©apitolo 39
IZUKU'S P.O.V
I giorni, le settimane ed i mesi erano passati.
Mia madre non si era ancora mai fatta sentire da quel giorno in ospedale.
Onestamente oggi ero giù di morale proprio per questo motivo.
Certo, stare a casa con Shouto e la sua famiglia era bello ma, mi mancava passare del tempo con mio padre e mia madre.
Forse tutto questo non era passato indifferente al bicolore.
-Ehy- disse scompigliandomi i capelli.
-Che succede?- aggiunse.
-Mh nulla di che, sto finendo i compiti- risposi vago.
-Quello lo vedo, ma cosa ti succede qui dentro?- chiese picchiettando un dito sopra la mia testa.
-Mi mancano- mi limita a dire.
Shouto sospirò.
-Mi dispiace, ma sai un po' ti capisco- affermò.
-Mh?- lo guardai confuso, infondo lui odiava suo padre.
Più non lo vedeva meglio stava.
'Izuku, avrà anche una madre' mi fece ragionare la mia coscienza.
-A me manca mia madre- disse mentre si sedeva sul letto, subito dopo io mi misi in mezzo alle sue gambe dandogli le spalle.
-Oh, in effetti non l'ho mai vista in casa- pensai a voce alta.
-Non l'hai vista perché lei è in ospedale- spiegò.
-Mio padre l'ha mandata lì dopo che mi ha fatto questa- posò una mia mano sopra la sua ustione.
-Oh..- non sapevo cosa dire.
-È brutta vero?- chiese.
Io di colpo mi girai verso di lui.
-Assolutamente no, a me piace tanto- affermai.
Lui non disse nulla, ma rimase a guardarmi.
Io presi ad accarezzare la sua ustione, poi piano piano mi avvicinai e ci lasciai un dolce bacio.
-Sono sincero Shouto- dissi.
Shouto sorrise appena.
-Avrei preferito un bacio sulla bocca- disse.
Io arrossì appena e distolsi lo sguardo.
Un attimo dopo ritrovai le sue labbra sopra le mie.
Non era nulla di troppo spinto, semplicemente le nostre labbra si stavano toccando scambiandosi piccoli baci.
-Che ne dici di fare un giro fuori?- propose.
-Ma devo finire i compiti- dissi.
-Li finirai dopo- disse lui.
Sospirai ed annuì.
A malincuore scesi dal mio letto e andai a mettere le scarpe.
Shouto fece lo stesso, poi mi passò il mio giubbotto.
-Siamo a Marzo, non mi serve più- dissi.
-Mi basta la felpa- aggiunsi.
-Sicuro?- chiese lui ed io annuì.
Lui lasciò il giubbotto sopra il divano, poi uscimmo fuori.
Immediatamente quell'aria fresca di quasi primavera mi avvolse.
-Ah non vedo l'ora che arrivi la primavera- dissi, poi sentì la mano di Shouto prendere la mia.
In un primo momento sobbalzai, ma poco dopo la strinsi.
Non eravamo ancora fidanzati ufficialmente, però sicuramente non mancava molto prima per definirci tali.
-Io preferisco l'inverno- riprese il discorso il bicolore.
-Come? Si muore di freddo- constatai.
-Però è bello, si sta a casa al caldo, si beve la cioccolata e c'e la neve- fece vari esempi.
-Ti piace la neve?- chiesi sorpreso.
Non lo facevo un tipo da mettersi a giocare con la neve.
-Si, ci giocavo spesso da bambino- sorrise nostalgico.
-Allora preparati, l'anno prossimo faremo una sfida a palle di neve- affermai.
-E vincerò io- aggiunsi.
-Non cantar vittoria troppo presto- disse lui.
Poco dopo eravamo scoppiati entrambi in una leggera risata.
Per tutto il tempo della passeggiata avevamo parlato del più e del meno, ridendo anche.
Amavo passare del tempo con lui.
Io amavo lui.
Ora eravamo sdraiati sul prato.
Cioè Shouto lo era, io ero ancora in mezzo alle sue gambe.
-Sai quando ti metti così sembri ancora più basso- mi prese in giro lui.
-Simpatico- feci il finto offeso.
-Però mi piace la tua altezza, ti rende molto carino- mi sussurrò malizioso nell'orecchio.
Io arrossì immediatamente.
-Invece quando arrossisci sei molto....eccitante- affermò sempre allo stesso modo di prima.
-S-Shouto! Non dire certe cose in pubblico- dissi in imbarazzo.
-Ma siamo solo noi e quei bambini lì infondo- costatò.
-B-beh possono sempre sentirti dalle telecamere- ipotizzai poco convinto.
Lui non disse nulla e si alzò.
-Uh?- lo guardai confuso.
-Allora che ci vedano ballare- mi porse la mano.
Ballare?
-M-ma io non so ballare- dissi.
-Lo so, ma te lo insegnerò io- affermò.
Titubante gli presi la mano.
Una volta che avevamo iniziato a danzare, Shouto aveva preso a canticchiare una canzone.
Una canzone famosa, ma che non ascoltavo mai.
Però in qualche modo mi faceva stare bene.
I suoi occhi erano immersi nei miei.
Una sua mano mi teneva la vita, mentre l'altra teneva la mia che era gelida.
Io non proferì parola, mi limitai a posare la testa sopra il suo petto ed a seguire i suoi movimenti familiari.
Qualche minuto dopo Shouto si fermò.
-Sei stato bravo Izuku- affermò lui.
-I-io non so come ho fatto a non inciampare- dissi stupito e Shouto ridacchiò.
-Top secret- disse lui.
-Dai adesso andiamo a casa, inizia a fare più freschino- aggiunse poco dopo.
-Ed io devo finire i compiti- gli presi la mano.
Ma prima di prenderla Shouto mi mise la sua giacca di jeans con il pelo addosso.
-Guarda che ho capito che stai morendo di freddo- disse per poi prendermi la mano.
'Sgamato' pensai con un sorrisino.
Il ritorno a casa era stato come all'andata, però prima di entrare verso la via di casa Shouto si era fermato.
Eravamo in una stradina poco trafficata, non passava quasi mai nessuno.
In più da qui si poteva anche raggiungere facilmente la scuola.
-Izuku- finalmente parlò.
-Vorrei farti avere un bel ricordo di questo posto- disse, poi prese qualcosa dalla tasca.
Deglutì appena.
-Izuku vuoi essere il mio ragazzo?- chiese mostrando due anelli.
In quel momento, come se fossimo in un film, una folata di vento si fece sentire, portando con sé varie foglie.
Ma davanti al viso di Shouto si intromise una piuma bianca.
Io rimasi in silenzio ed osservare quella piuma.
Così leggera e apparentemente pulita.
-Izuku?- mi risvegliò dai pensieri Shouto.
Una volta spostato lo sguardo su di lui sgranai gli occhi.
Angolo scleretico
Hi guys
Scusate la mia assenza, but ho fatto una cosa stupida e non sono riuscita ad aggiornare :')
Ma sono ancora qui :3
Scusate i sicuri errori grammaticali, ma spero che il capitolo vi sia comunque piaciuto
E niente
Se volete supportarmi lasciate un commentino o una ☆ se vi è piaciuto il capitolo
Beyy
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