▀▄▀▄▀𝕷𝖆𝖛𝖆𝖓𝖉𝖆 𝖊 𝕮𝖆𝖗𝖇𝖔𝖓𝖊 (𝟏/𝟒)▀▄▀▄▀
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Citizen of Eu-
Cittadini Europei!
Ricordo bene quella voce che sfumava dall'inglese alla mia lingua natia...
Ricordo bene quel giorno in cui alla TV apparve questo annuncio...
È per me grande onore aprire ufficialmente il primo semestre della sorella Europea alla Hope's Peek Academy, il LIceo per i TAlenti dell'Unione Europea: la LITAUE!
Ricordo i fiochi applausi.
Allo schermo non si vedevano ma probabilmente non erano in tanti presenti all'annuncio.
Forse solo il personale della scuola, gli alunni e i loro genitori.
Io, Il preside X̶͇͔͔̦͍͐̑Ẋ̵̩̻͙̹̀͜X̴͙̤̜͆̂̃̑̌̈́̏̏̄̓̓̉̑̊͜ͅX̶̥̫̰͉͍̏͗͒̓̄͗̾̅̂̐͒͋͝X̴̨͎̪̩͕̖̻͋̀͛͗̀X̷̨͓̱̣̹̠͓͑̒́̓̈́̀̔̉̅̆̒́̉͘̚ ̷̡̤̱̫̙̘̗͇͙̮̏̇̉̿̐͐͊͊̎̂͘͝ͅͅ sono pronto a intraprendere questo viaggio.
E penso lo sia anche la nostra prima classe.
Il preside si girò verso i 17 studenti.
17 studenti sorridenti,
17 studenti entusiasti,
17 studenti. alcuni timidi alri fieri...
17 studenti speranzosi.
Ma non penso serva che vi spieghi perché tutto questo è andato a rotoli, vero? Sapete già che le storie di questo tipo non finiscono mai bene...
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Kyara era sveglia. Non sentiva stanchezza e non era nemmeno intontita dal sonno, non le sembra nemmeno di aver sognato. Le sembrava di avere battuto le palpebre e che il mondo si fosse fermato a quell'istante fino ad adesso.
La prima cosa che vide era il soffitto bianchissimo, che risplendeva ad una luce artificiale come quella degli ospedali.
La seconda cosa che notò fu che era sdraiata sulla sua schiena con braccia e gambe schiacciate verso il corpo, come un soldatino, e che questo rabbrividiva al lenzuolo fin troppo fresco.
Si alzò per sedersi. Il suo sguardo percorse le coperte, le sue pieghe che salivani sui piedi, le ginocchia il busto e...
Oddio..
ma
era nuda?!
Ok. Questo spiega i brividi dal freddo. Si alzò e andò verso quello che probabilmente era un armadio.
Sulle ante, anche queste bianchissime, c'era appeso un foglio di carta con il disegno di un manichino e una scritta a caratteri capitali in portogallo, la sua lingua natia.
"SI PREGA A TUTTI GLI STUDENTI DI INDOSSARE CORRETTAMENTE L'UNIFORME SCOLASTICA. CHI NON LO FARÀ VERRÀ RIGOROSAMENTE PUNITO.
-con tanti affetti, i bidelli <3
Otto si dice tanto affetto
No siamo in tre, quindi si usa il plurale"
Gli abiti sul manichino disegnato erano stranamente all'antica: un vestito dritto che terminava alle ginocchia con un colletto dalle punte particolarmente arrotondate, dal colletto usciva un fiocco ridicolmente grande e rosa, calzettoni neri e mocassini in cuoio marroni.
Trovò gli stessi indumenti riposti ordinatamente all'interno dell'armadio e cercò di metterseli.
"Oddio, non è male" pensò fra sé e sé dopo esserseli messi su. Le calzavano a pennello.
"Forse ha solo bisogno di qualche decorazione per renderlo più carino!" Guardò meglio nell'armadio e trovò una scatola con cerchietti, elastici, forcine (sia colorate che fini e nere) e una serie di nastri tra cui un bellissimo nastrino color lavanda:
"Perfetto!" La ragazza si legò poco sopra la vita il nastro e ci fece un fiocco di lato. Non era il suo migliore esperimento, ma non era nemmeno terribile.
