xvii. chi ti fa stare bene
When love led to tragedy.
; CAPITOLO DICIASSETTE
🌱 - l'amicizia vera
"dialoghi in italiano"
«dialoghi in giapponese»
༄ ༄ ༄
" Dai Lu, adesso mi fai commuovere... Fai sul serio? "
" Kris le cose non le dico tanto per dire, l'ho sentito davvero perché tu hai quest'aura attorno a te che mi ha fatta sentire in pace con me stessa e con qualcuno che non sia il mio fratello gemello.
Sai in questi cinque anni non ho mai legato con qualcuno... Si certo, la chiacchierata in classe la scambio sempre e volentieri perché sono come mi vedi, espansiva e trasparente.
Per affari importanti però le persone mi hanno sempre tenuta a distanza,
per quale motivo mi chiedi?
non saprei risponderti sinceramente.
Con te però è diverso! Ho ritrovato un pezzo di puzzle che mi mancava per completarmi, non so se mi spiego! "
" E questa vena filosofica da dove ti è uscita?
Dall'ultima spiegazione di Chianese-sensei? "
" Beh, probabilmente... Fatto sta che è quello che penso davvero. Ti ringrazio davvero per tutto.
Ti considero davvero~ mia sorella. "
concluse stritolandomi e ridacchiando come una pazza.
Ma era questo che amavo di più di lei.
La sua risata fragorosa e contagiosa.
Il suo essere così folle da coinvolgermi.
A vivere.
" Bene Krisy dopo questo momento strappalacrime che non avverrà mai più nel corso della nostra lunga vita insieme ti devo chiedere assolutamente delle cose- "
« Corvietti urla un altro po'! »
« Stonewall dai vuoi sentire anche tu?
Stavamo giusto parlando male di te. »
« Allora arrivo subito. »
Il ciuffetto perdeva sempre contro Lu, forse per i caratteri fortemente contrastanti.
I loro battibecchi, o meglio spettacolini, animavano il gruppo la maggior parte del tempo ed erano esilaranti.
« Guardate quanto sono bravo, vi ho portato anche i piatti con la carne, dato che siete due buone a nulla. »
" Almeno in campo siamo letteralmente il contrario, viziateci un po' voi maschi. "
« Su~ il nostro capitano ha ragione, ogni suo desiderio dovrebbe essere un ordine.
Portaci rispetto~ »
« Come devo fare con voi due, io non lo so.
Fatto sta che la mia pazienza è andata oltre la sua soglia, meglio allontanarmi. »
« Si, fai bene. Bye bye~ »
Dopo un ridacchiare generale del tavolo, poiché Stonewall era stato "sconfitto" per l'ennesima volta da Lu, mangiammo tutti quanti la carne e le verdure che i ragazzi avevano preparato con tanta cura - era tutto molto delizioso.
Mi rimase impressa molto l'atmosfera accogliente e non troppo pacata di quella tavolata; era per me una di quelle riunioni di famiglia che si fanno ogni tanto per celebrare i sani valori che legano le persone :
l'affetto e la lealtà.
Esattamente quello che provavamo tutti quanti gli uni per gli altri.
Ovviamente il dolce e allo stesso tempo tagliente sguardo del biondino che ricadeva sulla mia esile figura non mancavano, il che mi ricordava tutti i nostri trascorsi fino a quel momento.
Dato che Lu era tecnicamente la mia migliore amica potevo raccontarglielo senza problemi?
Oppure avrebbe potuto girarmi le spalle e abbandonarmi come avevano fatto Raffaele e Irina?
Quei due sparirono letteralmente dalla mia vita senza lasciare traccia.
Certo, frequentavano le lezioni e anche gli allenamenti, ma il nostro rapporto aveva iniziato a deteriorarsi dal momento in cui i ragazzi della Raimon avevano fatto capolino nell'istituto e nella mia vita.
Parlavamo solamente per formalità.
Questo non era amicizia profonda.
Forse era sempre stato così fin dall'inizio e io non ci avevo mai fatto caso.
Avevo sempre visto ed esaltato un qualcosa che non c'era mai stato.
Forse avevo vissuto nella menzogna per i passati due anni in loro compagnia.
Cercai di non mostrare questa mia indecisione ma lei purtroppo o per fortuna riuscii a leggermi come un libro aperto.
" Tesoro bello, spara. "
" Lu... che cosa- "
" Non posso dirti di conoscerti come le mie scarpe ma so che c'è qualcosa che ti turba. Parlare con qualcuno aiuta a risolvere o magari chiarire un problema, non trovi? "
" Forse quello che sto per dirti ti appesantirà o ti farà pensare che io sia pazza o angosciosa... "
" Non penso ti convenga farmi arrabbiare qui,
quindi parla e basta. "
" Scorbutica. "
Tirai un respiro profondo e poi gettai via una parte del peso che sentivo aggravarsi sulle mie spalle.
" Hai presente Irina e Raffaele no?
