Ιͺα΄‹Ιͺʀʏᴏ, α΄Šα΄Šα΄‹ | α΄€α΄‹Ιͺʏᴀᴍᴀ ᴒᴇsʜΙͺΙ΄

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➀ 𝙽𝙰𝙼𝙴: πšŠπš”πš’πš’πšŠπš–πšŠ πš£πšŽπšœπš‘πš’πš—
➀ π™Άπšπ™°π™³π™΄: πšœπš™πšŽπšŒπš’πšŠπš• πšπš›πšŠπšπšŽ
➀ π™Ύπ™²π™²πš„π™Ώπ™°πšƒπ™Έπ™Ύπ™½: πšπšŽπšŠπšŒπš‘πšŽπš› 𝚊𝚝 πšƒπ™Ήπ™·
βž€π™²πš„πšπš‚π™΄π™³ πšƒπ™΄π™²π™·π™Έπ™½πš€πš„π™΄: πšŒπš‘πšŠπš’πš—πšœ 𝚘𝚏 πš“πšžπšπšπš–πšŽπš—πš
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Nome: Zeshin.
Scritto col kanji "是真" assume il significato di "questo è vero" oppure "questa è la verità". La prima parte del nome, quella che noi identificheremmo come "ze" non è altro che un pronome, come ben possiamo comprendere è il "quello/questa" che si ritrova nel significato del nome; la seconda parte del nome è composta dal sostantivo "shin", che significa "verità".

Un nome che di certo può sembrare stonare con la sua personalità, i suoi modi di fare o semplicemente tutta la sua vita privata: la verità non è una caratteristica propria della famiglia dello stregone, non lo è mai stata se volessimo propriamente essere sinceri. Eppure poco è importato il significato del nome, che è stato scelto per l'uomo dal padre, per onorare un antenato: Zeshin Akiyama, ai tempi in cui ha vissuto, era un uomo estremamente saggio, abile e leale, forse è questo il motivo per cui i genitori hanno voluto dare al figlio primogenito un nome già presente nell'albero genealogico della famiglia, come di buon auspicio. Da piccolo chiese a sua madre il motivo per cui lo avessero chiamato Zeshin, aspettandosi un qualche ragionamento filosofeggiante, perfettamente allineato con la figura colta e intellettuale della madre: ci rimase male quando scoprì che fu una scelta del padre, genitore che Zeshin non ha mai approvato più di tanto.
Il suo nome Γ¨ ormai ben noto sia all'interno della famiglia che nel resto della comunitΓ  degli stregoni: associato a "Zeshin" spesso e volentieri vi Γ¨ il termine "grado speciale", una gravosa etichetta che anche volendo non riuscirebbe ormai a togliersi di dosso. Ogni tanto crede che sarebbe piacevole riuscire a tornare ai tempi in cui all'udire "Zeshin Akiyama" le persone alzavano un sopracciglio e chiedevano se fosse veramente quel tipo di Akiyama: ora, invece, le aspettative che ricadono sopra la propria identitΓ  non sono altro che opprimenti e stancanti, che dimostrano come la sua figura sia importante nella comunitΓ  degli stregoni giapponesi.
Come nome, perΓ², non gli dispiace: lo ritiene non troppo comune e di conseguenza ha la sensazione di essere un minimo diverso dalla grande massa che compone il popolo giapponese. L'unica cosa che sembra non apprezzare Γ¨ il fatto che sia stato il padre stesso a scegliere il modo in cui doveva essere chiamato: suo padre ha avuto sempre una grande influenza sull'uomo, decidendo quello che avrebbe dovuto fare per piΓΉ della metΓ  della sua vita, imponendogli scelte che magari avrebbe anche voluto evitare. Non che al genitore sia mai importato dell'opinione del figlio maggiore, semplicemente sapeva che Zeshin fosse nato per tutto fuorchΓ© un atto d'amore: l'unica cosa che puΓ² sembrare affettuosa Γ¨ la decisione di chiamarlo come un membro degno di nota della famiglia e non con il primo nome gli era venuto in mente.

Cognome: Akiyama.
Un cognome che magari puΓ² essere comune in Giappone, anche se nella comunitΓ  degli stregoni sono solo due le famiglie che possono vantare di essere "Akiyama" di sangue, queste due famiglie sono anche parenti sebbene siano tanto rivali quanto nemici. Il cognome Akiyama si iscrive coi kanji "秋山" e significa "montagna autunnale", facendo immediatamente venire alla mente l'immagine di una montagna ricoperta da colori rossastri, colorito delle foglie che sono sul punto di cadere per terra e creare un vasto tappeto lungo i fianchi del monte.
La famiglia Akiyama, come giΓ  accennato, Γ¨ ben nota tra gli stregoni, soprattutto quelli professionisti, che sono ben consapevoli dei problemi che possono sorgere se ci si scontra con un membro di questa famiglia. Gli Akiyama sono per natura conservatori, ma questo essere attaccati alla tradizione non risulta per niente essere quello che viene in mente, dato che molte volte vengono comparati con il pensiero retrogrado che gli Hosokawa avevano a lungo portato avanti. Parlare degli Akiyama non Γ¨ qualcosa che porta ad una discussione piacevole: a tale cognome sono associati omicidi, taglie, brutalitΓ  e stregoni neri (o curse user, preferisco usare il termine inglese). Non sono persone fedeli e leali, l'unica cosa che pare importare agli occhi degli Akiyama sono i soldi, nonchΓ© la loro paga: non sono stregoni, per questo motivo non vengono pagati in quanto i tali, ma sono assassini su commissione e mercenari che ricevono gli incarichi o di persona o attraverso il web utilizzato dai curse users. Una famiglia che incute timore, di solito Γ¨ raro vedere un Akiyama che ha effettivamente a che fare col mondo degli stregoni senza avere l'incarico di uccidere qualcuno, ma ormai sono anni che lavorano per conto degli Hosokawa, agendo come la loro spada, che rapidamente cala sui bersagli che vengono assegnati. Da quando Γ¨ in carica Noriko, gli Akiyama sembra che siano meno pagati per uccidere e piΓΉ per garantire la sicurezza della famiglia, compito affidato a al ramo della famiglia che Γ¨ specializzato nell'essere mercenari. In linea teorica dovrebbero essere persone da evitare, pericolosi e di cui diffidare, eppure sono estremamente onorevoli per quanto riguarda la parola data: quando accettano un incarico lo portano a termine sempre, costi quel che costi. Sono persone da cui tenersi lontani, persino Zeshin la pensa in questo modo, ma una qualitΓ  che si deve riconoscere a questa famiglia di sicari Γ¨ la loro professionalitΓ : hanno parecchie regole all'interno della famiglia che regolino il comportamento dei membri sia tra parenti che con estranei, hanno giuramenti che vietano di compiere alcune azioni e tutti i membri sono diligentemente addestrati fin da piccoli in modo da non avere difficoltΓ  crescendo.
Di certo non è una famiglia in cui l'affetto non è molto evidente, anche se ogni Akiyama è cosciente di essere parte di un organo funzionante, così si definiscono, quindi sono consapevoli che come loro ripongono fiducia nei propri parenti, loro faranno lo stesso. Per quanto possa esserci un legame di profonda fiducia, nessuno si aspetta di venir trattato con cortesia: chiunque porti il cognome Akiyama dalla propria nascita può dire che sopravvivere ai primi dieci anni di vita è una vera e propria tortura, letteralmente. Secondo il capofamiglia, infatti, non si diventa forti con la sola forza della volontà, ma con dolorosi e stancanti addestramenti che mettono a dura prova la resistenza fisica e mentale, permettendo di capire dove e in quali occasioni si trova più difficoltà, per concentrarsi su quei precisi campi. Che questi addestramenti non siano solo arti marziali e tecniche d'omicidio non è una novità: il metodo con cui vengono cresciuti ed educati gli Akiyama è violento e crudo, privo di alcuna pietà, tanto che Zeshin stesso afferma che fosse normale venir colpiti con forza per errori anche minimi. Può non risultare molto rispettoso dei diritti umani, ma il capofamiglia in quella casa ha diritti di vita e di morte su qualsiasi parente, motivo per cui ogni sua parola è un ordine, per chiunque.
Zeshin disprezza la propria famiglia, non per il fatto di essere curse users e di essere sicari su commissione, semplicemente non supporta le violenze che avvengono all'interno delle mura domestiche, criticando come l'educazione dei figli non debba necessariamente essere composta da colpi per ogni errore fatto. Zeshin ormai non ha piΓΉ a che fare con la propria famiglia da qualche anno, essendosi allontanato per frequentare la scuola di stregoneria e per insegnarci: ovviamente suo padre, il capofamiglia, non ha apprezzato che il suo figlio maggiore si fosse allontanato per frequentare gli stregoni come se nulla fosse. La tensione tra Zeshin e la sua famiglia Γ¨ piΓΉ che palpabile, ma rimane il fatto che Zeshin sia sempre stato particolarmente sdegnato dal comportamento dei genitori e dei parenti, ma non si permetterebbe mai di cambiare il proprio cognome: per quanto Zeshin sia uno stregone estremamente temuto e rispettato non ha alcuna intenzione di far infuriare i propri parenti, soprattutto dato che Γ¨ vincolato da un giuramento a sua opinione un po' troppo soffocante.