Si guardò meglio allo specchio dietro l'anta, aveva i capelli arruffati ma le stavano bene! Il rosa era sicuramente il suo colore.
Notando che il vestito aveva delle tasche, si mise qualche nastro per emergenza.
Fu in quel momento che notò una piccola porta dorata al centro del muro davanti al letto.
Ma come diavolo c'era finita lì dentro?
Tutto quello che ricorda era l'apertura della LITAUE, il discorso del preside e... Un vuoto totale...
Cos'era successo dopo??
Cerimonia d'apertura, discorso del preside, applausi, vuoto...
Cerimonia, discorso, applausi, vuoto...
Si fiondò ad aprire la porta, già convinta che l'avessero rapita e imprigionata, colpì la porta con forza ma questa in realtà era socchiusa e si aprì con facilità.
La aprì del tutto e si infilò con agilità per uscire.
Si ritrovò davanti al muro opposto di un lungo corridoio, forse più bianco ancora della stanza, più luminoso. Dal muro della sua porticina si alternavano con vari metri di distanza dei quadri dai colori e i soggetti bizzarri: un palloncino che veniva pressato da un incudine cadente e in procinto di esplodere, una conchiglia abbandonata e scheggiata sulla sabbia, silouette stilizzate di ballerine... e così via per tutto il muro.
Si girò verso la sua porta e si rese conto che anch'essa era un quadro....di un orinatoio che si scioglieva su se stesso??
"Mas que Carralho...?"
La ragazza arricciò le sopracciglia per la confusione, ma non durò a lungo, perché dal quadro alla sua sinistra, una sorta di vignetta di un manga dove un topo viene schiacciato da bolle di testo, stava uscendo un'altra ragazza visibilmente più grande, forse due anni più di lei.
Kyara provò a salutarla in portoghese ma questa rispose con una faccia confusa. Alla fine si vennero incontro con l'inglese.
"Uhm... Hey hey!Io sono Kyara Amaral, forse mi avrai visto sui social come Kyri" intanto notò solo ora che anche lei aveva lo stesso vestito, forse era davvero un uniforme scolastica?
"ODDIO! QUELLA KYRI? Sono così contenta di conoscerti, io sono Nicole Giraudi,Ultimate voice actress, piacere!"
"Ma dimmi, Cosa ti piace? Qualcosa nello specifico? Cibo? Film? Musica? Dimmi tutto, coraggio!"
Kyara venne tempestata di domande e Nicole notò il disagio della più giovane
"Scusa! È che mi piace così tanto conversare che alcune volte esagero con le domande rompi-ghiaccio... Comunque...vedo che hai l'uniforme della LITAUE, sono lieta che anche tu abbia un titolo da Ultimate!"
"Uniforme della LITAUE? Aspetta... Questo è il liceo per ultimates europei?"
"Beh suppongo di sì, la lettera era firmata da parte dei bidelli e ricordo che ieri pomeriggio c'era l'apertura della scuola, uno più uno fa comunque due, no?"
Non aveva torto, Ma c'erano dei pezzi che continuavano a mancare.
"Hm... Comunque sì, sono anch'io un Ultimate! Ultimate Content Creator! Ma suppongo fosse abbastanza ovvio-"
"GROSSE PUTAIN, NIQUE TA MERE, FILLE DE PUTE, LAISSE MOI SORTIIIR!!!"
Una serie di strepiti decisamente poco aggraziati riecheggiò da vicino all'uscita del corridoio.
Kyara conosceva bene il francese, e quella era decisamente una ragazza francese in uno stato tra il terrore e l'ira.
"Eh?... Che..?" Chiese confusa la doppiatrice italiana.
"Proviene da un'altro quadro, dobbiamo andare ad aiutarla"
Kyara si avviò a passo veloce verso la fine del corridoio dove il quadro del palloncino li attendeva assieme alle imprecazioni e le minacce sempre più creative.
" Ehi, sembra avere la forma di un cuore" disse Nicole seguendo col dito la sagoma del palloncino.
"Q'EST QUE? LAISSE MOI SORTIR! LET ME OUT YOU GROSSE PUTAIN DE TA MERE ET TON PERE!"
