2.

《Mi è venuta un'idea.》
Chiunque sapeva che le idee di Shiniciro prendevano due strade: o andavano a buon fine oppure prendevano una rovinosa discesa, trasportandosi dietro chiunque avesse accettato quei compromessi. Era questo Shiniciro Sano; un semplice ragazzo che amava programmare le cose.
E quel bellissimo venerdì, uno dei tanti della loro vita, aveva annunciato quelle parole dopo essere stato sconfitto per l'ennesima volta a tekken dal suo amico.

《Mh ?》
Fece Wakasa.
Sapeva che non avrebbe mai potuto rifiutare. Il corvino ci sapeva mettere d'impegno quando voleva, lo costringeva addirittura a volte quando voleva fare una determinata cosa. Era così testardo.

《Tu mi aiuterai a trovare una ragazza.》
Disse fermamente convinto Shiniciro.
Erano seduti entrambi sul divano di casa sua e aveva messo in pausa il gioco per dichiarare probabilmente la stronzata più grande del secolo.

Lui ?
Wakasa ?
Quello a cui non interessavano minimamente le ragazze ?

《Shin...io...》
Aveva in bocca un chupa chups alla fragola, una dei suoi preferiti, che sfilò dalle labbra per poter parlare.
《come devo aiutarti ? Non capisco.》
Wakasa corrugó un sopracciglio chiaro, piegando la testa di lato.
Non avrebbe voluto fare da intermediario per nessuno. Non avrebbe avvicinato nessuna ragazza per lui, né tantomeno ci avrebbe fatto amicizia.
Non andava d'accordo con le donne e ne tantomeno c'era l'intenzione di andarci d'accordo con loro.

《Allora, hai presente la ragazza con i capelli biondi della seconda classe ?》

《Yuki ? Ha sedici anni.》

《Sí esatto, proprio lei.》
Annuì  Shiniciro.
《E allora ? Io ne ho diciotto, quindi si potrebbe fare.》
Rispose poi, alzando le spalle.

《Mhh.》
Wakasa parve pensarci su; appoggiò la testa sullo schienale del divano e spingendo il chupa  chups nuovamente nella bocca, rigiró  la stecca con le dita sovrappensiero e poi riprese a guardarlo da sotto il ciuffo albino.
《E cosa dovrei fare ?》
Chiese Wakasa.
Il pensiero costante nel cervello di Shiniciro erano le donne; doveva fare sesso prima dei vent'anni.
Il suo fratellino minore, Manjiro, già lo prendeva in giro perché non aveva una ragazza quando poi lui era quello più  popolare nella scuola e andava alle medie. Ed aveva solo quindi anni.

Oltre Mikey, Shiniciro aveva anche due fratelli, adottivi: Emma, la più piccola di tutti che aveva quattordici anni e Izana di diciassette,  quasi diciotto. Erano coetanei più o meno, Izana aveva deciso di tenere il suo cognome ciò Kurokawa.
Era molto legato a sua madre, nonostante questa l'avesse disconosciuto e ripudiato, era solo una tossica ludopatica.
Molte volte Izana non c'era nemmeno in casa, quindi quei venerdì in cui anche gli altri due fratelli di Shiniciro avevano da fare per scuola e progetti vari, organizzava la giornata con Wakasa. 

《Tu dovrai solo darle retta e mettere la buona parola, poi al resto ci penserò io.》
Terminò il corvino, facendo poi un grosso sorriso che si espanse da lato a lato del suo viso.

《Cosa ? E come dovrei avvicinarla ? Dimmi un po'.》
Wakasa aveva molta pazienza, ma in quel momento l'altro gliela stava facendo perdere.

《Lei stravede per te. È palese. Quindi impazzirá  di gioia quando tu le darai a parlare.》

L'albino a quel punto fece un sospiro e annuì lentamente.
Già sapeva che quella sua idea sarebbe stata un fiasco totale.
Shiniciro era bravo a programmare e a  progettare altre cose, ma con gli appuntamenti era davvero un fiasco totale.

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