EtΓ : 29 anni.
Manca poco ai suoi trent'anni eppure giΓ  gli pare di aver vissuto fin troppo a lungo per la media di uno stregone, non che gli dispiaccia, sia chiaro. Negli anni Γ¨ cambiato molto, considerando come da ragazzo fosse tutto fuorchΓ© responsabile, mentre ora si ritrova a gestire dei ragazzi e a crescerli, dovendo essere un po' una figura a cui guardare e da cui prendere esempio. Effettivamente ora Zeshin pare come un uomo molto tranquillo, responsabile e capace: Zeshin effettivamente pare come un uomo particolarmente consapevole di quello che sta facendo, sempre pronto ad aiutare, qualsiasi sia la persona che necessita del suo aiuto.
La sua etΓ  mentale Γ¨ stranamente coerente con la sua etΓ : per chi lo conosceva da anni Γ¨ una sorpresa che da quando ha concluso la scuola e ha iniziato a fare il professore sia diventato improvvisamente l'opposto di quello che era prima, considerando che a scuola faceva rituali satanici con Masashi e Shun per prendere la sufficienza nei test.
Il giorno del suo compleanno Γ¨ il 3 Novembre.

Aspetto: Arima Kishou- Tokyo Ghoul

Carattere:
Zeshin ormai è un uomo adulto e responsabile, dopo anni e anni di riflessioni e smussamenti della sua personalità è finalmente riuscito a dar forma al suo carattere, considerando che il materiale di partenza era di pessima qualità: era stato educato per non avere alcun tipo di personalità, essere più una macchina da guerra che una persona, ma fortunatamente è riuscito a svincolarsi dalle catene che lo legavano a quella famiglia. Riuscire a trovare una propria personalità non è stato facile, si è sempre sentito vuoto e incapace di scegliere cosa fosse giusto fare o meno senza gli ordini del padre, o qualsiasi persona che gli indicasse cosa fare. Non è che non fosse intraprendente, semplicemente non sapeva cosa fosse la vita al di fuori delle mura di casa sua. Zeshin è arrivato alla conclusione di essere una persona per niente empatica, tanto che gli viene difficile comprendere subito le emozioni o gli stati d'animo altrui, trovando ancor più difficile l'impersonarsi negli altri per capire come aiutarli. È un ottimo ascoltatore, cerca di compensare così la sua poca empatia: è sempre disponibile per aiutare gli altri, dopotutto ai suoi occhi tutti meritano parte del suo tempo, basta chiederlo, ed è sempre felice di sapere che le persone vanno da lui se hanno qualche problema. Riguardando il proprio passato è giunto alla conclusione che serve qualcuno che indichi a chi è in difficoltà la strada da seguire: molti non possono chiedere aiuto ai propri genitori per i più svariati motivi, altri non vogliono farlo ecc. Zeshin punta ad essere qualcuno che sostituisca momentaneamente la figura del genitore: più che un professore lui punta ad essere qualcuno di cui fidarsi, a cui appoggiarsi e con cui sentirsi al sicuro. Per lui è fondamentale che le persone comprendano questo suo comportamento e le motivazioni che lo portano a fare ciò: la sua non è stata una vita semplice, non lo è nemmeno ora, e sa bene cosa significa avere una famiglia non orrenda, di più. Non augurerebbe a nessuno di crescere avendo genitori che non ti considerano e ti vedono solo come un oggetto, per questo lui farà di tutto per valorizzare i ragazzi.
Zeshin è un uomo dalla mentalità molto aperta: le sue opinioni sono pressoché liberali e sostiene fermamente tutti i diritti delle persone. È molto inclusivo, è l'ultima persona che discrimina qualcuno per qualsiasi motivazione: non crede che le colpe dei padri debbano ricadere sui figli e di conseguenza non bisogna giudicare le persone perché portano un certo cognome piuttosto che un altro, crede che il rispetto sia fondamentale e che andare a discriminare qualcuno per la sua identità di genere o per il suo orientamento sessuale sia prova di grande ottusità. Zeshin accetterà sempre tutti, qualsiasi sia il loro passato: lui per primo non deve giudicare dato che è un sicario tutt'ora, dato che ha ripreso su gentile richiesta del padre. Ha ancora difficoltà per quanto riguarda le decisioni sulla vita privata, motivo per cui si affida molto all'opinione delle persone a lui vicine come Shun, Sumaki, Izune, Mise e Ruka. Prova con tutto sé stesso a cercare di superare quel libro di indecisione, ma anche se sono passati anni per lui rimane difficile superare la condizione mentale in cui si attendono gli ordini, essendo stato cresciuto più come un soldato che come un ragazzo.
È un tipo tranquillo, molto calmo tanto che è raro vedere emozioni intense: il suo volto rimane spesso in un'espressione rilassata, ma seria, che con gli occhiali che indossa è accentuata di non poco. Non è troppo serio, gli piace scherzare, non rifiuta mai due risate, ma la sua è un'espressione programmata, se così vogliamo definirla: non riesce a smettere di apparire come qualcuno di indecifrabile, è stato cresciuto così e non pensa di poter cambiare. Inoltre non è molto emotivo anzi, pensa che le emozioni siano pericolose da mostrare in pubblico: non ha pochi nemici e non vuole che questi siano in grado di scoprire i suoi punti deboli.
La sua piΓΉ grande caratteristica Γ¨ riscontrabile in combattimento: Zeshin non perde mai la calma, mantiene il sangue freddo in qualunque situazione, anche nelle peggiori. Deve ringraziare i tanti anni di botte e addestramenti, alla fine Γ¨ riuscito a sottomettere la propria mente per imporle di non mostrare segni di cedimento, mai. Zeshin Γ¨ inoltre una persona estremamente spietata, tanto che ucciderebbe qualcuno- e lo fa- senza sbattere le ciglia, rimanendo imperturbabile Γ¨ assolutamente tranquillo. Non Γ¨ il tipo da apprezzare la violenza gratuita e tantomeno la tortura, ma se Γ¨ necessario Γ¨ perfettamente capace di estrarre informazioni dalla bocca delle persone, in modo piΓΉ o meno atroce in base alla situazione. Razionale e oggettivo, Zeshin Γ¨ una persona difficile da battere sul campo, sia per la sua rapiditΓ  di ragionamento che per la sua conoscenza del campo di battaglia: non Γ¨ uno stratega, questo Γ¨ vero, ma ha una capacitΓ  di improvvisazione non da poco.
Ha un'alta sopportazione del dolore che Γ¨ purtroppo ben evidente: se gli venisse tirato un forte schiaffo, Zeshin non reagirebbe e rimarrebbe a fissare la persona che ha davanti con sguardo vuoto, come se ne aspettasse un altro, Tutto ciΓ² Γ¨ dovuto agli anni e anni di ripetute violenze subite in casa, durante gli addestramenti e come punizioni: il dolore Γ¨ relativo, puΓ² essere ignorato. Ne Γ¨ talmente abituato che puΓ² risultare disturbante come non si interessi delle proprie condizioni fisiche, anche se ovviamente in certi casi Γ¨ impossibile che rimanga impassibile, vero.

