CAPITOLO 18
DYANA
Trascorso il periodo di convalescenza ( dopo dell' intervento) a Chris vengono rimosse le bende e l' esito finale non può che essere soddisfacente.
Notando la sua espressione
giubilante e incredula al tempo stesso e io in ugual misura " Voglio dire avevo visto in foto il suo vero aspetto, ma non credevo di reagire a quel modo osservandolo dal vivo".
Adesso che ci stiamo dirigendo verso
l' uscita, io e lui, camminiamo velocemente mano nella mano percorrendo il lungo e interminabile corridoio.
Dopo aver salutato e ringraziato, medici e infermieri, ( che lo hanno accudito per tutto il tempo della degenza) Chris non vede l' ora di andare via di qui e tornare a casa nostra.
Dopo un lungo percorso, giungiamo in prossimità delle porte automatiche che conducono fuori dall' ospedale. Prima di oltrepassarle, il mio uomo esita qualche secondo rimanendo a fissare l' uscita come se si trovasse davanti un leone pronto a sbranarlo.
Lo sprono ad avanzare stringendo con decisione la sua mano. Fissandolo negli occhi esclamo per incitarlo:
« Andiamo!»
Mi sorride e seguitiamo a camminare fino all' esterno.
Una volta fuori, notiamo che splende un luminosissimo sole, di colpo Chris si porta un braccio sul viso per coprirlo, io lentamente glielo scosto dal viso annunciandogli:
« No! Amore, non hai più bisogno di nasconderlo, lascia che i suoi raggi ti scaldino senza timore»
Mi fissa affermando:
« Hai ragione Dyana!»
Si distanzia da me, allarga le braccia portando la testa indietro, il viso rivolto al cielo e gli occhi chiusi per respirare a pieni polmoni l' ossigeno che aleggia.
Si appropinqua a me esultando:
« Adesso sono libero... Libero di uscire senza più paura e vergogna. Non mi devo più nascondere e vivere nell' ombra ma posso stare alla luce del sole e condurre una vita normale. Grazie amore mio!»
Subito dopo aver pronunciato queste meravigliose frasi, mi stringe forte a se donandomi un lungo e appassionato bacio.
« Ti amo Dyana!»
Interrogativa gli comunico:
« Ti amo anch' io! Ma non ho fatto niente!»
Lui mi prende il viso tra le mani enunciando:
« Ti sbagli invece! Restandomi vicina mi hai dato il coraggio necessario di affrontare e superare questo lungo periodo in ospedale»
Mi afferra dalle braccia per accostarmi più vicino a lui baciandomi nuovamente, sotto gli occhi divertiti dei passanti.
Dopo aver manifestato alle persone che stavano all' interno del nosocomio e a quelle che ne uscivano; il nostro entusiasmo, ci apprestiamo a portarci alla nostra auto per tornare a casa.
Raggiunto il veicolo, propongo a Chris di guidare e lui accetta di buon grado. Subitaneamente all' avvio del motore, lasciamo quel luogo.
La strada è lunga e la stanchezza si fa sentire ( un po' per la tensione accumulata un po' per essermi svegliata presto stamattina) poso la testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi cadendo in un sonno ristoratore.
Mi sveglia il dolce suono della voce di Chris che mi annuncia avvisandomi:
« Dyana! Amore... siamo a casa! »
Apro gli occhi sentendo la sua mano accarezzarmi il viso.
Senza indugiare, discendo dalla vettura, con il suo braccio che mi circonda le spalle. Ci apprestiamo a raggiungere l' uscio di casa, apro la porta d'ingresso e nell'immediato Bigs ( il mio collie) mi piomba addosso scodinzolando felice. Ma non manifesta lo stesso entusiasmo per Chris, quando si accorge di lui gli ringhia mostrando i denti.
