𝐓𝐫𝐞𝐧𝐭𝐮𝐧𝐨
@kimareum: " Non esiste un fiore più bello di me "
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— TAHEYUNG!
Il mio gemello si girò istantaneamente per guardarmi.
— Che c'è Areum? Che ti serve?
Mi sedetti accanto a mio fratello gemello con un immenso sorriso che non riuscivo proprio a nascondere.
— Aigo...perché quando mi vedi contenta e gentile pensi subito che voglia qualcosa da te. Non ho il diritto di voler bene al mio gemello adorato?
— Penso che per il bene di entrambi dovresti dimenticarti del fatto che sia tuo fratello.
— Tae! Lo afferrai per il braccio prima che potesse alzarsi per andarsene. Come puoi dire questo? Ti ricordo che ci assomigliamo come due gocce d'acqua!
— Ma fammi il piacere...
Come osava sentirsi offeso? Non è chiunque ad avere il privilegio di somigliarmi.
— Comunque, ti volevo ringraziare. Fai sempre così tanto per me e sei l'unico insieme a Jimin a conoscermi realmente. Sei un fratello eccellente.
— Mi spieghi che ti succede? Jimin non ti risponde al cellulare?
Questo maledetto fotografo da strapazzo mi ha sempre fin troppo bene conosciuta...
— In effetti è così.
— Allora te ne puoi andare.
— No Tae! Ti voglio bene!
— Anch'io Areum...va bene, raccontami cosa ti è successo.
— Mi devi promettere di non dirlo a nessuno però.
— Sai benissimo che li so mantenere i segreti.
— Riguarda Jungkook, mi-
— Cosa ha fatto? Ti ha scritto un messaggio? Ti ha complimentata? Ti ha sfiorato la mano?
— Ancora meglio: mi ha baciata.
Sorpreso come non mai, Taehyung si strozzò con la sua propria saliva e si mise a tossire così forte che avrebbe potuto sputare i polmoni.
— Cosa?
— E non è tutto, dopo mi ha anche dett-
— Mamma! Gridò Seokjin scioccato di vederci insieme senza litigare. Areum a Taehyung sono siamesi?
— Ma che domanda è? Ripose nostra madre con tono disperato dalla cucina. Già conosci la risposta.
— Beh, sto avendo un dubbio.
— È Areum che mi sta appiccicata, disse il mio gemello al quale tenevo ancora il braccio.
— Ma è perché ti voglio bene!
— Mamma! Da quando hai una figlia dolce e gentile?
— Conosci anche la risposta a questa domanda Sekojin.
— Jin! Hai dimenticato di aggiungere "bella".
— Scusa, ma non parlo con i mostri e con gli sconosciuti. Te lo sei già dimenticata?
Signore e signori, questo è mio fratello maggiore Seokjin in tutto il suo splendore.
— Taehyung, non scordarti di disinfettare il braccio quando avrete finito.
— MAMMA! JIN CONTINUA ANCORA CON LA STORIA DELL'ALTRA VOLTA!
— JIN!
— Jin, continua a rinnegare il fatto che non faccia parte di questa famiglia se vuoi. Ma fallo in un'altra stanza, voglio sapere cos'altro è successo fra lei e Jungkook.
— Jungkook? Quel figo della Madonna che la friendzonava ogni giorno?
— Esatto.
Menomale che sa mantenere i segreti...
— OMO! Adesso la mia sorellina adorata mi racconterà tutto quel che è successo, vero?
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— Era proprio necessario riunirci qui per raccontarci questo? Mi chiese Jimin.
— Jimin, non può essere la tua sola risposta con tutto quel che ti ho appena raccontato.
— Avrei preferito che lo raccontassi solo a me.
— Se magari avessi risposto al mio messaggio di ieri sera...
— Ti avevo detto di aspettare la ricreazione di oggi per raccontarmelo.
— Non c'è bisogno di rosicare bello mio, gli disse Juna, se le avessi risposto immediatamente come farebbe un vero migliore amico, non sarebbe successo.
— Questo non toglie il fatto che sia la MIA migliore amica, avresti dovuto saperlo dopo di me.
— Potete smettere di litigare per me un secondo? Dovreste essere contenti per me.
— Hai ragione Areum, scusami.
Visto che si stava facendo tardi, avevamo cominciato a camminare verso il cancello del liceo. Come sempre, un bel po' di persone non potevano fare a meno di fissarmi.
— Quindi hai deciso di perdonarlo? Chiese Juna.
— Tutto dipenderà da lui e da come si comporterà.
— L'unica cosa che ti posso dire, è che l'ultima volta che ti sei fidata di lui e delle sue scuse si è comportato come se non esistessi.
— Ti prego Juna, non ricordarmerlo.
— Hai sentito le voci? Chiese una ragazza che camminava davanti a noi con delle amiche. A quanto pare Areum e Jungkook si sono baciati ieri.
— Seriamente? Quei due non stanno per niente bene insieme, tra qualche giorno Areum lo mollerà sicuramente.
