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Il regno delle gemme rosse

Nebak è una zona vulcanica, il terreno sia nel villaggio che in tutto il regno non è altri che lava solidificata, pertanto ha un colore nero pece. La superficie risulta essere piuttosto liscia al tatto, ma è caratterizzata da striature e ondine a seguito del modo in cui si è raffreddata la lava. L'unico punto del regno che non ne è rivestito è la spiaggia, caratterizzata da una sabbia rossastra talmente sottile da risultare quasi polvere.
Alcuni punti, anche in mezzo al villaggio, sono crepati e si può vedere il magma sottostante scorrere lentamente, poiché, sotto al terreno, vi è uno strato piuttosto spesso di lava pura.
Il vulcano presente nel regno è costantemente attivo e continua a emettere lava che, attraverso degli striscioni appositi, attraversa tutto il villaggio, fluendo in fontane apposite dove gli abitanti possono usufruirne per armi e utensili, nonostante poi ogni officina è munita di una piccola fontana.
La vegetazione attorno alle abitazioni è piuttosto scarsa, essendo Nebak una zona dalle temperature piuttosto elevate; tuttavia, soprattutto alle estremità del regno o comunque in zone lontane dal vulcano, vi crescono vari arbusti e piante che si sono adattati alle condizioni climatiche non troppo favorevoli. Nonostante la maggior parte degli alberi siano spogli o con fronde non troppo voluminose.

Tuttavia esistono tre tipi di piante che traggono vantaggio dall'ambiente e producono frutti commestibili e nutrienti. Essi sono tutti caratterizzati da un leggero strato 'roccioso' piuttosto resistente, che li rende un po' ruvidi al tatto.
Il Glamog è un frutto molto simile a un mango, composto per l'appunto da una crosta nera all'esterno che, sia al tatto sia alla vista, sembra quasi roccia vera e propria. L'interno è composto da una polpa piccante molto simile a lava, con una consistenza un po' densa. Cresce sottoterra e ha bisogno di molto calore, pertanto è un frutto che viene coltivato in zone piuttosto vicine al vulcano o nei punti più caldi del regno.
Allontanandosi dal vulcano, in degli alberi dalla corteccia rosso borgogna, cresce il Ghyoya. Questo frutto ha una forma tonda ed è anch'esso rivestito da uno strato 'roccioso', tuttavia più leggero del Glamog. Ma, nonostante questo, è impossibile da tagliare o rompere essendo estremamente duro. Si apre unicamente dandogli un colpo secco con una lama in un punto specifico. Una volta aperto si potrà notare la polpa verde leggermente liquida che viene usata per fare creme (sia commestibili che per uso cosmetico) e succhi. Ma il modo più conosciuto per mangiarlo è succhiandone la polpa direttamente dal frutto con una cannuccia, sembra che così se ne possa gustare meglio il sapore, che è piuttosto dolce, ma lascia un leggero pizzicore. L'unico modo per capire quando è maturo è aspettare che cada da solo dall'arbusto.
Infine lo Skyop, un frutto rossiccio dall'aspetto simile a quello di una pannocchia. Sbucciandolo si potranno notare delle palline nere al suo interno, che sembrano quasi del carbone avendo anche una forma irregolare. Al tatto sono molto leggere e anche esercitando una lieve pressione si possono sgretolare; una volta in bocca, a contatto con la saliva, 'esplodono' o comunque 'scoppiettano', lasciando un piacevole senso di freschezza. Sono, infatti, molto rinfrescanti anche se non sembra e hanno un sapore dolce e fresco.
Man mano che ci si avvicina al vulcano, la vegetazione sparisce e ne prendono il posto rocce e massi di media grandezza, da una forma quasi a onda o comunque curva essendo lava solidificata.

Il villaggio dei Reassid è, quindi, anch'esso caratterizzato dalle strade nere ed è leggermente 'in salita', come se una grossa colata di lava si fosse solidificata fino alla fine del villaggio. Le strade sono sparse un po' a caso, attorno a quella che è la piazza centrale -luogo dove si tiene anche la festa tradizionale- dove è presente la fontana più capiente di lava.
Sembra, quindi, una vera e propria collinetta, dove in cima è possibile scorgere il castello del sovrano che si erge in una piattaforma circolare, innalzandosi verso l'alto con l'edificio principale che si conclude con una cupola, ma leggermente a cono quasi come fosse la bocca di un vulcano. Ai lati dell'edificio vi sono quattro colonne di una lunghezza minore, per dare un senso di prospettiva e importanza.
Il castello è fatto di rocce ignee fuse e modellate affinché assumano una forma curva e lucida, ma è possibile notare delle venature rosse su tutte le pareti dell'edificio, come fossero delle crepe di lava. Stesso 'design' viene ripreso nelle case dei Reassid, che sono, tuttavia, molto più semplici, ma anch'esse costruite con rocce ignee e quindi di un colore nero, che potrebbe variare da una tonalità chiara ad una più scura, dove anche qui è possibile notare delle venature/crepature rosse.

La festa più importante di Nebak è Daspe, la danza delle spade.
Ogni anno viene allestita la piazza centrale -luogo dove si tiene anche il mercato, di lunedì-, posizionando un palchetto in legno circolare al centro. Vi partecipano le famiglie più importanti o comunque coloro che si sono distinti durante l'anno con la creazione di armi bianche, principalmente, per l'appunto, spade. Vengono premiate per originalità, resistenza e creatività, ma la danza ha un ruolo molto importante e viene effettuata proprio con le spade. Viene eseguita di notte, con la città illuminata da fiaccole e nel punto con più crepe di lava, per creare una bella atmosfera. I ballerini indossano gli abiti tipici, composti da pantaloni larghi bianchi con lingue di fuoco rosse e un velo a coprir loro il volto. Per quanto riguarda le donne -principalmente inserite nel corpo di ballo per dare bellezza-, anch'esse indossano un velo, dei pantaloni larghi rossi con lingue di fuoco bianche (il contrario degli uomini) e una fascia rossa a coprire il seno; queste hanno anche un velo lungo attorno alle spalle e alle braccia, che arriva quasi fino a metà coscia e lo usano per dar sinuosità e sensualità ai movimenti.
Nonostante poi si venga premiati, è principalmente una festa di intrattenimento ed è un augurio per tutti i Reassid per un nuovo anno prospero.

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Il regno delle gemme arancioni

Idaaid è una zona rocciosa, caratterizzata da montagne di varia grandezza con il monte più alto posto al centro del regno. Ad est di Idaaid, tra la spiaggia e il monte, vi è un'altra piccola montagna, dalle dimensioni comunque piuttosto modeste, dove è stato costruito il villaggio dei Nezorigh.
Questo, infatti, si erge per tutta la montagna, a partire dalla base, per poi salire e arrivare fino alla cima -che è piatta-, dove si trova la reggia del sovrano. Il monte è particolarmente grande, ma si estende principalmente in lunghezza, con delle specie di piccoli promontori dove sono state costruite le case. Quest'ultime sono piuttosto semplici, la maggior parte senza alcun tetto -sono, infatti, piatte- e fatte pressoché di roccia levigata bianca o arancione molto tenue. Sono state costruite anche scavate nella roccia o, per l'appunto, nel pendio che porta alla cima della montagna... Insomma questa è completamente rivestita dal villaggio, che si espande anche, per l'appunto, alla base; dove si estende un enorme spiazzo, che funge come da agorà e quindi da piazza principale. Attorno al villaggio, poi, vi sono altri piccoli punti di incontro, ma la piazza posta ai piedi del monte è la più significativa ed è il luogo dove si trovano i cittadini in caso di un annuncio importante o dove avviene il mercato di martedì.
In giro per il villaggio, ad esempio all'entrata o nella piazza -o anche in punti strategici della roccia per mantenere la montagna in piedi-, vi sono delle colonne dal fusto leggermente ingrossato, che va man mano a diventare un po' più sottile in cima, dove si erge il capitello caratterizzato da vari ghirigori e forme principalmente arricciate. Queste colonne, realizzate in modo più regale e massiccio, sono presenti anche in cima alla montagna e man mano che si sale per arrivarvi. Messe apparentemente in ordine sparso sul pendio, una volta giunti sul piano si estendono in due file parallele, inducendo a percorrere questo enorme 'corridoio' per giungere alla reggia del sovrano. Questa, detto per intenderci, potrebbe assomigliare molto al Partenone o ai tipici templi greci. Caratterizzato da possenti ma sinuose colonne per tutti i lati dell'edificio, il tetto è a forma di triangolo schiacciato, con incisi sulla facciata e ai lati dei ghirigori e disegni morbidi e curvi. Così come appare all'esterno, l'interno dell'edificio è molto spazioso, dato dalla totale assenza di piani, che lo rendono quindi più maestoso ed impoenente.

