x. normalità
༉ ⋆ ೃ 𝐅𝐎𝐑𝐒𝐘𝐓𝐇𝐈𝐀 ... !
𝖺 𝚆𝙾𝙾𝚂𝙰𝙽 𝖿𝖺𝗇𝖿𝗂𝖼𝗍𝗂𝗈𝗇 ❨ 𝙰𝚄 ❩
ooi. 𝑪𝑨𝑷𝑰𝑻𝑶𝑳𝑶 𝑫𝑰𝑬𝑪𝑰
🍂🌞 — 𝘶𝘯 𝘱𝘢𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘶𝘧𝘧𝘪𝘦
𝖼𝖺𝖽𝗋𝖾𝗆𝗈 𝖼𝗈𝗆𝖾 𝖿𝗈𝗀𝗅𝗂𝖾 𝖽'𝖺𝗎𝗍𝗎𝗇𝗇𝗈.
...
Le foglie iniziavano a ingiallirsi e l'aria si faceva leggermente più pungente al mattino, i raggi di sole filtravano ancora tra le nuvole e riscaldavano la pelle leggermente ambrata di Wooyoung che, come sempre, usciva a piedi con le sue cuffie nelle orecchie e la riproduzione casuale per andare a scuola.
Quel giorno era piuttosto allegro, inoltre, le cose con San andavano relativamente bene e questo non poteva fare altro che alzargli l'umore.
Camminò per trenta minuti prima di trovarsi di fronte all'istituto e accomodarsi al solito muretto in attesa di Yeosang ed Emma.
«Buongiorno rompiscatole» disse qualcuno sedendosi accanto a lui, senza venire notato.
«Permaloso» bofonchiò subito dopo, credendo di non aver ricevuto risposta per come l'aveva chiamato. Rimase fermo in attesa d'essere calcolato, ma, qualche secondo più tardi, si accorse che l'altro stava indossando le cuffie.
«Che ascolti?» domandò levandogliene una.
«San-ah!» esclamò Wooyoung, quasi spaventandosi per l'interruzione.
«Ti ho salutato, ma tu manco mi hai degnato di uno sguardo» replicò ridacchiando.
«Non ti avevo visto»
San alzò le spalle sistemandosi l'auricolare così da poter far ripartire la canzone e ascoltarla insieme a lui, «Perché non va?» chiese guardandolo turbato.
«L'ho fermata..»
«Falla ripartire, voglio sapere quali sono i tuoi gusti» spiegò tirandogli una leggera spallata.
𝗉𝗂𝖾𝖽 𝗉𝗂𝗉𝖾𝗋 - 𝗕𝗧𝗦
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I due stettero senza fiatare dividendo un paio di cuffie e guardando la gente indaffarata fare avanti e indietro dalla scuola. C'era chi condivideva la colazione, chi parlava, chi si lamentava di valutazioni incorrette o del compito andato storto; poi c'era chi se ne stava zitto zitto senza nessuno attorno a studiare o guardare il telefono e chi, invece, baciava il suo amato indisturbatamente.
I palmi delle mani appoggiate tra sassolini del muretto iniziavano a dare un leggero fastidio a entrambi ma, nessuno, vole spostarsi di un centimetro. Ogni tanto le loro dita si sfioravano ma, uno dei due, finiva sempre con l'essere schivo e pauroso e si spostava di poco.
Il cuore di Wooyoung batteva forte nel petto e sentiva quel suono rimbombare in tutto il suo corpo, socchiudeva gli occhi dondolando le gambe come i bambini, lasciando che il vento scompigliasse i suoi capelli castani e respirando tutta l'aria che i suoi polmoni gli permettevano di prendere.
Accanto a lui c'era San, cullato dagli odori di un nuovo autunno che stava cominciando e dal profumo della pelle di Wooyoung per il quale, anche se non lo voleva ammettere, lui aveva un debole; sapeva di dolce, di miele, profumava di casa. San non chiudeva gli occhi, lui guardava le persone attorno ma non le osservava, cercava di rilassarsi ma era troppo concentrato sui suoi pensieri.
Proprio quest'ultimo si levò l'auricolare in fretta, guardò Wooyoung - che nel frattempo lo fissava confuso con due enormi pupille - e si diresse dalla parte opposta rispetto a lui.
