Gigolò - K.Sj. 🔞
Trama: Quella sera Seokjin si presentò all'indirizzo indicato, pensando di dover affrontare uno dei suoi soliti turni di lavoro.
Oramai era un esperto nel settore, l'affascinante uomo sapeva sempre come gestire le clienti del sito a cui prestava servizio, persino quelle più difficili da soddisfare o quelle dai gusti più particolari ed estrosi.
Eppure quella sera, a Kim Seokjin capitò una cliente diversa da tutte le altre.
La ragazza era inesperta, pura, innocente; una rara perla preziosa e attraente, un'anima pulita con cui Seokjin non pensava avrebbe mai potuto avere a che fare.
Possibile che la ragazza avesse pagato per far sì che lui prendesse la sua verginità?
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Era tarda sera.
Jin parcheggiò la sua auto nello spazio adibito alle macchine.
Spense il motore, e rimase seduto, fermo nell'osservare attentamente l'ambiente circostante.
Quel quartiere era un posto calmo, tranquillo; in giro non c'era anima viva, e gli unici suoni sottostanti provenivano dalle altre auto in corsa, che lentamente percorrevano il tratto di strada adiacente al palazzo dove si sarebbe dovuto recare a breve.
L'uomo chiuse gli occhi e sospirò; si preparò mentalmente per affrontare un'altra stancante, faticosa, ma intensa e piacevole nottata di lavoro.
'Chissà chi mi toccherà questa volta.' Pensò l'affascinante corvino mentre scese dal veicolo.
Kim SeokJin era lo gigolò più richiesto e desiderato; da anni lavorava per un sito online che si occupava di fornire accompagnatori e accompagnatrici che potessero soddisfare le esigenze, i desideri e i gusti di numerosi clienti, di ogni sesso e età.
E la clientela femminile impazziva per SeokJin; alcune donne erano diventate così ossessionate dal giovane ventottenne, che erano disposte a sborsare cifre esorbitanti, pur di trascorrere qualche ora con quest'ultimo.
Tutti gli accompagnatori e accompagnatrici avevano un profilo collegato al sito per cui ciascuno di loro offriva i propri servizi; ogni cliente se lo desiderava, aveva la possibilità di rilasciare una recensione positiva o negativa al partner con cui aveva avuto lo speciale incontro.
Jin ovviamente era quello che aveva ricevuto il maggior numero di recensioni positive; non aveva mai ricevuto un commento negativo, e per questo ogni cliente, dopo aver visto le foto dell'avvenente maschio, e dopo aver letto i pareri dei clienti passati, chiedeva di poter fissare un appuntamento con lui.
Il capo di Jin era fortemente orgoglioso del lavoro del ragazzo; lo aveva preso sotto la sua ala protettiva da quando era un giovane diciannovenne, si era molto affezionato a lui ed era fiero del successo che aveva ottenuto e che stava continuando ad ottenere.
Grazie a lui, i guadagni salivano alle stelle, aumentando di settimana in settimana; il sito si bloccava spesso a causa delle numerose segnalazioni, e la casella di posta elettronica ogni volta impazziva per i nuovi messaggi che spuntavano in continuazione.
Jin non era il più voluto solo per il suo bell'aspetto, e per i pareri positivi della clientela; ma anche perchè era l'accompagnatore più versatile.
Molti suoi colleghi e colleghe erano specializzati in qualcosa di particolare; chi preferiva essere un dom, chi un sub, chi si dedicava unicamente al bondage, chi invece era esperto di gadget e giocattoli erotici.
Chi aveva preferenze per i clienti più maturi, chi invece per i più giovani; molti avevano i loro kink, e ogni cliente sia uomo che donna, dopo essersi rivolto al sito ne usciva sempre completamente soddisfatto.
Kim SeokJin invece non aveva una specialità; era lui la specialità.
Avanzò con passo lento ma deciso verso l'ascensore; dopo essere entrato, selezionò il piano desiderato.
Afferrò il cellulare dalla tasca del suo giubbotto e ricontrollò il nome della donna che avrebbe dovuto soddisfare quella sera; corrugò le sopracciglia, appena notò che non aveva ricevuto molti dati personali della cliente, esso aveva solo nome, cognome, indirizzo e numero di telefono.
"Non c'è scritto quanti anni ha..." Pensò l'uomo ad alta voce, accigliandosi per l'assenza di quel particolare.
Non era un gran problema per Jin in realtà, quest'ultimo era abituato a trattare con persone di ogni età, anche se la maggior parte delle volte, era tenuto ad intrattenere signore di un'età molto più avanzata della sua.
Le uniche clienti più giovani che aveva avuto in tutti quegli anni, erano state due sensuali e provocanti donne di rispettivamente 35 e 37 anni; il resto delle donne con cui aveva avuto il piacere di lavorare, avevano avuto un'età superiore ai 40.
Jin sorrise compiaciuto; si divertiva a giocare con le Noona più grandi, e a lui non dispiaceva essere il loro toy boy.
Le stuzzicava, le torturava, le prendeva in giro; spesso aveva trovato donne sessualmente frustrate, di cui il loro unico scopo era quello di farsi fottere violentemente da un enorme cazzo giovane e energico.
Invece Jin si divertiva a farle scoppiare dall'eccitazione, a stimolare i loro sensi il più possibile, a far uscire le loro voglie e fantasie più nascoste, prima di dar loro il tanto desiderato e atteso orgasmo.
Le porte dell'ascensore si aprirono, e con la sua camminata lenta ma sensuale cercò il nome della cliente con cui avrebbe trascorso un'appassionante nottata di fuoco.
Controllò l'orario sul suo elegante orologio da polso, constatando che fosse in perfetto orario: erano le 23:30 precise.
Jin suonò il campanello e rimase in attesa della sua signora; ma appena la porta si aprì, e la figura della femmina poco a poco si rivelò agli occhi del corvino, essi si spalancarono a dismisura.
Una bellissima donna.
Anzi, una bellissima ragazza.
Jin rimase sconcertato dalla bellezza della giovane; mai nella sua carriera di gigolò gli era capitato un episodio simile.
'Ma è giovanissima... avrà vent'anni!' Pensò dentro di sè, incredulo che fosse davvero la ragazza di fronte a lui, la cliente che lo aveva richiesto per un incontro dedito al sesso selvaggio.
'Non è possibile, sarà la figlia.' Ipotizzò Jin, anche se gli sembrava poco probabile che una madre fissasse un appuntamento con uno gigolò, avendo la figlia presente in casa.
"Y/N?" Domandò con tono incerto il maggiore.
Questa situazione era nuova per lui, ed era la prima volta che percepiva del disagio durante un incontro di lavoro.
La ragazza annuì debolmente, e il cuore di Jin perse un battito.
'Sul serio? È così giovane e bella... davvero ha pagato per fare sesso con un prostituto?'
I pensieri nella mente di lui continuavano ad aumentare e a tormentarlo, numerose erano le domande che avrebbe voluto porre alla più bassa, ma cercò di essere il più professionale possibile.
"Sei Kim SeokJin?" Chiese lei, e Jin si immobilizzò nell'udire il suono incantevole della sua voce.
"Sì. Ma puoi chiamarmi solo Jin." Rispose lui, donando alla minore un dolce sorriso, che fece arrossire il volto della ragazza.
"Prego."
La ragazza si spostò di lato, e invitò Jin ad entrare nel suo appartamento; l'uomo con educazione chiese il permesso e appena fece il suo ingresso, perlustrò rapidamente l'interno della casa, trovandola semplice, graziosa e ordinata.
Jin si tolse le scarpe, notando con la coda dell'occhio che Y/N era rimasta come pietrificata, in un angolo del salotto.