"Ehilà! Riesci a parlare in inglese?" Chiese la content Creator con un volume di voce leggermente più basso rispetto alla ragazza per farsi sentire.
"Non lo so... Te riesci a TIRARMI FUORI DA QUI RAPITRICE MALEDETTA SMIDOLLATA IGNORANTE BASTARD-"
"Oh! Per aprire devi solo spingere leggermente il quadro e questo muoverà di lato automaticamente! Lo so, una figata."
Nicole mise le mani a cono e spiegò con entusiasmo il passaggio, ci fu un attimo di silenzio prima che un click ovattato facesse muovere il quadro rivelando una ragazza dai capelli lisci e di un rosa scuro che le cadevano in faccia rendendole difficile la visione.
"Oh aspetta" disse kyara dirando fuori un bel nastrone verde lime che sistemò a mo' di cerchietto che contastrava magnificamente con i capelli.
Nonostante la frangia nascondesse le sopracciglia della francese, l'idea del suo stato emotivo era comunque ben chiara, ma la sua statura inferiore la faceva sembrare più una bambina imbronciata e viziata.
La ragazza, sì o no della loro stessa età, si sporse in avanti e si guardò attorno.
I suoi occhi verdi come il fondo di una bottiglia fissarono per qualche secondo le due ragazze di fronte a lei.
Fece per parlare e mentre Kyara si aspettava un qualcosa di simile a "grazie" o un "dove sono?".
Quello che uscì dalla sua bocca, però, fu qualcosa di molto meno cortese.
"Meh, la voce è ascoltabile ma quei capelli disordinati e sfibbrati dalla tinta rosa? Perdiamo punti tesori miei, perfino François il punkettaro di paese diventa un caso facile da sistemare"
"Cosa-?"
"Poi rapire gente e costringerla a indossare dei grembiulini da asilo per chissà che culto? È una red flag pazzesca..."
"Spe no, noi non abbiamo fatto niente!" Disse Nicole mettendosi le mani avanti e rivolgendole alla ragazza francese.
"Ci siamo risvegliate dietro questi quadri confuse esattamente come te!"
"Ah... quindi anche voi non ricordate nulla di ieri sera?"
"Ipotizzavo avessimo fatto cose mooolto noiose e burocratiche con la LITAUE e che quindi il cervello ha rimosso per sopravvivere e tutto"
"Non ha un cazzo di sens- vabbè, comunque. Moi Je suis Camille Blanchard, Ultimate Match maker. Se avete bisogno di una mano con il match perfetto sapete a chi chiedere"
"Noa è come pensavi, si sono svegliate altre ragazze"
Le tre si girarono verso la curva del corridoio dove una ragazza dai capelli chiarissimi e occhi di un intenso blu zaffiro sembrava parlare con qualcun'altro. La ragazza si girò e vide le tre che la fissavano.
"Oh, perdonatemi per l'interruzione"
"Nessun problema" disse Kyara avvicinandosi "sei smarrita anche tu in questo posto?"
La ragazza dai capelli chiari annui sorridendo con garbo.
"Io sono Kyara"
"E io Niki! Piacere di conoscerti! E quest'altra è f r a n c e s e" bisbigliò fortissimo Nicole nascondendo con la mano il lato delle sue labbra, come se servisse a rendere il tutto un segreto.
"Ugh, Italiane... Il mio nome è Camille comunK- uh comn... COMUNCUE! OH GROSSE MERDE JE TRES DETESTE ANGLAIS"
La ragazza capelli bianchi occhi blu rimase un po' confusa dalla situazione, ma quando si formò del silenzio disse con molta grazia e pazienza:
"Io sono Csilla Mészáros, ultimate folk dancer, il piacere di conoscervi è tutto mio" Csilla sorrise e porse la mano a Kyara che un po' titubante la strinse.
Mentre Csilla procedeva a stringere la mano alle altre due ragazze, un'altra adolescente, più scura e dal fisico più scolpito, spuntò da dietro l'angolo.
"Oh Heylà! Vedo che non siamo mai in pochi qui. Anche voi Ultimate giusto?"
Camille si avvicinò con un luccichio strano negli occhi appena vista quest'altra ragazza. Kyara pensò che se la stesse mangiando con gli occhi.