Storia: Il giorno della nascita di Zeshin nessuno nel clan Akiyama si sarebbe aspettato quanto un bambino potesse portare tanti cambiamenti, nemmeno l'ex capofamiglia Raden, che ne aveva viste di tutti i colori, si sarebbe immaginato come un innocente bambino avrebbe creato faide all'interno della stessa famiglia, che per secoli era rimasta unita tra vincoli e patti. Una famiglia fin troppo conservatrice, per nulla in linea coi tempi, ma allo stesso tempo talmente tanto temuta da non ricevere critiche. Ci sono due tipi di timori che si hanno nei confronti di clan: il primo Γ¨ il timore dovuto al rispetto e all'autoritΓ  di una famiglia, come per esempio i Kenose e gli Hosokawa; un altro Γ¨ il timore dovuto alla paura di non sopravvivere, in questo caso si puΓ² tranquillamente citare il cognome Akiyama.
Una famiglia all'apparenza come molte, tradizionale e sempre formale, legata agli usi e costumi tipici giapponesi, tanto che non era nemmeno una raritΓ  che quando si andava a suonare al campanello, ad aprire la porta si presentasse qualcuno in kimono o yukata. In casa le regole erano rigide, chiunque doveva rispettarle, che si trattasse di membri della famiglia o domestici poco conta: le punizioni non variano in base a chi tu fossi anzi, se non le rispettavi e portavi il cognome Akiyama spesso risultavano piΓΉ crudeli, proprio per andare a ricercare una perfezione assoluta.
In quella casa in stile tradizionale Zeshin mosse i suoi primi passi, parlò per la prima volta, scoprì il mondo attorno a lui, in modo tanto tranquillo e adorabile per poter essere veramente un Akiyama: fino ai suoi quattro anni visse la vita più calma e piacevole del mondo, come chiunque portasse il suo cognome. I genitori, che poi si sarebbero rivelati essere persone tutt'altro che affettuose, parevano genuinamente affezionati al figlio, cercando in tutti i modi di non fargli mancare niente; anche i nonni parevano davvero apprezzare la presenza di quel pargolo sempre sorridente e allegro. Anche lo zio e sua moglie parevano simpatizzare per il giovane Zeshin, tanto che avevano persino costretto loro figlio Hayate a tenerlo in braccio per fare chissà quante foto, che sono ancora nell'album di famiglia. Hayate, stranamente, si divertiva a tenerlo in braccio e giocherellare con le sue manine, soffici e delicate, dopotutto parliamo di un periodo in cui Hayate aveva sei anni e Zeshin qualche mese.
La prima volta in cui Zeshin manifestΓ² la propria tecnica, dimostrando quindi di aver ereditato quella di famigli, aveva quattro anni: da quel momento in poi la sua vita Γ¨ andata a peggiorare, arrivando al punto in cui l'unica via di fuga sembrava veramente la morte; ma andiamo con ordine.
Dimostrando di possedere la tecnica di famiglia, Zeshin aveva ufficialmente dimostrato di essere un degno Akiyama, che secondo Raden sarebbe anche diventato estremamente forte, tanta era l'aura di energia malefica che emetteva. Fumihiro sembrΓ² estremamente compiaciuto dal figlio, iniziando a lodarlo e ripetergli come l'unica cosa che contava fosse che era fiero di lui e che tutta la sua vita si sarebbe dovuta basare sulla ricerca di riconoscimento e accettazione, dato che il futuro capoclan sarebbe stato lui.
All'inizio Zeshin sembrava convinto dal padre, tanto che si impegnava tantissimo per ottenere l'approvazione del padre, arrivando a fare qualsiasi cosa pur di poter ricevere un complimento e una carezza sulla testa, l'unico segno di affetto in una casa che pareva piΓΉ un campo di addestramento che altro. Zeshin avrebbe voluto andare a giocare al parco con gli altri bambini della zona, ma non ne aveva il tempo: quando finiva quegli stancanti e pesanti addestramenti in arti marziali e combattimento doveva frequentare le lezioni dell'insegnante privato, assunto da Fumihiro affinchΓ© si ottimizzasse il tempo e non ne perdesse per andare a scuola. L'infanzia di Zeshin vide come unico vero amico suo fratello Reo, di cinque anni piΓΉ piccolo di lui, che lo guardava con ammirazione.
PiΓΉ passava il tempo e piΓΉ Zeshin iniziava a non essere piΓΉ entusiasta di ripetere ogni giorno la stessa routine, prendendosi la sua giornaliera dose di botte per le piΓΉ minime ed insignificanti cose, tanto che Fumihiro, il padre, iniziΓ² a notare la perdita di entusiasmo del figlio; ovviamente al posto di parlarne pensΓ² che fosse il caso fargli capire perchΓ© fosse necessario un'addestramento tanto intransigente e rigido, per fargli capire questa cosa decise di chiedere aiuto ad un suo vecchio collega: avrebbe dimostrato a Zeshin che non seguire quel tipo di educazione sarebbe potuto essere letale. Probabilmente chiunque penserebbe che si trattasse di uno scherzo, che i due adulti non avrebbero mai effettivamente fatto nulla che potesse seriamente compromettere la salute del ragazzo: falso. Fumihiro inscenΓ² una missione e si portΓ² dietro uno Zeshin di nove anni, che non sembrava avere alcuna intenzione di andare col padre, ma che non avrebbe potuto rifiutare. Avrebbero potuto fargli semplicemente prendere uno spavento, ma agli Akiyama non passa nemmeno minimamente in testa il concetto che l'educazione dei bambini possa non comprendere le botte. Zeshin ebbe sul serio paura di morire quel giorno, talmente tanta che non mise piΓΉ in discussione il tipo di educazione che gli era impartita, seppur non fosse convinto delle punizioni corporali.
Dai dieci anni in poi riuscì a trovare un po' di tempo per uscire e andare al parco, facendosi accompagnare dal cugino Hayate, che si sedeva su una panchina e ascoltava la musica, ignorando il cugino fino a quando non era ora di tornare a casa: Hayate non sembrava una persona che ci teneva, era sempre distante e iniziava anche ad alzare le mani sui cugini se qualcosa non gli andava a genio, ma per Zeshin rimaneva una delle poche persone a cui appigliarsi essendo la persona che più considerava vicino ad un amico. Per suo grande dispiacere più gli anni passavano e più Hayate diventava simile a tutti i suoi parenti: smise di criticare il padre e lo zio, non si lamentava più per gli addestramenti troppo difficili e sembrava totalmente convinto di quello che stava facendo. Zeshin avrebbe voluto riuscire ad accettare la situazione come faceva Hayate, ma non riusciva: non riusciva a fare a meno di cercare l'approvazione del padre, di disprezzarlo allo stesso tempo e di criticare i metodi educativi usati, senza aggiungere che a 12 anni sua madre se lo trascinò in missione, ufficialmente, e si fece dare a lui il colpo di grazia al bersaglio. Per quanto Zeshin odiasse quello che succedeva dentro le mura della sua abitazione, non si poteva dire che non fosse effettivamente diventato quello che il padre volesse che fosse: aveva smesso di rispondere, ascoltava e ubbidiva agli ordini, eccelleva nella maggior parte delle cose in cui si cimentava e per di più era estremamente abile con la propria tecnica.
Fumihiro lavorava per Kazan Hosokawa, questo era il periodo in cui Kazan aveva deciso di eliminare gli avversari politici e chiunque non gli andasse a genio facendo uso dei suoi piΓΉ efficienti sicari: gli Akiyama. Inutile dire che fu lui a convincere Fumihiro a lasciare frequentare la Tokyo Jujutsu High a Zeshin: sarebbe stato piΓΉ facile da contattare in caso di necessitΓ , avrebbe potuto confrontarsi con altri stregoni e avrebbe potuto tenere d'occhio la figlia maggiore dei Kenose, che a Kazan non stava un granchΓ© simpatica- come la sua famiglia del resto.
Fumihiro fu riluttante ad accettare: c'era un motivo se gli Akiyama istruivano i propri figli a casa loro con istruttori che conoscevano, non voleva che tutti gli anni trascorsi a forgiare una letale macchina a guerra venissero buttati, sapeva che l'ideologia che gli Akiyama si tramandavano dovesse stabilizzarsi nella mente nel giovane e aveva paura che lasciarlo ad un professore che non aveva nulla a che fare con la sua famiglia potesse compromettere il lavoro.
Alla fine fu costretto ad accettare e Zeshin si ritrovΓ² per la prima volta in una scuola vera e propria: aveva visto serie tv, drama di ogni genere e film, ma non era mai stato a studiare in un posto che non fosse casa sua, cosa che all'inizio non gli generava nulla se non turbamento.
All'inizio aveva anche paura che suo padre fosse lì ad osservarlo e che fosse tutta una prova, ma quando si accorse che era veramente libero dal controllo ossessivo dei suoi genitori si lasciò andare, iniziandosi a prendere certe libertà e ad avere comportamenti meno rigidi e macchinosi. Non gli interessavano molto i voti, si concentrava sull'analizzare i propri compagni: Kenose Sumaki, Utsunomiya Shun e Imikimome Mise. Erano interessanti, doveva ammetterlo: Sumaki e Shun furono i suoi primi veri amici, motivo per cui ci tiene particolarmente. Conobbe anche Izune, la sorella minore di Sumaki, e trovò carino come gli ricordasse Reo.
Seppur fosse ufficialmente uno studente, Zeshin doveva anche mantenere l'accordo preso con Kazan, lavorando per lui quando gli veniva detto di farlo: ogni tanto si assentava senza dare spiegazioni, a volte semplicemente lo si vedeva uscire la sera e tornare la mattina presto, motivo per cui risultava spesso stanco, anche se non si addormentava sul banco era normale vederlo sbadigliare o con le occhiaie.
Il primo anno alla Tokyo Jujutsu High lo entusiasmΓ² talmente tanto che quando tornΓ² a casa per le vacanze sembrava una persona totalmente diversa: ecco il piΓΉ grande errore che avesse mai potuto fare.