"Ma che fa?" si chiese il minore.
La risposta la ebbe di lì a breve con Isabel che si avvicinava alla scuola cercando il suo fidanzato che, nel frattempo, si era andato a nascondere da qualche parte sperando di non essere trovato. A quella scena, a Wooyoung, scappò una dolce risata, «Che ti ridi?».
«Uhm?» alzò lo sguardo, trovando di fronte a sé Yeosang. Dopo avergli spiegato la comica scena di San che fugge alla vista della sua ragazza, i due si ritrovarono a chiacchierare di cose futili e ridere fragorosamente.
[ ... ]
«Jeong Yunho?» chiamò la professoressa a gran voce. Stava facendo l'appello e il fidato compagno di banco di Wooyoung ancora non si faceva vivo. Era pronto per mandargli un messaggio - "oh sbrigati che non voglio mica fare lezione da solo, guarda che mi annoio" - quando il ragazzo dai capelli azzurri spalancò la porta e, con il fiato pesante per la corsa, esclamò «Presente!»
Trascinando i piedi si avviò verso l'ultimo posto in fondo a sinistra, accanto a quello dell'amico che lo aspettava a braccia conserte.
«Dov'eri?» chiese severo e imbronciato, dato che l'aveva fatto aspettare per ben 10 minuti, fin troppo per ciò che pensava Wooyoung.
«Aah, ho dormito da Mingi» sussurrò sedendosi e togliendo dallo zaino il libro e l'astuccio. «Stamattina non ci siamo accorti dell'orario mentre.. Si, hai capito, quindi abbiamo fatto tardi» spiegò.
Il moro ridacchiò scuotendo il capo, «Non voglio i dettagli» disse alzando le mani scherzosamente.
Wooyoung e Yunho passarono il resto dell'ora chiacchierando e limitandosi a copiare gli esercizi dalla lavagna; non stavano attenti per più di venticinque secondi e, poi, avevano pure il coraggio di arrabbiarsi quando, una volta a casa, non gli usciva mezzo esercizio.
Ogni volta andava più o meno così: «Ma tu stai seguendo?» bisbigliava il moro, vedendo l'amico indaffarato nello scrivere; «Ma ti pare una domanda da farmi?» replicava l'altro, guardandolo con gli occhi spalancati.
Al suonare della campanella, Yunho, bloccò Woo poco prima che scappasse dall'aula in fretta e furia, «Aspetta, devo chiederti una cosa!» fece afferrandogli la spalla.
«Hai da fare il prossimo fine settimana?»
«Oh, io non so cosa faccio domani, figurati il prossimo fine settimana. Perché?»
«Mingi vuole organizzare una festa, mi chiedevo se ti andasse di venire»
«Ah! Yuyu, ti sembro il tipo che rifiuta un invito ad una festa?» rispose ridacchiando.
«Allora ti conto! Dillo anche a Yeosang ed Emma e poi fammi sapere»
«Sarà fatto!» esclamò uscendo.
Si chiedeva se ci sarebbe stato anche San quella sera e, forse, sperava proprio che la risposta a quella domanda fosse un "sì".
Caso volle che, proprio mentre si aggirava tra i corridoi dell'enorme scuola, lo vide intento a parlare con un ragazzo dai capelli rossi; spinto dalla curiosità decise di fermarsi un paio di secondi. Non ci mise molto a capire che, l'unico tipo dai capelli di quel colore sgargiante nella scuola, non poteva altro che essere il fidanzato di Yunho: Song Mingi.
Nonostante i loro drammi e le volte in cui il suo amico arrivava in classe piangendo, Wooyoung pensava che fossero una bella coppia. Anzi, erano davvero fatti l'uno per l'altro.
Forse la loro relazione era iniziata troppo frettolosamente, però i due avevano comunque imparato a conoscersi, anche se tra litigi e abbracci.
Woo, non poteva fare a meno di invidiarli. Anche lui avrebbe voluto qualcuno che potesse odiare e amare allo stesso tempo, qualcuno che lo facesse arrivare tardi la mattina dopo aver dormito insieme, qualcuno per cui valeva la pena piangere e ridere.
I suoi pensieri vennero interrotti dalla voce profonda e calda di Mingi che lo riportò alla realtà parlando con San.