Come accennato prima, Idaaid è costantemente baciata dal sole e questo è il fenomeno più particolare del regno. Infatti i Nezorigh -o meglio, il sovrano con alcuni Tenoss adatti a ricoprire questo ruolo- hanno l'importante compito di portare il giorno in tutta Midantea, regolando le ore di Sole con quelle di Luna -controllate, tuttavia, dagli Xenemys-. La pecca, si può dire, di questo importante compito, è il fatto che a Idaaid è costantemente giorno, persino nelle ore di Luna... Ovviamente i Nezorigh si sono abituati a questo stile di vita, ma per chi viene da un altro regno potrebbe confondersi o essere infastidito dall'intensità della luce -superiore, di logica, di qualsiasi altro regno-, non essendo abituato. Forse gli unici che potrebbero sopportarla sono gli Eriadeneys, vivendo in un luogo più o meno simile al loro.

La vegetazione è rigogliosa, ma sembra quasi secca, essendo Idaaid costantemente baciata dal sole, ventiquattr'ore su ventiquattro, crescono unicamente piante resistenti alle alte temperature e bisognose di poca acqua. Non è una zona desertica come quella di Baimokairyu, ma gli si avvicina principalmente per le temperature.
I cibi che crescono a Idaaid sembrano quasi tutti secchi o croccanti, ma ci si può stupire della morbidezza dei Papply. Questi sono dei grappoli che crescono in piantine basse e rigogliose, molto simili alle vigne e, quindi, all'uva. Gli acini di Papply sembrano quasi dei sassi, sia per forma che per colore, ma al tatto sono veramente molto morbidi, quasi spugnosi. Il loro interno è caratterizzato da una polpa molto dolce color pesca, con dei semini di un rosa aranciato piuttosto intenso.
Un altro tipo di frutto che cresce a Idaaid è l'Hanushi, un cibo molto simile alle mele, di un arancione brillante con delle striature rosa. Cresce sugli alberi e si può capire se è pronto per essere colto proprio dalle striature presenti sulla buccia: infatti inizialmente sono di un grigio spento, diventando man mano di un bel rosa acceso al momento della maturazione. Certo, quando raggiungono la grandezza standard sono comunque commestibili, tuttavia risultano essere piuttosto aspre, se non proprio acide, poiché per l'appunto non ancora completamente mature. Comunque hanno una consistenza piuttosto morbida all'interno, nonostante a morderle siano croccanti. Sono composte da una polpa bianca un po' granulosa che viene usata anche per fare marmellate o creme... La torta di Hanushi è una specialità del posto e persino il sovrano ne va ghiotto!
Come terzo e ultimo frutto tipico vi è il Sacct. Dal color arancione terroso, ha una forma ovale un po' schiacciata e cresce in mezzo alle rocce in periferia di Idaaid, circa vicino alla spiaggia. In parte sono piuttosto pericolosi, poiché sono caratterizzati da spine lunghe e affilate e, nonostante non ricoprano completamente la buccia e quindi non siano un numero elevato, non è affatto carino calpestarle erroneamente-. Anche perché sono dei frutti principalmente selvatici, in pochi sanno come trattarli e in ancora meno sanno che, in realtà, non ci vuole nulla di che... basta un po' d'amore! Esattamente: amore. ll Sacct è un frutto che se lasciato selvatico cresce da sé, ma risulterà avere un sapore un po' aspro, se invece coltivato con la giusta cura e affetto, assume un sapore molto più dolce. È quasi come un animaletto, se trattato nel giusto modo sarà poi molto più docile! Inoltre l'unico modo per aprire questo frutto senza pungersi è molto bizzarro: bisogna, infatti, passare delicatamente il dito sulla spina portante -riconoscibile dalle altre perché di un arancione più acceso e leggermente più grossa-, come una carezza, e il resto lo farà da se, aprendosi da solo come avesse vita propria. Sono, poi, dei frutti molto succosi e nutrienti, anche solo mangiarne uno potrebbe saziare un Tenoss per tutta la giornata e la sua polpa color pesca è un po' gelatinosa e trasparente.

Attorno alla montagna del villaggio, ce ne sono altre di dimensioni più modeste, anche se in realtà sono principalmente enormi massi di roccia che, date le dimensioni, possono sembrare quasi delle montagnette. Sono poste a una certa distanza dal villaggio e sono composte da tanti buchi o crepe quasi circolari di varie dimensioni... questo perché sono il bersaglio prediletto dai Nezorigh per allenarsi. Ai piedi di queste montagnette, inoltre, vi sono vari spiazzi con qualche colonna o struttura specifica per Lidyapom, una festività dove ogni anno i Nezorigh si sfidano in giochi atletici di vario tipo. Le iscrizioni sono aperte a tutti coloro che vogliono mettersi in gioco, ma solo i migliori dieci si sfideranno nella gara finale per decretare poi il vincitore.
Il vestiario tradizionale sarebbe composto da una lunga tunica cucita su un lato e da sandali di cuoio; tuttavia, essendo scomoda per i movimenti, è stata sostituita da dei semplici pantaloni piuttosto larghi lunghi fino alle ginocchia. Gli uomini gareggiano direttamente a petto nudo e le donne possono indossare una fascia o direttamente una canotta per coprire il seno.
Al vincitore viene messa una corona d'alloro dorata intorno alla testa.

Ma vi è un altro posto molto importante a Idaaid, situato in un promontorio sulla spiaggia -caratterizzata da sabbia composta principalmente da piccoli sassolini di varie tonalità di arancione, con qualche roccia sparsa qua e là-. Lì vi sono le ormai rovine della vecchia Idaaid, infatti la città venne costruita proprio lì, per poi essere spostata in seguito più al centro.
Comunque sia, la vecchia reggia dei re passati è diventata un po' la sala riunioni dei sovrani di oggi. Nonostante sia segnata dal tempo, infatti, è parecchio resistente e anche molto spaziosa. Strutturalmente è molto simile, se non identica, a quella attuale, tuttavia anziché ghirigori, sulla facciata e ai lati, vi è disegnata quella che pare essere la storia di Midantea.
È proprio lì che vengono portate le Gemme e gli animali divenuti statue, affinché restino in un posto un po' isolato ma comunque sicuro, con la certezza che restino sempre sotto alla luce, affinché non muoiano.