Camille tossì e rispose "uhm, Oui. Moi, io sono Camille Blanchard Ultimate Matchmaker".
La francese porse in avanti il tesissimo braccio dovendolo inclinare leggermente verso l'alto per la differenza di altezze tra lei e la ragazza dai capelli sistemati in varie code marrone scuro e azzurri e che culminagano in uno chignon alto azzurro, era come una cascata che percorreva terreni scuri e privi di erba.
Questa sorrise divertita e strinse la mano abbassando alla Matchmaker il braccio
"Non era necessario, ho sentito le presentazioni prima, ma grazie lo stesso. Mi chiamo Noa Mariam Salleh Vonnegut, ma molti mi chiamano solo Noa Salleh. Voi però siete i benvenuti a chiamarmi solo Noa. E sono l'Ultimate Thriathlete"
"Con voi dovremmo essere tutti quindi."
"Uhm in realtà no: siamo in 17 quindi manca ancora una persona."
"Oh vero, grazie Csilla."
"Prego."
"Beh, raggiungiamo comunque le altre e aspettiamo l'ultimo Ultimate"
"Quindi siamo sicuri che siamo tutti Ultimates?" La content creator sentiva ancora mille dubbi in testa.
"Beh sì, l'ultima cosa che ricordo è noi che entriamo nella scuola dopo tutti i convenevoli dell'apertura."
Kyara avrebbe voluto ribattere, ma c'erano troppe domande irrisolte per capire se l'ipotesi della triatleta fosse abbastanza fondata o meno.
Quando girarono l'angolo, videro una sorta di mini soggiorno con tre persone che le aspettavano su sediette scure; sembravano gocce di inchiostro sul foglio candido e luminoso che erano le pareti.
La stanza si diramava in altri due corridoi: quello più vicino, alla loro sinistra, era un largo arco a volta con un portone a due porte in legno scuro e rossiccio con pomelli neri, più avanti c'era a sinistra un altro corridoio di quadri.
Evidentemente dovevano esserci altre stanze, suppose Kyara notando che uno dei quadri era ampiamente aperto rendendo ben visibile il soggetto: era un ritratto di un ragazzo dai capelli blu; le ciocche erano divise da forti linee gialle e i lineamenti del mento piuttosto delicati andavano in contrasto con l'aspra espressione di terrore, panico e odio nel resto del viso.
L'inquietudine del quadro toglieva il fiato.
"Non capirò mai l'arte contemporanea" borbottò Camille alla Content Creator indicando il quadro.
"Sembrano più bozze di dipinti mai finiti con pennellate tutte a caso con colori a caso, è come se si stufassero e appendessero il quadro lasciandolo a metà".
Dopo aver visto il quadro, la ragazza dai capelli rosa chiaro realizzò che una delle tre persone era proprio il ragazzo del ritratto: stessi capelli, stesso mento... Stesso sguardo spaventato.
Una ragazza dai capelli castani legati in due codini alti teneva una mano sulla spalla del ragazzo, che intanto farfugliava qualcosa in tedesco.
"Si è svegliato adesso?"
La terza persona, una ragazza dai capelli grigi annuì.
"Ma è entrato nel panico da quando ha visto il quadro della sua stanza"
Noa squadrò il ragazzo e si avvicinò
"Non disperare angioletto, vedrai che andrà tutto bene!" La seconda ragazza manteneva il contatto fisico e continuava ad incitarlo a riprendersi.
"Debora lasciagli spazio che non riesce a respirare con te attaccata" disse Noa spingendo via la ragazza che non disse nulla e andò dalle nuove arrivate.
La ragazza con i capelli grigi invece rimaneva vicino al muro osservando sia loro che Noa e il figuro impanicato.
Kyara sentì i due parlare in tedesco, ma non poté ascoltarli più di tanto.
"Ma salve, bellissimi angioletti!
Qualcuno di voi potrebbe già conoscermi ma mi presento: l'angelica Debbylic è proprio qui davanti i vostri occhi, l'Ultimate Lyricist in persona!"
Camille storse il naso un po' disturbata dall'energia della ultimate.
Kyara non aveva mai sentito parlare di alcuna Debbylic in tutta la sua vita.
