v. il grande olimpo

When love led to tragedy.
; CAPITOLO CINQUE
🌱 - un torneo da vincere


"dialoghi in italiano"
«dialoghi in giapponese»

༄ ༄ ༄

Celia's pov

Mi presi sottobraccio quella svampita del capitano - e come pesava! - e ci trascinammo verso la fila dove avrebbero servito la pasta con una fetta di pane vicino; successivamente ci avrebbero dato il dolce.

Non appena ci ritrovammo con i vassoi in mano, andammo verso il tavolo dei nostri amici e ci sedemmo accanto a Victoria e Irina, che avevano di fronte mio fratello, Raffaele, Nathan e Axel.
Una cosa che notai fu quella che il biondino testardo non staccava gli occhi di dosso da Kris, anche se in realtà me ne accorsi già dalla partita disputata precedentemente.

« Questi ragazzi non sanno proprio contenere le loro emozioni e impulsi, dopo dovrò assolutamente parlargli. » pensai.

Intanto Irina prese parola.
" Allora ragazzi ho insistito tanto nel mangiare tutti insieme dal primo giorno così da discutere sui vari eventi che ci saranno quest'anno per la nostra squadra!
Poi ovviamente faremo una vera assemblea con tutti i componenti in modo che possiamo organizzare le nostre strategie al meglio,
non vi pare? "
« Si sono d'accordo Irina, tu si che ragioni proprio da ragazza matura, non come un'altra di mia conoscenza... »
« Ah, Swift ma davvero? Anche in momenti importanti come questo ti vengo in mente? Certo che sei proprio fissato. »

" Dai ragazzi, smettetela."
spezzò la genesi dell'ennesima litigata la ragazza alla mia destra, mentre Raffaele beveva il suo succo all'arancia facendo rumore con la cannuccia.

Le mimai un grazie e mi rivolse un sorrisetto fulmineo; ovviamente il mio migliore amico non la perdeva di vista un attimo, era come se stesse aspettando un qualcosa da lei.

" Bene! Allora, come ben sapete quest'anno siamo stati inseriti nel torneo italiano
"Il Grande Olimpo" in cui si batteranno varie squadre che rappresenteranno le regioni italiane.
Per rendere onore alla Campania dobbiamo passare le selezioni regionali e solo dopo potremmo scontrarci con le altre rappresentative.
Lo scorso anno siamo arrivati terzi e ovviamente ci impegneremo il quadruplo per arrivare in vetta, quindi non ammetto distrazioni di alcun genere ma solo miglioramenti.
Ovviamente la passione deve essere compagna alla dedizione e alla costanza se vogliamo ottenere dei buoni risultati.
Per concludere, come la nostra squadra, anche nelle altre ci sono ragazzi provenienti dal giappone come voi, quindi le squadre saranno miste.
Ci sono domande? " concluse Kris.

Si vedeva da lontano un miglio che aveva la stoffa del capitano, mi aveva incantato con le sue parole incoraggianti e di ispirazione, tanto da volermi unire alla squadra come giocatrice. Nei suoi occhi si era accesa una scintilla che era la rappresentazione di tutto il suo amore per il calcio, come se una parte di lei fosse uscita fuori dal suo guscio duro e impenetrabile.

Volevo di più da lei, non sapevo il perché.

« Quando la smetterai di essere così noiosa? Davvero ci mancava poco prima che mi addormentassi, mi sembra davvero di sentire uno di quei discorsi che fa Mark, insopportabile. »
soffiò Axel dando aria ai suoi pensieri, che nel frattempo si stava letteralmente stendendo sul tavolo con il volto schiacciato sul legno.

Rimasi sorpresa da questa sua uscita perché lui aveva sempre preso questo sport seriamente, sicuramente non si rese conto di averlo detto ad alta voce, il danno ormai era fatto.

" Ah è questo quello che pensi?
Allora se vuoi prendere tutto alla via col vento che sei venuto a fare qui?
Non abbiamo bisogno di persone così in questa squadra.
Non fai altro che lamentarti o sentirti superiore a qualsiasi circostanza, lo dice molto come sei seduto ora, grande segno di rispetto, complimenti-"

" Kris, basta stai esagerando! " le sussurrò Irina in preda al panico, mentre Raffaele si era immobilizzato con gli occhi spalancati.

Perché reagirono in quel modo?

" Sto esagerando? Io? Ma guardalo!
Non si è nemmeno degnato di ricomporsi o nemmeno di guardarmi in faccia.
Lo sai che quando le persone si comportano così mi da un fastidio tremendo, mi sta ribollendo il sangue. "

L'amica spalancò la bocca ma le parole non uscirono, si limitò ad osservare il capitano dallo sguardo illeggibile con i pugni serrati, come la sua mascella; gli altri tre ragazzi, agitati, cercavano di placare le acque e di calmare il ragazzo dagli occhi viola che stava sudando freddo.

Grazie a questa scenata avevamo attirato l'attenzione di tutta la mensa su di noi.

Che Kris si stesse contenendo proprio per questo?
Poteva scontrarsi in maniera molto più aggressiva?

Il suo cambiamento repentino di umore mi rese molto irrequieta: era passata dall'essere la ragazza più pacata esistente a diventare una belva incontrollabile rinchiusa in una gabbia di ferro claustrofobica.
Voleva davvero esplodere ma non lo fece.

Intanto il biondo si alzò lentamente dal suo posto scontrando la fronte con quella della ragazza, che si limitava a guardarlo con sfida, la stava stuzzicando proprio per bene.
Stava per dirle qualcosa quando vidi mio fratello scattare contro di lui sciogliendo quella posizione.