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Il regno delle gemme gialle

Regno dal paesaggio piuttosto peculiare, è caratterizzato principalmente dagli edifici realizzati dal popolo degli Eriadeneys, conosciuti per essere Tenoss dalle particolari abilità artistiche e soprattutto architettoniche. Le loro strutture sono caratterizzate dal loro stile a dir poco unico, che sfrutta forme geometriche in modo decisamente creativo dando agli edifici di Baimokairyu un aspetto che si potrebbe anche definire come 'moderno' nonostante i materiali utilizzati siano piuttosto rurali. A nord sorge il castello del sovrano, situato sulla più alta collina del regno e circondato da alte dune e, su un lato, da addirittura un lido privato, nonostante non venga utilizzato quasi mai. La struttura 'base' del castello è relativamente semplice: costituita da una piramide a più piani e circondata da quattro altissime colonne –quasi più alte della piramide stessa-, non è complessa come alcuni avrebbero immaginato... almeno per quanto riguarda la struttura. Infatti, basta avvicinarsi di poco per notare diverse e superflue decorazioni incise sulla superficie di colonne e piramide, entrambe dotate di diversi balconi e finestre ornati da spesse e doppie cornici, a loro volta adornate da accenni di colore e complesse incisioni. Anche gli interni non sono affatto semplici ed, anzi, sono probabilmente la cosa più sfarzosa che si possa trovare in tutta Midantea. Inutili fronzoli, tessuti dalle complesse fantasie, inutili gingilli decorativi in metalli preziosi e centinaia di quadri o libri di cui praticamente nessuno a corte non sa assolutamente nulla; di alcuni non si sa nemmeno come ci siano arrivati lì. Nemmeno il paesaggio che circonda il palazzo fa ovviamente eccezione: sono infatti presenti numerosi piccoli arbusti, cactus e cespugli che ornano le dune attorno all'imponente abitazione del sovrano. I paesaggi naturali di Baimokairyu sono, in contrasto con le opere realizzate dagli abitanti, davvero semplici ma in ogni caso mozzafiato. Infatti, per l'intero territorio si estendono chilometri e chilometri di sabbia morbida e dorata, che in diverse zone, soprattutto vicino ai centri abitati, entra in contrasto con sabbia e terreno più aridi e quasi rocciosi, che per la maggior parte sono sfruttati come strade. Tutto ciò darebbe quasi al regno l'aspetto di un deserto se non fosse per l'oceano che circonda le sue coste ricche di sassi di ogni forma e colore ma che, proprio come un'oasi in mezzo al deserto, rappresenta un bellissimo e piacevole distacco dal resto del paesaggio con la sua acqua cristallina e la vegetazione spontanea, principalmente composta da palme e piccoli cespugli dalle grosse e larghe foglie. Proprio in cespugli del genere è possibile trovare uno dei cibi tipici del regno di Baimokairyu: i grappoli di Zuzup, ovvero dei racimoli provvisti di diverse, piccole bacche triangolari di un giallo spento, quasi ocra. Nonostante siano piuttosto saporiti, non sono molto popolari tra gli abitanti per via della tremenda puzza che emana la loro pastosa polpa. Esistono però diversi piatti che riescono ad enfatizzare il loro sapore senza conservare la puzza, ma si tratta di alta cucina e che quindi in pochi possono permettersi. Ben più popolari sono i Trocn: dei frutti che crescono tipicamente sugli alberi, hanno una forma a corno ed una durissima scorza gialla, spesso dotata di alcuni graffi causati da animali che cercano di romperla, riuscendo solo a scalfirla appena. Invece, per aprirli bisogna spezzare la parte superiore del frutto, nel punto in cui inizia a curvarsi ed a diventare, quindi, più fragile e sottile. Una volta aperto, il Trocn rivela un piccolo frutto rosso ed allungato, emanando poi una polverina rossastra generalmente tossica per insetti od animali, ma completamente innocua per i Tenoss. Nel repertorio di Baimokairyu, ultimi, ma non per importanza, ci sono anche gli Aisty: frutti a forma di stella che tendono a crescere su piccoli arbusti, di cui nella campagna del regno ci sono numerose piantagioni, hanno dimensioni piuttosto ridotte ma sono molto nutrienti e saziano davvero in fretta. Spesso questi frutti sono paragonati a stelle cadenti ed un'antica tradizione vuole che, se mangiati prima di esprimere un desiderio nelle notti in cui le stelle sono ben visibili, il desiderio espresso si realizzerà sicuramente. La polpa bianca di questo particolare frutto è senza dubbio unica: è, infatti, fosforescente e grazie a ciò ed alla buccia sottile che lascia intravedere la luminosità alla notte, è possibile distinguere le varietà di Aisty anche senza aprire il frutto. Se dovesse avere un sottotono rossastro od aranciato, il sapore sarà amarognolo, se invece ne dovesse avere uno violaceo o bluastro sarà più deciso ed, ancora, se ne dovesse avere uno verdastro o rosato sarà più dolce. Infine, se dovesse essere bianca o con un sottotono giallastro, il sapore sarà neutro e fresco.

Come ogni popolo, anche gli Eriadeneys hanno una cultura e nella loro la ricorrenza più importante è la Ryezachien. Si tratta di un vero e proprio 'festival della creazione', durante il quale vengono esposti ogni genere di oggetti realizzati dagli abitanti, proprio come se fosse una mostra. Naturalmente, gli oggetti esposti sono unicamente i migliori, data anche la presenza di numerosi critici ed artisti e la possibilità per giovani promesse di farsi notare. Verso la fine della giornata –più precisamente, dal calar del Sole in poi- è tradizione organizzare una sorta di concorso per 'eleggere' una creazione vincitrice tra quelle esposte durante la mostra. Una vittoria durante uno dei concorsi del festival della creazione è il sogno di ogni artista, scultore od architetto Eriadeneys: è vista infatti come uno dei più grandi onori che si potrebbero ricevere come costruttore od artista e, naturalmente, porta molta gloria e popolarità al vincitore, oltre all'esposizione permanente in un angolo apposito dell'opera vincitrice durante le edizioni seguenti del Ryezachien. Durante la mostra vi sono anche una sezione apposita dedicata ai più giovani o a chi vuole semplicemente divertirsi e mostrare le proprie creazioni senza mettersi in gioco al concorso e diversi stand nei quali è possibile acquistare oggetti creati da mercanti, esperti o novellini che siano, o seguire dei corsi, solitamente aperti a tutti ed assolutamente gratuiti.

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Il regno delle gemme verdi

Le terre di Miriod sono, senza dubbio, uno spettacolo decisamente suggestivo. Un grande villaggio immerso nella natura, circondato da altissimi arbusti, grossi cespugli e ricco di colori, dati dai numerosi fiori e frutti che crescono in mezzo a tutto il verde del regno. Il centro abitato è un grosso villaggio, costruito attorno ad un enorme albero le cui fronde verdeggianti coprono quasi interamente tutto il territorio di Miriod ed al castello del sovrano del regno. Il suo castello sorge proprio accanto al villaggio ed è circondato da normalissime case, diversi alberi e numerosi, piccoli cespugli ed arbusti, oltre alle sue grandissime aiuole. Il palazzo non ha una struttura troppo complessa ed è, anzi, piuttosto semplice: costruito come il resto degli edifici in legno e pietre –di cui la maggior parte sono spesso grosse e muschiose-, non è troppo grande e le colonne, insieme alle mura di cinta che delimitano il giardino interno del castello, sono piuttosto vicine alla struttura principale, che presenta unicamente tre piani. Tutto, anche all'interno, ha uno stile piuttosto semplice ed umile, non presentando uno sfarzo eccessivo, come praticamente tutto il regno. La parola chiave nello stile dei Frayler è, infatti, semplicità, unita a modestia e delicatezza... ma cosa vi aspettavate da una razza che vive all'interno di un enorme bosco ed a contatto con la natura?