Nicole era entusiasta.
"OMMIODDIO SONO UNA TUA GRANDISSIMA FAN. Ho ascoltato tutta la discografia! Ho perfino combattuto contro gli haters su internet quando si è sfasciato l'I.A.! Ammetto ero un po' triste, ma ho sempre creduto nella tua versione dei fatti, Debora!"
"Ne sono felice angioletto, ma chiamami pure Debby, Debora non è assolutamente un opzione"
Quando disse ciò il suo sguardo si spostò verso la Triatleta solo per un'istante, quando tornò indietro notò la povera e insicura Monica messa tutta in disparte. Sicuramente non aveva abbastanza autostima per trovare il coraggio e presentarsi ad altre persone, povero angioletto. Non poteva assolutamente permettersi ciò! Avrebbe risolto immediatamente la situazione o non si chiamava più Debbylic!
Monica non fece in tempo a capire perché la cantautrice si stesse avvicinando che questa la prese di forza per il braccio e tutta sorridente la piazzò davanti il trio di capelli di tonalità di rosa.
"Oh non essere timida mia cara! Presentati a questi angioletti!" Debby faceva ampi gesti energici incitando la ragazza che si massaggiava il polso per la presa.
"Apprezzo il gesto, ma non era necessario.... Davvero, so presentarmi da sola" disse parendo un po' fredda.
Si rincompose e disse in maniera molto meccanica e formale:
"Sono Monica Cecchini. È un piacere conoscervi. Sono l'Ultimate Graphic Designer"
"Contattatemi pure alla mail [email protected] per qualsiasi eventuale offerta: se vi serve un sito sugli hot dog, una copertina per un nuovo libro, o volete semplicemente fare un regalo originale a qualcuno di caro...
Dovrei rispondere nel giro di una o due ore massimo nei festivi"
"Due ore solo?? Prendi davvero seriamente il tuo lavoro! Complimenti" disse interessatissima Nicole.
"Tsk, ti prego, i moderatori della mia app di incontri la pagano veramente cara se non controllano chat, combinazioni e feedback dopo più di un'ora e mezza" si vantò Camille facendo sentire il suo accento francese che fece incupire sia Debby e Monica che Nicole.
"Francese..." Dissero in coro guardandola male.
"Italiane..." ricambiò lei.
Kyara rimase confusa di quello che stesse succedendo, finché non notò che Noa stava tornando con il ragazzo dai capelli a lapislazzulo. Notò solo ora che il ragazzo reggeva una sorta di quadernino, e che le sue mani fossero piene di calli e coperte in parte di cerotti.
Notò anche che il ragazzo indossava gli stessi loro indumenti ma il fiocco al collo era azzurro piuttosto che rosa come quello di tutta.
Quella scena da mezzogiorno di fuoco si volatilizzò quando anche le altre notarono il loro avvicinamento.
Con un sorriso gentile sulle labbra e un'aria cordiale e riservata si presentò
"Ciao, sono Aster Sirius Morgenstern.
Uhm, usate solo il mio primo nome, per favore...
Sono l'Ultimate Dream Painter, piacere di conoscervi!"
Anchegli, come Noa, aveva un forte accento tedesco.
"Scusatemi per la scenata di prima, ma il quadro davanti alla stanza in cui mi sono svegliato... Beh era di mio padre ed è una storia abbastanza complicata"
"Oh vero! L'avevo già visto ad una mostra fatta qualche mese fa: è l'ultimo quadro fatto da tuo padre prima che morisse, mi dispiace per te, non dev'essere una bella esperienza."
Kyara diede una leggera gomitata a Nicole, come per dirle di tagliare corto.
Nicole afferrò il concetto
"Però i suoi quadri erano davvero squisiti"
Camille prese l'attenzione di tutti
"Una domanda sorge spontanea quindi:
chi ha messo quei quadri come porte? Chi li ha dipinti? E perché sono tutti seri e depressi?"
Il silenzio cadde nel salottino, solo un rumore meccanico costante rimaneva perpetuamente in sottofondo.
"Mi dispiace dovervi lasciare dubbio, Camille, ma forse queste domande è meglio farle in presenza di tutti. D'altronde, voi quattro dovete ancora conoscere gli altri ultimates" spiegò Csilla con tono calmo e gentile.