Sul viso del maggiore si presentò un ghigno malizioso; aveva già compreso che la sua giovane cliente fosse un tipo timido, e sapeva che quella notte avrebbe dovuto prendere lui il comando.
Ne era felice; Jin amava dominare la propria partner a letto, anche se in alcuni incontri si era dovuto far sottomettere dalle clienti, il corvino aveva una personalità e un carattere dominanti.
"Posso... posso offrirti da bere?" Chiese Y/N con voce titubante, e Jin ridacchiò, intenerito dalla timidezza della ragazza.
Quella era una situazione davvero singolare... era sicuro che quell'incontro sarebbe rimasto nei suoi pensieri per molto tempo.
E non solo l'incontro; Jin aveva avuto a che fare con centinaia di donne, ma non ne aveva mai incontrata una lontanamente simile a lei.
"No ti ringrazio tesoro, sono a posto così." Rispose ammiccando e facendo l'occhiolino a Y/N, che distolse immediatamente lo sguardo, per non far vedere a Jin quanto quel piccolissimo movimento della palpebra la destabilizzò.
'È troppo timida... non posso credere che sia disposta a fare sesso con uno sconosciuto.' Pensò ancora lui.
"Io... invece ho sete. Scusami un attimo." Sussurrò Y/N.
"Beh, è casa tua. Non devi chiedermi il permesso per bere un po' d'acqua." Scherzò divertito il corvino, che seguì la figura della giovane mentre si recava in cucina.
Gli occhi di Jin si posarono sul fondoschiena della minore, ricoperto da un paio di pantaloncini arancioni.
Nella sua mente apprezzò quel sedere così tondo e formoso, e le lunghe gambe scoperte; la ragazza aveva un bel corpo, e le domande di Jin sul motivo del perchè lui si trovasse lì, continuarono ad aumentare.
Y/N trangugiò velocemente un bicchiere colmo d'acqua fresca, e lentamente ritornò in salotto, dove il bellissimo sconosciuto la stava aspettando.
Vide la figura di Jin seduta sul divano, le gambe accavallate elegantemente e un braccio poggiato sul bracciolo del divano color ebano, facendo assumere al maggiore una posa aristocratica, quasi regale.
"Mi sono accomodato, spero non ti dispiaccia." Disse Jin appena Y/N lo raggiunse.
Quest'ultima negò con il capo, e si sedette sulla poltrona posizionata di fronte a lui; Y/N si sentiva estremamente a disagio, percepiva lo sguardo insistente, curioso e lussurioso del moro su di lei, e non era abituata a ricevere attenzione e considerazione da parte di un individuo così affascinante e attraente come Jin.
Alto, spalle forti, corpo muscoloso e tonico, sguardo dolce ma allo stesso tempo sexy, e labbra così piene e carnose da spingere qualsiasi persona esistente sul pianeta a desiderare di provare la loro morbidezza e sofficità.
Quell'uomo era una gioia, uno spettacolo per gli occhi di Y/N.
"Mi scuso, ti sto dando del tu senza nemmeno avertelo chiesto. Non vorrei che questo ti avesse infastidita o altro."
Y/N si affrettò a negare ancora una volta.
"Puoi darmi del tu... sono più giovane di te." Disse lei con un filo di voce.
Jin continuò a studiare accuratamente ogni reazione della minore; sperava ardentemente che la ragazza riuscisse a sciogliersi in qualche modo.
Sapeva trattare con ogni tipo di cliente, ma con una ragazza giovane, timida e insicura, non sapeva come comportarsi.
Era stato preso alla sprovvista; tutto questo era nuovo per lui... non sapeva come avrebbe dovuto prendere la fanciulla, se giocare con lei, scherzare e torturarla come faceva con le altre clienti, o se trattarla con dolcezza e abbandonare l'idea di scoparla selvaggiamente.
Jin deglutì; per la prima volta, non sapeva come agire con una sua cliente.
Dentro di sè si ordinò di doverla conoscere un po' meglio, prima di dire o fare qualcosa che potesse mettere la ragazza ancor più in imbarazzo.
"Perchè non ti siedi accanto a me? Facciamo due chiacchiere." Disse dolcemente lui, picchiettando il posto libero al suo fianco.
Ma Y/N scosse la testa in segno negativo, rispondendo che avrebbe preferito rimanere sulla poltrona.
Il corvino alzò un sopracciglio; stava cercando di mettere la ragazza a suo agio, ma quest'ultima non gli stava nemmeno dando la possibilità.
Decise quindi di alzarsi.
Appena il maggiore si alzò dal divano, il battito del cuore di Y/N accelerò; Jin fece due passi, trovandosi subito di fronte alla figura seduta di lei.
Quando Y/N si accorse che il suo viso si trovava fin troppo vicino al cavallo dei pantaloni di Jin, cercò di allontanare la testa appiattendo essa e il proprio corpo sulla poltrona; gli occhi di lei si alzarono, notando che il maschio la stesse osservando dall'alto con un sorriso strafottente disegnato sulle labbra.
Jin stava apprezzando particolarmente quella situazione, e non per la posizione in sè, ma anche perchè si stava divertendo a giocare con la povera ragazza.
Decise però di smetterla di fare lo stronzo, e si piegò sulle ginocchia, posando i gomiti sui braccioli della poltrona, e intrappolando interamente la figura di Y/N.
"Non hai indicato alcuna preferenza sul modulo." Sussurrò l'uomo, e Y/N abbassò lo sguardo, mordendosi un poco il labbro inferiore.
Adesso che si trovava vicino a lei, Jin potè intravedere meglio il viso che la ragazza tentava di nascondere grazie ai capelli sciolti; il nasino piccolo, le labbra carnose come le sue e apparentemente morbide, i lineamenti dolci e delicati, e le guanciotte rosee, che in quel momento sembravano ancor più scure.
Il moro sorrise, trovò la giovane cliente molto carina; per lui passare la notte con lei sarebbe stato un piacere nel vero senso della parola.
"Ho visto che non era obbligatorio." Rispose lei con voce insicura.
"Già, è per questo che hanno mandato me."
Quando lo sguardo di Y/N diventò confuso, Jin si affrettò a spiegare.
"I miei colleghi sono specializzati in qualcosa di particolare... io no. Io sono in grado di soddisfare qualsiasi richiesta, qualsiasi fantasia erotica che vorrai. Basta chiedere dolcezza, e sarà fatto." Sussurrò sensualmente il maggiore.
Gli occhi di Jin si oscurarono, una nota di lussuria e libidine nascosta in quelle ammalianti sfere.
Il corpo di lui si accostò ancor di più a quello di lei, che nel frattempo era enormemente arrossita, appena realizzò ciò che il seducente sconosciuto le aveva appena detto.
"Sai, di solito sono molto richiesto. È la prima volta che mi presento per una cliente che non ha fatto domanda apposta per incontrare me." Continuò il moro.
"Ho visto... ho dato un'occhiata al tuo profilo." Rispose Y/N.
La minore incrociò lo sguardo del più grande, vedendo che la stava guardando con voracità.
Si sentì mancare sotto il suo sguardo affamato e famelico.
"Ti sei informata su di me quindi?" Chiese Jin, e Y/N annuì.
"Quando ho letto nel messaggio il giorno e l'ora dell'incontro, e il tuo nome, sono andata sul sito per vedere il tuo profilo. E ho visto che sei molto... desiderato. Da tutte."
Y/N stava cercando di sfuggire dallo sguardo del più alto in tutti i modi, ma Jin afferrò con delicatezza il mento della fanciulla, e le alzò il viso allineandolo con il suo.
"Tesoro non essere così timida mentre parliamo... non mordo."