Il mio uomo si rende conto di questo e rammaricato dichiara:
« I cani non dimenticano facilmente chi ha fatto del male a loro o alle persone che amano»
Lo fisso per qualche secondo con lo sguardo incupito perché so che ha ragione.
Ma lui non demorde e mi enuncia:
« Voglio chiedere il suo perdono!»
Questa sua dichiarazione mi lascia alquanto basita e impaurita per come potrebbe reagire quando lo vedrà accostarsi a lui.
Conosco il mio cane e so che non è aggressivo ma nei confronti di Chris non so che piega possa prendere la situazione.
CHRIS
" Ho informato Dyana che ho intenzione di fare amicizia con Bigs e farmi perdonare da lui. So che è diffidente nei miei confronti e quindi non sarà facile e potrebbe essere anche pericoloso.
Anche se la mia donna mi ha assicurato che non ha mai fatto del male a nessuno, avvisandomi di stare accorto ugualmente".
Prendo un bel respiro, agguanto uno dei suoi biscotti a forma di osso e mi avvicino a piccoli passi a lui.
Dapprima stava rannicchiato con le zampette anteriori sotto il muso, ma adesso che ha capito le mie intenzioni alza la testa fissandomi, iniziando a digrignare i denti ringhiando. A un certo punto incomincio a parlargli mentre avanzo mostrandogli il biscotto, sempre stando in allerta.
Inizio asserendo:
«Bigs, so di essermi comportato molto male con la tua padroncina e con te, ma ero arrabbiato e confuso. Ovviamente tu starai pensando "cosa c'entravamo noi con i tuoi problemi personali! -sicuramente niente ed è per questo che ti voglio chiedere perdono. Io e Dyana ci amiamo e giuro solennemente che non le farò più alcun male, anzi voglio renderla felice. Cosa ne pensi? Sei d' accordo?!»
Lui seguita a fissarmi smussando il suo ringhio fino ad eliminarlo del tutto, mi accosto a lui accovacciandomi e con decisione ( ma senza aggredirlo) gli poso una mano sulla testa accarezzandolo, mentre gli porgo il suo biscotto preferito; che lui addenta con poca diffidenza. " È comprensibile, ancora non si fida completamente di me ma abbiamo fatto un grosso passo avanti e sono sicuro che col passare del tempo andrà a migliorare".
Soddisfatto dei risultati ottenuti con Bigs, mi sollevo dalla sua brandina tornando da Dyana che stupita mi comunica:
« È incredibile Chris, come ci sei riuscito? Adesso si fiderà di te! »
Fiducioso le annuncio:
« Ancora non del tutto, ma ci dovrò lavorare un po'!»
Prendendola fra le braccia le annuncio:
« E adesso devo pensare anche a te!»
La sollevo di peso ascendendo le scale per condurla in camera da letto.
Facendo capolino dall' alto della scala dico a Bigs:
« Ehi amico! Fai buona guardia»
Inaspettatamente risponde con un abbaio affermativo. Gli mostro un pollice in su dichiarando:
« Bravo cagnone!»
Sotto gli occhi meravigliati della mia donna che assertiva esclama:
« Sei incredibile!»
A mia volta di rimando:
« Tu sei incredibile e ti amo!»
Mentre la conduco in stanza la bacio dolcemente.
Quando giungiamo al vano designato, varco la soglia chiudendo con un leggero calcio la porta, la depongo sul letto e mentre la ammiro in tutto il suo splendore; le dichiaro:
« Sono un uomo fortunato ad averti nella mia vita, tu sei la stella luminosa che ha rischiarato la strada buia del mio cammino e il sole che ha riscaldato il mio cuore di ghiaccio. Non finirò mai di pentirmi per il male che inizialmente ti ho fatto»
A quelle mie parole mi fissa per qualche istante poi discende il letto venendo vicino a me, prende entrambe le mie mani conducendomi a letto dichiarando:
« Ti ho già perdonato non pensarci più! Adesso per noi comincia un' altra vita e la dobbiamo vivere serenamente»
Accosta le sue dolci labbra alle mie, portando la mia mano sul suo seno.
