5 ❦ 𝕋𝕤𝕦𝕪𝕦𝕣𝕚 𝕂𝕒𝕟𝕒𝕠 ┊ 🌺 𝒻𝓁𝓊𝒻𝒻
ᴄᴏᴍᴍɪᴛᴛᴇɴᴛᴇ: carracostadown
ɢᴇɴᴇʀᴇ: fluff
ᴄʜᴀʀᴀᴄᴛᴇʀ: Kanao Tsuyuri x fem!Reader
ᴀᴍʙɪᴇɴᴛᴀᴢɪᴏɴᴇ: KnY
ᴇsᴘᴇᴅɪᴇɴᴛɪ ᴜᴛɪʟɪᴢᴢᴀᴛɪ:
(T/n) = tuo nome
(C/c) = colore capelli
(C/o) = colore occhi
ʟᴜɴɢʜᴇᴢᴢᴀ sᴛᴏʀɪᴀ: 1250 parole
ᴀᴠᴠᴇʀᴛɪᴍᴇɴᴛɪ: shojo-ai (girlxgirl)
ᴅᴀᴛᴀ ᴅɪ ᴘᴜʙʙʟɪᴄᴀᴢɪᴏɴᴇ: 29/10/19
ᴄᴏᴍᴍᴇɴᴛᴏ ᴀᴜᴛʀɪᴄᴇ: e niente; questa OS mi è venuta in mente in 0,3 secondi e l'ho scritta in altrettanto poco tempo. Ce l'avevo pronta dal 21 ottobre, ma non volevo pubblicarla subito dopo aver pubblicato una OS... così vi ho fatti aspettare :3 -visto che non aspettate già troppo data la mia sballata frequenza di aggiornamento, ups-
Comunque è stato proprio un "colpo di genio" e man mano che la scrivevo trovavo sempre più idee che si abbinavano bene alla breve trama. Devo dire che sono molto soddisfatta e che finora è la più bella OS di questa raccolta uwu
Inoltre è anche la prima storiella with relazioni omosessuali e ne sono molto contenta insomma owo
Spero piaccia anche a voi :3
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❦ _____My sincere love for you_____ ❦
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Da quando un gruppo insolito di ammazzademoni era arrivato alla tenuta delle farfalle, (T/n) non si sentiva affatto tranquilla.
I quattro componenti del gruppo, in realtà, erano abbastanza simpatici, anche se piuttosto strani. Avevano sicuramente portato allegria nella casa solitamente tranquilla... forse un po' troppa dato che delle volte disturbavano le altre persone che volevano solo riposare, ma non era quello il problema.
(T/n) si sentiva minacciata.
La ragazza aveva fatto una veloce analisi sui quattro componenti da quando avevano iniziato l'allenamento di riabilitazione -perché prima erano fin troppo tranquilli per mostrare il loro carattere, date le loro ferite- arrivando alle seguenti conclusioni:
Inosuke Hashibira;
forse fin troppo impulsivo e irascibile, oltre che orgoglioso e testardo, ma gli faceva troppo ridere quando lo vedeva litigare con Zenitsu e poi sotto sotto non era male.
Zenitsu Agatsuma;
la prima volta che l'aveva vista, gli era quasi saltato addosso... decisamente un incontro da dimenticare a detta di (T/n). Successivamente si era rivelato un ragazzo piagnucolone e fin troppo codardo, tuttavia la incuriosiva: se era lì voleva dire che era un bravo spadaccino, no? O forse era solo molto fortunato.
Nezuko Kamado;
avendola vista solo dormiente e di sfuggita non poteva darle un giudizio pieno, tuttavia a prima vista le sembrava una ragazza molto bella e dolce. Quando le avevano detto che era un demone, ne aveva avuto paura, ma una volta capita la situazione non poteva che farle pena.
Tanjirou Kamado;
il fratello di Nezuko. Lo aveva appellato come il leader del gruppo, un ragazzo estremamente gentile e determinato, che con la sua allegria riusciva a motivare e a spronare anche gli altri -anche se i suoi modi di esprimersi a riguardo lasciavano un po' a desiderare-. Tra tutti era quello più normale, quello che poteva sembrare più affidabile e disponibile... ma tra tutti era quello che piaceva meno a (T/n).
Soprattutto quando lo vedeva in compagnia di Kanao.
E proprio in quell'esatto momento, dopo essere passata per portare degli stracci ad asciugare, aveva visto Kanao in compagnia di Tanjirou.
Li stava quindi osservando da lontano, mentre sbatteva dei pigiami -in modo irritato, se vogliamo essere precisi- e li appendeva nel filo in giardino.
«Si può sapere perché sembri così arrabbiata?» chiese Aoi, una sua amica e collega di lavoro.
Ha parlato lei.
Pensò riferendosi all'aria sempre corrucciata e seria della corvina.
«Non sono arrabbiata.» sbuffò l'altra, scuotendo l'ennesimo panno.
«Allora perché sbatti quei panni come se volessi ucciderli?»
«Sono pieni di polvere.»
«Li abbiamo appena puliti.»
«Durante il tragitto dal lavatoio al giardino, delle particelle di polvere si potrebbero essere attaccate.»
«Non me la dai a bere, però okay.»
Aoi si arrese, capendo che l'amica non ne voleva parlare. Quando si voltò vide Tanjirou e Kanao seduti da soli in veranda e una lampadina si accese nel suo cervello.