'Per ora.' Disse dentro di sè il moro.
Il desiderio e la voglia di mettere le mani, la bocca e la lingua su ogni centimetro del corpo della ragazza stava crescendo sempre di più; era incredibile l'effetto che Y/N stava avendo su Jin.
Era lì da poco meno di un'ora, eppure desiderava possedere la giovane cliente nei modi più proibiti e peccaminosi.
"Scusami, è che non sono abituata." Si scusò la ragazza emettendo una piccola risatina che Jin trovò adorabile.
"A cosa non sei abituata?" Domandò lui incuriosito.
"Ad avere a che fare con un ragazzo come te..."
Jin sorrise dolcemente, e spostò le mani posandole sopra quelle di Y/N, che si trovavano poggiate sulle proprie cosce.
"Voglio che tu ti senta completamente a tuo agio con me okay?" Disse Jin sorridendole, e la ragazza annuì, rapita dal sorriso e dallo sguardo dolci dell'uomo.
"Allora... non hai indicato le tue preferenze sul modulo. Dimmi cosa preferisci. Se ti piace il sesso rude o quello più dolce, se ti piace essere dominata o dominare, se ti piace il bondage o il sadomaso, o-"
La voce di Jin si bloccò, appena vide Y/N scuotere rapidamente il capo e allontanare le mani dalle sue, per alzarle in segno di difesa.
"Ho detto qualcosa di sbagliato?" Domandò Jin, non comprendendo la reazione eccessiva della giovane, ma lei negò immediatamente.
"No no! È che... non voglio niente di estremo. Vorrei che fosse il più normale possibile." Disse la ragazza con voce imbarazzata.
Jin sorridendo annuì, e tirò un sospiro di sollievo, aveva paura di averla involontariamente spaventata.
"Y/N io sono qui per soddisfare le tue richieste, ma il mio obiettivo principale è quello di farti sentire bene con te stessa. Se hai dei dubbi sentiti libera di chiedermi ciò che vuoi." Disse Jin mettendosi a sua completa disposizione, e Y/N si chiese come un ragazzo così affascinante e sexy, potesse essere anche dolce, gentile e disponibile.
Y/N respirò a fondo, e si fece coraggio.
"Vorrei che fosse normale. Dolce, non rude, e vorrei che tu prendessi il comando." Spiegò, e il sorriso di Jin si allargò ancor di più, vedendo che la sua speciale cliente si stesse lentamente sciogliendo.
"Okay. Posizione? La classica? Io sopra tu sotto?" Chiese il maggiore, e l'altra annuì velocemente.
"Dai il consenso per i baci?" Domandò ancora lui, e sogghignò quando Y/N scosse la testa in segno affermativo.
Jin ridacchiando si alzò, ma non prima di aver accarezzato le cosce della più piccola, notando quanto fossero calde e morbide al tatto.
Non vedeva l'ora di passarci qualcos'altro, invece che i palmi delle mani.
Jin si allontanò di poco, permettendo a Y/N di alzarsi e di condurlo verso la camera da letto.
La ragazza stava per dire a Jin di seguirlo, quando però il cuore le si bloccò in gola, appena percepì la malleabilità, la dolce e tenera consistenza delle labbra esperte del maggiore premute sulle sue.
Le mani del corvino si posarono a coppa sul viso bollente di lei, e le labbra si mossero avide e vogliose di assaggiare il sapore delizioso delle gemelle.
Jin dopo aver giocosamente mordicchiato quei carnosi petali di rosa si staccò; adesso sì che l'eccitazione dentro di lui stava diventando sempre più intensa, ma si ordinò internamente di restare calmo, dato che la cliente aveva richiesto il tradizionale sesso vaniglia.
Notò le gote di lei acquisire un colore simile ai pomodori maturi; Y/N si voltò, sussurrando a Jin di seguirla, e rapidamente camminò verso la sua camera.
'Non me lo faccio ripetere due volte.' Pensò il più alto, che seguì più che volentieri la timida fanciulla.
Y/N preferì accendere la lampada posta sul comò affiancato al letto; essa non illuminava totalmente la stanza, ma permetteva ai due di vedersi, e ciò per quest'ultima bastava.
"Non vuoi accendere un'altra luce?" Chiese Jin dando un'occhiata al lampadario appeso al soffitto.
Quello avrebbe reso la stanza decisamente più luminosa.
"Preferisco una luce più soffusa, se non ti dispiace."
Jin arricciò il labbro, un po' dispiaciuto che non potesse veder bene il corpo, le forme, e il viso di Y/N durante l'amplesso, ma donò alla minore un sorriso rassicurante.
"Ogni tuo desiderio è un ordine." Ammiccò.
Per lui era più importante mettere al primo posto le esigenze e il volere delle clienti, senza considerare il proprio.
Il silenzio si abbattè nella stanza; Jin decise di fare la prima mossa, dato che Y/N aveva espresso specificamente questa richiesta, e si avvicinò al corpo di lei, che nel mentre si era totalmente immobilizzato accanto al bordo del letto.
Le mani di Jin si posarono morbidamente sulle spalle esili della fanciulla; le fece scorrere lungo le braccia di Y/N, sentendo quanto in quel momento fosse rigida e tesa.
"Piccola... rilassati." Sussurrò lui al suo orecchio.
Jin non ricevette alcuna risposta da parte della giovane; cominciò a stuzzicarla leccando e mordicchiando il lobo dell'orecchio, ma sotto le proprie dita sentì il corpo di lei irrigidirsi sempre di più.
Gli occhi di Jin cercarono quelli della giovane, accarezzò dolcemente la sua guancia, spostando una ciocca dei suoi lunghi capelli dietro l'orecchio per intravedere meglio il suo bel viso.
"Y/N... vuoi davvero questo?" Chiese lui con voce seria.
"Certo che lo voglio..." Rispose lei, ma Jin notò immediatamente il tono incerto che ella aveva appena usato.
"Sicura?" Chiese ancora il maschio, e la ragazza annuì.
"Allora devi rilassarti." Ordinò Jin, e Y/N annuì per l'ennesima volta.
Jin afferrò i morbidi fianchi di Y/N e si chinò, posò le sue vellutate labbra sul collo candido e profumato della più bassa, e iniziò a lasciare una serie di baci umidi, che causarono in Y/N numerosi brividi e sensazioni.
Appena i denti di Jin sfregarono sulla pelle sensibile di lei, Y/N tremò, e questo fece sospirare e fermare i movimenti dell'uomo ancora una volta.
"Okay... non posso." Disse Jin risoluto.
Gli occhi di Y/N si allargarono, chiedendosi cosa ci fosse di sbagliato in lei se nemmeno Jin voleva fare niente, dato che lo aveva pure pagato.
"Ma-"
"Y/N, dimmi dov'è il problema. Stai tremando!" Esclamò Jin.
Non voleva assolutamente usare un tono duro e severo nei confronti della ragazza; con nessuna si era mai comportato così, ma era anche vero che nessuna cliente si fosse mai comportata come si stava comportando Y/N con lui.
Y/N abbassò lo sguardo, evitò di rispondere, poichè la vergogna la stava sovrastando.
"Okay fammi indovinare... una scommessa con le amiche? Hai richiesto un appuntamento contro il tuo volere perchè hai perso una scommessa, vero?"
La ragazza negò, e Jin continuò a cercare di indovinare.
L'uomo era frustrato, perchè lui non vedeva l'ora di assaggiare, marchiare e imprimere il suo segno sull'allettante e fresco corpo della minore, ma non riusciva ad andare avanti, vedendo la ragazza tremare.
