VI; 𝐈𝐜𝐞 & 𝐂𝐨𝐥𝐝
Non appena si tirò su dalla vasca, prese l'asciugamano che l'altro gli aveva portato e uscì anche dalla stanza, tenendo i vestiti fra le dita. Si sarebbe vestito in camera, ma non prima di andare da Alastor con una scusa. Avrebbe voluto vederlo in difficoltà ancora una volta.
Lo trovò come sempre nel suo studio, con la testa china sulla scrivania tra vari appunti e stralci di giornale. Una candela era accesa al centro del tavolo perfettamente liscio e in legno. Continuava a scribacchiare su un foglietto bianco; lavorava sempre tanto e finiva ogni volta a tarda ora.
Non appena si accorse di lui, alzò il viso dal foglio.
Anthony non riuscì a decifrare la sua faccia; era impassibile, una tavola piatta senza sentimenti o emozioni, fino a quando non arcuó un sopracciglio.
《Non hai freddo ?》
Gli chiese, nella penombra riuscì a vedere a malapena i lineamenti del suo viso contratti in una linea dura.
Il viso di Alastor era sempre indecifrabile, sotto quegli zigomi alzati aveva sempre un sorriso come se tramasse qualcosa ogni volta. Non poteva negare che le prime volte gli aveva sempre fatto timore, poi però si era abituato e alla fine si era arreso a vivere con la sua presenza intorno a lui.
Con il passare dei giorni, aveva iniziato anche a orientarsi in quel monastero sperduto, senza luci e freddo.
Non vedeva più casa sua, troppo ricordi...anzi, troppi incubi. E ogni quanto poteva scambire qualche lettera con sua sorella Charlie.
《No.》
Mentí, spostando il peso di una gamba a un'altra, aveva freddo. Eccome se aveva freddo e lo si poteva vedere dalla sua pelle che si era increspata in alcuni punti nudi. Anche se altri erano ancora umidi, così come i suoi capelli.
《Speravo di riscaldarmi qui.》
A quel punto, il ragazzo prese il coraggio e si avvicinò all'altro, cercando di muoversi in modo sensuale e più lento possibile.
《Dovresti smetterla per stasera di indagare, potresti perdere la vista con tutti questi sforzi...soprattutto con una luce così scarsa.》
Sussurrò, arrivando giusto davanti a quel grande tavolo e allungando un braccio per toccare tutti quei documenti, sfiorò un paio di volte le mani del vescovo con le dita e lo vide irrigidirsi con la schiena.
Era più piatto di quel tavolo.
《E tu dovresti seriamente indossare quei vestiti perché sei freddo.》
Sussurrò l'altro, passando le dita sulle sue mani e constatando che effettivamente l'altro fosse una lastra di ghiaccio.
Gli occhi chiari, di un colore indefinibile, di Alastor si spostarono immediatamente nei suoi e fece schioccare la lingua tra le labbra.
Anthony, a quel tocco, percepí subito un brivido scorrergli in ogni singolo punto del corpo, in ogni cellula e fibra di esso: era una scossa davvero piacevole e avrebbe voluto provarla di nuovo, ma l'altro sembrava inamovibile a ogni suo tentativo di sedurlo. Ma non era colpa del freddo.
Era stato proprio Alastor a fargli quel dannato effetto.
《Volevo che mi riscaldassi tu.》
Le sopracciglia scure di lui si aggrottarono, mentre spostò le dita e con esse riprese i documenti.
Mentre il minore si lasció scappare un sospiro sconsolato, spostando le dita sui fogli ruvidi e mordendosi appena le labbra, a quel silenzio da parte dell'altro. Intanto sentiva lo stomaco in subbuglio. Odiava il fatto che non riuscisse a criptare quello sguardo e quei suoi comportamenti.
《mh, e come vuoi riscaldarti ?》
Gli chiese, portando i gomiti sul tavolo e la testa sulle mani chiuse in un pugno.
《Magari con le tue mani. Sul mio corpo.》
Sussurrò Anthony; un sorriso chiaro si dipinse sulle sue labbra, messo in risalto dalla luce della candela che sembrava più vivida in quel momento in cui si trovava praticamente steso sul tavolo da lavoro.
Dopo un breve silenzio, le sopracciglia prima corrugate di Alastor si abbassarono.
Un altro silenzio.
La sedia che strusciava contro il pavimento di pietra era un segno che l'altro si stava spostando ma non si alzò.
Silenzio.
Le dita di Alastor passarono dal tavolo alle sue gambe, battendole sulle cosce.
Il silenzio venne spezzato quando parlò:《Vieni qui allora.》
Non aveva per nulla esitato a muovere i passi verso di lui, buttando il bacino a destra e a sinistra in modo sensuale. Davanti all'uomo, sciolse il nodo dell'asciugamano che aveva in vita e salì, mettendosi seduto sulle sue gambe.
Alastor, facendo scivolare una mano dietro la sua coscia e lo attirò contro il bacino.
Sentiva la sua durezza premere sul fondo schiena, cosa che li fece sospirare di piacere.
《Vedo che ti piace.》
Sussurrò Anthony, appoggiando il palmo aperto di una mano contro il petto dell'altro.
《Non ho mai detto il contrario.》
Sussurrò il maggiore, in procinto di sbottonarsi i pantaloni con una mano.
Spazio autrice
Buonasera (o buongiorno ) mi dedico questo piccolo spazio autrice per chiedervi come va con la lettura della storia . Vi sta piacendo ? Pensavate fosse andata diversamente?
Inviatemi i vostri feedback così posso adattarli anche alla storia !
A parte ciò, sta arrivando quel periodo pre esame dove aggiornerò a cazzo, non seguirò il calendario di aggiornamenti e quindi aspettatevi i capitoli a qualsiasi ora e a qualsiasi giorno detto ciò volevo anche concludere che siccome è l'unica storia che sto attualmente scrivendo seriamente vorrei dedicarle puu tempo e più capitoli perché ho intenzione di scrivere più di venti capitoli.
Penso di aver finito con le info da darvi, vi auguro buon proseguimento di serata !!
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