Fumihiro non apprezzΓ² questo cambio di atteggiamento del figlio e decise che non sarebbe piΓΉ tornato a scuola: quello fu il punto di rottura tra Zeshin e suo padre. Aveva sempre avuto il terrore di alzare gli occhi dal pavimento mentre parlava con lui, non si era mai azzardato a guardarlo negli occhi, ma quella volta Zeshin decise che ne sarebbe valso del suo futuro: aveva mantenuto i patti che erano stati fatti con Kazan, suo padre non aveva alcun diritto di vietargli di continuare ad andare a scuola, soprattuto ora che finalmente aveva degli amici.
Il primo litigio tra Zeshin e Fumihiro si concluse in modo molto secco: l'uomo gli torse il polso e gli sbattΓ© la faccia contro il muro, rompendogli occhiali e naso (spoiler: la macchia di sangue lasciata sul muro si vede ancora, Γ¨ un monito per chiunque voglia litigare con Fumihiro). Zeshin non parlΓ² con l'uomo per un mese, fu costretto persino a saltare le prime due settimane di scuola al rientro perchΓ© non Fumihiro si rifiutava di parlargli dato che era sicuro che Zeshin non avrebbe lasciato perdere.
Ed ecco che arriviamo alla cazzata più grande che Zeshin potesse fare: tornò a scuola da solo, senza il permesso del padre e un lunedì improvvisamente si fece trovare seduto al proprio banco a pulire la canna di un revolver, che si era portato dietro per continuare a lavorare come sicario.
Fumihiro non la prese per nulla bene, penso possiate immaginare la sua furia quando scoprì che suo figlio non solo gli aveva disubbidito ma era anche scappato. L'unica soluzione che gli venne in mente fu una: Hayate. No, non mandò Hayate a parlare col figlio, gli ordinò di andare a dargli la più grande lezione che Zeshin avrebbe mai potuto prendere. L'unica limitazione fu quella di non ucciderlo.
Hayate non si fece problemi ad accettare, sapeva che si sarebbe divertito: decise di agire nel momento in cui Zeshin sarebbe tornato da una missione di Kazan, in un momento in cui avrebbe avuto la guardia abbassata.
Quella notte Zeshin imparΓ² due lezioni: mai abbassare la guardia e il proprio sangue fa davvero schifo se in grandi quantitΓ .
Prima del combattimento con Hayate la strada in cui stava camminando era particolarmente carina e pulita, dopo quel combattimento si vedevano muretti distrutti, buchi nell'asfalto e schizzi di sangue in qualunque direzione. Hayate, quella notte, ottenne il primo posto nella classifica delle persone che Zeshin odia di piΓΉ: non solo lo ha battuto- lui che era estremamente forte- ma non ha nemmeno smesso di colpirlo mentre Zeshin lo pregava di fermarsi, anzi si era messo a ridere a commentare quando patetico fosse. Ancora oggi Zeshin fa fatica a ricordare cosa sia successo quella notte, ricordando solo spezzoni poco chiari e confusi: l'unica cosa di cui Γ¨ sicuro Γ¨ di non aver mai provato tanto dolore in vita sua.
Rimase in infermeria, a scuola, per molto piΓΉ tempo di quanto avrebbe sperato: delle 206 ossa che una persona ha in corpo, quelle che non erano rotte erano solo quelle del cranio e della colonna vertebrale, cosa che lo sorprese dato che era certo che Hayate ci fosse andato particolarmente pesante. Si ringrazia Mise per il servizio da infermiera o sarebbe ancora sdraiato sul letto ad aspettare di tornare come nuovo.
Mentre era in infermeria suo padre si presentΓ² a scuola per chiarire la questione, ma Zeshin non sarebbe tornato a casa, non dopo quello che era successo: giunsero alla conclusione che la cosa migliore da fare fosse un patto inviolabile. Fumihiro avrebbe acconsentito a Zeshin di frequentare la scuola di stregoneria a patto che continuasse a lavorare per la famiglia come sicario e che non combattesse, nemmeno per difesa, con chiunque portasse il cognome Akiyama: in pratica accettando quel patto avrebbe permesso a chiunque in famiglia di colpirlo quanto volesse senza la possibilitΓ  di reazione da quello che sarebbe diventato uno dei piΓΉ forti stregoni di quel periodo.
Accettò il patto, riuscendo a svincolarsi dalla ossessività del padre e di tutta la sua famiglia, riuscendo in questo modo a trovare la propria strada. Si trasferì ufficialmente a scuola, facendo compagnia a Sumaki e Izune, iniziando a fare una vita un po' più normale rispetto a quella che aveva avuto fino all'anno prima, anche se era costretto ad eseguire le missioni che gli venivano assegnate.
Al terzo anno conobbe Miyahara Masashi, uno studente di primo anno con la strana passione per non studiare per i test e fare rituali mistici alle tre di notte. Masashi e Zeshin andavano d'accordo, erano amici, seppur il migliore amico di Zeshin rimanga il buon vecchio Shun, con cui ha condiviso alcune esperienze mistiche: l'invito a cena a casa Utsunomiya o quello a casa Akiyama.. sono pezzi di storia. Aveva a lungo cercato l'approvazione di qualcuno, ora era finalmente libero di decidere per sΓ©: cosa avrebbe fatto dopo aver finito il quarto anno? Non lo sapeva ancora, ma era sicuro che qualsiasi cosa sarebbe stata meglio di tornare a casa.
Il suo quarto e ultimo anno di scuola fu costellato da lunghe missioni, molte maledizioni e incarichi che riceveva dal padre e da Kazan. Non lo definisce un anno stressante, ma aveva troppo poco tempo per riposarsi, tanto che appena concluso quel periodo si Γ¨ preso una lunga e rilassante vacanza al mare.
Fondamentale nella sua vita è l'incontro con Ruka Hosokawa, o qualsiasi fosse il cognome che utilizzava in quel periodo: era stato Kazan ad ordinargli di controllare quel ragazzino e prepararlo dato che avrebbe dovuto effettuare il battesimo del fuoco in quanto membro del clan Hosokawa, seppur fosse un parente e non della famiglia ristretta. Zeshin andò a conoscere il bambino quando aveva diciotto anni, da quel momento incominciò a visitarlo due volte a settimana, dato che abitava in un orfanotrofio. Durante queste visite scoprì quanto fosse piacevole fare del bene per gli altri, quanto gli piacesse vedere quel bambino sorridere. Lo avrebbe adottato. Un diciottenne tecnicamente non può adottare un bambino, soprattutto se single e senza un lavoro stabile, ma parliamo di stregoni e di Akiyama, la legalità non è il loro forte. Gira e rigira alla fine Zeshin si è trovato con un bambino: fu grazie a Ruka che decise di diventare professore. Avrebbe voluto essere una figura di riferimento per tutti.
Quando decise ufficialmente di iniziare ad insegnare alla Tokyo Jujutsu High aveva ventun anni, appena maggiorenne: andΓ² ad informarsi dal preside e alla fine giunse alla conclusione che avrebbe fatto il professore e avrebbe messo le sue capacitΓ  e conoscenze al servizio della comunitΓ , indistintamente da chi ne avesse bisogno. In concomitanza con questa decisione, concluse che fosse il caso di smettere con gli incarichi da sicario, riferendo al padre questa cosa, che non lo rallegrΓ² per niente. Stipularono un altro patto che comprendesse quello giΓ  esistente e aggiungesse che Zeshin era libero di seguire la strada che voleva a patto che non rivelasse informazioni sulla sua famiglia ad estranei e che non insegnasse le tecniche degli Akiyama a chi non portava quel cognome.
La sua vita negli anni che seguono non fu molto entusiasmante: crescere un bambino cercando di dargli una vita normale, insegnare ad una scuola per stregoni e andare in missione su ordine dei piani alti per eliminare le maledizioni... tutto nella norma.
La sua tranquillitΓ  fu interrotta quando un giorno, alla porta del suo appartamento a Tokyo, si presentΓ² la figura di Hayate, che entrando in casa come se fosse di sua proprietΓ  decise di fare del divano la sua postazione. Da quel giorno in poi, qualsiasi cosa dicesse Zeshin, Hayate quando si trovava in zona usava casa di Zeshin come alloggio, comportandosi come se non avesse pestato quasi a morte il cugino qualche anno prima anzi, portΓ² pure suo figlio Kazuya.
Zeshin e Hayate non sono mai andati molto d'accordo da quando quest'ultimo ha iniziato ad accettare senza pensare qualsiasi cosa suo padre ordinasse e ancora ora, che è maggiorenne e sposato, sembrava seguire gli ordini impartiti dal capoclan senza protestare. Alla fine, però, fuori dal contesto di famiglia Hayate è un uomo anche simpatico, violenza e aggressività a parte, è protettivo e ci tiene alla famiglia, di conseguenza averlo in casa risultava sì fonte di pericolo, ma anche un interessante modo per passare il tempo, dato che si riesce sempre a parlare di qualcosa con lui.
Forse uno degli aneddoti che più piacciono a Ruka risale al 2016 quando Zeshin e Hayate accompagnarono Ruka in ospedale, dopo che quest'ultimo è volato dalle scale "per cause naturali" (o come dice Ruka: la gravità è naturale, Hayate che mi spinge un po' meno). Lì, mentre Zeshin era seduto a compilare moduli per Ruka, un medico, dopo aver attentamente osservato l'uomo e poi Hayate, gli si è avvicinato cercando di risultare il meno sospetto possibile e, indicando il cugino con uno sguardo fa: "Mi scusi, non voglio essere invadente, ma è sicuro che suo marito non sia violento nei confronti suoi e di vostro figlio? Ho notato certi lividi..."
Zeshin non aveva capito se stesse parlando a lui sul serio o si fosse confuso con qualcun altro, fino a quando Ruka, che era seduto accanto a lui, non emise una risata soffocata. Il medico ha scambiato Zeshin e Hayate per i genitori di Ruka, cosa che oltre a lasciare abbastanza sconvolto Zeshin ha fatto morire dal ridere Ruka. Hayate, purtroppo, sa di questa cosa solamente perchΓ© Γ¨ stata tirata fuori per caso a cena, ma ci ride sopra sostenendo che seppur Zeshin non sia male, lui Γ¨ effettivamente sposato con una donna e sopratutto non ha intenzione di sposarsi o avere certi tipi di relazioni con suo cugino.