Aveva compreso che Y/N era spaventata; sembrava intimorita dall'idea di fare sesso con lui, e Jin aveva un enorme rispetto nei riguardi delle donne.
Il sesso per lui doveva essere consensuale ambedue le parti, quindi non avrebbe alzato neanche un dito finchè non avrebbe visto la partner rilassarsi almeno un minimo.
"Allora... una tua amica ha mandato la richiesta al posto tuo." Ipotizzò ancora, e Y/N negò di nuovo.
"L'ho mandata io la richiesta."
Jin afferrò la minore per le spalle, e si piegò un poco per guardarla per bene negli occhi.
"Allora spiegami! Non posso toccarti se vedo che tremi okay? Non farò mai sesso con te se mi dai la sensazione di essere spaventata, impaurita dal mio tocco. Io non-"
"Sono vergine."
Tutto in Jin si fermò; la voce, il battito impazzito del cuore, il respiro.
"Adesso si spiega tutto..." Sussurrò lui con gli occhi spalancati.
"Anzi no! Non si spiega niente! Perchè hai pagato per fare sesso con me, se ancora non hai mai avuto nessun rapporto?" Domandò Jin incredulo.
Il corvino continuò ad osservare con insistenza il volto della più bassa, in attesa di ricevere un responso che potesse chiarire i dubbi che stavano aleggiando nella sua mente.
Y/N continuava invece a guardare ovunque tranne che lui, e la pazienza di Jin stava pian piano scemando.
"Y/N-"
"Non sono affari tuoi." Disse lei con un filo di voce.
Jin agrottò le sopracciglia; non pensava che la ragazza potesse rispondergli in quel modo.
Leggermente seccato, si raddrizzò e si diresse verso la porta.
"Dove stai andando?"
"Via."
Y/N deglutì; seguì il ragazzo e scosse la testa quando vide che Jin si stava per infilare le scarpe lasciate all'ingresso.
"Cosa? No! Non puoi andartene!"
"Sì invece."
"Ma io ho già pagato!"
Jin ridacchiò appena udì quelle parole.
"Tranquilla tesoro, il mio capo ti rimborserà."
La mano di Jin stava per posarsi sulla maniglia del portone, quando ciò che disse Y/N lo bloccò.
"Ti lascerò una recensione negativa."
Gli angoli delle labbra dell'uomo si sollevarono, divertito dall'insolita testardaggine che la minore stava tirando fuori.
Allontanò la mano dalla maniglia, e si voltò verso la ragazza per affrontarla.
"Saresti la prima, mia cara."
"C'è sempre una prima volta, no?" Replicò lei incrociando le braccia al petto.
"Oh, quanta verità contenuta in questa frase..." Sussurrò lui.
Jin avanzò lentamente verso la figura di Y/N, spingendo quest'ultima ad indietreggiare; il corvino sogghignò, e scelse di restare un altro po' a giocare con quella cliente sicuramente unica, per il suo genere.
"Perchè indietreggi? Hai già perso tutta la tua spavalderia?" La prese in giro.
Y/N si accorse che il moro si stesse divertendo a prendersi gioco di lei; inarcò un sopracciglio infastidita e si fermò.
Poteva non sembrare, ma la ragazza aveva un lato altamente testardo e orgoglioso.
Jin raggiunse rapidamente la minore; nuovamente le dita dell'uomo si posarono sul mento di Y/N, e sollevarono il suo viso.
Il corvino osservò con estrema cura ogni dettaglio del volto della sua cliente, domandandosi dentro di sè come una così bella ragazza fosse ancora pura e illibata.
"Perchè ti sei rivolta al sito per cui lavoro?" Chiese il più alto con sguardo serio.
Y/N sbuffò; desiderava abbassare lo sguardo ma Jin non glielo permise.
Il cuore stava martellando violentemente, e l'ansia e l'agitazione tornarono a tormentarla.
Pensò che dovesse essere sincera con quell'attraente e seducente sconosciuto; Jin si era presentato all'appuntamento, e stava perdendo del tempo prezioso con lei, quando invece avrebbe potuto impiegarlo con un'altra cliente, o semplicemente riposandosi.
'Non mi giudicherà... forse.' Pensò dentro di sè, convinta che un ragazzo che si guadagnava da vivere facendo quella professione, non avrebbe avuto pregiudizi sulla sua persona.
"Non l'ho mai fatto..." Sussurrò titubante.
Jin lasciò il viso di Y/N, ma rimase comunque vicino alla ragazza.
"Okay. E perchè hai pagato per perdere la verginità con uno sconosciuto?"
Il labbro inferiore di Y/N cominciò a tremare, gli occhi di lei divennero ben presto lucidi; Jin corrucciò le sopracciglia, non voleva vedere la presenza di lacrime su quel bel viso.
"Ehi no no... ti prego non piangere." Sussurrò dolcemente.
Posò di nuovo le mani sul viso accaldato di Y/N, e con i pollici rimosse quelle fastidiose e dolorose lacrime.
"Sono stanca! È imbarazzante che alla mia età io sia ancora vergine!" Y/N scoppiò.
La più bassa continuò a piangere, mentre nel frattempo Jin si domandò quanti anni avesse in realtà, perchè non comprendeva il perchè trovasse la situazione in cui era coinvolta così imbarazzante.
"Io... posso chiederti quanti anni hai?" Chiese in preda alla curiosità.
Y/N gli era sembrata molto più piccola di lui, ma adesso stava riflettendo sulla possibilità di aver sbagliato, e forse la ragazza era più grande di quel che il suo aspetto dimostrava.
"Ventisette." Rispose, e gli occhi di Jin quasi uscirono fuori dalle orbite.
"Ecco vedi? È ridicolo, lo pensi anche tu!" Esclamò la giovane donna, vedendo l'espressione che Jin aveva stampata sul volto in quel momento.
"Cosa? No no! Io... semplicemente pensavo fossi più piccola. Invece hai solo un anno meno di me." Si affrettò a spiegare il maggiore.
Jin percepì un'insolita allegria nel sapere che lui e la cliente fossero quasi coetanei; non sapeva nemmeno lui il motivo, sapeva solo che ciò lo rese felice.
"Pensavi fossi più piccola?" Ripetè Y/N con sguardo perplesso.
"Sì... hai un viso così..."
"Infantile?"
"Volevo dire dolce." Rispose Jin sorridendole, e quel complimento fece avvampare il viso di Y/N all'istante.
"Perchè pensi che sia imbarazzante che tu sia ancora vergine?"
"Stai scherzando vero? Ho ventisette anni!"
"E quindi? Non c'è un'età specifica per perdere la verginità. Devi sentirti tu pronta per fare questo passo importante, insieme all'uomo che pensi sia quello giusto."
"Ma... è ridicolo quando tutte le mie amiche sono fidanzate, alcune sposate, e chi è single comunque ha già fatto le sue esperienze, mentre io-"
"Y/N non devi pensare a ciò che fanno gli altri. Non devi aver fretta di perdere un dono così prezioso. Prima o poi ti sentirai pronta anche tu, e incontrerai l'uomo giusto. Sei bellissima, lo troverai sicuramente."
La ragazza a quelle parole scosse il capo negativamente, e il volto di Jin si accigliò.
"Perchè fai no con la testa?"
"Ho conosciuto tanti ragazzi... ma a causa del mio carattere troppo timido non sono mai riuscita a sciogliermi. Sono sempre frenata da me stessa, e i ragazzi preferiscono avere a che fare con delle ragazze che hanno un atteggiamento più sicuro e fiducioso."
Jin rimase in silenzio; su questo non sapeva cosa rispondere, perchè anche se aveva conosciuto Y/N quella stessa sera, aveva già compreso che tipo di persona fosse: una ragazza timida, insicura, con poca fiducia in sè stessa e con bassa o forse inesistente autostima.