La flora di Miriod –così come la fauna- è davvero ricca: sparsi sull'intero territorio del regno saranno presenti almeno un centinaio di fiori, insetti ed animali diversi. Proprio tra questi fiori, in cespugli bassi e dalle foglie particolarmente doppie e brillanti, potrebbero trovarsi dei Sellaps, piccoli frutti circolari di diversi colori e sapori. Crescono all'interno della corolla dei fiori di Sellaps ed hanno un diametro massimo di quattro o cinque centimetri. La polpa è 'divisa' in due parti separate dal seme ovale, che cresce perfettamente a metà tra le due sottili sezioni del Sellaps, contenenti ciascuna davvero poca polpa. Per questo, si tratta di un frutto piuttosto semplice e leggero, ma davvero popolare per via dei suoi particolari sapori, determinati dal colore del frutto e, di conseguenza, dei petali del fiore, che riprendono quelli dei sette diversi regni. I Sellaps rossi hanno un sapore fresco, simile a quello dell'anguria, gli arancioni uno dolciastro, simile a quello delle pesche, i gialli risultano spesso essere un po' aspri, quasi come del limone, i verdi invece abbastanza dolci, un po' meno degli arancioni e più tendenti al sapore del pistacchio, i blu risultano estremamente dolci e zuccherini, i viola quasi amarognoli, con un gusto simile a quello delle more ed i rosa, simili alle fragole, sono molto dolci ma in modo gradevole. Tornando a Miriod, ad Ovest del regno si trova una zona più rocciosa, ricca, per l'appunto, di rocce grigio scuro e muschiose e di diverse piante, come gli arbusti su cui crescono i frutti di Emchaa. Si tratta di un frutto che, se non trattato, potrebbe risultare velenoso ed addirittura nocivo in alcuni casi per i Tenoss. È molto semplice da riconoscere per via dei numerosi bitorzoli che si possono notare sulla sua superficie verde -che verso la punta dei suoi 'spuntoni' va a schiarirsi- e per via delle crepe rosse che spesso si vanno a formare sul frutto, mostrandone la polpa di un acceso ed intenso rosso e dal sapore decisamente unico, motivo della grande popolarità del frutto. Le coste di Miriod sono dotate di una sabbia fine e pallida, piena di conchiglie colorate, quasi simili ai numerosi fiori che adornano alberi e cespugli del regno. Un altro cibo tipico di Miriod, ma non popolare quanto i Sellaps, è sicuramente il Lyev: dalla polpa rossastra ed abbastanza liquida, è dotato di una forma un po' allungata e due grosse foglie che, insieme alla sottile buccia verdastra, proteggono il delicato frutto al loro interno. Spesso viene mangiato all'interno della buccia, nella quale viene praticata un'incisione dalla quale, utilizzando un utensile o semplicemente un po' di pressione, è possibile far fuoriuscire la gelatinosa polpa, nei frutti più maturi quasi traslucida come della vera e propria gelatina. In generale, i Lyev crescono in campi appositi, proprio come gli Emchaa, mentre è possibile trovare cespugli di Sellaps dovunque... fatta eccezione per la zona più vicina all'enorme albero che si erge al centro di Miriod. Oggetto di diverse leggende e racconti fantastici, l'albero è il punto centrale della cultura Frayler e, soprattutto, della loro tradizione più importante: la loro festa delle lanterne, anche chiamata e meglio conosciuta come 'Leniies'. Si tratta di una festività annuale, che spesso coincide con l'inizio della stagione più calda per i Frayler, durante la quale il popolo si riunisce, munito di lanterne -solitamente una a Tenoss- ai piedi dell'albero e, dopo poco, inizia a salire fino al suo piano più alto, posto tra le sue fronde eccezionalmente illuminate e dal quale è anche possibile vedere il cielo, durante il Leniies sempre ed esclusivamente notturno. Durante la festa ogni fonte di luce all'interno del villaggio, fatta naturalmente per le luci sull'albero, viene spenta per fare in modo che le stelle siano ben visibili –in caso di pioggia od un clima nuvoloso la festa può essere rimandata-. Una volta saliti tutti sull'albero, le lanterne vengono accese e lanciate dai Frayler nel cielo, augurando così salute e felicità alle persone care o, per seguire la tradizione, alla propria famiglia od alla persona amata. Si narra, infatti, che l'albero originariamente fosse due alberi separati e che, con il tempo, si siano letteralmente fusi e poi cresciuti insieme per diventare il mastodontico albero che sono adesso. Molti paragonano questa storia all'amore tra due innamorati od amore tra parenti, ma attualmente sta a rappresentare qualsiasi tipo di amore o legame esistente. In occasione del Leniies non si indossano abiti particolari, ma le persone più legate alla tradizione o semplicemente superstiziose tendono a vestirsi di bianco per attirare buona sorte ed evitano indumenti neri o comunque scuri per allontanare la cattiva.

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Il regno delle gemme blu

Forse il regno più unico di tutti, Riozumi è un grande villaggio sottomarino, situato al di sotto di un'altissima cupola trasparente che lascia vedere la superficie e quindi filtrare un velo di luce solare. Non è raro intravedere anche degli animali nuotare in giro o, abbandonate sul fondale, delle gemme di Tenoss deceduti, sulle quali però ci soffermeremo più tardi. In acqua è anche possibile trovare numerosi gingilli o più semplici conchiglie, tra le quali potrebbero trovarsi anche quelle contenenti i Gliichii. Si tratta di frutti tipici dell'ambiente di Riozumi, che crescono sia fuori che dentro l'acqua, ma quelli in mare aperto sono più rari e difficili da reperire, anche perché non tutti sono disposti ad avventurarsi a cercarli, soprattutto perché la ricerca dei frutti spesso prevede lo scavare nella sabbia e scovare gemme o, addirittura, scavare proprio tra le numerose gemme presenti sul fondale. Le conchiglie che custodiscono i Gliichii, poi, sono molto simili a semplici conchiglie comuni e spesso sono ben nascoste tra anemoni, gemme, appunto, o coralli, rendendo la loro ricerca ancora più complicata. I frutti di Gliichii sono spesso di colori chiari e neutri, dotati di striature bianche o più scure, ma quelli reperibili in mare, oltre ad avere un sapore leggermente più salato, sono di un brillante rosso e le striature sono anch'esse particolarmente accese, di un rosso più scuro. L'ambiente 'interno' del regno, fatta naturalmente eccezione per le diverse case e strutture, è piuttosto simile ad un fondale marino: sono presenti diverse rocce e grotte; alcune costituiscono anche dei rilievi piuttosto alti, sui quali spesso sorgono i templi tipici di Riozumi. Quello degli Elyoliss è infatti un popolo dalla ricca cultura e, per questo, a circondare l'area residenziale sono presenti molti templi, nei quali gli Elyoliss sono soliti pregare. Lo stile architettonico delle strutture è molto simile al nostro giapponese tradizionale, con tetti a falde spioventi con gli spigoli inferiori curvati verso l'alto e case generalmente a due piani, ed il castello del sovrano non fa eccezione: eretto proprio sopra un'altissima grotta, a nord est del regno, la struttura simile ad una pagoda troneggia sul villaggio nonostante la sua incredibile semplicità ed i colori tenui, tipici di tutti gli edifici presenti all'interno del regno. La grotta sotto il castello –come del resto diverse grotte, all'interno delle quali alcune volte si possono trovare addirittura prati di muschio aperti al pubblico- si tratta, in realtà, di una sorgente, dalla quale sgorga dell'acqua purissima che si riversa in un lago posto al di sotto di un'altura su cui si trova a sua volta l'antro. Dal lago partono numerosi fiumi che attraversano l'intero villaggio ed all'interno dei quali è possibile trovare dei piccoli animaletti trasparenti e dall'aspetto quasi 'gelatinoso', come pesci o delle più comuni meduse colorate, tutti bioluminescenti ed una parte dei quali è anche capace di fluttuare. All'interno dei fiumi è poi possibile trovare degli arbusti composti interamente d'acqua e su cui crescono dei particolari frutti blu, i Blump: dalla forma indefinita perché praticamente liquidi, in generale sugli alberi hanno una forma a goccia mentre tra le mani ne assumono una ovale. La polpa acquosa dei Blump è tenuta al sicuro da una sottilissima buccia trasparente, simile ad una pellicola e piuttosto semplice da rompere con gli strumenti giusti, che spesso si riducono ad una semplice cannuccia e la giusta pressione. Sul terreno roccioso di Riozumi sono presenti anche altre particolari piante, come dei veri e propri cespugli di coralli –dentro i quali è possibile trovare anche dei Gliichii- o degli alti arbusti, dalle chiome formate interamente da quelli che sembrerebbero essere cristalli blu ma che, in realtà, sono semplicemente dei Ryestal: frutti molto zuccherini e più simili a vetro che a della vera e propria frutta, sono estremamente popolari tra gli Elyoliss ed anche piuttosto versatili in cucina. Al tatto potrebbero risultare essere un po' appiccicosi, soprattutto con l'alzarsi delle temperature nei mesi più caldi nonostante il regno si trovi praticamente sott'acqua.