"A proposito, dove sono gli altri?" Chiese Aster
"Sono andati in avan scoperta mentre noi vi aspettavamo, credo che adesso possiamo andare e raggiungerl-"
Mentre Monica rispondeva alla domanda, si era avvicinata alla porta chiusa e aprì entrambe le ante.
Kyara e gli altri si avvicinarono per vedere cosa aveva bloccato la grafica
"Mein gott" esclamò Noa con un cenno di irritazione verso la scena.
Quello che il gruppo vide fu una pianta da appartamento venire lanciata verso il muro alla loro destra.
Ad aver lanciato il vaso, intuirono dalla posa e dalla zona, fu un ragazzo particolarmente alto e dai capelli che variavano dall'arancione al rosso rubino. Aveva l'aria pensierosa ed era visibilmente assorto nei suoi pensieri.
"LUIS MA CHE CAZZO FAI?" Noa si fece strada e si avvicinò al gigante.
"Oh ciao, Noa, giusto? Quelli devono essere gli ultimi che mancavano" il ragazzo era visibilmente più alto della tedesca, ma probabilmente di tutti.
Prima che Noa potesse dire qualsiasi cosa il ragazzo si avvicinò alla porta.
Sembrava parecchio rilassato e aveva un sorriso accattivante sulle labbra. I suoi occhi azzurrissimi brillavano di curiosità ad ogni sguardo.
Kyara percepì un bisbigliatissimo e silenziosissimo "smash" da parte di Camille.
"Ciao, sono Luis Catalán, il vostro amichevole avventuriero di quartiere.
Sono l'Ultimate Treasure hunter e ho fiuto per i misteri e le scoperte epiche."
"Per questo si era preso la responsabilità di ESPLORARE le altre stanze. ESPLORARE, che sono abbastanza sicura NON significhi lanciare piante a caso!" Disse con le mani sui fianchi Noa.
Luis ignorò la provocazione e, con le mani sui fianchi disse sorridente ai nuovi arrivati "Entonces, ¿cómo estás hoy? ¿Listo para sumergirte en una emocionante aventura?"
"Non ho capito un cazzo ma nel dubbio smash" ripeté bisbigliando Camille.
Luis rise, notò poi il quadernino di Aster: "scusami, posso prenderlo? Grazie".
Prima che Aster potesse rispondere il rosso prese il quaderno e lo lanciò come un frisbee nella stessa direzione del precedente lancio.
Videro il quaderno roteare verso una scalinata alta, ma prima che potesse sbattere contro i gradini una ruota di lame cadde roteando dall'alto e scomparve tra i gradini tagliando perfettamente in due il quaderno che finì ai piedi della scalinata.
"Il mio sketchbook..."
"LUIS!"
"Già, come pensavo... Le scale sono bloccate da una trappola mortale."
"SÌ MA NON C'ERA BISOGNO DI DISTRUGGERE IL SUO SKETCHBOOK"
Luis osservò Aster raccogliere il quaderno ora diviso a metà.
"Non vedo il problema, Hermosa, adesso ha ben due quadern- AH!"
Luis ricevette un calcio al ginocchio da parte della ragazza triatleta
"Aster, mi dispiace per il tuo sketchbook" disse ella subito dopo.
Aster cercò di far ricombaciare i due pezzi
"Oh non preoccuparti, certo, mi dispiace per i disegni ma per lo meno posso ancora utilizzare la carta"
Kyara iniziò ad osservare la stanza, sembrava essere un atrio bello spazioso e alto. Anche se le pareti erano colorate di verde e le poche colonne erano di un forte color zolfo, si respirava un'aria di solennità insolita. Poi, oltre le scale con la sega, c'era un'altra fila che scendeva ad un piano inferiore mal illuminata.
Non sembrò essere l'unica incuriosita dato che un'altra persona, dai capelli a caschetto neri, sembrava ficcanasarci ingenuamente. Il battibecco del cercatore di tesori e della triatleta, che era intanto continuato tra un insulto di lei e una frecciattina di lui, terminò proprio per quella tematica lì:
"Stellina, ho capito, ma non posso nemmeno rischiare incautamente di tagliarmi un- MIERDA! ENEA ATTENTO!"
