xii. il festival scolastico
When love led to tragedy.
; CAPITOLO DODICI
🌱 - creare ricordi
"dialoghi in italiano"
«dialoghi in giapponese»
༄ ༄ ༄
Mark's pov
Divertendoci tutti insieme e legandoci ancora di più, arrivò prepotente il mio periodo preferito dell'anno scolastico: i preparativi per il festival culturale!
Quello era un evento molto importante, poiché non solo avevamo la possibilità di costruirci altri ricordi con gli italiani, ma potevamo anche attirare persone esterne dall'istituto che magari volevano iscriversi!
Avrei fatto assolutamente un'ottima figura, dato che pensandoci era l'ultima manifestazione scolastica della mia vita e a cui avremmo partecipato tutti insieme.
Inoltre potevamo dedicarvici tutta la giornata poiché i primi esami erano giunti al termine
e avevamo ottenuto complessivamente un punteggio nella media, in questo modo nessuno avrebbe dovuto seguire i corsi di recupero.
[...]
Era un giorno di scuola come tanti e, dopo che l'insegnante di riferimento ci spiegò le solite raccomandazioni, i rappresentanti di classe
- i gemelli Corvetti - iniziarono il loro discorso
e a raccogliere le idee per l'attività collettiva.
Dato che molte le consideravo poco divertenti o già sentite, come il maid-cafè, la casa degli orrori o l'escape room, mi venne in mente un'idea che non potevo tenermi dentro a lungo.
« RAGAZZI!! Ma invece di fare tutte queste attività noiose trite e ritrite, perché non organizziamo- »
« Un qualcosa inerente al calcio? No grazie. »
« Ma che dici Stefano, se mi fai parlare
forse riesci a comprendere l'idea più innovativa del secolo! Permetterà anche alla nostra classe di entrare in graduatoria e vincere, ne sono sicuro. »
Prima di continuare, guardai i miei compagni di squadra. Avevano tutti un'espressione stranita, soprattutto i krisxel
( così li chiamavamo tra di noi, a loro insaputa ); sembrava quasi che Axel e Jude fossero spaventati dalla mia idea, invece li avrei sorpresi.
Ero molto sicuro di me, come mio solito.
« Mh, okay. Dicevo, prima che Stef mi interrompesse, perché non organizziamo tipo una sala giochi? E magari la persona che vince un determinato gioco ha un premio che verrà consegnato da uno di noi in maniera speciale? »
« Mark è una bellissima idea! Però ti ricordo che abbiamo solo due settimane per organizzare il tutto, dovremmo metterci d'impegno! »
mi rispose entusiasta Lucia.
Piano piano tutta la classe fu d'accordo con la mia idea e si formarono dei gruppetti che si sarebbero occupati delle varie mini-attrazioni.
Irina, che era capitata nel gruppo insieme a me, Nelly, Raffaele, Celia, Jude, Lucia, Nathan, Victoria, Axel e Cristalia, si alzò di scatto dal suo posto e sbottò con la sua proposta.
" Ma se facessimo che la persona che raggiunge il punteggio massimo in tutte le attività guadagni un appuntamento con la nostra Kris? "
Per poco non sarei scoppiato a ridere.
Conoscendola sapevo per certo che Kris odiava il festival, o un qualsiasi evento che coinvolgeva tante persone e che la ponevano al centro dell'attenzione, per questo Irina le aveva fatto quel dispetto.
Si vedeva che erano migliori amiche e avevano la confidenza tale da farsi queste piccole stizze.
" Eh? "
Inaspettatamente l'espressione di Kris era un misto tra ribrezzo, sbigottimento e incredulità.
In altre parole, infastidita.
" Dai Kris non mi guardare così, lo sai bene che sei la ragazza più ambita della classe, se non dell'intero istituto! E poi questo è il nostro ultimo festival insieme, devi scioglierti e svagarti un po'. "
" Irina, io con uno sconosciuto non ci esco.
Non mi fido, e tu lo sai bene. "
" Ma Kris in questo modo puoi anche fare nuove conoscenze e magari attirerai tante persone... "
" Ah, allora solo per questo lo hai detto,
c'era un secondo fine...
Allora perché non lo fai tu se hai le palle, anche tu creeresti la folla, eh? Una persona vale l'altra no? Perché proprio io?
Perché insistere se lo sai che mi da fastidio? "
Kris era come una furia, non mi sarei mai aspettato che avesse reagito in questo modo anche con quella che dovrebbe essere la sua migliore amica.
" Bene Kris, allora lo farò io, non c'è alcun problema. Però adesso me ne torno a casa, non sono dell'umore giusto per continuare a lavorare seriamente. "
" Fai bene, non abbiamo bisogno di persone che non rispettano il volere altrui e le usano per
i propri scopi. "
" Meglio che non rispondo guarda. "
Kris fece per alzarsi impulsivamente, ma qualcuno le afferrò delicatamente ma allo stesso tempo con forza il braccio.
Quel qualcuno era Axel.
Le mimò un " non ne vale la pena " e ritornò al suo posto leggermente rossa in viso, con la rabbia ancora in corpo che piano piano si andava sbollendo.
