𝐕𝐞𝐧𝐭𝐢𝐝𝐮𝐞
@kimareum: " Un touche de noir "
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— Jungkook, è mezzogiorno.
— Stavo appunto per proporti di mangiare.
— Vuoi che ci fermiamo per mangiare quando non siamo riusciti a trovare nemmeno un tesoro?
— Non è mica colpa mia se il primo punto è a chilometri da qui.
— Abbiamo cominciato più di ore fa, non è possibile che siamo ancora così lontani. Dammi la mappa.
La sua espressione cambiò, come se fosse imbarazzato.
— Non ce n'è bisogno, siediti anche tu e mangia il tuo pranzo.
— Jungkook...non dirmi che ci siamo persi? E non osare ignorare la mia domanda o ti prendo a sassate! Jungkook guardò altrove sospirando prima di abbassare lo sguardo e dire sì con la testa. Ti prego dimmi che è uno scherzo.
— Vorrei lo fosse.
— Non ci posso credere! Ed io che pensavo fossi intelligente!
— Non ho mai letto una mappa, e questa cosa non fa di me una persona stupida.
Quando ero io a non saper fare le cose ero stupida però.
— Allora avresti potuto consulatrmi.
— Tranquilla, troverò la strada.
— Dobbiamo tornare al gazebo del prof fra meno di quattro ore, non ce la faremo mai a trovare tutto.
— In queste quattro ore avremo il tempo di mangiare, riposarci un po' e tornare indietro.
— Io volevo vincere pero...
— Non fa niente, hai già vinto tante prove.
— E quali sarebbero queste tante prove? Per me montare cose e riordinare non erano delle vere sfide. Alla fine c'è stata solo quella di nuoto, ma per colpa di quel ratto da laboratorio con la quale facevi squadra, il prof ha annullato tutto quel che avremmo dovuto fare ieri.
Per non si sa quale ragione, mi misi a piangere.
— Hai fame?
— JUNGKOOK!
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— Ieri ti stavo per dire qualcosa di importante prima che te ne andassi. Ignorai le sue parole e mi misi a camminare più in fretta. Volevo dirti quel che prov-
— Mamma mia, certo che fa proprio caldo oggi!
— Areum.
— Qualche bel sorso d'acqua è quel che ci vorrebbe.
Tolsi il tappo dalla bottiglia che tenevo in mano e mi misi a bere, alla fine avevo realmente sete.
— Areum.
— Ho ancora caldo, credo sia meglio che mi tolga la felpa.
— Basta fare la sorda!
— Ma che hai? Non c'è mica bisogno di gridare!
— Non vedi che ho qualcosa da dirti?
— Che c'è?
— Voglio proseguire con la nostra conversazione lasciata in sospeso.
— Di quale conversazione stai parlando?
— Certo che sei proprio egocentrica! Pensi solo a te.
— Stai scherzando spero. Avrei potuto abbandonare la tua amica mentre affogava e finire la corsa. Ho messo da parte il mio spirito competitivo per salvarla malgrado tutto quel che mi ha fatto subire.
— Ne parli come se avessi fatto una cosa eccezionale. Salvare le persone in pericolo è una cosa normale.
— Mi stai confermando che ho fatto bene a non accettare le tue scuse.
— Areum. Sei una ragazza che ho sempre apprezzato. In fondo ti ammiravo per la capacità che avevi ad amarti e rispettarti.
— Continua...
— E non posso stare senza parlarti per tanto tempo, provo molto affetto per te.
— Non è quel che dicevi ieri.
— Ultimamente mi innervosisce molto la tua presenza. Sono molto nervoso quando mi parli, quando mi fai complimenti o quando mi prendi a braccetto.
— Puoi stare certo che queste cose non succederanno più. E adesso che hai finito di-
— Non ho finito. E tu non hai capito cosa intendo.
— E invece sì caro mio. Sei stato più chiaro che ma-
— Areum. Io ti amo.
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