La più importante festività a Riozumi è il Nakhesu, una vera e propria festa dei morti, molto importante per la cultura Elyoliss. In occasione del Nakhesu, il popolo indossa abiti tradizionali: sono composti da un'abbastanza attillata camicetta a collo alto e dalle maniche corte, dagli orli un po' più spessi e tondeggianti, dotati di un taglio perlopiù 'dolce'. Per le donne è un po' più corta ed, in alcuni modelli, quella per gli uomini è priva di maniche e solitamente va indossata aperta. Al di sotto vanno indossati dei lunghi e morbidi pantaloni, dagli orli simili a quelli della camicia ed un elastico che li tiene sulla caviglia; inoltre, i modelli da donna possono avere una spaccatura sulla parte esterna del pantalone che va metà coscia a metà polpaccio. I completi vengono prodotti in colori chiari, che solitamente ondeggiano tra l'azzurro, il viola, il rosso scuro, il lilla e, per sacerdoti, sacerdotesse od il sovrano, il blu, che rappresenta l'importanza del Tenoss che lo sta indossando. Durante la festa si mangiano piatti tipici e vengono offerti ai defunti vicino ai diversi templi che si trovano all'interno del regno, dove poi si inizia a pregare seguendo i sacerdoti che si occupano dei posti sacri, spesso situati ai confini della città per essere il più a contatto possibile con le gemme di Tenoss deceduti, abbandonate sul fondale marino accanto alla città. La cultura degli Elyoliss, particolarmente legata alla morte ed all'aldilà, vuole che i morti siano sempre ricordati ed onorati: solo così, infatti, il loro riposo e passaggio al mondo dei morti sarebbero totalmente sereni. Nonostante ogni popolo abbia le proprie credenze ed i funerali si tengano dovunque, la gemma del defunto viene sempre rilasciata all'interno del mare attorno a Riozumi per mano dei sacerdoti: si crede, infatti, che essi abbiano fin dalla nascita una particolare connessione con l'aldilà impossibile da raggiungere per chiunque.

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Il regno delle gemme viola

Sarukami, in contrapposizione a Idaaid, è costantemente avvolta nell'oscurità della notte, essendo il sovrano e gli Xenemis addetti a dare la notte a tutta Midantea. Tuttavia la luna, il villaggio, l'intera vegetazione e quindi l'intero ambiente sono caratterizzati da una miriade di luci naturali. Potremmo definirle dei veri e propri neon, situati ovunque nel regno: sui cespugli, sugli alberi, sul muschio... qualsiasi cosa, a Sarukami, emette una luce naturale, che guida gli Xenemis per i sentieri e le strade del regno.
L'area è pressoché boschiva, ma di quella vegetazione tipica mediterranea, per intenderci. È quindi caratterizzata da una miriade di cespugli di vario colore, principalmente però dalle tonalità fredde, dove sicuramente quello che risalta maggiormente è il viola. Anche se, in realtà, tutto a Sarukami assume un po' una sfumatura viola, poiché la luna, rispetto al colore azzurrino o giallino che siamo soliti abituati a vedere, è di un viola lavanda molto chiaro, per non dare fastidio agli occhi.
Tuttavia, in mezzo a tutti questi colori 'spenti', crescono anche cespugli di colori più accesi, come i cespugli di Kiish. Quest'ultimo è un frutto che cresce, per l'appunto, in cespi gialli, e si tratta di piccole bacche viola fluo. Sono veramente molto dolci e appaganti, ma bisogna fare molta attenzione! È necessario pulirle bene, affinché lo strato superiore -una specie di leggerissima polverina- venga lavato via tutto, poiché se mangiate 'al naturale' possono dare degli effetti allucinogeni. Di per sé, se mangiate in piccola quantità, sono pressoché innocue... certo, si inizieranno a vedere elefanti rosa volare, o ci si sentirà intontiti e traballanti, ma non succederà nulla di particolare. Dopo una mezz'oretta o dopo qualche oretta -dipende quante ne vengono ingerite, ugh- l'effetto svanirà e non porterà alcun danno collaterale. Tuttavia, se ne vengono mangiate in gran quantità, si potrebbe avere un gran mal di pancia per qualche giorno... anche qui, non ha chissà che effetto 'mortale', ma, fidatevi, non si vuole provare il mal di stomaco causato da bacche di Kiish-
Come già accennato, quindi, Sarukami è caratterizzata da una serie di luci naturali fosforescenti. Che siano esse dovute da bacche, da foglie, dallo scheletro stesso dei cespugli -quindi dai rami e dalla corteccia; sono le più spettacolari, esiste un cespuglio dal gambo azzurro fluo, che illumina tutte le foglie, mostrandone le venature- Sarukami è completamente illuminata da uno spettacolo di luci... ed è uno spettacolo completamente 'aperto' e a 360 gradi. Questo perché, la vegetazione, di per sé, è 'bassa': gli alberi più alti non superano i 170cm, quindi si può avere una visione 'a tutto campo' della meraviglia che è Sarukami. È un posto dove aleggia una certa aura di magia e sembra quasi la perfetta atmosfera tipica da film, con tanto di lucciole e animali luminosi a dare manforte; per non parlare delle rocce fluttuanti presenti un po' intorno qua e là, caratterizzate da venature viola fluorescente. Danno ancora di più quel tocco di mistero e magia e hanno una buona dose di elettricità al loro interno, quindi potrebbe capitare che, toccandoli, si possa sentire una leggera scossa.

Nonostante bizzarro, è veramente un posto splendido, a partire dalle coste del regno, caratterizzate da una sabbia piuttosto sottile di un color viola lavanda. Al contrario di ciò che ci si potrebbe aspettare, la spiaggia non sembrerebbe avere chissà quale particolarità, se non qualche roccia fluttuante qua e là... ma a compensare vi sono vari organismi e piccoli animaletti bioluminescenti presenti su tutto il bagnasciuga e in gran parte nell'orizzonte, creando uno spettacolo di luci in mare.

Quindi, sì, è un posto veramente splendido... quanto mortale.