" Senti Kris, vado anche io da Irina...
Cerco di calmarla e ti farò sapere,
lo sai come è fatta.
Lei fa tutto ciò solo per il tuo bene. "
" Raf, voi non sapete. Però ti ringrazio. "
Rivolse un sorriso carico di amarezza al ragazzo dai capelli verde chiaro e lui ne ricambiò con uno sincero e carico di speranza.
" Quando sarai pronta, noi ci saremo lo sai. "
Appena varcò la porta dell'aula, continuammo il nostro lavoro: il nostro gioco era uno di quelli che si vedono solitamente ai lunapark, ovvero volevamo ricreare una piramide con dei diversi bersagli che occupavano ogni ripiano; il giocatore avrebbe dovuto lanciare un cerchietto simile ad un frisbee cercando di centrare il piano che valeva il punteggio maggiore. A seconda del punteggio complessivo avrebbe ottenuto un premio, che sarebbe andato dalle caramelle ai peluche.
Però ci mancava il premio per il punteggio massimo: avevamo pensato ad un biglietto gratis per la nostra incombente partita di qualificazione al torneo, dato che noi eravamo in transferta, oppure un bonus per gli altri svaghi.
Nel mentre vedevo chiacchierare animatamente tutti i componenti del nostro gruppo, che lavoravano molto in armonia.
Non potevo essere più che contento e soddisfatto.
Sarebbe stato il miglior festival della mia vita.
PULIZIA DELL'AULA - ORE 15:30
Cristalia's pov
Ci mancava solamente quel litigio con Irina.
In quell'ultimo periodo il nostro rapporto si era incrinato, probabilmente da quando lei e Raf erano ritornati dal loro lungo periodo di assenza, sia dalla scuola che dagli allenamenti.
Non so perché, ma in loro percepivo un cambiamento nei miei confronti, ovviamente in negativo.
Ero di turno con Lucia, Shawn e altri ragazzi per la pulizia dell'aula e, dato che mi ero molto avvicinata ad entrambi, parlare con loro non mi pesava.
Con entrambi sentivo che potevo parlare di tutto senza essere giudicata o attaccata e, a differenza di quei due, rispettavano ogni mio volere o decisione con fermezza. Soprattutto avevo apprezzato molto il fatto che non mi avessero chiesto il significato del
" voi non sapete ", avrei preferito parlarne nel momento in cui sarei stata più sicura di me e di voler condividere un evento di tale portata con qualcuno.
Non lo avevo ancora fatto con nessuno.
" Senti Kris volevo chiederti questa cosa già da stamattina, però non mi sembrava il caso dato il tuo umore.
Ma~ per caso ti piace Axel? "
Persi un battito e sputai dappertutto l'acqua che avevo appena bevuto dalla mia borraccia.
" M-ma c-che dici, i-io non...
Ah, sai non lo so... perché certe volte mi viene da spaccargli la testa per quanto mi mandi in confusione e per quanto sia acido con me, ma d'altro canto penso sia l'unico che riesce davvero a calmarmi e a sopportarmi, il che è una gran cosa.
È la prima volta che qualcuno si approccia così con me, voglio scoprire se -piacere- sia il termine adatto per descrivere questo casino. "
" Beh, non me l'aspettavo questa risposta da te, però ci sta... Se non hai ancora messo in chiaro le cose vedi come si evolve il tutto, ma non metterci troppo tempo a capirlo che a fine giugno
dell'anno prossimo tornano in giappone! "
Non avevo preso in considerazione che un giorno mi avrebbe abbandonata.
Grazie a lui avevo trovato un modo per distrarmi e che nel mondo era riservato un posto anche per una ragazza debole e disadattata come me.
Quella vita monotona e noiosa era pronta a tornare per tormentarmi; solo una cosa sarebbe cambiata, ossia che a settembre dell'anno successivo sarei diventata una studentessa universitaria.
Forse potevo rimanerci in contatto dopo la loro partenza, o forse no.
Speravo che quell'esperienza avrebbe lasciato ai giapponesi un qualcosa che avrebbero tenuto dentro per tutta la vita, soprattutto in lui.
E ci sarei riuscita,
ma non nel modo in cui è accaduto davvero.
Sarebbero tornati nella loro madrepatria distrutti, e questo solo ed unicamente per colpa mia.
" Signorina, invece parlando di te... quando ti dichiari al rasta tutto cervello e zero muscoli?
Si vede da lontano un miglio che sei cotta di lui! "
" Ma senti chi parla...
Almeno io sono onesta con me stessa e ti dico di si.
Io sono cotta di Jude Sharp,
ma non ho il coraggio di dichiararmi. "
« Ah ma davvero? »
Sbarrammo gli occhi.
Shawn ci aveva sentito, e gocce di sudore scendevano dalla mia fronte per il nervosismo.
Invece Lucia cercò in tutti i modi di non dargliela vinta, ma la voglia di cogliere qualche informazione su di lui la sopraffece.
Per questo Shawn le promise di non dirgli nulla,
ma in cambio si sarebbe dovuta dichiarare per prima; a malincuore lei accettò.
