Chapter 37.
:«Sono passati 30 minuti» dice il bruno fissando la strada mentre io salgo nella sua macchina dopo aver salutato con un bacio la signora Subin.
:«Bhe allora?» dico guardando fuori dalla finestra.
:«Ti ho detto 20 minuti»dice partendo a tutto gas.
:«Sai esattamente cosa me ne frega» dico facendo spallucce, lui non risponde e io continuo ad osservare il paesaggio quando ad un certo punto mi viene in mente ciò che mi aveva detto lo sconosciuto.
Davvero Taehyung in passato faceva piccole commissioni di quel genere?
Un brivido di paura misto al freddo mi attraversa la schiena facendomi diventare più gelida di quello che sono, se fosse vero come può liberarsi da questa gente.
Il bruno parcheggia la macchina e velocemente viene ad aprirmi la portiera, io stupita da quel gesto scendo e lo ringrazio.
:«Di niente, possiamo andare in classe» dice Taehyung prendendomi di scatto la mano e trascinandomi.
:«Ma cosa fai?!» urlo ritraendo di scatto la mia mano e tenendola al petto.
:«Senti non fare tanto la dura, dammi la mano» mi dice serio, mentre per il corridoio alcuni si sono fermati per vedere la scena.
:«Ah certo per proteggermi hai ragione» dico infuriata ma la ragazza dai capelli lunghi e neri corvino, chiamata Sun-hi, non mi fa continuare.
:«Oppa! Cosa fai qui andiamo» dice attaccandosi al braccio del ragazzo mentre quest'ultimo mi guarda in cagnesco.
Faccio una risata sarcastica e vado velocemente in classe prima di rompere qualcosa.
Xxxx~Namjoon oppa
Fai attenzione, chiamami se hai bisogno.
Sorrido a quel messaggio, è il migliore.
Mi siedo di fianco a Min e tiro fuori i libri.
:«Taehyung sembra preso da Sun-hi» dice indicando con la testa i posti un po più avanti che i due piccioncini hanno occupato, lui le accarezza i capelli mentre lei li tiene la mano.
Vomito ora.
Non rispondo a Min e cerco di concentrarmi sulla lezione anche se il mio occhio cade sul bruno facendomi diventare rossa di rabbia ogni volta che le sue mani sfiorano quelle dell'oca.
Per fortuna tra le chiacchiere di Jimin e Min le ore passano velocemente nonostante le materie siano estremamente noiose.
Rimetto tutti i libri nello zaino e sospiro contenta di tornare a casa finalmente.
:«Signorino Kim e signorina Kang dove pensate di scappare?» chiede il prof di fiscia mentre tutti usciamo di fretta dall'aula, mi giro confuso e altrettanto fa Taehyung.
:«Non vi ricordate che dovete stare due pomeriggi qui per il vostro comportamento inadeguato?» chiede il professore guardandoci da dietro i suoi spessi occhiali.
Sbuffo sonoramente e mi siedo sul primo banco mentre Taehyung da un leggero calcio alla sedia vicino a me e si siede pesantemente.
:«Non fate sceneggiate e non litigate, se no aumentano i giorni, io vado ad un consiglio di classe, voi alle 6.00 potete andare a casa... ah e scrivete ciò che vi ha detto la preside» dice il prof uscendo dalla classe quasi soddisfatto di lasciarci in quello stato. Tutta colpa di Taehyung.
Prendo foglio e penna e comincio a scrivere:
A scuola non si dorme.
:«Scrivi tu anche i miei?» chiedi mettendo la sedia davanti al mio banco e sedendosi per poi cominciate a guardarmi.
:«Te lo scordi» dico arrabbiata ma allo stesso tempo sento il cuore aumentare i battiti e il mio corpo si surriscalda sapendo di avere addosso gli occhi di Taehyung.
:«Eddai solo 10, devi scrivere: non devo rompere banchi e sedie» dice appoggiando la faccia su un pugno e avvicinando la sedia.
Io allontano di più il foglio e lo ignoro completamente: che bella faccia tosta.
:«Ma che cazzo di problemi hai?» mi fa la stessa domanda che mi aveva fatto in gita.
:«Taehyung lasciami in pace davvero, parlare con te non mi fa star bene» dico cercando di non perdere la calma.
:«Non mi hai chiamato quando dovevi andare in bagno quando sai benissimo che devi stare attenta» dice alzandosi dalla sedia mentre io continuo a scrivere.
:«Mi hai cacciato dalla stanza in cui IO ti avevo portato e in cui IO ti avevo tranquillizzato» dice marcando il pronome "IO" più volte, la mia pazienza sta cedendo e la paura di cosa potrei dire aumenta.
Il ragazzo sbuffa pesantemente e continua.
:«Non Namjoon» dice abbassando di più la voce e ciò mi fa perdere le staffe.
:«Tu davvero ti permetti di parlare di Namjoon?!» li urlo più che infuriata, la sua espressione era un misto tra stupore e menefreghismo e ciò mi soddisfa.
:«Non permetto che tu parli di qualcuno di cui i livelli non potrai mai raggiungere» dico guardandolo dritta negli occhi.
:«Io non permetto che nessuno mi porti via ciò che è mio» dice altrettanto sicuro di sè.
:«Non ti ho chiamato ad accompagnarmi perché sai solo pensare a te stesso» dico tutto d'un fiato.
:«Tu non hai capito niente» dice facendo un sorriso sarcastico.
:«Mi fai promesse false e non sai trattare bene nessuno» continuo, ma il suo nervosismo aumenta.
:«Ho preso pugni per te già una volta pensi che non ci riuscirei per la seconda?» chiede massaggiandosi le tempie per poi guardarmi dritta negli occhi, ma non riesco a sostenere il suo sguardo sembra troppo sincero.
Ha davvero preso pugni per me... quella volta le botte che aveva fatto erano veramente per me?
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