Famiglia: Akiyama Clan.
- Akiyama Fumihiro.
Fumihiro è il padre di Zeshin, un uomo per nulle affettuoso: è sempre stato distante dai figli, particolarmente indifferente a qualsiasi cosa li riguardasse al di fuori degli addestramenti. È il capofamiglia degli Akiyama, estremamente calcolatore e attento. Zeshin e suo padre non hanno un buon rapporto: ormai sono dieci anni che il loro rapporto si limita a incontri mensili per le "cene di famiglia", che sono un misto tra riunioni e cene vere e proprie. Fumihiro ha sempre voluto avere il controllo sul figlio, controllarlo come si fa con un burattino e averlo accanto in modo da poterlo usare come arma. Non gli è mai interessato nulla sui figli, ma li ha sempre visti come potenziali macchine da guerra: le uniche occasioni in cui è apparso un padre amorevole sono state quelle in cui uno dei due figli ha portato a casa un grande successo, solo in quelle occasioni sembrava genuinamente convinto. Zeshin non sopporta il suo volere sapere qualsiasi cosa su cosa faccia e pensi, motivo per cui ci parla il meno possibile per evitare di dover finire di nuovo a "fare rapporto" a lui su qualsiasi cosa della sua vita. Per anni, dopo aver stipulato il patto vincolante, ha avuto la totale libertà sulla propria vita, ottenendo la possibilità di lavorare come stregone, ma ultimamente suo padre ha iniziato a contattarlo più spesso, imponendogli di aiutare in alcuni incarichi. Certo, potrebbe dire no.. peccato che quell'uomo non si arrenda facilmente e sarebbe capace, lo è, di arrivare a minacciarlo.

