri  li divorava, essi non combattevano con qualcuno, ma per qualcosa, ovverosia per l'intero parlamento inglese.

Coltivavano un bizzarro desiderio di vendetta, credendosi per un certo lasso di tempo, invincibili, insormontabili, migliori di qualunque altra nazione del vecchio continente; almeno per la maggioranza dei soldati inglesi valeva questa regola.

Però la messaggera del villaggio in cuor suo sapeva che non tutti gli inglesi erano crudeli, provò anche ad interrogarsi, circa le motivazioni dietro il loro arruolamento a servizio della nazione.

 Denaro?Potere? Semplice desiderio di vendetta? o, nel peggiore dei casi, divertimento nel vedere una vita umana spegnersi dinnanzi ai loro occhi?

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𝑫𝒖𝒏𝒎𝒐𝒓𝒆 𝒆𝒂𝒔𝒕, 𝒐𝒓𝒆 𝟎𝟔: 𝟓𝟎 𝒅𝒆𝒍 𝟐𝟕 𝒏𝒐𝒗𝒆𝒎𝒃𝒓𝒆 𝟏𝟕𝟗𝟖

Il vento soffiava impetuoso quel sabato mattina, chi mai avrebbe pensato che la messaggerra muta sarebbe ritornata al villaggio con delle notizie a tal punto tragiche? Persino il capo dei ribelli, Chatair Eogan Moore, pensonalità e ruolo chiave all'interno della comunità, dormiva beato all'interno della sua distinta abitazione. 

Tra le braccia stringeva forte il figlioletto Jonah, per Gabrielle fu quasi un dispiacere dover interrompere quella scenetta familiare così adorabile. 

Nonostante ciò, fece irruzione in casa Moore, tra le mani tremanti stringeva la pergamena oramai malridotta, per fortuna non al punto da comprometterne la lettura.
I rossi capelli della ragazza erano sporchi di sangue, dopotutto si era resa necessaria l'uccisione dei due soldati inglesi incontrati  sulla via; o lei o loro.

Udendo la porta aprirsi il previdente Chatair afferrò la spada che teneva gelosamente sotto il letto, in caso di necessità, sembrò tranquillizzarsi alla vista di Gabrielle, la quale non lasciò trascorrere un altro minuto, con forza aprì la pergamena davanti ai suoi occhi.

L'espressione corrugata del capo villaggio era ambigua, sembrava quasi egli non avesse compreso il nesso logico tra la scomparsa della spada e il villaggio; quando,tuttavia, posò uno sguardo anche sul retro, adirato colpì con forza il pavimento in legno con la propria spada.

Jonah, ancora leggermente assonnato, si alzò dal comodo letto per poi posare lo sguardo sul padre-"𝑪𝒉𝒆 𝒔𝒖𝒄𝒄𝒆𝒅𝒆, 𝒑𝒂𝒑𝒂̀?", come si poteva spiegare ad un bambino che presto avrebbero dovuto lasciare il villaggio e, con ogni probabilità, anche combattere per un crimine da loro non commesso?

"Jonah, ti spiegherò con più calma dopo, nel frattempo, andresti a chiamare tutti gli abitanti del villaggio? Stiamo organizzando un bel gioco tutti insieme"- Chatair si sforzò di sorridere, doveva dimostrarsi convincente, o perlomeno non bugiardo, i bambini avevano come un radar in grado di scovare tutte le potenziali bugie raccontate.

Il bambino con un sorriso enorme, balzò giù dal letto correndo fuori a chiamare l'intero villaggio, d'altronde i giochi piacevano a tutti no? Anche a Rowan sarebbe piaciuto, Jonah ne era certo.

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𝑫𝒖𝒏𝒎𝒐𝒓𝒆 𝒆𝒂𝒔𝒕, 𝒐𝒓𝒆 𝟏𝟏:𝟏𝟎  𝒅𝒆𝒍 𝟐𝟕 𝒏𝒐𝒗𝒆𝒎𝒃𝒓𝒆 𝟏𝟕𝟗𝟖

L'intera popolazione del villaggio si era radunata all'interno della casa del loro capo-villaggio, l'abitazione Moore, posta agli antipodi della foresta che circonda il villaggio.