Pensava davvero che Y/N fosse bellissima, e gli dispiaceva molto che il suo carattere chiuso e introverso la bloccasse dal fare certe esperienze.
"Nemmeno tu vuoi fare sesso con me, e ti ho addirittura pagato!" Disse lei con disprezzo, come se fosse disgustata da sè stessa.
"Y/N credimi... appena i miei occhi si sono posati su di te, sono rimasto incantato dalla tua bellezza. Hai quel non so che, che mi ha attratto fin dal primo momento. Ero sinceramente felice di trascorrere qualche ora con una cliente bella, giovane e sensuale. Perchè tu forse non mi crederai mai, ma trovo le tue forme, le tue curve, tutto ciò che fa parte del tuo corpo, terribilmente sexy e provocante. Non vedevo l'ora di far passare le mie dita, le mie mani, e non vorrei essere volgare ma anche qualcos'altro, su ogni centimetro della tua pelle."
Quelle parole resero instabile lo stato d'animo di Y/N; non riusciva a credere a quel che le sue orecchie avevano appena udito.
Sentì il fondo dello stomaco contorcersi e attorcigliarsi in una forte stretta; il cuore stava per scoppiare dalla prepotenza e velocità con cui batteva, causandole un violento dolore al petto.
In passato aveva frequentato dei ragazzi, ma nessuno le aveva mai dedicato parole così belle e toccanti.
Y/N si intrappolò il labbro inferiore tra i denti, e continuò a ripetersi mentalmente che non doveva illudersi, e che Jin si stava semplicemente mostrando gentile nei suoi confronti.
"Scommetto che riempi tutte le tue clienti con questi complimenti lusinghieri." Commentò con sguardo chino.
Jin sorrise, consapevole che avrebbe ricevuto una risposta del genere.
"Veramente sei la prima ragazza a cui dico certe cose." Rispose, e il respiro di Y/N le si mozzò all'interno della gola, poichè Jin aveva usato la parola ragazza, e non la parola cliente.
Quindi intendeva dire che lei era la prima in tutti i sensi, non solo nell'ambito lavorativo.
"D'altronde, c'è sempre una prima volta. No?" Disse Jin, riprendendo la stessa frase pronunciata poco prima dalla ragazza.
Un timido sorriso prese finalmente vita sulle labbra della minore, e il corvino pensò che Y/N fosse ancor più bella quando sorrideva.
"Se pensi questo di me, perchè stavi per andare via?" Chiese Y/N con occhi innocenti.
Jin perse un battito.
Allungò le mani, e come aveva già fatto in precedenza, accarezzò con raffinata dolcezza le braccia della fanciulla.
Le mani scesero fino a raggiungere quelle di Y/N; le afferrò, facendo intrecciare le dita tra loro.
Un sorriso compiaciuto si disegnò sulle labbra piene del maggiore.
"Io ormai ci vivo con il sesso. Ho imparato a studiare il linguaggio del corpo, e prima quando ti toccavo, riuscivo a percepire quanto tu fossi spaventata da me e da quel che ti stavo per fare. Però ora..."
Jin sospirò; lasciò le mani di Y/N, e posò le proprie sui fianchi di lei, che strinse immediatamente facendo sussultare la più piccola.
"Adesso il tuo corpo sembra a suo agio sotto il mio tocco... curioso." Sussurrò Jin.
Y/N si sentì rapita dallo sguardo colmo di lussuria che il maggiore le stava rivolgendo.
"È bello che tu rispetti la figura femminile in questo modo. Qualsiasi altro ragazzo se ne sarebbe fregato." Mormorò lei con un filo di voce.
Jin sogghignò.
"Ma io non sono come qualsiasi altro ragazzo."
"Questo è certo." Commentò lei, il viso divenne sempre più caldo a causa della stretta vicinanza con il corvino.
Jin si chinò leggermente.
"Allora tesoro... torniamo in camera?" Sussurrò.
Y/N silenziosamente afferrò la mano del più grande, e anche se aveva timore per ciò che sarebbe accaduto a breve, lo riportò nella sua camera da letto.
Appena entrato, Jin accese la luce del lampadario appeso al soffitto, rendendo la stanza interamente illuminata.
"Ma-"
"Hai detto che devo stare io al comando, no?"
Y/N alzò un sopracciglio di fronte all'insolenza dell'uomo.
"Ma avevi detto che avresti espresso ogni mia richiesta, e che per te l'importante era farmi sentire bene con me ste-"
La ragazza si morse la lingua, appena Jin si tolse la maglia di fronte a lei, rivelando così il suo petto scolpito, il busto tonico e gli addominali ben definiti.
"Tranquilla piccola, con me ti sentirai sicuramente bene."
Y/N non riuscì a distogliere lo sguardo dal corpo terribilmente erotico e eccitante del maschio; un calore crescente colpì il suo basso ventre, e desiderò fervidamente annegare in mezzo a quelle larghe spalle possenti.
Appena lo aveva visto aveva subito pensato che fosse bellissimo, anzi... che fosse disumano da quanto era bello, ma senza maglia Jin donava tutt'altro effetto.
Se con i vestiti sembrava un dolce e affascinante ragazzo gentile, senza sembrava un mostro di seduzione e proibitismo.
Jin si tolse la cintura e cominciò a sbottonarsi i jeans, e Y/N deglutì ancora, seriamente spaventata per ciò che le spettava.
La ragazza cominciò ad indietreggiare, e il maggiore vedendolo, alzò gli occhi al cielo.
"Y/N per favore... vieni qui." Jin chiese dolcemente.
Con stupore da parte dell'altro, Y/N eseguì l'ordine e si avvicinò al corpo del ragazzo dai capelli neri pece.
"Non allontanarti più da me." Sussurrò alla più bassa, e questa si sciolse al tenero suono della sua voce.
"Devi rilassarti Y/N, okay?"
Jin continuò a cercare di tranquillizzare la più giovane, e quest'ultima annuì.
Le mani di Jin accarezzarono nuovamente le spalle e le braccia di Y/N, fino a fermarsi ai suoi voluminosi fianchi; con grande piacere il corvino notò da parte della ragazza i vari sforzi e tentativi di rimanere calma, e quindi continuò a toccarla e a dedicarle la sua piena attenzione.
Jin posò le labbra sulla mascella di Y/N, e cominciò a segnare un percorso rilasciando dolci baci umidi.
La mascella, il mento, il collo, la clavicola; Jin desiderava passare le labbra su ogni pezzo di pelle scoperta della femmina.
Le dita lunghe e affusolate del maggiore iniziarono a giocherellare con l'orlo della t-shirt di Y/N; stuzzicò la sua giovane cliente tirando leggermente l'estremità della maglietta verso di sè, mentre la bocca cominciò a rilasciare baci mordicchiati sulla sua pelle priva di imperfezioni.
Le dita esperte di Jin solleticarono da sotto l'indumento i fianchi nudi di Y/N, fino a che non li afferrò saldamente, affondando i polpastrelli nella morbida carne.
Nel frattempo, la ragazza stava internamente impazzendo; Jin le stava facendo provare delle emozioni e sensazioni mai provate finora.
Su ogni punto della pelle dove Jin aveva poggiato le proprie labbra, Y/N potè percepire la nascita di un calore, che crebbe immediatamente a dismisura, infondendo quel tipo di elevato bollore in tutto il corpo; il tocco esperto, deciso ma anche dolce dell'uomo le stava donando brividi lungo tutta la schiena, fino a raggiungere le gambe facendole tremare e indebolire.