La personcina che si era affacciata alla scala tenebrosa venne tirata indietro da un altro studente ancora, poco prima che vari laser rossi brillassero dall'entrata, bruciando per poco il nasino del corvino.
"Fiuuu, c'è mancato un soffio" disse il ragazzo salvatore, visibilmente più basso di tutti, mentre gli altri raggiungevano i due.
"State bene angioletti?" Chiese Debora abbassandosi leggermente tenendo la mano sul ginocchio. Kyara notò solo in quel momento che la cantautrice tendeva a nascondere sempre la mano sinistra, anche prima correndo verso la quasi morte del piccolo corvino.
"Scusa..." Disse timidamente il ragazzo che era stato chiamato Enea dal rosso.
"Franco! Ottimo lavoro di riflessi"
Un terzo ragazzo si avvicinò al gruppo, era il secondo più alto dopo Luis e aveva dei capelli corti con una frangetta e una ciocca lunga davanti all'orecchio destro.
"Grazie Sal! Ma ero solo più vicino" rispose con la stessa energia quello che evidentemente era Franco: un ragazzo più basso perfino di Aster e Camille, anche se di poco, e con capelli biondi e lucenti che arrivavano alle spalle e con hn codino alto dietro che ne raccoglieva qualche ciocca.
"Sal" si girò verso il gruppo sempre più grande e tutto sorridente si presentò.
"Ma salve! Sono il favoloso Salvatore Colombo, l'Ultimate Detective!" Salvatore allungò vari bigliettini da visita facendo l'occhiolino ai nuovi risvegliati.
"Vi faccio uno sconto perché mi sembrate simpatici"
"Perché non ho ricevuto un biglietto da visita?" fece notare Camille.
"Ho detto simpatici, non francesi".
Camille si segnò sulla lista nera mentale Salvatore Colombo.
Il biondino si fece avanti:
"Salve! Io invece sono il favoloso Franco Narcisi, ultimate copycat e assistente di Salvatore! Tenete altri bigliettini!"
"Vi faremo un secondo sconto perché non siete francesi"
"TA MERE PUTAIN"
in molti risero, tra cui i due investigatori
"Su signorina, si scherza!"
Salvatore allungò un paio di biglietti da visita alla Matchmaker, lei accettò con riluttanza ma rimanendo imbronciata ai due.
"Italiani..." Borbottò in francese.
Kyara ridacchiava così come gli altri, quando notò che il corvino che aveva quasi rischiato la vita si guardava attorno con fare intimorito. Kyara si avvicinò a lui.
"Stai bene?" Chiese sorridendogli gentilmente.
"Io sono Kyara e tu?"
Il ragazzo la squadrò per qualche secondo per poi dire un fievole "Enea Nikolli". Csilla si avvicinò ai due
"Se permettete, Enea non sembra parlare o comprendere né l'inglese né alcuna lingua conosciuta dal resto di noi. Sappiamo solo il suo nome e che è l'Ultimate Plantsitter"
Nel mentre, Noa si avvicinò a Salvatore e Franco:
"Avete trovato nulla?"
"Non proprio: le scale sono bloccate da dei sensori che distruggono tutto quello che tocca i gradini" Luis indicò le due file di scale mentre Franco diceva ciò.
"credo ci fosse una porta in quel muro perché è particolarmente vuoto, ma è stata murata evidentemente" Franco indicò un muro completamente vuoto e verde se non per una piccola fessura che formava un quadrato enorme mentre Salvatore diceva ciò.
"e quella porta invece è chiusa a chiave" disse Salvatore indicando una porta affianco all'entrata dei dormitori, in ebano e ben decorata.
"Non disperare dolcezza, magari il secondo gruppo ha trovato qualcosa" disse Luis mettendo un braccio attorno al collo di Noa, ma lei glielo rigirò facendogli anche male.
Kyara si allontanò dalla scena incuriosita dal corridoio bianco al lato opposto ma sullo stesso muro di quello da cui sono sbucati loro.
Nicole e Camille la seguirono incuriosite.
Il corridoio si biforcava formando una F con due stanze, la prima sembrava bella grande e la porta (normalissima porta nera) era socchiusa.