— Hai forse twittato la notizia? Mi chiese il mio migliore amico notando che tutti quanti ci fissavano.
— Non che io sappia.
— Secondo me non è neanche vero. Riesci ad immaginarli?
— Ma non è tutto, sembrerebbe che Jungkook gli abbia anche detto di amarla! Come diamine può piacergli una ragazza del genere? Prova più amore per sé stessa che per lui.
In generale me ne sono sempre fregata di quel che le persone possono dire su di me, ma quel giorno persi stranamente pazienza. *
— Yah! Ma non vi vergognate? Chiesi innervosita dopo averle raggiunte. Il suneung è tra meno di tre settimane e l'unica cosa che sembrate sapere a memoria è la mia vita.
— Lo sapevo, erano solamente delle voci insensate...Non è minimamente possibile che Jungkook ami una ragazza del genere.
Le quattro ragazze girarono i tacchi per andarsene come se non mi avessero vista.
— Sto parlando con voi!
— Aigo, è veramente insopportabile.
— Guarda, non è Jungkook laggiù?
— In carne ed ossa, facciamo prima a chiedere a lui se questa storia è vera, anche se ne dubito.
Ero sicura che avrebbe negato tutto. Jungkook è stato un gran bugiardo, soprattutto quando si tratta di parlare dei propri sentimenti. Se già faceva fatica ad ammettere che mi trovava bella ed intelligente, figuriamoci per dire che mi ama. Decisi quindi di ritornare da Jimin e Juna, senza neanche ascoltare quel che avrebbe risposto alle ragazze.
— Non sapevo di avere così tante sasaeng.
(NDA: sasaeng = fan isteric* e pazz*)
— Puoi stare tranquilla Areum, mi rassicurò il mio migliore amico, noi ti crediamo. Jungkook ti merita meno di quanto merita l'universo intero.
— Sono in questi momenti che capisco perché siamo amici Jimin.
— Perché stanno andando da Jungkook?
— Vogliono chiedergli se è vero che ci siamo baciati ieri, risposi a Juna.
— A Jungkook non piace quando tutti sanno gli affari suoi...
— Ormai lo conosco, non c'è più niente che possa fare per ferirmi. Ma gliela farò comunque pagare se mai decidesse di umiliarmi. Adesso vi lascio, devo andare in classe.
— Areum, Jimin si mise a sospirare, a volte mi chiedo come sia possibile che ti scordi che siamo nella stessa classe.
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— Anche se i voti che prenderete al suneung determineranno in quale università andrete, non è di certo per questo che vi dovete stressare per cercare di avere il miglior voto possibile.
Detto questo, il prof iniziò a passare fra i banchi per distribuire i fogli di iscrizione all'università.
— Stamattina non hai fatto la strada abituale per venire a scuola, mi sussurrò il mio compagno di Jungkook che non era nessun altro che Jungkook.
Non potevo di certo dirgli che era perché mi sono vista con i miei amici per sputtanarlo.
— Sono uscita prima, è per questo che non mi hai vista.
— Perché? Che dovevi fare?
— Ripassare.
— Allora perché non-
— Non mi hai vista perché...
— Perché?
— Perché è la mia risposta, punto.
— Va bene, pensavo mi stessi evitando.
— Non lo farei mai.
— Che materia hai ripassato?
— Ho ripassato tante cose.
— Va bene, mi ripeterai tutto stasera allora.
— E perché mai? In questo modo tutto mi uscirà dalla testa.
— Il miglior modo per sapere se le cose che hai in testa sono giuste è farle uscire per verificarle.
Non sapendo più cosa dire, fui salvata dal prof che mi diede il foglio di iscrizione.
— Silenzio, lasciami scegliere la mia futura scuola in pace.
— Certo.
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— Che università avete scelto? Chiese Juna mentre ci sedevamo al tavolo abituale della mensa.
Non ero certa di quale università scegliere, non ne conoscevo nessuna. Ma avendo sentito Eunmi dire alle sue amiche che voleva andare in un'università per diventare professoressa a Busan, ero già sicura di dove non sarei MAI andata.
— Io vorrei diventare medico.
— Te un dottore? Inizialmente trovai la decisione molto strana, ma ricordandomi che nel mondo esistono persone malate come Eunmi, capii che la sua era una buona azione. Sei la persona più gentile che conosca Jimin.
— Grazie Areum, voglio diventare medico per salvare tutte le persone che avranno la stessa malattia di mia madre.
— Aigo, sei veramente un angelo.
Menomale che non sapeva leggermi nei pensieri come Taehyung.
— Te che hai deciso di fare?
— Non sono ancora sicura, penso che dovrei cominciare col diventare più gentile.
— Che bello, pensi di fare volontariato?
— No Jimin, non è quello che intendevo. Pensavo di donare il mio corpo ad un'agenzia di top model.
I miei due amici si strozzarono con il loro cibo, ancora oggi non ho capito perché.
— Hai finalmente capito che non sei fatta per andare a scuola?
— Senti miss che ruba temperini per regalarli ai suoi futuri studenti, vai a riempire la tua brocca invece di ascoltare le conversazioni altrui.