Gli adulti sembravano terrorizzati, i giovani invece più lucidi, in quelle occasioni  Càel invidiava la calma e il sangue freddo di Farren e Rowan, i quali neanche in quell'occasione sembravano voler rinunciare ad infastidirsi a vicenda-"Ci salverai tu con qualche tua magia strana, magari ci donerai il potere dell'invisibilità, non è vero Farren?" chiese la spia del villaggio dandole una leggera gomitata, nesuno dei due voleva cedere dinnanzi ai tentativi di punzecchiare l'altro.

 Ancora una volta Càel si vide "costretto" a calmare le acque tra i due, come era accaduto in più di ogni occasione, credeva che un giorno o l'altro sarebbero arrivati a darsele di santa ragione, per un motivo serio o per qualche futile ragione-"Volete smetterla voi due? O meglio dire volete smetterla ratto e crocerossina cronica?" sbuffò trattenendo una lieve risata,li aveva consapevolmente chiamati in quel modo? Assolutamente si.

Chatair si schiarì la voce tossendo, lui stesso ne aveva le tasche piene di vedere quei due farsi la guerra a vicenda e Càel divertirsi a prenderli in giro, tentando di migliorare la situazione.
Specialmente se, vista la circostanza, ciò di cui necessitava il villaggio era collaborazione e cooperazione.

"Mi dispiace avervi chiamato con così estrema urgenza, ma il villaggio è in serio pericolo" iniziò a parlare il capo della fazione, mostrando ai civili la pergamena così faticosamente recuperata da Gabrielle.

"Gli inglesi reclamano una spada, così definita arcobaleno, offrono denaro e una posizione sociale di maggiore spessore per chiunque riesca a recuperarla" proseguì spiegando dettagliatamente l'intera questione, gli abitanti del villaggio dovevano essere informati di tutto.

"E per ultima cosa, ma non meno importante, se noi oseremo ribellarci, il villaggio verrà dato alle fiamme" concluse puntando lo sguardo sulla folla, solo insieme avrebbero potuto decidere per il futuro della loro casa e dell'intera nazione.

Tra le donne si alzò un grido disperato, come fare dunque? Per evitare di doversi spostare e abbandonare tutti i loro averi e beni?
Cosa fare per dimostrare agli inglesi che non erano loro i responsabili del furto di quella dannata spada arcobaleno?
Assurdo pensare di poter sfuggire alla furia dell'esercito inglese, altrettanto irrealizzabile l'idea di fuggire o nascondersi, li avrebbero scovati e uccisi.
Dal primo all'ultimo, dal membro più anziano, al più giovane dei bambini nati durante i freddi mesi autunnali.

Nel mentre si cercava una possibile risoluzione al problema, Jonah sbucò da dietro la gonna di Farren-"Ci sarà da divertirsi, sembra un gioco fantastico!" Urlò entusiasta, nessuno riuscì a dirgli la verità, aveva bisogno di credere fosse realmente un gioco.
Nulla di più.

𝑻𝒐 𝒃𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒊𝒏𝒖𝒆𝒅...

𝑷𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂𝒈𝒈𝒊 𝒑𝒓𝒆𝒔𝒆𝒏𝒕𝒊: 𝑮𝒂𝒃𝒓𝒊𝒆𝒍𝒍𝒆, 𝑪𝒂𝒕𝒉𝒂𝒊𝒓, 𝑪𝒂𝒆𝒍, 𝑭𝒂𝒓𝒓𝒆𝒏, 𝑱𝒐𝒏𝒂𝒉, 𝑹𝒐𝒘𝒂𝒏.

˚ ༘✶ ⋆｡˚ ⁀➷

Mary's Space:

Ok so che la vostra domanda è: ma che diamine pubblica il prologo se ancora non è arrivata neanche la prima data di scadenza? I know, colpa mia, ero così ispirata che ho voluto fare una sorta di introduzione, è un simil-prologo in effetti.

Sono così in hype che non vedo l'ora di leggere tutte le vostre schede, dalla prima all'ultima, giuro. A tal proposito: a che punto siete?(ciabatte e pomodori in arrivo per me)

Alcuni personaggi presenti sono stati pubblicati, altri no, in ogni caso ho cercato di non inserire tratti della personalità laddove io non abbia letto la scheda.

Spero vi sia piaciuto e vi abbia incuriosito, vi prego di farmi sapere cosa ne pensate.
Ovviamente il primo capitolo vero e proprio non verrà pubblicato prima della scadenza ufficiale, mi servono le schede di tutti per poter scrivere qualcosa.

A presto(si spera)!