Quando la aprì, la scena che vide fu particolarmente caotica:
Una persona bionda dal gender non defibile era in equilibrio sul tavolo tenendo un cucchiaio sulla punta del naso e saltellando da una gamba all'altra, un altra persona dal gender non definibile e con folti capelli turchesi legati in un codino alto batteva le mani cantando energicamente la canzone del circo ed infine, un ragazzo dalla carnagione scura e i capelli color prugna, anche questi legati in parte con un codino alto, che guardava la scena preoccupato.
"Enid, ti prego fai attenzione-"
"Tranquillo Momo, sono un esperto in questo campo! Hop! Hop! E ho-AAAAAHHH!"
Bum.
Lx biondinx cadde a terra e il cucchiaio rimbalzò sulla sua testa e cadde di fianco.
"STO BENE!"
"HAHAHA! TI PREGO ENID! FALLO ANCORA! FALLO ANCORA!" Lx ragazzinx, palesemente più bassx del gruppo, con i capelli azzuro guardò con gli occhioni Enid tenendo le mani giunte, finché non notò che all'entrata della stanza c'era la nostra protagonista con la francese e la doppiatrice al suo seguito
"ENI, MOMO! GUARDATE GUARDATE! NUOVA GENTE"
Enid si rigirò ed entrambi fissarono le tre ragazze mentre lx piccoletx correva verso di loro. Enid fece una capriola e si rialzò per seguirlx e l'ultimo li raggiunse camminando.
"SALVE! Voi chi siete? IO sono Camille Stephane d'Aureville e LEI è- uhm..." Lx ragazzinx tuttx sorridente si blocco per qualche secondo fissando la mano che sembrava tenere in mano qualcosa di invisibile. Scosse un pochetto la testa e riprese un sorriso leggermente più forzato
"DICEVO! Sono Camille Stephane, Ultimate Ventriloquist!"
Camille rosa fissò Camille azzurrx.
"..."
"..?"
I due si scambiarono qualche frase in francese che Kyara riuscì a tradurre in "SÌ CAZZO, UN COMPAESANO" varie esclamazioni felici e qualche vaga spiegazione di dove abitassero di preciso.
Poi Camille si presentò a Camille e iniziarono a ridere e parlare di quanto fosse una coincidenza assurda e di piani malefici da gremlin.
"Kyara confermi?" Disse Nicole di punto in bianco, riprendendo l'attenzione della content creator.
"Come scusa?"
"Stavo dicendo che questa sala pranzo è troppo piccola per essere scolastica, ma è anche vero che siamo la primissima classe e all'apertura avevano parlato di costruire una sorta di gazebo aggiuntivo, il che ha senso: la mia scuola elementare aveva ben DUE stanze per la mensa!"
Kyara guardò meglio la stanza:
Le pareti erano di un arancione molto chiaro e i tavoli erano disposti in modo da formare una C con 17 sedie sparse intorno al perimetro di questi.
Notò che il muro a sinistra aveva una fessura bella grande da cui si intravedeva la cucina, notò anche due ragazzi, uno con una coda di cavallo lunga e scura e uno con i capelli rossi e spettinati.
"Sì... Stavate esplorando la stanza, uhm.. Enid, giusto?"
"ODDIO MI STAVO dimenticando di presentarmi!"
"Mi chiamo Enid, faccio lo Stuntman! Per questo stavo facendo l'equilibrista sul tavolo, Camille mi stava sfidando! E tu invece? E anche tu e tu! Posso stringervi la mano?"
Nessuno fece in tempo a rispondere che Enid subito lo fece facendo barcollare Camille Blanchard dall'inaspettata energia dellx ragazzx.
Le tre fecero l'ennesimo giro di presentazioni, Camille aveva deciso che non avrebbe più ripetuto il suo nome per almeno un giorno, e il ragazzo dalla pelle scura riuscì finalmente a parlare in quel gruppetto caotico.
"Felice di conoscervi, io sono Mohan Darsha, Ultimate Classic Indian Dancer, spero andremo d'accordo"
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ATTENZIONE
questo capitolo è stato diviso in due per poter inserire tutte le grafiche
Troverete il resto nel capitolo inviato subito dopo.
Wattbug merda
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