19. Love is Gone

Yoongi aveva un dubbio che lo attanagliava.
Dicevano sempre di aspettare per fare l'amore, che non ci si poteva innamorare subito, che era sbagliato fare sesso così presto in una relazione.
Ma Yoongi credeva ancora nei colpi di fulmine, eppure quel dubbio si insinuava sempre di più nel suo cuore.
"Amore, va tutto bene?" Hoseok lo aveva raggiunto, reggendo un cono gelato al pistacchio per sè ed una coppetta alla cioccomenta per Yoongi.
"Ecco, pensavo."
"So che sai pensare, a che cosa?" Il minore iniziò a gustare il proprio gelato.
"Vedi, ragionavo sulla nostra relazione." 
Si erano fidanzati dopo un solo mese di conoscenza, e poco dopo avevano detto di amarsi reciprocamente.
Poteva essere poco tempo ma... ma Yoongi era innamorato perso, come se avesse conosciuto Hoseok da una vita precedente.
"Ho fatto q-qualcosa di male?" Il rosso sembrava preoccupato.
"No, piccolo, tu non hai fatto niente. È che... il nostro amore, la nostra storia, è successo tutto molto in fretta. Di solito, le persone ci mettono molto di più-"
Il minore sussultò. "Mi stai dicendo che abbiamo affrettato le cose, vero? Sapevo che era solo un bellissimo sogno."
Il biondo scosse la testa. "No, è che forse avremmo dovuto prendere le cose con più calma per fare come le coppie normali, io non so se sia giusto..."
Vide Hoseok andare via, correndo e sperando che non inciampasse.
Non si sentiva nè di seguirlo, nè di finire il gelato.
Voleva solo piangere...
Lacrime inaspettate (o forse, doveva aspettarsele) scesero dai suoi occhi, consapevole di aver fatto un grave errore di valutazione.
Dicevano di essere sinceri nelle relazioni, ma lui si era fatto trascinare da inutili idee comuni.
Lui amava Hoseok? Ovviamente, alla follia.
Per loro due i tempi erano stati giusti? Sì, senza costrizioni, anche per quanto riguardava il fare l'amore.
E doveva... doveva riprendersi il suo ragazzo fottutamente subito.

Si asciugò le lacrime, correndo nella direzione verso cui il minore si sarebbe diretto: casa.
Non fu difficile trovarlo, ranicchiato come era su una panchina.
"...Hoba?"
"Yoongi, va via."
"Hoseok, sono io. Perchè piangi? Anzi no, che domanda stupida, piangi per colpa mia vero?"
Hoseok annuì.
"Mi dispiace tanto, piccolo, non intendevo farti soffrire."
Il rosso alzò lo sguardo. "Ora non mi importa, solo... aiutami."
Indicò il ginocchio, dal quale usciva del sangue... più di quello che sarebbe uscito a chiunque altro.
"Sei caduto?!"
Aprì lo zaino, con sè aveva sempre dei kit in casi di emergenza, e prese del disinfettante. Ne mise su un fazzoletto, pulendo la zona ferita, e poi prese delle bende e garze.
"Yoongi-hyung, non funziona!"
Prese un panno, premendolo sopra la ferita.
"Ascolta amore, aspettiamo circa otto minuti, okay? Se non si ferma, chiamiamo un'ambulanza. Ti ho già messo del disinfettante come potevo."
Hoseok piangeva, gli faceva male ed aveva paura, e a Yoongi si strinse il cuore.

"Scusate, serve aiuto?" Un ragazzo dai capelli color ciliegia si avvicinò.
"Kookie, lascia stare gli sconosciuti!"
"Appunto, che fai?"
Due altri ragazzi apparvero dietro di lui: il primo era più basso, e aveva i capelli tinti di un curioso rosa, mentre il secondo era più alto e con una bella chioma mora.
"Voi sareste..."
"Sono Jeon Jungkook. Ho fatto gli scout, e il mio dovere è aiutare gli altri! Loro sono il mio fidanzato e il mio migliore amico, Park Jimin e Kim Taehyung."
I tre salutarono educatamente.
"Comunque ti ringrazio, giovane scout. Qui abbiamo un problema... vedi, il mio ragazzo si è infortunato e il sangue non si ferma." Spiegò, preoccupato.
"Oh, forse potrebbe servirti questa." Il ragazzo dai capelli ciliegia tirò fuori una bottiglietta ed una spugna.
"Cosa diavolo è?"
Yoongi apprese che si trattava di uno spray emostatico, che avrebbe creato una pellicola per fermare l'uscita del sangue.
Fecero mettere Hoseok con la gamba distesa, e dopo aver asciugato la ferita spruzzarono il prodotto.
"Grazie al cielo." Yoongi controllò che stesse funzionando.
"Vedete, voi due hyung? Avevano bisogno!" Esultò Jungkook, facendo una linguaccia agli altri due.
"Ti ringrazio." Lo hyung più grande gli sorrise. "Come mai tieni quella roba in borsa?"
"Il mio fidanzato fa danza, ma cade sempre dalle sedie o anche a caso in giro quindi-"
"Bastardo! Comunque se non ci sbrighiamo perdiamo il bus e Jin-hyung si arrabbia."
Il moro impallidì. "Mai far arrabbiare il mio ragazzo."
Corsero verso la fermata dell'autobus, dopo aver lasciato a Yoongi lo spray: a detta del più piccolo dei tre, ne aveva altre confezioni.
"Divertenti, quei ragazzi." Hoseok sorrise, finalmente aveva rivisto quel sorriso...
"Andiamo a casa." Il maggiore lo prese in braccio, ed il rosso si dimenò. "Mettimi giù! Hai detto che abbiamo affrettato le cose, quindi non sarebbe meglio lasciarci?"
Yoongi sentì un groppo ala gola. "Hoseok."
"Yoongi." Il minore esplose in un pianto insostenibile, aggrappandosi a lui. "Se per te è stato tutto sbagliato lasciami, ma io ti amo così tanto."
Il maggiore lo cullò, accarezzandogli i capelli "Andiamo a casa, ho detto, hai bisogno di stare con il ginocchio a riposo ed anche di un po' di ghiaccio. Parleremo a tempo debito, okay?"

Lo portò a casa, il suo Hoseok era rimasto zitto per tutto il tempo, come fosse perso in pensieri indecifrabili.
Yoongi e sua madre si erano occupati di lui, ed il maggiore si sentiva ancora terribilmente in colpa.
"Yoongi, credo che sia il caso che tu vada a casa." Consigliò la signora Jung, con un sorriso triste.
"È solamente colpa mia e della mia lingua lunga, signora." Si scusò, mortificato: non avrebbe mai voluto far stare così male suo figlio.
"Caro Yoongi, tu hai aiutato tanto Hoseok, ed è normale comunque che ti siano venuti dei dubbi sulla vostra relazione. Ma ricorda, a volte le cose vanno più veloce del previsto perchè due anime sono sempre state pronte per stare insieme, ma non hanno mai avuto la possibilità di incontrarsi."
Annuì a quelle parole, salutando con educazione sia lei sia la nonna di Hoseok.
Uscì da quella casa con il cuore in confusione, ma nella testa aveva una sola canzone: il ritmo dell'amore che aveva paura stesse andando via dalle loro vite; perchè era il suo più grande terrore perdere Hoseok.
Si sarebbe aggrappato a quei sentimenti, senza permettere all'ansia e alla paura di portargli via il ragazzo.

"Hoseok, scusami. Ma io... troverò il modo di farmi perdonare e dimostrarti quanto io ti ami."

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