Il momento è dolce e colmo di passione, questa notte voglio amarla e farla mia come fosse la prima volta.
Adesso che non ho più nessuna remore dal farmi coinvolgere completamente.
Questa notte voglio essere un tutt' uno con lei, sento la sua pelle ardere sotto il tocco delle mie mani. A ogni sfioramento un sussulto di eccitamento, le sue si posano sulle mie guance, finalmente posso sentire il tocco delicato e tiepido delle sue dita sul mio viso. La libero di tutti gli indumenti che indossa, lentamente per far salire l' eccitazione alle stelle, quando è completamente nuda dinnanzi a me, tolgo velocemente la camicia estraendola dai pantaloni senza staccarle gli occhi di dosso.
Sento salire il desiderio che brucia dentro di me, quando siamo entrambi nudi la bacio in tutto il suo corpo latteo, lei ansima e si contorce fra le candide lenzuola. Quello spettacolo che gli occhi mi regalano mi fa eccitare ancora di più ma non voglio possederla adesso... non ancora. Voglio prolungare l'attesa e far salire la libido per entrambi. Quando siamo al limite della sopportazione la penetro dolcemente per aumentare gli affondi fino a sentire il culmine del piacere avvolgerci. Per tutta la notte ci amiamo in svariati modi e posizioni, alternando a pause di qualche snack fra chiacchiere coccole, risate e innocenti scherzi; per poi ricominciare a fare l'amore sempre più travolgente ed estasiante. Allo stremo delle forze ma appagati ci concediamo un lungo e meritato riposo. Addormentandoci felici.
DYANA
Mi sveglio aprendo gli occhi a fessura per la luce del sole che si posa proprio sopra il mio viso. Guardo l' ora esclamando " Sono le otto di un sabato mattina, quindi non vado allo studio. Ne approfitterò per preparare una buona succulenta e energetica colazione".
Discendo dal letto scivolando giù per non svegliare Chris, che dorme ancora.
Infilo un cardigan grigio perla ( più grande di due taglie, perché prediligo i maglioni ampi. Più sono grandi e più li preferisco; li trovo più comodi) un paio di calzini bianchi ai piedi e mi reco giù in cucina discendendo le scale.
Non faccio in tempo a riempire la macchinetta del caffè della capsula che sento bussare alla porta.
Immediatamente mi chiedo " Chi sarà a quest' ora è poi in questo posto che non è proprio di passaggio" ?!
Raggiungo la porta guardando fuori dallo spioncino notando che chi ha bussato è una donna. Successivamente chiedo:
« Chi è?»
La sconosciuta di rimando:
« Sono la sua vicina!»
A quel punto curiosa dischiudo l'uscio per osservarla meglio.
La figura di una donna dal corpo snello, i capelli castano scuro raccolti in uno chignon composto. Due occhi azzurri dietro lenti da vista trasparenti dalla montatura viola. Abbigliata da un maglioncino bianco e un paio di pantaloni classici marroni.
« Mi scusi per il disturbo, sarebbe così gentile da prestarmi una tazza di zucchero? Purtroppo ieri ho scordato di prenderlo quando sono stata al supermarket del centro commerciale e francamente prendere l' auto e farmi due chilometri per recarmi in città solo per un pacco di zucchero, con il tempo che viene a piovere; non mi sembra proprio il caso»
Dopo aver ascoltato le sue motivazioni le affermo:
« Sì, certamente, te lo prendo subito ! Ma diamoci del tu... non rimanere sulla porta che fuori si gela! Sono Dyana!»
Lei a sua volta asserisce:
« Mary!»
Mi allontano per andare in cucina, lasciandola ad attendere in salotto, mentre esclamo a voce un po' alta per la distanza; temendo che non riesca a sentirmi:
« È un piacere conoscerti Mary! Scusa se te lo chiedo ma da quanto vivi qui, visto che non ci siamo mai viste?»