-Akiyama Ahmya.
Una donna a cui interesse quasi niente in generale, si può dire che una delle poche cose le crei particolare attaccamento siano effettivamente i due figli. Ella detesta suo marito, non lo sopporta, ma in quanto capoclan ha diritto di vita e di morte persino su di lei, che lo ha sposato per un matrimonio combinato dai suoi genitori. È un'assassina esperta anche lei, ma a differenza del marito sosteneva che i propri figli non avrebbero dovuto ricevere lo stesso trattamento riservato a comuni soldati, ma sarebbero dovuti essere trattati con più rispetto. È una donna che pretende molto, ha alte aspettative, ma in fondo ci tiene e Zeshin questo lo sa. La chiama abbastanza spesso, passano molto tempo al telefono a parlare e le volte in cui la accompagna a passeggiare non sono poche. Prova ancora un po' di astio nei suoi confronti per aver assecondato suo marito, ma ha capito che non aveva molte altre opzioni.

- Akiyama Reo.
Reo Γ¨ il fratello minore di Zeshin, nato esattamente cinque anni dopo di lui: Zeshin e Reo sono sempre andati d'accordo, si sono sempre supportati in qualsiasi cosa e hanno superato anni difficili facendo affidamento l'uno sull'altro. A Zeshin non ha mai pesato il fatto che suo fratello fosse piΓΉ piccolo di cinque anni anzi, ha sempre trovato carino il fatto di sentirsi in questo modo il fratello maggiore che difendesse il fratellino minore. Reo lo ha sempre supportato, gli ha sempre voluto bene e lo ha imitato per quanto possibile tanto che anche lui ha iniziato ad avere rapporti di tensione col padre, andando a vivere lontano da casa per poter avere piΓΉ libertΓ  sulla sua vita. Reo e Zeshin si vedono piuttosto spesso, non Γ¨ raro che vada a trovarlo a scuola e gli porti qualcosa da bere o mangiare, giusto per fermarsi e trascorrere del tempo assieme. Reo lavora ancora come sicario, non essendo uno stregone, ma Γ¨ una persona adorabile e affettuosa, forse l'opposto di quello che ci si aspetterebbe pensando ad un mercenario.

(Zeshin e Reo)

- Akiyama Ruka { -lycxris }
All'inizio quando ci si accorge che i due portano lo stesso cognome si pensa al fatto che sia una casualità dato il loro aspetto completamente diverso, ma in realtà sono effettivamente parenti, seppur non lo siano di sangue dato che Ruka è stato adottato. Zeshin nutre profondo affetto per suo figlio, che effettivamente è l'unico motivo per cui è riuscito ad ignorare per così tanti anni suo padre e tenersi lontano dagli affari di famiglia, nonché il fare il mercenario e il sicario, dato che non voleva che suo figlio crescesse consapevole di avere un genitore che è tutto fuorché una buona persona. Col tempo ha realizzato che Ruka lo rispetta comunque, anzi lo ammira e vorrebbe che gli insegnasse ad essere come lui, dopotutto aver è un padre come Zeshin non è molto comune. Ruka è una grandissima gioia agli occhi dell'uomo, che farebbe di tutto per lui, basta che glielo chieda (tranne dargli le verifiche il giorno prima, questo no).

- Akiyama Raden.
L'ex capofamiglia del clan Akiyama, un uomo particolarmente sveglio e calcolatore, forse una delle persone che Zeshin meno sopporta, quasi al livello del padre Fumihiro: non hanno mai avuto il tipico rapporto nonno-nipote, anzi Γ¨ sempre stato trattato dall'uomo come un piccolo e debole animaletto che ha bisogno di venir addestrato per evitare che faccia qualcosa che non Γ¨ adatta alla sua posizione. Non Γ¨ mai stato affettuoso e gentile nei suoi confronti, si Γ¨ sempre comportato in modo troppo esigente e diretto, non avendo alcun problema ad alzare le mani sul nipote per le piΓΉ piccole ed insulse cose: arrivare in ritardo a pranzo, indossare abiti diversi da quelli tradizionali... Raden Γ¨ un uomo violento, non c'Γ¨ niente che possa far cambiare idea a Zeshin, dato che Γ¨ convinto che si divertisse a maltrattare lui e suo fratello. Per quanto non vadano d'accordo, Zeshin si mostra sempre rispettoso nei suoi confronti, piΓΉ che altro perchΓ© quell'uomo sarebbe capace di dargli non poche botte anche essendo in pensione e avendo a che fare con un grado speciale.

- Akiyama Haia.
Appare come un'adorabile anziana, amichevole e sorridente, ma è meglio non farsi ingannare da quel suo sorriso amorevole e raggiante: Haia è una donna brutale e violenta, come suo marito. È stata anche lei un'assassina professionista, che ha sposato Raden su decisione dei suoi genitori, eppure stranamente andavano d'accordo tanto che ora come ora sembrano una graziosa coppia sposata. Zeshin non si fida di lei, ormai prima di mangiare quello che ella prepara controlla che non ci sia del veleno dentro: Haia ha sempre trovato divertente vedere se i suoi figli e nipoti fossero in grado di accorgersi se un pasto fosse avvelenato o no, anche a proprie spese. Jiro, il fratello di Fumihiro, ha ammesso di essere quasi morto due volte per essersi dimenticato di controllare che nel ramen non ci fosse un qualche tipo di veleno. Zeshin detestava questa "prova" che la nonna metteva in atto ogni volta, soprattutto perché se era davvero avvelenato mica ti dava una seconda porzione: dovevi decidere se mangiare e rischiare di morire o restare a digiuno.

- Akiyama Jiro.
Jiro e Fumihiro non andavano molto d'accordo da giovani, più che altro perché si contendevano il titolo di capofamiglia, essendo gemelli. Jiro, a differenza del fratello, si è specializzato in estorsione e missioni legate meno agli omicidi e più al commercio illegale di informazioni o oggetti. È un uomo la cui personalità rimane un mistero agli occhi di Zeshin, ma dai racconti di suo cugino non è in grado di decidere se sia peggiore suo nonno o suo zio. Pare un uomo pacato, con i nipoti era quello che tra tutti sembrava il più normale dato che in allenamento non cercava di ucciderli a suon di botte ma si limitava ad osservarli e annuire se era compiaciuto, a scuotere la testa se non lo era. Ha a lungo ammirato il fatto che Jiro non lo abbia mai pestato, ma non si è mai veramente fidato di lui, in fin dei conti rimane un Akiyama.

- Akiyama Hayate.
Il peggiore tra tutti, senza ombra di dubbio. Zeshin non sopporta Hayate anche se Γ¨ costretto ad averci a che fare molto spesso dato che Γ¨ quello che piΓΉ ha mantenuto i contatti con lui. Hanno sei anni di differenza, ma Hayate non si Γ¨ mai interessato di questa sottigliezza e ha sempre trattato Zeshin come un suo pari, questo significa che lo ha sempre menato come tale. Di certo Γ¨ uomo di cui diffidare e da cui tenersi lontano, eppure pare molto tranquillo, disinteressato da qualsiasi cosa e occupato a fare sempre i fatti suoi. Non conosce il concetto di proprietΓ  privata dato che entra in casa di Zeshin come se fosse la sua, soprattutto considerando che non gli sono mai state date le chiavi. Escludendo Reo, suo fratello, Hayate Γ¨ l'unico che sembra preoccuparsi per il cugino, ripetendogli piΓΉ volte che se ci fosse qualche problema il suo telefono Γ¨ sempre acceso e nella sua tasca. Litigano spesso, Hayate Γ¨ il tipo di persona che prima arriva alle mani e poi discute sulla situazione, motivo per cui lui e Zeshin si sono sempre azzuffati, come due bambini. Hayate Γ¨ uno dei piΓΉ noti e temuti curse users, noto per essere un sicario tanto brutale quanto violento: eccelle nel suo lavoro anche senza fare eccessivo uso della propria tecnica anzi, lo hanno sempre definito il peggiore nell'uso di essa, seppur abbia ereditato quella di famiglia. La particolaritΓ  di Hayate Γ¨ il suo rapporto amicizia-odio sia con Zeshin che con Ruka, suo figlio, che sembra disprezzare, ma a cui tiene in realtΓ , tanto che Γ¨ sempre il primo a fargli gli auguri e i regali.

(Hayate e Maeko)

- Akiyama Maeko.
La sorella minore di Hayate, una ragazza distante dal ramo della famiglia di Fumihiro, ma con cui Zeshin ha avuto a che fare fin troppe volte: professionale, silenziosa e letale. Maeko è esperta soprattutto nel campo dell'hacking, seppur non sia male in combattimento. È una donna estremamente intelligente, laureata e fidanzata con un non stregone, la prima di tutta la famiglia che ha minacciato i propri genitori affinché la lasciassero scegliere il proprio compagno, che sorprendentemente è una donna. Maeko è stata la prima a supportare Zeshin quando si è rifiutato di parlare di matrimonio, avendo due anni più di lui ella è consapevole quanto gli Akiyama possano essere snervanti sotto quel punto di vista. Lavora part time in un negozio d'abbigliamento, Maeko è la più normale in famiglia anche se è sempre in missione assieme a suo fratello, ogni tanto ha lavorato anche con suo cugino Reo, a volte persino con Zeshin.