— Da quel che sento, posso dedurre che non sono l'unica che ascolta le conversazioni altrui.
— Comunque, non sono io a non essere fatta per la scuola, ma il contrario. Il ministero dell'educazione farebbe salti mortali per poter avere una studentessa del mio calibro. E comunque esistono delle scuole per diventare modella.
— In poche parole, abbandoni gli studi.
— No, penso solo che sia meglio evitare di fare ombra agli altri studenti. E adesso che hai avuto le risposte che cercavi, puoi smammare!
— Certo...
— Ritorniamo a noi, te che vuoi Juna?
— Io voglio diventare pasticcera.
— Che sorpresa, dissi ironicamente.
— Per i compleanni le torte saranno sempre gratis.
— Ovvio.
— Non ho detto che lo saranno anche per te Jimin.
— Le torte che farai per me saranno senza grassi, zuccheri e lattosio.
— In pratica vuoi una torta di farina...
— Sono sicura che riuscirai ad inventare una ricetta del genere, potresti nominarla Areum.
— Certo...te che fai vuoi fare Jungkook?
— Voglio lavorare nella matematica e nella fisica.
— Un po' inutile come cosa, dissi alzando gli occhi al cielo.
— Assolutamente no, aiuterò la scienza ad avanzare con le scoperte.
— Comunque, disse Juna cambiando discorso, come mai non ignori Areum oggi?
— Perché questa domanda?
— Perché con quello che ci ha raccontato stama-
— Chiudi il becco! Vuoi che ti uccida?
— No Juna, continua. Cos'è che ti ha detto stamattina?
— Stamattina si è alzata più presto e ci ha riuniti per raccontarci tutto quel che è successo ieri, disse Jimin guardandomi con malizia.
— Jungkook ti giuro che l'ho solamente raccontato a loro ed ai miei fratelli, non so perché tutta la scuola ne è al corrente, ma ti posso garantire che io non c'entro.
— Oh, mi sono appena ricordato che ho una cosa fare, buon pranzo!
— Aspetta Jimin, vengo con te. Godetevi il pranzo!
— No, aspettate, Jungkook si alzò per bloccargli il passaggio. Conosco abbastanza bene Areum per sapere che non è stata lei a far girare la voce. Jin non è al liceo e Tae non è il tipo a mettere in giro delle voci, ancor meno se riguardano sua sorella. Quindi è stato per forza uno di voi due. Perché fare una cosa del genere?
— Hai fatto soffrire Areum così tante volte, e so che lo farai ancora. Sono il suo migliore amico e non sopporto più di vederla in certi stati per colpa tua. Ieri ho volontariamente ignorato il suo messaggio per farle credere che non ne sapevamo niente per poi pubblicare un tweet anonimo. Ti voglio bene e ti considero come un amico, ma la mia priorità rimane Areum.
— E pensi che umiliarmi cambierà qualcosa?
Quindi per lui era umiliante che tutta la scuola sapesse che ci eravamo baciati...
— Questo è proprio quel che temevo: che ti vergognassi del vostro bacio. Ho sentito quel che hai detto alle ragazze stamattina, per te è umiliante che tutti lo sappiano. Ogni volta prometti di cambiare, ma alla fine ritorni a comportarti come prima facendo addirittura peggio!
— Vi prego, possiamo smetterla qui? Non ho proprio voglia che tutta la mensa senta questa conversazione. Ero turbata come non mai. Ho sempre detto che le parole degli altri mi sfiorano a malapena, ma quelle di Jungkook mi trafiggono senza alcuna pietà. E poi non ho più fame, non provate a cercarmi, voglio rimanere sola.
— Areum...
— Non ci credo, quindi era tutto vero...
— Non è gentile dalla parte di Jungkook, ma Areum è comunque stata troppo stupida a credere che avrebbe funzionato tra di loro. Tutti sanno che preferisce le ragazze come Eunmi, avrebbe dovuto mettersi con lei...
Decisamente, la scenata che feci ad Eunmi e Jungkook qualche settimana prima non era stata sufficiente a far capire che non bisogna provocarmi.
— Prendi questo, il contenuto del mio vassoio cadette violentemente sul suo in men che non si dica schizzando sugo sul suo viso e sui suoi vestiti. Potrai alimentare le cazzate che spari con una porzione di cibo in più, e mi farai il piacere di sparecchiare cominciando con il mio vassoio, grazie.
Meritavano molto peggio, ma non avevo la forza mentale di restare in quella mensa un istante in più.
— Areum, aspetta!
— Jungkook, non ce la faccio più. Non ti voglio più sentire e vedere. Non imparerai mai, farai sempre le stesse cose. Forse questo è semplicemente destino, non siamo fatti per stare insieme.
— Areum-
— Lasciami in pace, non ti voglio più parlare. Mi rimangono due settimane in questo liceo d'inferno e vorrei passare tranquillamente senza avere la reputazione della bugiarda in cerca di attenzioni. Non aspettarmi più alle lezioni di sostegno.
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