CHRIS
Apro gli occhi, con la faccia riversa sul cuscino, prono allungo una mano
dalla parte opposta in cerca di Dyana, notando che il suo lato è freddo. Capisco che si è già alzata da un bel pezzo e che sarà a trafficare in cucina.
Decido di raggiungerla, infilo un paio di pantaloni del pigiama e una maglia bianca ( anche se è quasi primavera quassù fa ancora freddo). Sto per prendere le scale quando sento Dyana parlare con qualcuno. Mi metto
all' ascolto percependo che si tratta di una donna a parlare con lei. A quel punto decido di attendere che la sconosciuta se ne vada via prima di andare giù, ritornando in camera, ma quando sento il nome della tipa mi arresto di colpo; curioso cerco di osservare il suo volto ma la sua voce non mi lascia dubbi. Si tratta di lei...!
"Mary?! Cosa ci fa qui adesso?!
Un impeto di saltarle addosso ( come una tigre sulla sua preda) e stringerle le mani attorno alla gola fino a soffocarla, mi prende fortemente; ma preferisco tornare in camera da letto e chiudermi a chiave per tutto il tempo che si trattiene in casa.
Mi porto all'interno della stanza rimanendo accovacciato sul pavimento con la mente che seguita a darmi strani impulsi omicidi che prontamente distolgo da me sforzandomi a pensare a qualcos' altro.
Rimango in quella posa non so per quanto tempo, quando improvvisamente bussano alla porta:
« Chris? Perché ti sei chiuso dentro,
aprimi per favore !
Mi levo dal suolo aprendo la porta, lei mi abbraccia forte, preoccupata e smarrita mi chiede:
« Cosa succede? Stai male?»
La fisso confuso e assertivo le chiedo:
« E- Era Mary... quella?»
Mi osserva basita poi afferma:
« Sì, era Mary! Perché la conosci per... Un momento! Intendi dire quella Mary?»
« Sì lei!»
« Mi dispiace! Se solo avessi riflettuto, e dire che tu mi avevi informato che stavi qui a causa sua! Perdonami!»
Comprensivo dichiaro:
« Non è colpa tua tranquillizzati! Che voleva? Perché stava giù in salotto?»
« Mi ha chiesto solo dello zucchero. Nient'altro! Non preoccuparti! Stai bene?»
Interrogandosi sul mio stato di salute:
« Sì! Per un momento, quando ho capito di chi si trattava, ho avuto l' istinto di ucciderla!»
« No! Servirebbe solo a rovinarti la vita, finendo in carcere e tutti i sacrifici fatti andrebbero a farsi benedire! Tanto è andata via!»
Esclamo adirato:
« Deve andare via da qui, da questo posto! Stammi vicino Dyana, solo con te io riesco a stare sereno e intraprendere il cammino giusto. Tu mi sai infondere tanta forza e sicurezza!»
« Sì! Certo non ti lascerò mai! Ma tu sei già forte di tuo, sei un uomo di successo, avevi perso solo la fiducia in te e nelle persone a causa di quello che ti è capitato! Ma adesso tutto è tornato come prima»
Sovrapponendo la mia voce dichiaro:
« Meglio di prima! Attendo qualche altro giorno per rimettermi completamente e vedi quello che faccio! Ho intenzione di presentarmi in azienda a riprendere possesso di tutto quello che è mio, lasciando quei due con le pezze al culo, per quello che mi hanno fatto. E poi intendo prendere la decisione più importante della mia vita!»
Felicemente incuriosita mi chiede:
« Quale sarebbe?»
« Vuoi sposarmi Dyana?»
Con gli occhi sgranati esclama:
« E me lo chiedi? Certo che sì!»
Si fionda su di me e entrambi piombiamo sul letto con le nostre labbra unite in dolce bacio»
☘ THE END ☘
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