- Akiyama Yui.
La moglie di Hayate Γ¨ una donna particolarmente interessante: ha lavorato come mercenario, Γ¨ una curse user anche lei, ma da qualche tempo a questa parte sembra interessata a tutto fuorchΓ© il mondo della stregoneria: lei e suo marito hanno una buona relazione seppur non si amino per niente, dato che il loro matrimonio Γ¨ stato deciso da Jiro e Raden. Secondo Zeshin Γ¨ una delle persone piΓΉ decorose dell'intera famiglia.

- Akiyama Kazuya.
Kazuya è il figlio di Hayate e Yui: gli starebbe più simpatico se non vivesse praticamente a casa sua, assieme ad Hayate, e non cercasse di far fuori Ruka in ogni occasione. Zeshin non riesce a comprendere bene il ragazzo, ma apprezza che prenda in giro suo padre, anche a costo di prenderle. È intelligente, forse un po' troppo malizioso.

Punti deboli:
- Patto vincolante.
Magari non sembra essere un punto debole, ma Zeshin ha le mani legate da tre patti vincolanti, la cosa può risultare stressante e snervante, soprattutto perché ci possono essere occasioni in cui questi patti gli vietano di accettare certi incarichi. Il primo patto è stato stretto quando aveva quattro anni, quando ha mostrato per la prima volta di possedere una tecnica: il patto è impone a Zeshin di non accettare incarichi che abbiano come bersaglio un membro della propria famiglia. Nessun membro degli Akiyama può uccidere un proprio parente se glielo ordina qualcun altro, lo può fare solo per volontà propria. Il secondo patto è stato stretto tra Zeshin e suo padre quando aveva diciassette anni: non può far uso di alcuna tecnica di combattimento nota solo agli Akiyama in un momento didattico, di conseguenza a scuola è come se non potesse allenare gli studenti (e sì, non vi fa lui educazione fisica), inoltre non potrà parlare con nessuno che non faccia parte della famiglia di quello che viene deciso alle riunioni o riguardo alle missioni. Il terzo e ultimo patto è stato stretto a diciannove anni tra lui e suo padre, in aggiunta al secondo: non può combattere con nessun Akiyama. In pratica Zeshin non può reagire in combattimento con alcun parente.

- Preoccupazione.
Zeshin Γ¨ un uomo molto attento alle persone che ha attorno e si preoccupa molto per i propri studenti o per quelli dei suoi amici, piΓΉ in generale. Non Γ¨ quel tipo di persona che si prende la responsabilitΓ  per qualsiasi cosa, ma non ha alcuna intenzione di veder morire un suo studente per disattenzione. Questo Γ¨ il motivo per cui in combattimento tende sempre a preoccuparsi per i propri studenti, spesso distraendosi e cercando di controllare la situazione altrui.

- Vista.
Gli occhiali che porta non sono per bellezza: Zeshin Γ¨ fortemente miope e astigmatico, motivo per cui senza gli occhiali finisce per vederci meno di zero. Ha sempre portato gli occhiali, fin da piccolo, tanto che in famiglia non Γ¨ il solo a farlo: il fatto che senza occhiali non veda puΓ² risultare scomodo nei combattimenti, motivo per cui se sa che deve prepararsi a combattere si mette le lenti a contatto, portandosi dietro gli occhiali lo stesso, metti che perda le lenti.

Punti forti:
- Combattimento corpo a corpo.
Zeshin Γ¨ cresciuto avendo accanto due genitori esperti in arti marziali, lo hanno addestrato ad utilizzare con estrema precisione ed efficacia le proprie conoscenze in campo del combattimento. Avrebbe voluto giocare piΓΉ con le macchinine che piuttosto che addestrarsi in combattimento, ma non ha mai avuto voce in capitolo: le mosse che pratica sono estremamente fluide, precise e letali se necessario, motivo per cui Zeshin risulta essere un avversario decisamente temibile. La sua pecca Γ¨ che ormai tende a far affidamento sulla propria tecnica, ma in combattimento risulta decisamente forte. Se armato, cosa probabile quando Γ¨ consapevole di dover combattere, Γ¨ ancora piΓΉ pericoloso, piΓΉ che altro perchΓ© Γ¨ stato addestrato ad utilizzare ogni tipologia di arma o di rendere qualsiasi oggetto a portata di mano letale. Tenetegli lontano i cucchiai.

- Sangue freddo.
Zeshin non Γ¨ una persona emotiva, non lo Γ¨ mai stato, dopotutto i suoi genitori hanno fatto di tutto per crescere un assassino esperto, qualcuno che non si scandalizzasse alla vista del sangue e che fosse sempre lucido per poter portare a termine qualsiasi incarico. Zeshin ha assimilato gli insegnamenti dei genitori, risultando estremamente tranquillo in combattimento, anche quando il tutto Γ¨ improvviso. Che possa provare panico Γ¨ normale, rimane una persona, ma la sua luciditΓ  Γ¨ talmente alta da riuscire a superare le situazioni tanto difficili senza far nemmeno cambiare la sua espressione neutra e impassibile.

- Cucina.
Zeshin Γ¨ estremamente abile nella cucina, tanto che quando ha del tempo libero lo trascorre con gioia davanti ai fornelli: si diverte a cucinare e allo stesso tempo gli fa piacere preparare da mangiare per le persone a cui tiene. Ha sempre avuto una particolare predisposizione per la cucina, risultando fin da piccolo bravo a preparare piatti tipici o dolci. Ha un libro di ricette e ogni giorno cerca di preparare qualcosa di buono e di diverso, per non risultare noioso e ripetitivo: Γ¨ solito portare biscotti in classe e regalarli ai suoi studenti, a volte se Γ¨ di buon umore preparata lui stesso il pranzo per tutti e non Γ¨ nemmeno raro che in sala professori ci sia il frigo pieno di cibo, dato che a Zeshin fa piacere mangiare i propri piatti in compagnia di Sumaki, Shun e Mise.

- AffidabilitΓ .
È una persona affidabile, di certo è qualcuno a cui fa piacere sapere che gli altri contano su di lui, tanto che quando qualcuno chiede di poter parlare un momento di questioni private o per aiuto è sempre disposto a prendersi il tempo per farlo. Il fatto che sia una persona affidabile lo rende qualcuno a cui si può voltare le spalle in combattimento senza preoccuparsi di venir pugnalato alle spalle, soprattutto perché a lui fa particolarmente piacere sapere che davvero le persone si trovino a proprio agio con lui. L'unica cosa di cui non bisogna fidarsi è quando dice che le verifiche sono facili, ma dopotutto è un professore.

Paure:
- Atelofobia.
La paura dell'imperfezione, intesa come la fobia di non essere considerati perfetti o di non ritenersi tali. Zeshin è cresciuto in un ambiente in cui si esigeva con estrema rigidità la perfezione, se si commetteva anche una minima imprecisione si veniva severamente puniti, in modo anche spietato e violento. Zeshin non ha più paura di venir colpito, ha smesso anche si sbattere le palpebre quando qualcuno gli tira uno schiaffo, rimanendo lì ad osservare la persona con impassibilità; quello che lo ha iniziato a turbare dai sei anni in poi è stato il non venir ritenuto perfetto dai genitori o dai nonni, cosa che lo ha iniziato prima a turbare e poi a terrorizzare, arrivando al punto di ossessionarsi dall'essere perfetto, sempre. Ha avuto un periodo in cui questa sua fobia ha iniziato a smettere di influenzarlo più di tanto, ma ormai sono un paio di anni che è tornata, in modo sorprendentemente evidente: Zeshin fa di tutto per aiutare gli altri, per essere il professore ideale, ma allo stesso tempo è evidente come abbia paura che ci sia qualcuno pronto per giudicarlo, nascosto e pronto a punirlo per il minimo errore. Questo è un ulteriore simbolo di come suo padre abbia influenzato pesantemente la sua personalità.

