🌷And I remember, all those crazy things you said
You left them running through my head
You're always there, you're everywhere
But right now I wish you were here

All those crazy things we did
Didn't think about it, just went with it
You're always there, you're everywhere
But right now I wish you were here 🌷

12 Agosto 2010

Ormai non facevo altro che aspettare le tue parole prima di addormentarmi. Mi chiedevo cosa mi avresti scritto, cosa avresti trovato per me che rappresentasse anche noi e quello che eravamo.

Però averti lì mi mancava. Mi mancava così tanto.

La spiaggia mi sembrava vuota senza di te, senza di noi. Il mare non faceva altro che ricordarmi i nostri momenti; il rumore delle onde che si infrangevano contro gli scogli sembrava rappresentare me che tentavo di infrangermi contro di te. Solo che io in quel momento non lo sapevo, non lo volevo capire che mi stavi respingendo ancora prima che io provassi ad infrangermi.

E va bene, ho un vestito bianco. Contento? Mi chiedesti cosa indossassi quella sera. Me lo chiedevi spesso perché dicevi che così potevi immaginarmi anche meglio.

Inviami una foto, mi scrivesti poi. Sorrisi e mi presi un labbro tra i denti.

Meglio di no, replicai, perché nonostante tutto mi vergognavo ancora e le foto non mi piacevano. Preferivo stare dall'altra parte.

Nel frattempo una bambina dai lunghi capelli biondi mi guardava, io ricambiai il suo sguardo e le sorrisi.

«Sei bellissima» mi disse, poi scappò senza aspettare neanche che la ringraziassi per la sua dolcezza. Te lo dissi.

Sono sicuro che abbia ragione.

Sei troppo di parte.

Forse, lessi quella singola parola e sorrisi ancora; era più forte di me.

Quella stessa sera ti chiamai anche. Sentire la tua voce dopo giorni mi fece rendere conto ancora di più di quanto mi mancassi, ma mi fece stare così bene che io ancora ci credevo. Ancora mi illudevo.

Mi parlasti di te, della tua famiglia, di tua sorella e del suo ragazzo. Mi dicesti che il giorno dopo saresti stato molto impegnato e che avresti sentito la mia mancanza. Mi dicesti tante cose e io ne dissi a te. Ancora un po' e sarei tornata a casa anch'io. Mi chiedevo se quell'idillio sarebbe durato anche se nessuno di noi era lì.

Mi stavo abituando troppo a quello che c'era e non riuscivo ad immaginare di non averlo più. Di non averti più con me, e di non avere neanche più le tue parole a confortarmi, a farmi sorridere e a compensare la distanza che separava i nostri corpi.

«Se dipendesse da me sarei da te anche adesso.» Fu la tua voce a pronunciare quelle parole, e non esitasti a dirmele, neanche per un istante.

Il mio cuore era così pieno che credevo davvero di stare bene. Che non mi mancasse niente.

«Credi che ci rivedremo?» Tu sapevi cosa intendevo, sapevi che quello che ti stavo chiedendo. Però in quel momento esitasti.

«Lo spero.» Non era la risposta che mi aspettavo, ma eravamo un po' distrutti entrambi e andava bene così. Io non smettevo di sperare.

«Mi manchi anche adesso.» Poi dicesti, e io stavo anche meglio.