« Jude ma che ti prende? »
« Ti vorrei chiedere la stessa cosa, stai esagerando anche tu, davvero.
Irritarla ulteriormente non servirà a nulla. »

Mio fratello era molto infastidito da quella situazione, che si concluse con l'uscita di scena di Axel dopo aver rivolto l'ennesima occhiata alla sua ossessione, mimando un "interessante",
sotto l'occhio attento di tutti i presenti.

Non ci pensai neanche un momento.
Mi alzai e lo seguii.
Volevo delle spiegazioni sul suo comportamento, mi aveva fatta molto arrabbiare a dirla tutta; sputare tutto ciò che si pensa è sempre meglio che starsi zitti e soffrire, no?

Io non ero affatto così, stavo iniziando a diventare incoerente con me stessa, ma lì volevo parlare, ero stanca di subire ciò che non mi andava bene, a costo di ripeterlo più volte.

Nel frattempo mi squillò il telefono ed era la persona meno adatta in quel momento e che non volevo sentir nemmeno respirare, Minetaka.

Decisi di staccare e di richiamarlo successivamente, anche lui lo faceva con me, fin troppo spesso.

Corsi fino al rigoglioso e spazioso giardino scolastico e lo trovai seduto sotto un albero di fiori di glicine intento a guardare un punto fisso nel vuoto, non lo avevo mai visto così spezzato e pensieroso in sette anni che lo conoscevo.

Procedetti lentamente verso di lui ma la sua voce mi fermò.

« Celia non ti avvicinare. »

« Hey... Perché ti sei rivolto così a Kr- al capitano? Veramente non ti capisco, io- »
« Non lo so. Da quando sono arrivato qui è come se non stessi veramente ragionando su cosa stia facendo o dicendo.
L'atmosfera è completamente diversa a quella a cui siamo abituati, forse é per questo.
Per fortuna il cambiamento non è solamente in me, ma anche in te Celia... »
« C-cosa? Che intendi dire? Siamo qui a malapena da un giorno... »
« Ad esempio, guardati, normalmente non mi avresti rincorso, mi avresti lasciato stare e basta, soprattutto quando litigo con tuo fratello, invece adesso sei tu che sei venuta da me. E poi sei più espansiva del solito, soprattutto con il capitano, la stai già chiamando per nome. »
fece una breve pausa e, nel mentre, si alzò e si mise di fronte a me.

« Non so se sia una mia impressione o ossessione ma è quella ragazza.
Ha un'aura diversa, me ne sono reso conto appena l'ho vista sul campo.
Lei ci sta nascondendo qualcosa e io voglio scoprirlo. »
« In effetti siamo tutti cambiati ma troppo repentinamente... Anche Shawn l'ho visto più solare, Caleb meno cinico e mio fratello...
ha preso le parti di Kris senza che neanche la conoscesse, bastava poco e si toglieva anche gli occhiali da aviatore che indossa, lui non perde subito le staffe.
E tutte queste persone hanno avuto contatti diretti con lei...
Però questa tua supposizione non ti da il diritto di risponderla o provocarla in quel modo, se vuoi dimostrarle interesse fallo in altri modi! »
« Lo so, l'ho fatto a posta.
Volevo vedere la sua rabbia dove ci avrebbe condotto, sta tutto lì secondo me. »
« Quindi tu pensi che se la facessimo arrabbiare ancora ti sentiresti soddisfatto? Ma ti senti Axel?! Stai superando ogni limite, calmati e goditi questa esperienza serenamente non facendo intossicare nessuno. E io ti sto dando anche corda... Lascia perdere questa storia intesi? »
« Si, d'accordo. »

« Ok, avremo il pomeriggio libero, quindi approfittane per chiederle scusa o ti farò passare le pene dell'inferno, soprattutto ora che mi ha chiamato Minetaka. »
« Va bene, d'acc- ASPETTA COSA? Ti ha chiamato Minetaka? »
« Si, ma non l'ho risposto, penso che lo chiamerò dopo e gliene dirò quattro. »
« Brava così! Fatti desiderare un pochettino! » disse poggiandomi una mano sulla spalla sfoggiando uno dei suoi sorrisi più sinceri.

« Bene andiamo dagli altri allora! »
« Si, sarà meglio muoversi. »

Svoltammo l'angolo e trovammo Kris tutta sola, era il momento perfetto!

Cristalia's pov

Eccoli tornati, la bella e la bestia, li stavo cercando dappertutto.

La blu corse verso di me e mi abbracciò, gesto inaspettato per me e anche per lei, evidentemente, poiché sbarrò gli occhi e chinò il capo in segno di scuse.

" Non scusarti, puoi farlo quando vuoi. "

Uscì questa frase dalle mie labbra senza pensarci troppo e vidi i suoi occhi letteralmente brillare come le stelle più luminose del firmamento.
Alla vista non potei fare a meno di prenderle le mani e sorriderle, lei ovviamente ricambiò, sorpresa da questo mio gesto.

« Mi allontano un attimo perché devo chiamare una persona urgentemente, andate dagli altri e non aspettatemi, tanto so la strada per arrivare al cancello. »
disse componendo il numero sul suo cellulare guardando quasi in cagnesco lo scorbutico, dopodiché si allontanò lasciandoci completamente soli.



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🔮 spazio me 🔮
Ciao belli!!! Inattività a gogo perdonatemi!
Vi giuro che passato questo periodaccio aggiornerò più spesso e recupererò tutte le letture, promise! Stay safe yall 🌱

- fede

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