18 章
Mi accorgo solo ora che c'era il sole già in cielo e che quindi sono in un altro giorno. Ero tornato a casa? No. Mi importava? Nemmeno. Vorrei davvero provare a chiedere di cambiare compagno, ma non so se è possibile? Sì.
Sospiro, mi trovo sul tetto di una casa qualunque ad osservare il cielo in silenzio.
Ma dove cazzo sei finito volatile?
Per mia sfortuna sento la sua voce e mi acciglio involontariamente.
"Che vuoi scimmia troppo cresciuta ma priva di cervello?" dico andando in casa sua senza pensare alla frase appena uscita dalle mie labbra.
"Cosa?" mi dice guardandomi con la bocca aperta e qualche secondo dopo inizia a ridere appoggiandosi sul letto.
"Scimmia senza cervello? -scoppia in una risata isterica- dovresti inventarti un altro insulto" smette leggermente di ridere e io sbuffo.
"Smettila di ridere, cosa vuoi?" chiedo appoggiando la schiena al muro.
"Come che voglio, mi sei mancato. Ieri non ti ho più visto, che fine hai fatto?" mi chiede smettendo di ridere.
"So che stai mentendo, cosa vuoi" continuo con la mia domanda e lui sembra arrendersi.
"Ascolta: oggi è il mio ultimo giorno di scuola qui siccome da lunedì andrò in quella merda" lo interrompo con un cenno della mano.
"Arriva al punto" dico e lui fa una faccia stufata.
"È quello che sto facendo. Dato che è l'ultimo giorno, io e Haneul usciremo. Sono sicuro che oggi avrò la grazia di Dio" dice sicuro e io faccio una smorfia.
"Ti sbagli, non te la darà e poi sono i custodi che-" mi blocca lui questa volta.
"Non mi interessa Seonghwa, sono sicuro che oggi la bacerò e le chiederò di essere la mia ragazza" dice felice mentre guarda un punto indefinito.
"Buon per te" non starò a ripetergli che non andrà così, tanto non capisce.
"Poi però quando avrai bisogno di me per il tuo bel cuore rotto non chiamarmi" dico e me ne vado. Non ha nemmeno provato a chiedermi scusa, perché dovrei rimanere lì con lui?
Accidenti, ma cosa sto facendo, sono un angelo custode e non posso comportarmi così. Rimarrò a guardarlo da lontano, penso sia la miglior soluzione...potrei finire per essere esiliato se a quel ragazzo capitasse qualcosa perché mi vedrebbero come la persona che non ha adempito al suo lavoro.
Finalmente lo vedo uscire di casa per poi dirigersi alla macchina. Non mi faccio vedere e mi siedo accanto a lui.
"Ok Hongjoong. Oggi non devi assolutamente fare una figura di merda come quella dell'altra volta" scoppio a ridere perché tanto non può vedermi, ma lui spalanca gli occhi e mette una mano sul petto all'altezza del cuore.
"Che cos'è questa sensazione" dice e si guarda intorno.
"Seonghwa sei qui?" dice e allunga la sua mano verso la mia faccia. Ovviamente essa mi passa attraverso, ma la situazione è un po' strana. Si gira e tocca i sedili posteriori e poi ritorna al suo posto.
Non è la prima volta che provo questa sensazione...
Il ragazzo inizia a pensare ai giorni precedenti, più precisamente alla scena con quella ragazza dopo che erano usciti dalla biblioteca. Smetto di leggergli nel pensiero e guardo davanti a me.
Pov Hongjoong
Inizio a percepire una forte sensazione nel petto, una sensazione di vuoto ma che allo stesso tempo è abbastanza piacevole, come se mi fa il solletico. Questa sensazione l'ho provata anche quella volta in cui Seonghwa era passato...dentro di me se così si può dire. Adesso so per certo che il ragazzo è qui. Faccio finta di nulla e parto fino ad arrivare a scuola, ma sicuramente gli altri saranno andati a lezione prima di me, probabilmente, conoscendo quei due, nemmeno ci saranno andati. Sospiro, mi sento calmo, felice oso dire, ma non so perché. Probabilmente sarà per l'uscita che ho con Haneul.
Chiudo la macchina ed entro a scuola e poi in classe e mi siedo al mio solito posto. Ci sono San e Mingi e chiedo a quest'ultimo dov'è il più piccolo.
"Dov'è finito Jongho?" sussurro.
"L'ha scritto sul gruppo, sta aiutando i suoi genitori a fare delle cose perciò oggi non viene" dice ovvio ed io annuisco e torno a guardare la lavagna.
Prendo il telefono per vedere l'ora come mio solito, ma la schermata chiusa del telefono mi fa da riflesso quindi mi perdo per qualche secondo a vedere se qualche dettaglio del mio viso è in brutte condizioni.
"Smettila di specchiarti, non devi sposarti" mi sussurra Mingi un po' acido.
"Ehm...in realtà sì, no, però sì" lui mi guarda con un'espressione strana, mentre alza il sopracciglio sinistro.
"Ho un appuntamento con Haneul oggi" dico mentre poso il telefono sul banco.
"Sono sicuro che oggi farò centro!" esclamo a bassa voce e lui si avvicina al mio orecchio.
"Centro intendi con il tuo-" mi allontano subito da lui e nego rapidamente con la testa.
"No, idiota!" lo guardo aggrottando le sopracciglia e lui se la ride sotto i baffi, ma poi assume un'espressione di dolore e si tiene la spalla sinistra.
"Che hai?" chiedo senza troppa cura e lui nega con la testa.
"Niente, un'ape l'altro giorno mi ha punto la spalla e ora mi fa male" sottolinea la parola male mentre guarda nell'aria e io scrollo le spalle.
"L'altra volta era una zanzara ed ora un'ape? Si vede che attiri gli insetti Mingi" per fortuna io e il ragazzo ci trovavamo dietro e quindi i professori non riuscivano a sentirci.
"Sì, attiro solo cose che volano purtroppo" ridacchio alla sua affermazione pensando al fatto che anche io attiro solo "cose che volano", ma a differenza sua il mio era un angelo custode.
A proposito, dov'è finito? In questi giorni scompare ogni minuto e non torna più.
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