Macan kecil

Felix's pov

Mi sentivo tremendamente in colpa, come potevo non reagire. Mi sono arreso giusto il momento in cui Katie, Pan hanno più bisogno del mio sostegno.

I miei passi erano un suono quasi impercettibile tra i vari schiamazzi degli uomini e il passare di merci fino al centro dell'isola. Solo poche persone sanno quello che sta facendo Killian, lui stesso ovviamente, Spugna e Tremotino. Come era possibile che due singoli individui che si sono odiati per anni, decenni, centinaia di anni ora si erano messi d'accordo per un solo scopo. Cosa ci ricava Tremotino, e cosa suscitava tutto questo interesse di Killian verso il centro dell'isola?

«Felix. Felix!» la voce dolce di James mi risveglió dai miei pensieri. Era stato catturato dai bucanieri sotto ordine di Tremotino due anni fa, strano che Katie non aveva cercato minimamente di aiutarlo.
E si vede che questo gesto da parte di Katie l'ha fatto soffrire, lo si vede dal suo sguardo sconsolato, non posso vedere la persona che amo stare male.

«ehy che succede?» ero apparso sicuramente preoccupato, mi schiarii la voce e ripetei la stessa frase con il mio solito tono autoritario, come mi ha insegnato Peter.

«stanno punendo George» riprese fiato «stava solamente andando al fosso d'acqua per lavare i vestiti, hanno detto che il capitano ha annunciato che ora è un luogo proibito a noi, dove andremo a lavarci? L'acqua del mare è salata»

Non va bene. Prima la buca delle anguille, dove andavamo a pescare, poi la foresta dei ciliegi, ed ora la fossa d'acqua, ci stanno impedendo di vivere.

Mi massaggiai i polsi e serrai la mascella, poi rialzai lo sguardo sui suoi occhi color nocciola. I più belli che avessi mai visto, luccicanti e pieni di vita, ma sempre sconsolati.

«sto andando a parlare proprio ora al capitano sai?» gli sorrisi cercando di risollevargli il morale, e capendo che non stavo riuscendo nel mio intento sospirai
«comincia a prepararti, andiamo nuotare dopo» scherzai dinuovo

«nuotare?» sembrava irritato

«beh si, nel senso andiamo alle caverne subacquee» dissi balbettando, lui in risposta mi sorrise, sicuramente era stata una mia impressione vederlo irritato.

«va bene, a dopo Felix» mi salutò

«a dopo Macan kecil…» quanto volevo dirgli i miei sentimenti, essere accettato,essere amato.
Macan kecil, significa piccola tigre nella lingua degli indiani dell'isola. Piccola tigre per via dei suoi capelli e dei suoi movimenti veloci e schivi. Sorrisi a questo pensiero.

Arrivai al ponte che collegava la nave alla riva, sorpassai i pirati che tra le braccia tenevano i barili di rum. E andai sotto coperta, entrando nell'ufficio del capitano.

«sai che è buona educazione bussare?» cantilenó, nel mentre firmava del fogli, per poi sedersi sulla sua poltrona rossa. Avrei voluto che le mensole gli fossero cadute in testa una ad una, e che la poltrona si fosse rotta sotto il suo peso. Era un'uomo con un certo fascino, lo devo ammettere, sia attraente che irritante.

«lo sappiamo entrambi che in questa circostanza la mia tolleranza nei tuoi confronti è sotto lo zero»

«siamo nella stessa situazione a quanto vedo!» rise teatralmente, alzando gli occhi sui miei

«arriva al punto» dissi secco

«ecco! Ecco cosa mi piace di te ragazzo! Arrivare al punto!» sembrava quasi reale il suo stupore

«dimmi tutti i punti deboli di Pan» mi ordinò, sbarrai gli occhi «Oh andiamo, nessuno è così devoto ad una persona, se tu mi dirai quello che mi serve e che beh mi può essere d'aiuto» intrecció le sue mani sorridendomi «io lascerò liberi i tuoi amati amici a vagare in tutta l'isola senza tutte queste costrinzioni, va bene?»

Scoppiai a ridere, perché si, era davvero buffo.

«come puoi credere che io, ti dia le informazioni che vuoi, come se tutto il legame con Peter, un legame fra fratelli non fosse mai esistito» si alzò con sguardo di ghiaccio «come se, con uno schiocco di dita, tutti i secoli che ho passato al suo fianco, si potessero dissolvere.»

«nessun legame è così forte, ragazzo»
Si avvicinò a me e appoggiò le sue mani sulle mie spalle. Un brivido percorse la mia schiena.
«tu e i tuoi luridi compagni morirete se io continuerò con queste restrizioni»

«Peter Pan non fallisce mai» affermai

«da ora in poi chiunque di voi ragazzini volesse uscire dall'accampamento, quei singoli individui che proveranno a fuggire» mi soffió in faccia con rabbia, stringendo la mascella «verrà giustiziato»

Un colpo al cuore. Come avremo fatto?
Peter pan non fallisce mai, mio fratello non mi lascerebbe, siamo come fratelli, tra fratelli ci si salva.

Sicuramente avremo cercato di rubare delle scorte di nascosto, con attenzione, con molta attenzione.

Girai sui talloni e mi preparai ad uscire, strinsi le mani in due solidi pugni e mi girai di scatto.

«non vedo l'ora di vederti strisciare come un verme e temere di essere schiacciato dai miei stivali» gli ringhiai contro, per poi sorridere di scherno «anzi saranno gli stivali di Pan, oh si! Tu che chiederai pietà, che riavrai paura di Pan!»

«io non ho mai avuto paura di Pan-» iniziò per poi essere interrotto dal mio respiro pesante.

«Oh ma la avrai, credimi» con un tono vincitore, di cui l'intento era di diffondere in tutti i suoi nervi, la paura. «dopo tutto questo, Pan appena ti vedrà,ti disintegrerà,e io ovviamente lo aiuterò, il mio coltello affonderà dentro la tua carne, e io godrò»

«stai sfidando il diavolo»

«sei troppo sicuro di te Uncino» girai sui tacchi e uscii dal sotto coperta. Quando la mia vista venne accecata dalla luce solare, corsi verso le tende stringendo gli occhi, c'era troppo sole.

C'erano tre tende in quello spiazzo di terreno, una con delle piume ai lati, l'altra con delle casse fuori, l'ultima invece era appena stata chiusa, scostai il tessuto della tenda e feci la mia entrata.

Qui ritrovai James insieme a Norman intenti a riempire degli zaini. Devono essersi accorti che qualcuno è entrato nella tenda, perché in fretta cercarono di togliere e nascondere gli zaini e le sacche sotto i letti.

«sono io, Macan Kecil»

«oddio Felix, pensavo fossi uno di quei babbei dei pirati» sospirò, facendo cenno al ragazzino accanto a lui di rilassarsi «quindi è un si?»

«si stanotte andremo alla radura» sospirai

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