❪ 082 ❫ ⸻ mission.
𝐌𝐈𝐒𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄.
❝ Stai ancora respirando. Io sono gentile, stronzo. ❞
𝐀𝐋𝐄𝐗𝐀𝐍𝐃𝐑𝐈𝐀 𝐇𝐀 𝐆𝐔𝐀𝐑𝐃𝐀𝐓𝐎 𝐒𝐔𝐎 𝐏𝐀𝐃𝐑𝐄, 𝐂𝐇𝐄 𝐅𝐀𝐂𝐄𝐕𝐀 𝐅𝐈𝐍𝐓𝐀 𝐃𝐈 𝐍𝐎𝐍 𝐍𝐎𝐓𝐀𝐑𝐄. "—Posso andare in questa missione!" Ci provò disperatamente. Tom alla fine alzò lo sguardo dai documenti di fronte a lui e sospirò: "No, non puoi. Lex, sanno che sei mia figlia".
"Nessun altro lo sa e si aspettano che io non vada!" Alexandria sottolineò. "Non si aspetteranno che torni alle missioni. Soprattutto non così presto".
Tom sembrava esitante. Sapeva che aveva ragione, ma non voleva rischiare. "Lex—"
"Non mi succederà niente! Non sapranno nemmeno dove sto andando".
"Bene", sospirò l'uomo, tirando fuori una pergamena dal cassetto della sua scrivania. "Devi ucciderla".
Alexandria guardò mentre indicava una donna nella foto. "Chi è lei?"
"Muggleborn, è una in alto nel ministero. È una minaccia", spiegò Tom, poi la sua voce si ammorbidí. "È. . . un po' potente, Lex. Starai attenta, vero?"
Lei annuì.
Alexandria tirò Draco di lato duramente, ignorando il suo doloroso gemito. "Lei ti vedrà."
Draco alzò gli occhi al cielo. "Allora?"
"Tu morirai, non importa." Alexandria scosse la testa e sbirciò attraverso la porta.
I due erano a casa della strega Muggleborn, in attesa del momento giusto per entrare.
"Tu vai, io ti vengo dietro." disse la ragazza, tirando fuori il suo pugnale.
Draco la derise, facendo accigliare Alexandria. Era stato molto cattivo con lei per settimane, il che l'ha confusa senza fine. "Cosa ti fa pensare che la tua vita valga più della mia?"
"Cosa ti fa pensare che la tua vita valga qualcosa?" disse indietro, altrettanto freddamente.
Non sapendo con cosa rispondere, Draco si avvicinò alla porta e l'attraversò.
"Stavo per ucciderla!" Disse Draco non appena Alexandria ebbe ucciso la donna.
Alexandria tirò fuori il pugnale dal petto della donna ormai morta e alzò gli occhi al cielo. "Peccato che tu non l'abbia fatto."
L'espressione di Draco cambiò. "Potresti almeno cercare di essere gentile per una volta nella tua dannata vita?"
Lo guardò incredulo; era lui che era stato più cattivo del solito, non lei. "Stai ancora respirando. Io sono gentile, stronzo".
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