Ebbene, Sarukami è conosciuta per i pericoli che nasconde, soprattutto in determinate zone. Attraversando i fitti arbusti, si potrà notare che a un certo punto, verso ovest, i cespugli e gli alberelli inizieranno a diminuire, fino a ritrovarsi in una landa rocciosa aperta. Qui le rocce fluttuanti sono più numerose e più grandi e, attorno ad esse, ogni tanto, si potranno notare dei piccoli fulmini viola attraversare la superficie, mentre, se ci si avvicina -azione assolutamente sconsigliata, si potrà notare l'elettricità che attraversa le venature, poiché rispetto alle rocce sparse un po' qua e là per tutta Sarukami, sono completamente cariche di elettricità.
Infatti, la zona degli Azeki, è carica di elettricità ed è veramente pericoloso passarci, soprattutto nel periodo tra aprile e settembre -qualche volta fino ad ottobre- poiché le rocce emettono delle vere e proprie scariche, accompagnate da altrettanti fulmini e rombi. Ed è proprio qui, in mezzo a tanta elettricità, che cresce un frutto: l'Azeki. In piccoli arbusti completamente spogli, attorcigliato attorno ai rami più alti, crescono questi grappoli, caratterizzati da acini viola dalle striature gialle -che, in realtà, sembrano dei veri e propri fulmini-. Hanno la forma ovale un po' schiacciato sulla superficie, come se avessero ricevuto dei colpetti, causati da animali che vi saltano sopra per passare da un arbusto all'altro, o semplicemente per cercare di buttarli a terra -azione un po' vana, dato che sono particolarmente attaccati ai ramoscelli-. All'interno la polpa è di un giallo fosforescente, ma si possono mangiare benissimo anche senza tagliarli, gli acini infatti sono piccoli e il guscio non porta effetti strani come i Kiish. L'unica 'pecca' è che a mangiarli pizzicano, essendo comunque composti da un po' di elettricità, che dà loro un sapore piccante e frizzante al tempo stesso.
Sono frutti pressoché selvatici, dato che maturano nel periodo di maggior concentrazione di elettricità, e quindi tra aprile e settembre/ottobre, e per coglierli è necessario indossare le giuste protezioni... anche perché gli Azeki fungono da parafulmine.
Passata la zona degli Azeki, proseguendo verso nord, torna la solita vegetazione, ma è molto più fitta e gli arbusti che vi crescono emettono poca luce, o comunque di un intensità minore rispetto al resto dei cespugli. Man mano che ci si addentra per questa boscaglia, si potranno notare come le rocce fluttuanti iniziano a prendere una forma sempre più cubica e, quindi, più regolare e geometrica.
Bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi, o meglio, all'aria che si respira... poiché è qui che crescono le piante di Rwaax. Potremmo definirle delle vere e proprie piante carnivore giganti e sono piuttosto riconoscibili, essendo viola con delle macchie gialle, ma soprattutto perché attorno a loro non cresce assolutamente nulla, sono come rinchiuse in un piccolo cerchio di terriccio viola. Sono veramente molto pericolose ed emettono un profumo irresistibile, che se inalato per troppo tempo avrà delle conseguenze... letali. Perché? Beh, la pianta di Rwaax fa uso di questo profumo per attrarre le persone, ma anche per incantarle. Una volta che entra in circolo, dopo pochissimo tempo, si potranno già sentire gli effetti, o meglio, vederli. Il Rwaax, infatti, riesce a percepire tramite degli impulsi che vanno dalle sue radici al terreno sotto ai piedi della sua vittima, ciò che quest'ultima desidera di più e le mostra esattamente ciò che brama, rinchiudendola in una specie di intorpidimento che la costringe pian piano ad avvicinarsi all'oggetto dei suoi desideri... che non sarebbe altri, poi, della pianta stessa, in attesa che entri nel suo campo d'azione per poi mangiarsela viva. La cima del suo spesso gambo, infatti, è piuttosto grossa e cicciotta, di un violetto più chiaro, e non è altri che la 'bocca' del Rwaax.
Tuttavia, questa pericolosa pianta, è conosciuta anche per il suo frutto a dir poco eccezionale. Ne cresce uno solo, all'interno della 'bocca', ed è necessario essere muniti di appositi guanti e maschera per poterlo cogliere; inoltre prima è bene uccidere la pianta, tagliando un sottilissimo rampicante attorcigliato alla base, a meno che non si vuole essere morsi. Solitamente è un lavoro svolto da due o più Tenoss: uno si occupa di tenerla a bada, legando la bocca con un nastro resistente e tenendola ferma, mentre l'altro taglia il rampicante. Una volta fatto ciò è molto semplice trovare il frutto: è, infatti, di un giallo piuttosto intenso e bisogna lavarlo con cura prima di poterlo mangiare. Tutta la fatica per coglierlo, però, ne vale sicuramente la pena: il suo sapore è veramente speciale e sembra variare da individuo a individuo. Per questo motivo è un frutto che piace a tutti, poiché sembra assumere il sapore preferito di ogni Tenoss... ma ad alcuni potrebbe far ribrezzo mangiarlo, insomma, era pur sempre all'interno della bocca di una pianta che si mangia le persone.
Man mano che ci si addentra per questo sentiero, i Rwaax sono di numero sempre maggiore, finché non si entra nella valle dei Rwaax. Come si potrebbe intuire, è un posto completamente pieno di queste piante e di rocce fluttuanti cubiche sparse qua e là. È sconsigliato passarci per chi non indossa la giusta protezione, ma una volta oltrepassato ci si ritroverà... in uno spazio apparentemente deserto: una landa desolata senza alcuna vegetazione, vi è solo il terreno roccioso e qualche piccola roccia; le uniche cose presenti in quel posto sono le numerose rocce fluttuanti cubiche.

In mezzo alla vegetazione, in un punto pressoché roccioso, si potranno notare le case del villaggio degli Xenemis. Situato in pianura, è avvolto da una miriade di luci naturali ed è baciato costantemente dai raggi lunari, donando anche qui un senso di magia e mistero.
Le case, anch'esse dall'architettura semplice, sono caratterizzate da mattoni scuri, in contrasto alle luci presenti anche qui: emesse da qualche rampicante o dal muschio lasciato crescere unicamente per bellezza.
Tra le strade e le case si potranno notare moltissimi lampioni a rampicante viola scuro, con una luce gialla molto chiara ad illuminare tutt'attorno. Vi è pure una via, la stessa dove si tiene il mercato di sabato, completamente avvolta da questi lampioni, situati ai lati della strada.
Ma non è solo questa la fonte di luce: qualche cespuglio luminoso viene lasciato crescere qua e là e persino le case hanno, per l'appunto, delle luci sui tetti, sui muri o sui cornicioni di porte e finestre.
Insomma, è un luogo piuttosto bizzarro, ma senza alcun dubbio è anche uno spettacolo meraviglioso, soprattutto il castello del sovrano, situato su una piccola altura ai margini del villaggio. Ha uno stile medievale per intenderci, con un gran numero di torri piuttosto strette e lunghe, che concludono con un tetto a punta e allungato. Sembra quasi un castello stregato in realtà, uh- tuttavia mostra uno spettacolo di luci davvero meraviglioso: attorcigliati su tutti i muri del castello ci sono dei rampicanti viola e giallo fluo; i tetti delle torri sono a scaglie luminose di diverse gradazioni di verde e le enormi vetrate riflettono direttamente la luce della luna.
Attorno al castello ci sono, inoltre, delle 'mura', che vanno poi a circondare tutto il villaggio, ma non servono affatto per protezione, essendo alte a malapena 50cm, sono principalmente per bellezza, avendo del muschio azzurro fluorescente sulla superficie.
L'interno è caratterizzato da una miriade di stanze e passaggi segreti; sembra quasi di entrare in un labirinto, con varie stranezze qua e là. Come faccia il sovrano a non perdersi in un posto simile, resta per chiunque un mistero.