«Quindi?»
«Cosa? Scusa, pensavo di aver visto una persona ma.. Mi sbagliavo. Dicevi?»
Con un sorriso falso tornò a guardare il rosso che, dopo aver sbuffato ed essersi quasi spazientito, rispiegò che i suoi genitori erano partiti per una vacanza di una settimana, di conseguenza lui e Yunho avevano deciso di dare una grande festa. «Ci sarete?» chiese.
«Sarete?» lo guardò confuso.
«Tu, Seonghwa, Hongjoong e Isabel»
«Ah, giusto. Io e Hwa sicuramente, contaci pure subito; per il suo fidanzato ti farò sapere, non sono sicuro ci sia, Hwa dice che sta lavorando molto in questo periodo»
«E Isabel?»
«Presumo ci sarà anche lei.»
Poco prima che i due si salutassero, a San, tornò in mente una cosa molto importante: «Mingi-ah! Ho una domanda essenziale»
«Spara»
«Nella vostra lista degli alcolici, avete anche la tequila?» domandò guardandolo fiducioso.
«In realtà no, non piace quasi a nessuno. Perché?» chiese leggermente imbarazzato.
«Devo offrirne un po' ad un amico.. Posso portarla?»
«Certo» rispose facendo l'occhiolino.
AL TERMINE DELLE LEZIONI
Wooyoung si avviava verso l'uscita della scuola, scegliendo di sua spontanea volontà di saltare le ultime due ore di educazione fisica.
Pensava fosse una disciplina inutile, non aveva bisogno di due ore in palestra per fare sport, lo faceva benissimo per conto suo.
Proprio mentre lasciava l'istituto, si accorse della presenza di Isabel che, tutta contenta e fiera di sé stessa, si incamminava verso San.
Con la coda dell'occhio vide quella scena che già non vedeva l'ora di dimenticare.
«Ciao amore mio! Sono così felice che tu sia tornato il mio Sannie!» esclamò piombandogli tra le braccia.
╭ ╮
↳ 𝚠𝚑𝚊𝚝𝚜𝚊𝚙𝚙 ↲
𝑡𝑒𝑙𝑒𝑓𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑤𝑜𝑜
╰ ╯
choi san
ore 15:33
sannie !!
che ho fatto di male per
essere chiamato così?
non lo so chiedilo
alla tua ragazza
oh dio mio
l'hai sentita?
tutti la sentono
vi ho visti insieme,
avete risolto?
quindi tu sapevi che stavo
litigando con lei ieri?
per ora non sono né
stupido, né sordo
avrei i miei dubbi sulla
prima affermazione
come siamo simpatici oggi
dovresti apprezzare che lo
sono almeno con te
pff
e comunque un po'
stupido lo sei :/
HEI
MI HAI OFFESO
dai stai zitto
ok però sappi che ti odio
ore 18:37
vai alla festa degli yungi?
solo tu li chiami yungi
non è vero, tutti li
chiamano cosi >-<
comunque si, ci vado alla
festa di YUNHO e MINGI
tu?
c'è anche isabel?
purtroppo o per fortuna, si
fingerò di non aver letto
entrambe le tue affermazioni
perché?
innanzitutto non mi va di essere
insultato ancora, sono un po' stanco
non lo farà
come posso fidarmi
se mi insultavi pure tu
mi dispiace per quello
e poi siamo amici ora
mh sarà
isa ed emma stanno andando
abbastanza d'accordo, credo
che riesca a sopportare anche te
me lo auguro
✺
༄˚ ༘ ༉ ⋆ ೃ⁀➷ 𝚊𝚞𝚝𝚑𝚘𝚛'𝚜 𝚗𝚘𝚝𝚎 🍂🌞
ciao !!! come state :)
sono finite le vacanze ahhaah ridiamo per non piangere ora saranno settimane infernali :))
vabbb dedica speciale in questo capitolo per fede arigvtow che da domani sarà perseguibile penalmente tvb federyk non ti faccio gli auguri in anticipo però <3
seconda dedica speciale per annam4ry dato che in questo capitolo c'è mingi quindi pre regalo di compleanno ? si amami
fine delle comunicazioni ciao❤️
giulia
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