"Come ti senti?" Chiese Jin sussurrando all'orecchio di Y/N, mordendolo e leccandolo subito dopo.
Il respiro di Y/N divenne leggermente affannoso, e si morse il labbro inferiore per fare in modo che versi poco casti lasciassero l'interno della sua bocca.
"Mh? Y/N?" Ammiccò sensualmente il più alto, non ricevendo alcuna risposta da parte della ragazza.
Jin ridacchiò, percependo il corpo della più piccola sussultare tra le sue braccia, e decise di marchiare finalmente quel collo così candido e pulito.
"Mi sento benissi-mmh!" Mugolò Y/N, che si bloccò appena sentì succhiare e torturare un punto preciso della pelle.
Appena Jin si staccò, osservò il succhiotto compiaciuto del lavoro appena svolto; quella macchia violacea sarebbe rimasta impressa sul collo della sua bella e rara cliente per parecchi giorni.
La minore sentì pizzicare nello stesso punto dove Jin aveva appena attaccato le sue labbra, e un flebile bruciore la spinse a portare le dita proprio sul marchio, sentendo al tatto quanto fosse ruvida la pelle in quella piccola parte.
Y/N sentì i polpastrelli di Jin pizzicare con divertimento i suoi fianchi; quest'ultima alzò lo sguardo, incontrando il sorriso furbetto e gli occhi maliziosi del corvino.
"La togliamo questa maglietta?" Chiese Jin sogghignando.
La ragazza si sentì pressata dalla vergogna e dall'imbarazzo; non riusciva a nascondere la tensione che internamente la stava divorando.
Si vergognava a scoprire il proprio corpo; a mostrarlo ad uno sconosciuto, poichè lei non era a suo agio con le sue forme, non si era mai vista bella e invidiava quelle ragazze che potevano mangiare qualsiasi cosa senza ingrassare, mentre lei doveva seguire costantemente una dieta.
"Y/N, non farò nulla senza il tuo consenso."
Le gote di Y/N arrossirono maggiormente quando Jin le rivolse uno sguardo dolce e rassicurante; quello sguardo, il modo in cui l'uomo la stava guardando e l'aveva guardata tutta la sera... quegli occhi, la facevano sentire incredibilmente bella.
Lo sguardo che Jin le rivolgeva ogni volta aveva il potere di farla sentire desiderata, voluta, di farle acquistare un po' più di fiducia in sé stessa.
Con un movimento rapido e scattante, Y/N si tolse la maglietta, rivelando il suo reggiseno rosso con dettagli in pizzo nero.
Gli occhi di Jin si abbassarono subito verso il seno formoso della fanciulla; non era nè troppo grosso, nè troppo piccolo, per il corvino era assolutamente perfetto.
'Starebbe bene tre le mie mani... e la mia lingua in mezzo ci starebbe decisamente meglio.' Pensò il moro, non vedeva l'ora di dare vita ai suoi sporchi pensieri.
Ma appena vide le mani di Y/N dirigersi verso il seno, le afferrò subito i polsi bloccandole così i movimenti.
"Non ti coprire piccola... sei bellissima. Le cose belle devono essere mostrate, non tenute nascoste."
La dolcezza e la tenerezza con cui Jin le disse quelle parole, fecero venire il batticuore alla minore, che con titubanza lasciò andare le braccia lungo i fianchi, mostrando al suo fascinoso accompagnatore il busto mezzo nudo.
Jin la fece distendere dolcemente sul letto, e con un veloce movimento delle dita, sganciò il reggiseno facendolo atterrare sul pavimento.
L'uomo si leccò le labbra, desideroso di passare la lingua sui capezzoli già turgidi della più piccola; non vedeva l'ora di assaggiarla, di gustarsela totalmente.
Lentamente, la testa di Jin si chinò sul petto di Y/N; le grandi mani di lui tastarono, palparono e strizzarono quel seno rotondo e morbido; non perse tempo, e fece scorrere la lingua intorno al capezzolo destro della sua speciale partner, mentre con le dita la stuzzicò, stimolando l'altro.
Il respiro di Y/N divenne sempre più corto; gli ansimi iniziarono ad uscire dalle sue labbra, e un urletto acuto le sfuggì appena sentì Jin mordicchiare la tenera carne del seno.
Tutto il corpo di Y/N era un fuoco; la ragazza era tentata dal portare le mani al viso per nascondere l'espressione goduriosa che stava avendo in quel momento, ma sapeva che Jin non glielo avrebbe permesso, quindi cercò di distrarsi stringendo tra le dita il tessuto leggero del lenzuolo posto sotto di lei.
Il maggiore continuò a dedicare la sua considerazione al seno di Y/N, volendolo assaporare e godere della morbidezza di quelle deliziose forme.
Nel mentre, le mani scesero sempre più in basso; le dita giocarono un po' con l'elastico dei pantaloncini, e dopo aver torturato a sufficienza la povera ragazza, glieli sfilò, facendo cadere anch'essi in un angolo della stanza.
Mentre Jin continuava ad accarezzare con il muscolo caldo e competente che si trovava all'interno della sua bocca i capezzoli roventi di Y/N, le dita si inoltrarono furtivamente dentro le mutandine di quest'ultima.
Y/N spalancò gli occhi, appena il pollice di Jin sfiorò il clitoride già pulsante; con un dito accarezzò delicatamente l'intimità della giovane donna, notando quanto fosse già bagnata.
Un ghigno sornione si stampò sulle carnose labbra del maschio; le dita cominciarono a stimolare il clitoride bollente della ragazza, facendola eccitare e bagnare sempre di più.
"Vuoi che mi fermi?" Sussurrò Jin usando un tono maledettamente erotico.
Y/N negò subito con la testa, ma Jin voleva sentire la sua voce.
"Non ti ho sentita piccola." Disse, mentre velocizzò il movimento delle dita sulla femminilità di Y/N.
"N-no!" Balbettò la più bassa ansimando.
"Quindi continuo?"
Jin la torturò un altro po'; Y/N aveva capito che l'uomo la stesse prendendo in giro, ma in quel momento era troppo debole per potergli rispondere per le rime.
Una sensazione sconosciuta si presentò nel suo basso ventre; comprese che stava raggiungendo il suo apice, e pensò che Jin si meritasse davvero tutti quei pareri positivi, perché la stava facendo arrivare al suo primo orgasmo solo toccandola.
"No-non... ti fer- non ti fermare! Oddio~!" Ansimò Y/N gemendo.
Jin sorrise e continuò a far muovere le dita circolarmente intorno a quel piccolo bottoncino rosa.
Godè delle reazioni, dei gemiti peccaminosi, e delle espressioni colme di esaltazione e frenesia di Y/N, trovandola ancor più sexy e piccante.
Trovava la ragazza già bellissima di suo, ma sotto il suo tocco la bellezza di Y/N eccedeva, diventando agli occhi di Jin sempre più desiderabile.
Y/N venne sovrastata da una marea di sensazioni che fecero scuotere e tremare tutto il suo corpo; sentì le dita dei piedi arricciarsi, il basso ventre esplodere e di getto inarcò la schiena, rilasciando un gemito più sonoro e evidente dei precedenti.
Si coprì la bocca all'istante, incredula che un verso così indecente avesse appena abbandonato le sue labbra.
Il sudore si era formato sulla fronte e sul petto, non riusciva a credere di aver avuto il suo primo orgasmo.
E per lei era stato... bellissimo.
Y/N si sentiva benissimo, e se all'inizio era bloccata a causa delle sue insicurezze, adesso era pronta a rivivere di nuovo quel momento pieno di eccitazione.
Ma voleva farlo con Jin... con lui e nessun'altro.