La festa più importante di Sarukami è Siyliinou, la festa delle illusioni. In quest'occasione gli abitanti indossano delle maschere dai colori e dalla forma che preferiscono, dipingendosi il corpo -principalmente braccia, mani, gambe, piedi, collo, zona della gemma e anche la stessa maschera- con dei colori speciali fluorescenti. Vi disegnano strisce, forme geometriche, pois... tutto ciò che vogliono per abbellire il proprio corpo ed essere un tutt'uno con le luci della natura.
Solitamente le maschere tradizionali sono bianche, composte da due corna a spirale, con sgargianti e colorati ghirigori su tutta la superficie, andando a marcare principalmente la zona di labbra e occhi. Questi sono, solitamente, contornati da numerosi cerchi gialli e viola -o qualsiasi altri colori complementari- uno attaccato all'altro, che vanno quasi a formare una spirale fino ai fori, da cui poi si vedono gli occhi viola dello Xenemis.
Nonostante già di per sé sia uno spettacolo di luci, la vera meraviglia accade al momento dello sparo dei fuochi d'artificio. Questi vengono sparati dagli estremi del villaggio e direttamente dal castello del sovrano e vantano di una vasta gamma di colori. Sono dei fuochi speciali, infatti non si consumano subito: una volta scoppiati in cielo, le scintille rimangono per moltissimo tempo a fluttuare nel nulla, creando un atmosfera ancora più magica... come se una miriade di lucciole stesse danzando nel cielo.

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Il regno delle gemme rosa

Regno dal paesaggio a dir poco suggestivo, Miroomo sembrerebbe uscito da un vero e proprio libro di fiabe. Infatti, nel regno dei Quoyliiv non è presente nemmeno un briciolo di terreno... o, almeno, quello a cui siamo abituati. Il regno si estende, infatti, su un'enorme nuvola rosa che funge da terreno e sabbia sulle 'morbide' coste di Miroomo, sulle quali è possibile trovare diverse conchiglie, stranamente tutte sui toni del rosa o al massimo del bianco. La consistenza della nuvola –o, meglio, delle nuvole- che forma il territorio di Miroomo è simile a quella di vera e propria terra, ma un po' più morbida almeno al tatto e da un profumo decisamente più dolce e stranamente simile a quello dello zucchero filato. La vegetazione di Miroomo è 'normale': possono tranquillamente crescere piante comuni, anche se ne sono presenti diverse esclusive del posto, non è raro infatti incappare in alberi o cespugli dalle fronde rosa. È anche piuttosto comune trovare piccole nuvolette rosa fluttuare in giro per il regno, le cui strade sono tutte realizzate in pietre bianche e tondeggianti, che vengono riprese anche negli edifici, tutti dotati di uno stile semplice e simile a quello di Miriod, anche se dai colori più 'rosati'. Infatti, la maggior parte delle case ha un tetto od una porta –od anche entrambi- rosa. Il castello del sovrano mantiene lo stesso stile delle case al villaggio ed è posizionato, come diverse case, su un'altura, che altro non sono se non nuvole che si sono 'inchiodate' al terreno, formando così col tempo colline o addirittura montagne, tutte di nuvole e simili a del vero e proprio zucchero filato. Il palazzo si trova a nord di Miroomo, proprio davanti il villaggio e la grande piazza al centro di esso, dove spesso ci si riunisce per ricorrenze od eventi importanti. Il castello, quindi, troneggia sull'intero villaggio con le alte colonne e le mura non troppo alte che lo circondano, tutto realizzato in pietre chiare e quasi 'perlate'. Il castello, nonostante anch'esso sembri essere uscito da un libro od un film, è più semplice di quel che sembra, soprattutto all'interno con un arredamento non troppo sfarzoso e, soprattutto, rosa. Tornando alla flora del regno, vicino alle coste è possibile trovare degli alti e sottili alberi, simili a palme, dove crescono in caschi i frutti di Nyeep. Dalla forma allungata e leggermente ricurva ed una buccia giallastra dai toni aranciati, sono molto simili a delle semplici banane e si sbucciano allo stesso modo, l'unica differenza è che la polpa rosata è piuttosto gelatinosa e quasi traslucida, proprio come, appunto, una gelatina. Ha un sapore fresco ma un po' 'anonimo' e da solo non è molto popolare come piatto, essendo anche piuttosto leggero. Tra cespugli e bassi arbusti degni di nota che si possono trovare a Miroomo, oltre a piccoli cespuglietti dotati di fiorellini che, se toccati nel periodo di fioritura, emanano una polverina capace di far infatuare chiunque della prima persona che vedono a meno che non ne siano già innamorati, vi sono anche i cespugli di Tnee: dalle foglie di un verde pastello, su questi cespuglietti crescono dei piccoli frutti simili a cotone, dal sapore zuccheroso. Solitamente, i Tnee sono di un rosa pallido, ma vi sono anche varianti azzurre, ancora più dolci, ed arancioni, che invece lo sono di meno. I Tnee sono uno snack molto apprezzato soprattutto dai bambini, ma essendo piuttosto dolci e zuccherini non è consigliabile mangiarne troppi alla volta.

Infine, al centro di numerose leggende Quoyliiv, vi sono i Maylif. Crescono su alti e robusti alberi dalle fronde e dalla corteccia rosa che si trovano principalmente nei pressi della grande piazza al centro del villaggio e del regno. I Maylif non sono frutti troppo particolari: sono praticamente identici a delle normali ciliegie, solo di un intenso rosso rosato ed a forma di cuore. Inoltre, sono sempre in coppia avendo degli steli resistenti e che si spezzano unicamente se viene applicata forza da entrambe le parti. Anche il frutto stesso è resistente e, se maturo, piuttosto croccante e succoso. Hanno un sapore abbastanza dolce e delicato, anche se i Maylif ancora acerbi hanno una punta d'amarezza. Si dice che questi frutti rappresentino ed, addirittura, siano l'essenza dell'amore e dai Quoyliiv più anziani sono addirittura ritenuti sacri. C'è anche una tradizione secondo la quale dichiarare i propri sentimenti condividendo o donando dei Maylif a qualcuno porti fortuna alla coppia e simboleggi l'amore eterno... per questo, dei Maylif ancora attaccati non sono un regalo molto gettonato quando non si deve fare un dono al proprio compagno od alla propria compagna. C'è, però, un'eccezione: in occasione della festa di Maylif, la festa dell'amore che prende proprio il nome dal frutto, donare dei Maylif a Tenoss importanti è tradizione, che si tratti anche di semplici amici o parenti. Durante il Maylif, oltre ad esprimere affetto e gratitudine verso i propri cari, viene organizzato un grande banchetto al centro della piazza, dove si trovano bancarelle ricche di piatti tipici e piccoli regalini che si possono fare ai propri amati. Questa festa, molto importante per il popolo dei Quoyliiv, sta a festeggiare e celebrare l'amore in tutte le sue forme, che si tratti di amore romantico, amicizia, affetto o in qualsiasi modo lo si voglia intendere. I preparativi per la festa iniziano al mattino e durante il pomeriggio si dà inizio ai festeggiamenti, solitamente mangiando o scambiandosi regali, mentre al tramonto inizia il punto forte di Maylif: il ballo. Al centro della piazza coppie di fidanzati o chiunque abbia voglia di ballare si riuniscono per danzare sulle note di musica tipica di Miroomo, praticamente musica lenta e classica, anche se spesso viene incorporato qualche pezzo più 'moderno' per i giovani. Alla sera la piazza viene adornata da lanterne e lucine che rendono l'atmosfera a dir poco magica e alquanto romantica, complici anche i numerosi fiori colorati, alcuni importati direttamente da Miriod, con i quali viene abbellito il tutto. Per questa occasione i Quoyliiv indossano abiti tipici della loro tradizione: generalmente i maschi indossano semplicemente una camicia e dei pantaloni, solitamente dai toni tenui, ed alcuni possono scegliere di indossare anche una giacca od un gilet, tutto in uno stile piuttosto semplice e senza troppi fronzoli, al massimo adornato da qualche piccolo ricamo ma non troppi. Gli abiti generalmente indossati dalle donne, invece, sono spesso dei vestiti dotati di gonne lunghe –non c'è una misura standard, ma deve almeno arrivare sotto il ginocchio- ed un corpetto, spesso abbellito da qualche ricamo. I festeggiamenti si prolungano fino alla notte, soprattutto in caso sia particolarmente luminosa e dalle stelle ben visibili: in quel caso non è raro che molti, dopo aver ballato, si riposino osservando il cielo notturno sulla spiaggia, lontani dal caos generale.