Sapeva, infatti, che (T/n) era innamorata di Kanao. Era l'unica ad esserne a conoscenza, nemmeno Shinobu Kochou, la padrona di casa, sapeva dell'esistenza di questo amore che, molto probabilmente, non sarebbe mai sbocciato. Un fiore destinato a rimanere bocciolo... e il motivo era molto semplice: erano entrambe femmine, andava contro la natura umana.
Né Aoi, né tantomeno (T/n) la vedevano così, ma sapevano che non potevano farci nulla, vista anche l'epoca in cui vivevano.
Ma tornando a noi...
«Ho capito! Si tratta di Tanjirou giusto? Sei gelosa perché sta molto tempo con Kanao.» affermò la corvina dando voce ai suoi pensieri.
(T/n) rimase col panno a mezz'aria e digrignò i denti. Aoi la conosceva fin troppo bene.
La più piccola sospirò. «Senti, so che è brutto da dire ma sapevamo che sarebbe successo prima o poi.»
«Lo so... però speravo di essermene già andata quando sarebbe successo.» osservò tristemente l'erba sotto i suoi piedi.
Soffrire per amore era il peggiore dei dolori e lei lo sapeva bene.
«Buongiorno Aoi chan, (T/n) chan.»
L'esile e aggraziata figura del pilastro degli insetti fece la sua comparsa, alleggerendo un po' la tensione col suo dolce sorriso.
Le due ragazze fecero un leggero inchino per salutarla, per poi ricominciare a stendere i panni.
«Oggi è proprio una bella giornata non è vero? Perché non cogliete l'occasione per fare due passi?» Shinobu ampliò il suo sorriso e l'occhio le ricadde sulla sua erede. «Oh, forse Kanao chan ha finalmente trovato qualcuno che le piace, sono felice per lei.» pensò a voce alta, ignara della situazione.
Aoi annuì impercettibilmente, guardando però la sua amica, buia in volto.
«Già. Beh, credo che seguirò il suo consiglio, tanto qui ho finito.» disse senza alcuna emozione nella voce la (c/c). Prese il cesto -ormai vuoto- e se ne andò senza proferir parola.
Shinobu la guardò andar via stralunata e sbatté più volte le palpebre prima di parlare. «Ma che le prende? Sta forse male?»
Aoi fece spallucce. «Forse ha il ciclo, sai com'è fatta (T/n) nel suo periodo.»
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Il sole era ancora luminoso nel cielo, rendendo quella giornata primaverile più calda degli altri giorni. Si stava avvicinando l'estate, ma i campi erano ancora pieni di bellissimi fiori di diversi colori; mettevano allegria, nonostante (T/n) li guardasse con fare nostalgico.
La giovane era triste, non poteva evitare di provare quel sentimento tanto forte nonostante sapesse che era sbagliato provare simili emozioni.
Che poi era davvero sbagliato amare qualcuno? In amore non contava l'età, la distanza, lo stato sociale... allora perché amare qualcuno dello stesso sesso era diverso?
(T/n) si portò le ginocchia al petto, abbracciandole con le braccia, stando attenta a non cadere dall'albero su cui si trovava.
Era il più grande albero di glicine della tenuta e a lei piaceva sedersi sul ramo più alto quando voleva starsene per conto suo.
Con la coda dell'occhio vide Kanao ai piedi della pianta e il suo cuore perse un battito. Inizialmente pensò di ignorarla, pensando che magari non l'aveva vista -cosa improbabile data l'ottima vista della spadaccina-, ma cambiò idea quando la corvina le fece cenno di scendere.
Così, con un agile balzo, atterrò davanti alla ragazza e le sorrise nel modo più allegro possibile.
«Ciao Kanao, volevi dirmi qualcosa?»
Kanao la osservò in silenzio e il suo solito sorriso, se possibile, si addolcì ancora di più. Dal mantello bianco tirò fuori un fiore e lo porse alla (c/c).
(T/n) aggrottò le sopracciglia e prese lo stelo delicatamente, osservando i petali lilla del delphinium appena ricevuto.
«Umh, grazie... ma posso sapere il perché di questo dono?»
«Tanjirou mi ha detto di fare ciò che dice il mio cuore. Così ho colto questo fiore.» la voce di Kanao era dolce e melodiosa, proprio come lei, e (T/n) amava ascoltarla parlare, anche se ciò avveniva raramente. Infatti ne rimase stupita. «Il delphinium esprime un amore sincero... per questo l'ho portato a te.»
Gli occhi (c/o) di (T/n) s'illuminarono: era una dichiarazione quella?
Non riuscì a trattenere la sua felicità e fece un enorme sorriso. Avvicinò il fiore al viso e ne annusò il delicato profumo, come ad accertarsi che fosse reale.
«Grazie Kanao, è bellissimo.»
La corvina le sorrise ancora di più. «Ti va di fare una passeggiata? Conosco un bel posto che al tramonto diventa un qualcosa di magico.»
(T/n) annuì raggiante e così le due s'incamminarono mano nella mano verso quello che sarebbe diventato il loro posto.
La loro storia non sarebbe di certo stata facile, ma almeno sapevano che l'amore era dalla loro parte e che potevano contare l'una sull'altra.
Ed era quello l'importante.
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