Quindi sai anche come ci siamo conosciuti e tutto... "
" Si... Ultimamente però li ho visti molto strani, soprattutto nei tuoi confronti.
Non so, è come se cercassero di trovare a tutti i costi un modo per evitarti o per litigare con te... "
" Ecco, allora il mio timore era fondato... "
" Quale timore? Che si stiano allontanando perché pensi che tu gli abbia fatto un qualcosa di grave? "
Persi un battito, era proprio quello che pensavo.
E lei mi aveva compreso.
Non era vero che non mi conosceva a fondo, anzi tutto l'opposto.
Le sue parole però riuscirono a scacciare questo sentimento ossessivo e negativo.
" Kris senti.
Fare nuove amicizie e trovarti meglio con altre persone non è assolutamente un torto, anzi.
Se loro si sentono traditi da te per questo sono davvero immaturi e incoscienti perché il precluderti dall'esplorare rapporti umani e fare esperienze va contro l'indole umana.
Se vogliono privarti di vivere e di restare bloccata in quella gabbietta che loro chiamano «amicizia», data la loro mentalità chiusa e retrograda, non sono stati altro che degli stupidi.
Io vi ho sempre osservati da lontano, e ho tentato tante e fin troppe volte di approcciarmi a te in questi due anni, ma è stato come se loro mi avessero respinto.
Non volevano rovinare la loro cerchia perfetta quando io semplicemente volevo parlare con te.
Certa gente è meglio perderla che trovarla a mio avviso. "
Percepivo un velo di rabbia nelle sue parole, si stava sfogando con me. Apprezzai molto questo gesto, significava che lei si fidava davvero di me.
Ne rimasi incredula in maniera più che positiva.
" Davvero Lu? "
" Assolutamente si. Soprattutto quando sei entrata in squadra e mesi dopo sei diventata controvoglia il capitano, Raffaele subito si è proposto per darti una mano, così da limitarti di avere interazioni con noi della squadra.
È stato un bene che si siano messi da parte...
Sennò, come avresti notato la tua via di fuga? "
" Dici Axel? "
" Mh... le cose si stanno facendo più intriganti del previsto."
Fui sbigottita da quell'affermazione poiché assunse una posa molto indagatrice contornata da un riso malefico che mi rabbrividiva.
" Uhm... Perché se posso chiedere? "
" Non ho detto che era Axel, anzi non l'ho pensato minimamente, ma il tuo cuore ha parlato per te. »
Si fermò un attimo e assunse un'espressione alquanto seria.
" Sia chiaro, io non voglio fare assolutamente la modesta ma pensa un attimo...
Se ci fossero stati quei due al posto mio, si sarebbe mai avvicinato? "
Cercai la risposta proprio nei suoi occhi, nel suo riso, nel suo atteggiamento e poi guardai i vestiti che mi aveva gentilmente regalato minuziosamente.
" Credo di no. Penso che Irina mi avrebbe fatto un quadro completamente sbagliato su di lui e a quel punto avrei lasciato perdere. "
" Ecco. Non ho dovuto dirti niente io, hai trovato la risposta da sola.
Sei stata più forte dei loro pregiudizi. "
" Hai ragione, quei due non dovrebbero mancarmi. Non mi hanno fatto del male, semplicemente mi limitavano e io non l'ho mai notato.
Grazie davvero. "
" Ma di cosa Kris... Per te farei questo ed altro se fosse necessario. Ogni volta che vuoi farti aprire gli occhi vieni da me! "
" Contaci. "
Avevo ottenuto la conferma di ciò che pensavo precedentemente.
Potevo parlarle di Axel.
Però fu lei a mettere l'argomento in mezzo,
per fortuna aggiungerei.
Era abbastanza imbarazzante concretizzare il tutto a parole, ma tentai.
Lei rimase con la bocca aperta e senza parole per tutta la durata del racconto, era così eccitata che voleva sapere anche i minimi particolari, con annesse anche qualche sua battutina azzeccata al contesto.
" Quindi i vestiti che hai addosso... sono i suoi?!?! "
" Shh, non urlare... Si, lo sono, però mi ha detto che non se li è mai messi, infatti nessuno ha osato fare domande. "
" È stato anche discreto.
Un punto per questo ragazzo, ha tutta la mia stima. "
" Già, l'ho apprezzato molto. "
" Adesso capisco perché lo consideri la tua via di fuga da questa monotona e statica vita,
te l'ha migliorata. "
" Spero che continui a farlo per molto tempo. "
sospirai guardando il cielo.
" E come ti guarda eh~ "
mi bisbigliò nell'orecchio persa per un momento nei miei pensieri.
Appena me ne accorsi entrambi diventammo subito imbarazzatissimi e iniziai a dare gomitate a non finire alla ragazza di fianco a me.
Dopo esserci punzecchiate per bene cambiammo discorso.
