CAPITOLO 15
CHRIS
In questi giorni di degenza in ospedale, il mio fisico è molto provato. Mi addormento senza rendermene conto con il tarlo della gelosia che mi divora.
Quando apro gli occhi, uno sguardo angelico mi sorride, Dyana è qui di fianco al mio letto. Con il suo solito sorriso mi chiede come mi sento.
Subitaneamente dichiara:
« Non voglio farti stancare a scrivere, perciò ti propongo di fare dei gesti con gli occhi, chiudili una volta per un "no" e due volte per affermare. Così non sarà necessario scrivere, so quanto ti è faticoso tenere la lavagnetta con una mano fasciata. Ti piace il mio metodo, usa gli occhi per farmelo sapere»
"Ingegnosa la mia Dyana, com' era? Una volta per il no e due per dire sì. Okay, Sbatto le palpebre due volte per farle sapere che sono d' accordo".
Lei entusiasta asserisce:
« Sapevo che avresti apprezzato. Bene, ora vado a parlare con Dick di alcune cose, torno subito»
A quella frase sobbalzo e mentre lei si china per baciarmi, io sbatto gli occhi una volta per farle capire che non voglio che ci vada, sfortunatamente non si accorge nell'immediato del gesto e quando succede nota gli occhi aprire più e più volte alchè proclama:
« No no amore, sei in errore, due volte per il sì. Vado e torno»
Si allontana, mentre io disperatamente cerco di farle notare il mio "no". Ma lei fraintende tutto lasciandomi roso dalla gelosia.
"Non mi resta che attendere il suo ritorno e spero per Dick, che non le manchi di rispetto".
DYANA
Percorro il corridoio che divide le porte dei vari studi, ambulatori e stanze per i pazienti.
All' improvviso mi trovo davanti lo studio di Dick, busso e quando sento rispondere, entro, lui mi raggiunge facendomi accomodare.
Mi fa sedere e poi dichiara assertivo:
« Dyana, mia cara sono felice che tu sia venuta a trovarmi, da ciò devo dedurre che hai ripensato alla mia proposta!?»
Nel mentre flette il busto accostando il suo viso al mio nel tentativo di baciarmi.
Io scivolo sulla poltroncina, verso il basso esclamando:
« Non sono qui per questo e non intendo accettare la tua proposta, ma solo per sapere quando hai intenzione di eseguire l'intervento su Chris!»
Lui, a quella risposta si irrita asserendo:
« Hai capito o no che questo tipo di interventi si pagano!»
« Mi dispiace, ma non possiedo tutta quella cifra»
« Appunto, quindi pagherai in altro modo!»
« Scordatelo!»
Pacatamente si distanzia da me e va a sedersi sulla sua poltrona proclamando:
« Allora, tu scordati il secondo intervento di tuo cugino»
Sconvolta dalla sua affermazione gli chiedo:
« Non parlerai sul serio spero»
« Oh! Sì invece, sono serissimo!»
Afflitta e sconsolata dalla sua affermazione, mi elevo dalla sedia senza pronunciare una sillaba, apro la porta e esco, prima di chiuderla, lo sento sbraitare:
« Se ci ripensi sai dove trovarmi »
Mentre sto tornando da Chris, ripenso alla frase di Dick " e tu hai capito che senza pagamento non ci sarà alcun intervento! ".
" Come farà Chris, se non intervengono per una seconda operazione? Cosa posso fare... cosa!"
Quando giungo nelle vicinanze della sua stanza, mi ridò un tono, entro sfoderando un bellissimo sorriso; non voglio fargli trapelare preoccupazione dal mio viso.
Lui, quando mi vede arrivare tira un sospiro di sollievo. " Sarà stato in ansia tutto il tempo, povero tesoro".
« Ehi ! Credevo dormissi»
Noto che mi sta fissando con lo sguardo di chi chiede qualcosa.
« Che c'è ? Vuoi sapere come è andata ? Bene ! Non preoccuparti, gli ho chiesto solo quando avesse voluto intervenire su di te e lui mi ha risposto " tre giorni "»
Continua a fissarmi.
« Chris, non ti sto mentendo. Te ne accorgerai quando tra tre giorni subirai la seconda e ultima operazione. Poi gli accordi erano questi, no !?»
Sembra non credermi, mentre imperterrito seguita a tenere lo sguardo fisso su di me.
« Uh ! Ma guarda sono già le nove, come vola il tempo, purtroppo non ho il permesso per rimanere. Ci vediamo domattina, ok ? Dormi bene amore. Notte »
Non potevo rimanere ancora, si sarebbe sicuramente accorto che qualcosa non va. Prendo la macchina e mi dirigo verso casa. Appena arrivo, piombo sul divano con la testa che mi scoppia:
" Non riesco a non pensare alla situazione. Dick, è stato risoluto nel comunicarmelo. Purtroppo non ho alternative, se voglio aiutare Chris, debbo accettare la sua proposta. Devo andare a letto con lui! Almeno che, non sappia di noi... che in realtà Chris non è mio cugino! Però questo potrebbe mandarlo su tutte le furie per averlo ingannato e non agire più su di lui per l' ultimo intervento. Mi rammarico, ma domattina, quando tornerò qui... gli dirò che accetto... la sua proposta. Non mi resta altro da fare. Perdonami Chris, spero solo che tu non venga mai a saperlo".
Rimuginando nella mia testa, cado in un sonno profondo senza farci caso.
CHRIS
Dyana, aveva troppa fretta di andarsene, ho avuto il sentore che mi nascondesse qualcosa e sono sicuro di non sbagliarmi. E anche che sia Dick, il motivo del suo strano comportamento.
Semmai dovessi scoprire che se l' è portata a letto costringendola, per lui non finirà bene... attenderò di essere completamente guarito per fargliela pagare.
Tanto, si sa... la vendetta è un piatto che va consumato freddo!"
La rabbia sale, perché impotente di agire a causa della mia attuale condizione. Con i nervi a fior di pelle, mi addormento.
Il mattino successivo, dopo essermi alzato, lavato e fatto colazione, attendo l'arrivo di Dyana. "Sono curioso di vedere come reagirà, non appena le avrò comunicato di non volermi sottoporre all' ennesimo intervento e di voler tornare a casa. Cosa mi dirà?"
Finalmente, dopo la bellezza di
un' ora e mezza, la vedo spuntare.
« Buongiorno amore, dormito bene?»
Subitaneamente le chiedo di avvicinarmi la lavagnetta e inizio a scrivere: " Non voglio piú operarmi, voglio tornare a casa".
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