Era sicura che fosse riuscita a sentirsi così solo perchè il suo partner era proprio Kim SeokJin; Y/N era fermamente convinta che nessun'altro uomo sarebbe stato capace di farla sentire così bene.
Perchè non era stato solo il tocco di Jin a farla sentire in quel modo; ma anche la sua voce rassicurante, le parole dolci e gentili, i gesti colmi d'affetto, la sua competenza e esperienza nel campo, ma soprattutto il suo speciale e affascinante sguardo, che era stato in grado di farla rilassare e infonderle calma e tranquillità.
"Stai bene?" Chiese con gentilezza Jin.
Y/N annuì, incapace di parlare perchè il respiro era ancora irregolare.
L'uomo dai capelli corvini sorrise, si allungò sul corpo disteso della ragazza e premette le labbra sulle sue, regalandole un semplice ma tenero bacio.
"Una domanda... il bacio che ti ho dato prima era il primo per te?" Domandò con curiosità l'uomo.
"No." Rispose Y/N affondando gli occhi in quelle sfere oscure e penetranti.
"Peccato."
La femmina inarcò un sopracciglio; non capì il senso di quel commento.
"Perchè peccato?" Chiese ingenuamente, facendo ridere Jin.
"Perchè avrei voluto essere il tuo primo per tutto." Confessò il più grande.
Quelle parole colpirono dritte al cuore di Y/N, come tanti e dolorosi aculei acuminati.
Ma il cuore già fragile di Y/N saltò, quando vide Jin togliersi i pantaloni, e mostrare il rigonfiamento ben visibile da sotto i boxer stretti e attillati.
L'uomo accarezzò la sua eccitazione di fronte a Y/N; quest'ultima stava bruciando, ma non riusciva a distogliere lo sguardo dall'erezione coperta del suo accompagnatore.
Senza dire una parola, Jin si abbassò anche quel fastidioso indumento sottile, che impediva alla sua erezione di respirare.
Appena abbassò il tessuto, la virilità prorompente e pulsante del maschio schizzò fuori, mostrando quanto fosse duro, ma soprattutto grande.
Gli occhi di Y/N volevano uscire dalle orbite e scappare via per quel che stavano vedendo; il cazzo di Jin era enorme.
'Quel coso deve entrare dentro la mia... oddio mio.' Pensò la ragazza, che aveva il timore di non riuscire a sopportare un dolore così immenso.
Jin recuperò il profilattico che teneva dentro la tasca dei jeans, e raggiunse la giovane donna, gattonando sul letto.
Si posizionò tra le sue gambe, ma prima di rimuovere gli slip di Y/N, le chiese un'ultima volta se fosse sicura di voler fare un passo così importante insieme a lui.
"Sì." Affermò con decisione la minore, e Jin non potè fare a meno di sorridere per la convizione con cui Y/N aveva risposto.
Sfilò le mutandine ormai fradicie, gettandole sul pavimento, e si mise il preservativo.
Le mani di Jin si posarono sui fianchi di Y/N, prima li accarezzò dolcemente, dopodichè li strinse tra le proprie dita.
"Farà male Y/N. Tu cerca di rilassarti il più possibile, e se vuoi che mi fermi, basta che tu me lo dica. Va bene?"
"Okay." Sussurrò con un filo di voce lei, mentre l'ansia e il nervosismo tornarono ad infastidirla.
Però Y/N cercò di rilassare i propri muscoli, sapeva che se non si fosse rilassata avrebbe fatto ancor più male.
Jin fece scorrere la sua lunghezza dal clitoride, alle labbra calde e bagnate dell'intimità di Y/N; era sollevato che la ragazza fosse ancora lubrificata a dovere, e con eccessiva lentezza, fece entrare al suo interno la punta rossa e pulsante della sua virilità.
Pian piano fece entrare l'intera lunghezza; Y/N strinse gli occhi dal notevole dolore, cominciò a lacrimare e mugolare e le dita quasi strapparono il tessuto del lenzuolo da quanto lo strinse.
Le pareti strette e bollenti di Y/N avvolsero immediatamente il cazzo di Jin, stringendolo e stritolandolo.
Un ringhio uscì dalle labbra del ragazzo, sentendo quella strettezza e quel calore a cui non era più abituato.
Erano anni che non faceva sesso con una vergine, e la sensazione che Y/N gli stava donando, era puramente caratterizzata dal piacere e dalla goduria estrema.
"Cazzo..." Ansimò Jin.
Anche se non si stavano muovendo, il corvino stava già godendo solo restando fermo in quella posizione; aveva paura che sarebbe durato poco, e che l'intimità di Y/N fosse in grado di farlo arrivare prima del solito.
Jin guardò la figura della femmina sotto di lui; vide la mano posata sulla bocca di Y/N, e gli occhi pieni di dolore e lacrime.
"Ehi, passerà okay? Te lo prometto." Sussurrò sulle sue labbra, per poi catturarle, e dare alla ragazza un bacio bagnato e colmo di istigazione.
Jin inserì la lingua nella cavità orale di Y/N, facendola incontrare con la gemella.
Cominciò una danza dove le lingue ballarono tra loro, si intrecciarono, si contorsero; le mani del maggiore erano ancora fortemente premute sui fianchi della più piccola, e sempre con morbidezza, Jin cominciò a muoversi, dando spinte non troppo forti.
Il corvino si staccò, e ricoprì di baci il collo e il petto di Y/N, mentre le spinte divennero pian piano sempre più intense e veloci; il membro penetrava in continuazione l'intimità della ragazza, e il dolore con calma si trasformò nel piacere più assoluto.
Y/N reagì, e cominciò a spingere i suoi fianchi contro quelli dell'uomo; Jin sorrise, notando la buona volontà e l'energia che la giovane stesse impiegando, nonostante la sua totale inesperienza.
La stanza si riempì velocemente dei gemiti, ansiti e versi osceni della coppia; il letto traballava, i corpi, entrambi sudati, sbattevano tra loro continuando ad annegare nella lussuria e peccato del momento.
"Dio Y/N!"
Jin continuava a spingere, a godersi le pareti strette e brucianti di Y/N, ad ammirare l'espressione sensuale e eccitante della ragazza che in quell'istante stava possedendo.
"Sei così... cazzo cosa sei." Ansimò l'uomo, per la prima volta in vita sua, non sapeva che parole usare per esprimere ciò che stava provando.
Un gemito più rumoroso scappò dalla bocca di Y/N; Jin comprese di aver trovato il suo punto sensibile.
Spinse più a fondo, colpendo e abusando di quel punto di piacere, facendo così gemere sommessamente la minore.
Percepì quelle calde pareti divenire ancor più strette, e comprese che la sua speciale partner stesse per raggiungere per la seconda volta l'orgasmo.
Aumentò quindi le spinte, velocizzando i movimenti dei fianchi e sbattendo rudemente il basso ventre contro quello di Y/N.
"Penso di essere vicin-ah!~" Gemette la minore.
Ormai non riusciva più a controllarsi, l'eccitazione le stava facendo perdere la testa.
"Togli il penso piccola." Ridacchiò Jin, che dette altre forti e decise spinte, facendo così arrivare entrambi all'apice.
Y/N venne colpita dalla stessa sensazione che la scosse non molto tempo prima; era esausta, stanca, si sentì mancare il fiato, e il cuore stava scoppiando nel petto, ma si sentiva terribilmente, immensamente, bene.
Jin rilasciò un ringhio gutturale e si liberò nel preservativo; avrebbe voluto scopare Y/N ancora, avrebbe voluto possederla innumerevoli volte e dominarla in diversi modi e posizioni, ma si doveva contenere, dato che la ragazza non era esperta, era stremata, e aveva richiesto del semplice sesso tradizionale.