La scena comica che si svolgeva davanti ai miei occhi fu così esilarante che non potevo smettere di sogghignare, mi rimase davvero impressa.
I due, probabilmente sorpresi della mia reazione,
si avvicinarono in mia direzione,
prendendomi a braccetto.
" Ti aiutiamo noi con tutto muscoli e zero cervello. "
« Già, puoi dirlo forte!
È questo quello che fanno gli amici. »
" Voi siete matti. "
« " Puoi dirlo forte. " »
GIORNO DEL FESTIVAL DELLA CULTURA
Mark's pov
Le due settimane dei preparativi passarono decisamente in fretta e il 30 ottobre, il giorno del festival, arrivò incombente.
Noi intanto eravamo pronti con le nostre attrazioni, ma, come anche negli altri giorni, Irina e Raffaele non si erano presentati. Irina doveva anche ricoprire il ruolo di premio generale, quindi la sua presenza era significativa per la riuscita della nostra attività.
Dovevamo trovare assolutamente un sostituto o almeno escogitare un piano B, anche se il tempo rimasto era pressoché poco.
Dato che non riuscivamo a trovare una soluzione concreta decidemmo di sorteggiare tra di noi.
Era uscito Axel.
« Okay ragazzi... Allora cosa mi volete fare? »
chiese scocciato il ragazzo.
" Mh, potresti passare tutta la durata del falò di stasera con la persona che raggiunge
il maggior punteggio in tutti i giochi. "
« Ok Giulia, farò come dici tu. »
Da lontano vidi Kris molto corrucciata ed irrequieta.
Forse non si sentiva bene,
o le dava fastidio qualcosa?
Prima che mi potessi avvicinare a lei,
la accerchiarono Lucia e Shawn che le sussurrarono qualcosa all'orecchio e lei sembrò rinvigorirsi d'un tratto, quasi come se volesse impegnarsi per qualcosa d'importante; in tutto ciò era con lei anche Celia che non le lasciava la mano neanche per un secondo, forse nell'intento di calmarla e rassicurarla.
Sarà magari la partita che avremmo disputato la settimana successiva?
« Sicuramente. » pensai.
Ci raggruppammo a cerchio e ci demmo carica e,
non appena suonò la campanella che segnava ufficialmente l'inizio del festival, ognuno si mise accanto al proprio stand, mentre due ragazzi si piazzarono fuori dalla classe invogliando le persone ad interagire con noi.
Fu tutto molto caotico ma allo stesso tempo gioioso e attirammo così tanto l'attenzione che ci sentimmo in obbligo di far entrare 10 persone alla volta, facendosi formare all'ingresso della nostra aula una fila ricolma di ragazzi e ragazze, e non solo, che morivano dalla voglia di giocare.
Addirittura passammo la pausa pranzo in classe perché subito dovevamo riaprire il tutto.
Verso le 17:00 di quello stesso giorno, tutte le attività al di fuori di quelle teatrali e culinarie dovevano chiudere, poiché si doveva organizzare il falò
di chiusura previsto per le 20:00.
Un ragazzo sui 20 anni vinse il premio più ambito di tutti, ossia passare la conclusione della giornata con Axel, ma il biondino non sembrava in vena.
« Mark, tesoro!!! »
« Uhm si, Nelly... »
« Lo so che sei preoccupato per Axel, ma sai in un modo o nell'altro riuscirà a raggiungerci prima che il tutto finisca, vedrai. »
« Va bene, ti credo. È pur sempre Axel!
Meno male che non gli sia capitato una ragazza, sennò erano guai seri per noi!
Vado a salutarlo e ti raggiungo! »
Le lasciai un veloce bacio sulle labbra e le urlai un
ti amo mentre mi dirigevo in tutta fretta verso il mio amico.
« Axel! E tu devi essere Antonio, piacere!
Tratta bene il mio amico mi raccomando.
Ah! E poi se volete compagnia noi saremo tra le prime file dato che abbiamo organizzato uno degli eventi! »
« Oh grazie mille!
Devi essere Mark giusto?
Axel mi ha parlato di te!
Tranquillo che non me lo mangio. »
« Noi andiamo, divertitevi Mark! »
« Anche voi altrettanto! »
Con un sorriso a trentadue denti raggiunsi la mia dolce metà e ci incamminammo verso il campo da pallavolo della scuola, dove avremmo appiccato
il falò.
La giornata già stava per finire, ma, come sempre,
la carica in me non si spense.
Era come una fiamma forte e divampante, che nemmeno un secchiello d'acqua sarebbe riuscito a domare.
₊°✧ ˗ ˏ ˋ ♡ ˎˊ ˗ * • ○ ° ★
🔮 spazio me 🔮
Ecco il festival scolastico!!!
Da qui si apre il mio arco narrativo preferito fino ad ora... vi giuro, mi sono divertita un sacco a scrivere questo capitolo, soprattutto il pov di Mark hehe
Chissà cosa succederà tra Axel e Antonio...
C'è uno special cameo di w0ndvrland per ringraziarla semplicemente di esistere!🧡
ci vediamo nel prossimo capitolo 🌱
- fede
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