" Kris adesso pensandoci, io devo offrire il caffè a Nathan e Shawn per avermi soccorso... perché non lo fai anche tu con Axel uno di questi giorni? "
" Magari ci accodiamo a voi, non mi sento ancora pronta ad uscire da sola con lui... "
" Devo dire che un po' sei stupida, ma per me va bene... potremmo fare quando iniziano le vacanze a dicembre, così siamo sicuri di essere liberi da eventuali esami. "
" Ci sto. "
[...]
Il pranzo finì nel migliore dei modi e, accompagnata dal biondino, presi tutto il necessario per tornare a casa.
Jude mi spiegò che il motorino lo avevano lasciato nel posto esatto dove avevo parcheggiato la sera precedente e, in compagnia di Lu, Axel e il rasta, giungemmo in quel posto.
Presi la corvina e me la tirai a me.
" Lu... come si dice « grazie » in giapponese? "
" Kris dai, sono le basi queste... "
" Ti ricordo che io ho iniziato a studiarlo due anni fa, non sono molto ferrata. "
" Sei davvero unica... si dice ありがとう ( arigatou ) "
" Giusto! Hai ragione. "
Dopodiché scappò in avanti lasciando i ragazzi indietro confusi dal suo gesto.
« Va bene ragazzi, le nostre strade si dividono qui... La vostra Lucia abita proprio qui all'angolo, quindi ci si vede domani a scuola! »
" Ciao persona preferita!!! "
Avevo molto apprezzato il fatto che mi salutò in italiano, anche perché avevo inteso il vuoto assoluto di ciò che disse in quell'occasione.
Lei parlava il dialetto di Osaka dato che i suoi zii erano di lì e pronunciava ogni parola fin troppo velocemente per i miei standard di comprensione.
La vidi allontanarsi e capii che era giunto il momento anche per me di andare, avrei fatto preoccupare mia nonna e Linda.
" Ragazzi, io vado e ci tenevo a dirvi una cosa... scusatemi la pronuncia, heh~ "
« Dai Kris, spara. »
replicò il rasta.
" ありがとう. "
Accesi il motore e partii tutta rossa in viso poiché ad entrambi si illuminarono gli occhi e il biondino aveva iniziato a toccarsi il ciuffo nervosamente.
Il perché?
Me lo chiedo tutt'ora oggi.
Percorsi tutta la strada per tornare a casa spensierata, rendendomi conto sempre di più dei colori e dei profumi della mia città.
La mia vita si stava riempiendo e allo stesso tempo svuotando.
Era questa la sensazione di libertà che cercavo?
Trascurando il mio problema più grande?
A quel momento non ci pensai, era un piccolo ma grande dettaglio con cui avrei fatto i conti prossimamente.
Il tramonto che coronava il golfo mi ipnotizzava ogni volta, quel giorno però era più vivace del solito.
Ricco ma allo stesso tempo vuoto.
Proprio come me.
Non appena giunsi al garage di Villa Persico e spensi il motore, presi la busta con la mia divisa scolastica maleodorante.
Sgattaiolando cercai di disfarmene il prima possibile, ma mi imbattei proprio in Linda.
" Cristialia cara, sei finalmente tornata!
La signora Margherita non è ancora rincasata.
C'è qualcosa che posso fare per te? "
" Ciao Linda, potresti lavarmi la divisa il prima possibile? Mi serve domani per la scuola. "
" Come mai tutta questa fretta? E di chi sono questi vestiti?? "
La faccenda si fece molto problematica dato che mi aveva scoperta, ma dato che avevo un rapporto stretto con lei le raccontai tutto.
Però omisi qualche dettaglio, tipo le dissi che i vestiti erano di Jude, non di Axel.
" Ah... Voi giovani sempre alla ricerca di guai...
Almeno ti sei divertita? "
" Per quel che ricordo si heh... Adesso dovrei andare a studiare. "
" Va benissimo. Tesoro però volevo farti una domanda...
Per caso qualcuno ti ha rapito il cuore? "
Rimasi impassibile.
Non le dissi di Axel e nemmeno dell'intruglio di sentimenti che provavo per lui, ma i miei occhi parlarono per me.
Lei, che aveva sicuramente anni di esperienza, capii.
" Ok tesoro.
State attenti.
La vita è imprevedibile. "
" Si, starò attenta.
Soprattutto per la sua incolumità. "
Subito dopo aver pronunciato quelle parole corsi in camera mia e mi scaraventai sul morbido materasso dalle lenzuola amaranto.
" Quando la smetterò di scappare dal mio destino? "
₊°✧ ˗ ˏ ˋ ♡ ˎˊ ˗ * • ○ ° ★
🔮 spazio me 🔮
bellissimi miei! scusatemi per l'eterna assenza ma sono stata presa da molte cose successe in quest'ultimo periodo e non ho avuto nè il tempo nè l'ispirazione per continuare la storia... ora che però ci sono le feste cercherò dì essere più costante con gli aggiornamenti! grazie per aver pazientato, vvb❤️
capitolo dedicato alle mie fesse w0ndvrland TheLightIsMe _moonsara_ hyunjinikigai perché mi fate stare bene!
ci vediamo nel prossimo capitolo! 🌱
-fede
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