𝐔𝐍𝐀 𝐒𝐄𝐓𝐓𝐈𝐌𝐀𝐍𝐀 𝐍𝐎𝐑𝐌𝐀𝐋𝐄 𝐀𝐋𝐋𝐀 𝐓𝐄𝐍𝐔𝐓𝐀.
❝ mi sarei unito a te al mio signore in quel salone!. ❞

⸻ 𝐅𝐈𝐍𝐀𝐋𝐌𝐄𝐍𝐓𝐄 𝐄𝐑𝐀 𝐃𝐈 𝐍𝐔𝐎𝐕𝐎 𝐋𝐀 𝐏𝐀𝐔𝐒𝐀 𝐄𝐒𝐓𝐈𝐕𝐀. Alexandria fu a casa da suo padre, entrambi a piedi verso il suo studio. "Cosa è successo ai tuoi capelli?" Tom chiese, dando a sua figlia uno sguardo laterale.

"Li ho tagliati e tinti", rispose con calma, camminando verso gli scaffali. "Sembrano belli, vero?"

"No. No, non è così."

Ha sbuffato, tirando fuori un libro. "Penso che siano piuttosto stupendi".

Tom alzò gli occhi al cielo. "Hai 13 anni, Lex. Sei troppo giovane per tingerti i capelli".

"Troppo tardi. Quanti libri hai sulle arti oscure?" Ha chiesto, cambiando argomento e guardando i tanti libri.

"Un sacco ", disse suo padre, esaminando alcuni documenti. "E non abbiamo finito di parlare dei tuoi capelli".

"Beh, io sì." Alexandria andò alla porta. "Addio, padre."

Barty e Rabastan sembravano premurosi, nessuno di loro sapeva cosa fare. "Regina in E3", alla fine disse Rabastan.

Stavano giocando a scacchi contro Alexandria, che stava vincendo.

Barty si lamentava, sapendo già cosa sarebbe successo.

"Cavallo in E3", sorrise la ragazza di fronte a loro.

Rabastan le diede senza parole tre galleoni, ignorando l'abbagliamento di Barty.

L'apertura della porta ha attirato la loro attenzione.

Bellatrix entrò con un sorriso pazzesco. "Nuovo prigioniero nel dungeon".

"Sediti, Bartemio, è il mio turno di divertirmi", disse Rabastan, uscendo dalla stanza per l'eccitazione.

Barty, che stava per seguirlo, alzò gli occhi e si sedette di nuovo.

"Ho bisogno che tu mi porti al salone di bellezza", Alexandria ha dovuto tenere il suo sorriso.

L'espressione inorridita di Tom le ha reso le cose più difficili. "Scusami?"

Gli ha mostrato le unghie. "Voglio un altro colore. Il nero non si abbina. Sto pensando al verde perché si abbini ai miei occhi e ai miei capelli".

Tom fece un respiro profondo. "Sull'avere una figlia hanno detto: Sarà divertente e ne varrà la pena". Ha brontolato.

"Bellatrix, sai che sono un asessuale. Quindi, gentilmente, esci". Tom ha detto, non sollevando la testa dalle scartoffie di fronte a lui.

Le spalle di Bellatrix crollarono, ma obbedì e uscì dalla stanza, non notando Alexandria vicino alla porta.

"Parole dure, padre", disse sua figlia, non alzò lo sguardo dalle sue unghie verdi. "Grazie per avermi portato al salone per unghie, a proposito."

La guardò senza alcuna vera intensità. Ignorando il suo sorriso stuzzicante, le indicò la sua penna: "Non una parola a nessuno, capito?"

Alexandria strinse le labbra, guadagnandosi uno sguardo da suo padre.

"Cosa hai fatto, Lex?"

"Avresti dovuto dirmelo! Mi sarei unito a te e al mio signore in quel salone!" La voce di Sirius improvvisamente esplose in tutto il maniero.

Alexandria non riusciva più a sopportarlo, rise. La sua risata che si stava placando ricominciò quando suo padre gemette.