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I sette regni sono divisi tra loro dalla vasta distesa d'acqua che caratterizza l'intero pianeta e sono disposti a cerchio, chiudendo al centro di esso un altro piccolo continente dalla forma pressoché sferica.
È conosciuto come 'la discarica', principalmente dai giovani, poiché lì vengono portati tutti i rifiuti; oppure 'l'intermedio' essendo il luogo dove i Tenoss vengono portati usando i teletrasporti dei regni, da cui possono poi decidere in quale regno andare in base a sette piattaforme con inciso sopra lo stemma di ogni regno... solitamente è anche il posto dove i mercanti si trovano per decidere quali bancarelle comporranno il mercato della settimana. Tuttavia il nome più utilizzato per questo luogo -lo vedremo tra poco- è alquanto bizzarro senza alcun dubbio 'la Terra di Nessuno', per il semplice fatto, per l'appunto, che non appartiene assolutamente a nessuno.
È una landa desolata, un posto deserto dove non vi abita anima viva. Non c'è forma di vita, non sembrerebbe perlomeno, dato che nemmeno gli animali osano avvicinarsi in un posto simile. Infatti, qualsiasi Tenoss vi metta piede, bada bene di tornare presto indietro, poiché l'aria che si respira nella Terra di Nessuno è pesante.
Non serve molto.
Basti muovere un passo, calpestare il terreno con un piede, che subito ci si sentirà particolarmente inquieti. È un luogo estremamente misterioso, ma non quel mistero che aleggia a Sarukami... l'aura che emette la Terra di Nessuno ha un qualcosa di tetro e sinistro. Insomma, è uno di quei tipici posti dove non ci si può sentire al sicuro, poiché si avrà sempre la sensazione che c'è qualcosa che non va, qualcosa di sinistro.
Ma cosa avrà mai di così spaventoso questo piccolo -perché, beh, rispetto ai regni è veramente molto molto piccolo- continente? Innanzitutto c'è da dire che è perfettamente diviso a metà al centro, ove è possibile notare un cerchio grigio che è l'unico punto d'unione tra la parte sinistra e quella destra, altrimenti completamente diverse tra loro.

La parte sinistra, infatti, è completamente ghiacciata e bianca. Vi sono grossi ghiacciai sparsi un po' qua e là per la metà... delle vere e proprie montagne di ghiaccio e neve. Tuttavia, mettendovi piede, non si sentirà freddo come invece ci si aspetterebbe: in quel posto non circola un filo di vento e non si respira alcuna aria gelida... piuttosto ci si sente quasi cullati da un senso di pace e ordine. È proprio lì che i mercanti si ritrovano per decidere il da farsi.
Da dove viene, allora, il senso di disagio? Ebbene, essendo un posto piuttosto piccolo, è possibile scorgere in lontananza quella che è la metà destra, distinguibile ad occhio nudo già dalla sponda più a ovest di quella sinistra, poiché aleggia una grossa aura scura all'orizzonte. Non si tratta di nuvole, man mano che ci si avvicina ci si renderà conto che è il cielo stesso ad assumere delle tonalità scure, quasi nere. Così come la metà destra stessa: rispetto alla sinistra, composta da moltissimi ghiacciai, questa parte è completamente spoglia, con il terreno fatto di roccia nera completamente crepato. Il massimo che si può vedere è qualche albero completamente spoglio e morto qua e là, dei sassi o piccoli massi in mezzo al terreno... e ovviamente la spazzatura dei Tenoss. È, infatti, la parte della discarica, e i Tenoss sono soliti ad andarci solo quando sono completamente carichi, altrimenti perché andare in un posto simile ogni qualvolta che si accumula una misera manciata di spazzatura? È un luogo tetro, meglio starci alla larga il più possibile! Anche perché, dopo qualche giorno, le montagnette di spazzatura spariscono dal nulla.
Così.

Puff.

Dove spariscano tutti quei rifiuti, nessuno lo sa... ma nessuno nemmeno vuole effettivamente saperlo.
Nessuno, probabilmente, si è posto nemmeno il quesito.
Nessuno vuole avere a che fare con la parte destra della Terra di Nessuno.

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✏︎ᝰ . . ↷ 𝐌𝐄𝐑𝐂𝐀𝐓𝐎 ˎˊ- ꒰ 🧺 ꒱

Il mercato è un'occasione per le razze di essere a stretto contatto tra loro. Questo perché è composto da mercanti provenienti da tutti i regni, che si spostano ogni giorno di regno in regno, appostandosi nelle piazze o nelle vie principali per vendere le loro merci agli abitanti.
Nel mercato di Midantea si può trovare di tutto: spade e armi, oggetti bizzarri e ingegnosi, erbe mediche e medicinali, intagli in legno, maschere, vestiti e accessori, decorazioni di vario tipo... e chi più ne ha più ne metta. Ovviamente non possono mancare i viveri: vi sono numerose bancarelle piene zeppe di frutta di tutti i tipi e ve ne sono di moltissime sparse per le vie o la piazza, essendo in sé la merce più importante, oltre che quella più venduta.
Per permettere a tutti i regni di comperare gli oggetti del mercato -con delle semplici monete-, questo si tiene a giornate: lunedì a Nebak, martedì a Idaaid, mercoledì a Baimokairyu, giovedì a Miriod, venerdì a Riozumi, sabato a Sarukami e domenica a Miroomo. I mercanti si danno il cambio tra loro -per potersi riposare e rifornire- e quindi ogni settimana vi sono sempre merci nuove o differenti rispetto a quella precedente.
Quando c'è il mercato, quindi, le vie o le piazze si riempiono di bancarelle colorate e piene zeppe di oggetti; inizia la mattina presto, verso le sette i mercanti si apprestano a preparare le loro cose e già mentre sistemano è possibile contemplare le loro merci. Solitamente gli abitanti più furbi vanno al mercato prima dell'apertura -prevista per le otto e mezza- per potersi accaparrare le merci migliori.
E poi dura per tutto l'arco della giornata, alcuni mercanti lasciano il regno perfino a tarda notte.

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🍓 -ˏˋ 𝐅&𝐌 ˎˊ- 🍑

Ebbene ecco i regni ✨ nostro orgoglio assieme a tutto il resto sigh
Moon: Sarukami il mio impero romano 😩 assieme agli Xenemis ofc >>>>

Come vedete stiamo ripubblicando come i razzi 😍 infatti a breve pubblicheremo anche la scheda lol
Così almeno potrete iniziare a scrivere, dato che è parecchio lunga (Flame + Moon non poteva che essere catastrofica come cosa, infatti non so se avete notato quanto sono lunghe le descrizione dei regni lol... e che secondo noi sono pure poco) o comunque a rivedere per chi già l'aveva pubblicata~

Quindi beh ci vedremo fra poco :3

↷𝑾𝒉𝒂𝒏𝒈𝒆𝒓𝟔𝟗ᝰ

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