Jin intravide delle salviette imbevute sul comodino affiancato al letto; afferrò il pacchetto, e ripulì sia sé stesso che Y/N, che da quanto era stanca non era in grado di muovere neanche un dito.
"Grazie..." Sussurrò debolmente la più piccola.
"Grazie a te." Ammiccò Jin, e dopo aver buttato il preservativo e le salviette appena usate, si distese anche lui accanto alla minore.
Y/N si voltò verso di lui, e Jin coprì entrambi con il povero lenzuolo che era stato torturato dalle dita della ragazza.
La più bassa si sentiva felice; in preda all'esaltazione avvicinò il viso a quello del moro, e schioccò un bacio sulla sua guancia.
Inutile dire che quel gesto innocente fece sorridere e intenerire il maggiore, che le rivolse uno sguardo colmo d'affetto e dolcezza.
"Il tuo sguardo..." Sussurrò Y/N.
Essa affondò i suoi occhi in quelli di Jin; era convinta che potesse annegare in quelle sfere, da quanto erano profonde e magnetiche.
"Che cos'ha il mio sguardo?" Domandò l'uomo incuriosito.
"Non lo so... ha un qualcosa. Ha il potere di farmi sentire specia-"
Y/N si morse la lingua, appena si accorse che si stava esponendo troppo.
Non voleva che Jin potesse pensare che si fosse innamorata di lui, perchè nemmeno si conoscevano.
Eppure la ragazza si sentiva attratta dallo sguardo del più grande, si sentiva ipnotizzata, e si odiava per essere stata così timida con lui all'inizio; cercava di sfuggire al suo sguardo ogni volta, mentre adesso l'unica cosa che voleva fare era goderselo appieno.
Jin capì cosa stesse per dire la più piccola; sorrise, e continuò a guardare Y/N come se fosse la creatura più bella che avesse mai visto.
"Come ho detto prima, ho imparato a capire il linguaggio del corpo. E preferisco esprimermi con quello, che con le parole. A parole sono bravi tutti, ma vogliamo mettere a paragone un semplice complimento che ti può fare chiunque, ad uno sguardo che può renderti viva, accesa... unica?"
"Quindi ti esprimi così con tutte le tue fortunate clienti?" Chiese Y/N con un filo di voce.
"Questo sguardo è solo per te." Sussurrò Jin, e dentro di sè dette dello stupido al suo cuore, perchè esso stava rimbombando come mai prima d'ora.
Il battito cardiaco già accelerato di Y/N aumentò; la ragazza stava dando importanza a quelle parole, ma era comunque restìa nei confronti di Jin, non doveva dimenticare che aveva conosciuto l'uomo solo quella sera, e che a causa del suo lavoro avesse a che fare con numerose altre donne.
Jin accostò il proprio volto a quello di Y/N, e le rubò un altro dolce bacio sulle labbra; gliene dette un altro, e un altro ancora.
Avrebbe volentieri trascorso la notte lì con lei, a coccolarla, baciarla e viziarla con le sue attenzioni.
Ma non poteva.
"Devo andarmene..." Mormorò, non nascose la nota di dispiacere presente nella voce.
"Puoi dormire qui, sai?"
Y/N cercò di intenerire Jin facendo gli occhioni dolci, e anche se stava riuscendo nell'impresa, il più alto non cedette.
"Non posso..." Disse lui.
Con le dita accarezzò morbidamente il braccio scoperto della ragazza, che nel frattempo posò una mano sul petto nudo e tonico del corvino.
"Resta."
"Y/N, non posso."
"Perchè no?"
Jin sospirò; assolutamente doveva andarsene da lì il prima possibile.
Non era mai rimasto a dormire a casa di una cliente, e anche se Y/N non era come tutte le altre, non sarebbe rimasto nemmeno con lei, anche se lo voleva ardentemente.
Sapeva che se fosse andato contro le regole, avrebbe dovuto affrontare l'ira del suo capo.
L'uomo si alzò, lasciando Y/N distesa sul letto.
Si rivestì velocemente, sotto lo sguardo dispiaciuto, triste, e forse anche un po' deluso di quella ragazza che era riuscita a farlo sentire come era un tempo.
Quella notte Jin non era lo gigolò che soddisfava ogni donna che richiedeva un appuntamento con lui; quella notte, era semplicemente Jin.
Il più alto notò il cellulare di Y/N sul comodino, posizionato accanto al pacco di salviette.
E fece una cosa che mai e poi mai aveva fatto in ben nove anni di lavoro.
Afferrò il cellulare, sotto lo sguardo confuso e perplesso di Y/N; ma quest'ultima non commentò, appena comprese che Jin stava memorizzando il proprio numero nella sua rubrica.
"Nel caso volessi avere di nuovo un appuntamento speciale." Disse facendole l'occhiolino.
Jin le mostrò lo schermo del cellulare, il suo numero era stato salvato tra i contatti preferiti.
Y/N non seppe come rispondere; l'uomo faceva sesso per vivere, e non si aspettava di poterlo rivedere una seconda volta, anche se ovviamente lo sperava.
E adesso, aveva il suo numero di telefono.
La ragazza vide Jin uscire dalla camera; avvolse il lenzuolo intorno al proprio corpo, scese velocemente dal letto e lo raggiunse correndo.
"Non lasciare alcuna recensione, e se vuoi vedermi non devi rivolgerti al sito. Hai il mio numero." Disse Jin mentre era intento nell'indossare le scarpe.
"Ma-"
"Ah, e ovviamente... non li voglio i soldi."
Jin baciò un'altra volta quelle labbra morbide e succose, nel profondo sperava di poterle assaporare di nuovo in un prossimo futuro.
"Perchè mi hai dato il tuo numero?" Domandò Y/N, prima che Jin scappasse via.
L'uomo sorrise, e si voltò un'ultima volta verso di lei.
"Perchè io sarò stato il primo per te, ma anche tu in un certo senso sei stata la prima per me."
La minore rimase a bocca aperta, non sapendo come replicare a quelle parole.
"Sta a te capire cosa intendo, piccola." Sussurrò Jin sorridendo.
Posò la mano sulla maniglia, aprì il portone e uscì dall'appartamento dove aveva vissuto un'intensa, piacevole, ma anche magica e speciale nottata di lavoro.
~ Angolo Autrice ~
Siamo arrivati anche alla fine di questa luuuunga (più di novemila parole) one shot.
Spero che vi sia piaciuta, nel caso fatemelo sapere con un voto e/o un commento.
Spero tantissimo di aver reso onore a Jin, è la prima volta che scrivo qualcosa che abbia lui come protagonista, e siccome le het su Jin sono davvero poche, non nego di aver provato ansia nell'aver pubblicato questa OS.
Non sono un'esperta di questo argomento, per di più la prostituzione è un tema delicatissimo e avevo il timore di scrivere una one shot del genere, sinceramente non mi sono nemmeno documentata, di solito lo faccio quando tocco argomenti che non conosco, ma in questo caso ho voluto solo seguire la mia fantasia, e spero di aver fatto bene.
Ammetto che mi piacerebbe scrivere una seconda parte, anzi... potrei addirittura scriverci una storia con più capitoli, ma questo dipende dalla mia testolina, come il resto delle mie storie.
Però potrebbe esserci un continuo... sto già considerando quest'idea.
La citazione posta in cima alla one shot è una frase tratta dal film "Un gigolò per caso" del 2013; l'ho messa perchè mi piaceva molto, e secondo me era in linea con tutta la one shot.
Per il resto non mi sono ispirata a nessun libro o film.
Lo avrò già scritto, ma spero davvero che vi sia piaciuta.♡
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