★ Linda x Pattie ☆ - ❝I Will❞

Octopus_Potato

~ • ~ • ~ • ~ • ~
Tempo imprecisato, ma dopo il 1965
Casa di Paul McCartney; Studio di registrazione di Abbey Road
~ • ~ • ~ • ~ • ~

"Linda! Mia cara Linda!", cantava allegramente Paul andando verso la sua amata moglie.

"Dimmi Paul", disse lei guardando il marito ridendo.

"Verrai oggi alle prove? Verrà anche Pattie e non vorrei che restasse là da sola...".

Al sentire il nome della ragazza gli occhi della donna si illuminarono.

"Certo che vengo!", esclamò felice andandosi a preparare.

Si preparò in fretta mettendosi un vestito nero, ma lasciano scolti i suoi capelli biondi.

Dopo che i due si furono preparati andarono velocemente verso lo studio di registrazione, dato che per la prima volta il puntualissimo Paul McCartney era in ritardo.

"Ma buongiorno!", esclamò la sarcastica voce di John dall'altra parte dello studio, "Credo che tu sia un pochino pochino in ritardo, ma niente di che, mezz'ora, sai? Che dici Geo, dovremmo fargli anche noi la ramanzina come lui la fa a noi?", chiese al chitarrista.

"Paul, prendi il basso e registriamo. Velocemente. Sei in ritardo e per sta volta passa. Su, muoviti", disse seriamente George mentre controllava un'altra volta se la sua chitarra era accordata.

"Scusatemi ragazzi...", sospirò Paul, "... Ma oggi è venuta pure Linda quindi ci abbiamo messo... Più tempo a prepararci...".

"Ci sono stati incidenti di percorso?", rise Lennon preparando il suo microfono.

"Lascia perdere". Così Paul mandò nell'altra stanza sua moglie, così da farle passare del tempo insieme a Pattie.

"Ciao Linda!", disse la squillante ma dolce voce di Pattie che saltellando veniva incontro la donna.

"Ciao bellissima", rispose al saluto l'altra.

"Sembri George", rise e arrossì al nomignolo che le era stato dato.

"Ma non lo sono, e forse sono anche meglio".

"Aspetta", sussurrò Pattie andando a chiudere la porta per non disturbare i ragazzi, "con questa cosa che vuoi intendere?".

"Con questa cosa quale, piccola?".

"Che tu sei meglio di Geo-".

"Com'è George? È bravo?".

"Si, è un uomo davvero bravo, in tutti i sensi che lo intendi".

"E se io allora lo interpretassi in un modo... Diverso?".

"Linda spiegati che non capisco...".

La donna prese un respiro e poi parlò. "Hai mai avuto una ragazza?".

"I-io no... Certo che no! I-io h-ho solamente i-il m-mio George...".

Linda sorride alla reazione della ragazza e le accarezzò la guancia.
"E non hai mai avuto nessun... Come chiamarlo? Nessuna voglia di provare a fare qualcosa... Di semplice, anche?".

"Beh si però... Però poi George?".

"E chi dice che George sa qualcosa? Se non glielo dici, lui non sa".

"E quindi... Che cosa vorresti proporre?", disse Pattie felice ma allo stesso tempo un po' spaventata.

"Farai questa cosa che ti dirò... Per me?".

"Lo farò".

"Allora... Avvicinati".

Pattie di avvicinò e Linda non perse tempo ad avvicinarsi e baciarla dolcemente.

Non aveva mai pensato che baciare quella piccola bellezza bionda fosse un'esperienza così... Magica.

Starono così per più di dieci minuti, con qualche pausa per riprendere fiato ma senza parlare.

Pattie allora si staccò, tutta rossa era in viso. "Devo dire... Che è bello... Molto...".

"Si potrà allora rifare?".

"Si, si!".

"Fra tre giorni a casa mia e di Paul, vi invitiamo a cena".

E neanche finita l'ultima parola entrarono in stanza i fue rispettivi mariti.

"Ho sentito per caso cena?", esclamò l'affamato George.

"Vieni con me, tu". E così Pattie se ne andò via con George sottobraccio, facendo l'occhiolino alla donna prima di sparire dietro la porta.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top