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π΄IL SEGUENTE CAPITOLO CONTIENE IMMAGINI SESSUALI ESPLICITEπ΄
βUn ultimo giro.β La voce di Morena mi fa balzare seduto.
βUltimo, promesso.β Sorrido, cosΓ¬ Morena sale sul letto e poggia le sue labbra alle mie.
Le accarezzo il viso mentre continuiamo a baciarci, profuma di vaniglia, Aspiro forte tutto il suo odore.
βGiurami che dopo stanotte non ci proverai piΓΉ.β Mi dice disperata soffocando le parole tra i baci.
Tentenno, non so se posso giurarglielo.
Così la bacio con più foga, non voglio pensieri, nessun giuramento.
Per stanotte sei mia, Morè.
Si siede a cavalcioni su di me e sorride compiaciuta sentendo la mia voglia premerle tra le gambe, si sfila la maglia scoprendo il seno dove mi appresto ad affondare la bocca.
Con la lingua gioco su un suo capezzolo inumidendolo, glielo strizzo poi tra le dita così la vedo restituirmi un piccolo gemito.
Morena mi tiene per i capelli mentre ancora mi diverto a leccarle il seno.
Infilo poi una mano nelle sue mutandine di pizzo nere, noto con piacere che sono bagnate, così le cerco il clitoride e comincio a stuzzicarglielo.
Morena stringe le sue gambe intorno al mio corpo, ansima di piacere e affonda le labbra sul mio collo, parte a leccarmelo provocandomi brividi lungo la schiena. Socchiudo gli occhi e balzo al calore della sua lingua su di me.
La libero velocemente delle mutande e la penetro. Entro piano, per poi aumentare il ritmo. Morena va su e giΓΉ su di me facendomi impazzire di piacere.
Con un gesto veloce la giro, le sto io sopra ora, la domino.
Morena Γ¨ tutta mia.
Mie le sue cosce strette attorno al mio bacino.
Mie le sue natiche strette nelle mie mani.
Mia la sua bocca che ansima quanto piΓΉ silenziosamente possibile.
Γ mio questo piacere che la bagna.
Spingo forte, ancora piΓΉ forte, gemiamo entrambi fino a quando i nostri umori si mescolano tra loro.
Mi poggio al suo corpo nudo, respiriamo pesantemente.
La abbraccio, io che ho sempre e solo scopato e poi mi sono alzato a fumare, resto e la abbraccio. Le accarezzo i capelli, le bacio la fronte.
Non ho scopato, MorΓ¨, ho fatto lβamore.
Mi Γ¨ piaciuto maledettamente e maledettamente ora ho piΓΉ paura di prima.
Il buio della notte ci avvolge, mi tengo stretto a lei e vorrei piangere tutte le mie lacrime.
Ma perchΓ© non ho una testa diversa? PerchΓ© non mi lascio andare e basta?
Così resto accoccolato a Morena che chissà che starà pensando.
βPorca puttana.β Sento urlare e balzo.
Edoardo e Valenrina ci stanno di fronte, la luce che penetra dalla finestra mi suggerisce che Γ¨ mattina, io e Morena siamo crollati addormentati nel divano letto.
Anche Morena balza, si copre alla meglio con il lenzuolo e si porta una mano alla fronte.
βEdoΓ .β Dice rassegnata e guarda verso Valentina come a chiederle aiuto.
ββA Lauro, in casa mia, nel mio divano lettoβ¦eh no.β Edoardo apre le braccia rassegnato.
Sbuffo, mi passo una mano sul viso, ma Edoardo non ci sta al mio silenzio. Così mi viene vicino e mi strattona.
βTe sei deciso? Sei innamorato allora de mi sorella?β
Sto zitto, evito lo sguardo di Morena che ormai avrΓ capito che ho parlato con Edoardo.
βSe nun te sei deciso, spiegami che cazzo ci fai ancora qua. PerchΓ© me guardi ancora in faccia se co lei ce vuoi solo giocΓ .β Edoardo continua, Γ¨ furioso.
βEdoΓ , ioβ¦β Cerco di discolparmi ma mi interrompe ancor prima di poter ascoltare qualsiasi cosa io abbia da dire.
βBasta Lauro. Te conosco abbastanza per sapere che sei βna testa de cazzo e non te legherai mai a nessuna. Ma co mi sorella, potevi proprio evitΓ .β Conclude deluso e rassegnato, quanto mi fa male aver ferito pure lui.
βE te, MorΓ¨, cβhai un fidanzatoβ¦β La rimprovera, si porta poi una sigaretta alla bocca e sparisce in terrazzo.
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