- Fobofobia
Parlare di "paura della paura" puΓ² risultare confusionario e lasciar abbastanza straniti, ma anche questa Γ¨ una fobia fin troppo solida nell'uomo. Zeshin ha il terrore di provare paura, non perchΓ© sia effettivamente spaventato dalla sensazione di paura, piΓΉ che altro perchΓ© le persone con cui ha sempre vissuto hanno fin da subito messo in chiaro come la paura fosse per i deboli e come i deboli non fossero accettati in quella casa. Sarebbe stato facile scappare o venir ignorati in quanto "deboli", ma gli Akiyama sono convinti che la debolezza possa essere affrontata Γ¨ superata solo sottoponendo le persone a dure punizioni corporali. Avere paura era quindi una condanna ad altre torture, che giΓ  non erano poche: Zeshin ha iniziato ad avere il terrore della paura, ha iniziato ad essere terrorizzato anche solo dall'idea di spaventarsi per qualcosa, inutile dire che questi suoi pensieri si sono trasformati in una fobia vera e propria. Fumihiro ha inteso erroneamente questa fobia come un simbolo di forza, ignorando come invece fosse qualcosa che incideva profondamente sulla persona del figlio.

Grado: Grado Speciale.
Zeshin Γ¨ uno dei "Sei Gradi Speciali" del Giappone, considerati i piΓΉ forti stregoni di queste generazioni. Nel corso di tutta la sua vita prima di frequentare la TJH, Zeshin non ha mai avuto a che fare con la graduatoria degli stregoni, non essendo uno di loro. In famiglia nessuno detiene un grado, come ogni curse user, ma si Γ¨ sempre insegnato come gestire i vari gradi, da quali stare lontani ecc.
Zeshin è sempre stato particolarmente forte: fin da piccolo, quando si è dimostrata la sua tecnica, ha avuto un'eccezionale abilità nel farne uso, sommato alla sua straordinaria esperienza in combattimento corpo a corpo. È stato cresciuto come una macchina da guerra, non come un bambino, motivo per cui risulta estremamente calmo in qualsiasi situazione, capace di non perdere la concentrazione e fissarsi sull'obbiettivo per eliminarlo nel minor tempo possibile. È estremamente abile sia nell'uso della propria tecnica che sul campo in generale, c'è un motivo se è considerato un avversario non temibile, di più. Ha sempre creduto che anche abbandonando la propria ufficiale carriera di mercenario, non gli sarebbe stato assegnato un grado superiore al primo, più che altro perché avere come stregone ritenuto da tutti forte un curse user non è il massimo; invece si è ritrovato con il grado speciale, più che altro perché i Suwa hanno lasciato intendere come servisse qualcuno di neutrale che tenesse a freno gli Hosokawa e i Kenose, che avevano due gradi speciali (Kaito e Sumaki).
Zeshin tende a combattere in modo contenuto e tranquillo, persino quando dice di star facendo sul serio coi propri studenti in realtΓ  di solito sta usando meno della metΓ  della propria effettiva forza, ma non Γ¨ molto comune vederlo combattere, piΓΉ che altro perchΓ© non Γ¨ lui che si occupa della lezione di educazione fisica e allenamento, inoltre la sua tecnica gli permette di starsene tranquillo a distanza.

Tecnica: "Chains of Judgment".
Il nome di questa tecnica Γ¨ sconosciuto a tutti: effettivamente nessuna tecnica ereditaria porta questo nome, in questo modo le persone vengono facilmente tratte in inganno. In realtΓ  Zeshin ha ereditato per filo e per segno la tecnica di famiglia: Chains of Hell. Il termine "chains" rimane invariato, dopotutto la sua tecnica Γ¨ quella, ma cambia il resto del nome, scelto appositamente per risuonare in modo diverso, contrastando con la tecnica di famiglia.
La tecnica di base consiste nel manipolare la propria energia malefica per materializzarla sotto forma di catene, che nel caso di Zeshin sono di uno scintillante argento, per il resto della famiglia nero pece; queste catene non sono particolarmente spesse ma hanno una resistenza eccezionale, anche se varia molto da stregone a stregone, dato che dipende dalla forza della persona e dalla sua affinitΓ  alla tecnica. Inoltre queste catene non hanno una lunghezza ben definita tanto che Raden ha affermato che in linea teorica potrebbero essere lunghe all'infinito, ma bisogna considerare che piΓΉ una catena Γ¨ lunga e piΓΉ sarΓ  difficile controllarla; i movimenti delle catene possono essere di due tipi:
- Naturali: i movimenti "naturali" consistono in quelli che vengono fatti come se si stesse impugnando una frusta, motivo per cui rispettano in tutto e per tutto le leggi della fisica. Utilizzando i movimenti naturali, che sono quelli che sprecano minor energia malefica, Zeshin Γ¨ costretto a sprecare energia fisica, dovendo effettivamente muovere il braccio con abbastanza forza e precisione da riuscire a controllare la direzione e i movimenti delle catene. Questa Γ¨ una tecnica perfezionata nel corso degli anni, molto difficile da gestire, anche se Zeshin pare farne uso molto piΓΉ dell'altra se si trova in un combattimento, di solito tende a non sprecare energia malefica contro avversari scarsi.
- Maledetti: i movimenti "maledetti" sono i piΓΉ pericolosi, principalmente perchΓ© in questo momento si avrebbe a che fare con veri e propri cursed tools di livello speciale. Le catene, infatti, per quanto siano fatte di pura energia malefica, iniziano a sprigionare un'aura assai potente e Zeshin non ha piΓΉ bisogno di affidarsi alle leggi della fisica: egli controlla l'energia maledetta delle catene, imponendo loro qualsiasi tipo di movimento (arrotolarsi su sΓ© stesse, interrompere un movimento a mezz'aria e cambiare direzione ecc). C'Γ¨ un motivo se Zeshin Γ¨ considerato uno stregone di grado speciale e questo tipo di movimenti ne Γ¨ la spiegazione. Non deve parlare per impartire gli ordini, deve semplicemente pensare a quello che vuole fare.

Le catene hanno due modalitΓ : visibile, trasparente. La prima modalitΓ  Γ¨ quella che Zeshin tende ad usare di piΓΉ, nonchΓ© quella in cui mostra la catena agli occhi di tutti: non ha bisogno di nascondere i propri attacchi, giΓ  sono rapidi e letali di loro, andare ad impedire alle persone di vedere con cosa vengono attaccate e da quale direzione gli sembrerebbe di andare ad infierire su casi ormai persi. Facendo comparire le catene tende a sprecare un po' piΓΉ di energia malefica, soprattutto perchΓ© deve renderle realistiche all'occhio umano in modo che diano anche un certo effetto. Quelle trasparenti vengono principalmente utilizzate per situazioni in cui bisogna mantenere un profilo basso o c'Γ¨ bisogno di un attacco a sorpresa e impossibile da vedere. A Zeshin converrebbe far uso di questa tipologia di catene, piΓΉ che altro perchΓ© spreca meno energia malefica, ma gli Γ¨ stato insegnato che meno ne si fa uso e meglio Γ¨, essendo facilmente accostabile ad alcune tecniche di famiglia che gli Γ¨ vietato usare in pubblico a causa di un voto vincolante stretto col padre.
Le catene sono in tutto dieci, una per ogni dito, e possono essere staccate se necessario, dato che sarebbero originate proprio dalle sue dita, tanto ch'esse qualcuno volesse strappargliele di mano, mettendo che lui non le stacchi volontariamente, sarebbe costretto a dovergli tagliare la mano. In tutto sono dieci ma Γ¨ difficile usarle tutte contemporaneamente, motivo per cui il massimo che abbia mai usato fino ad ora Γ¨ stato cinque; sta cercando di capire tutt'ora se sarebbe in grado di gestire un combattimento con tutte e dieci le catene, ma ne dubita a meno che non si tratti di una situazione in cui serve creare una difesa. Le catene sono identiche a due a due: la catena del pollice destro Γ¨ uguale a quella del sinistro, quella del medio destro a quella del medio sinistro ecc. Hanno tutte la caratteristica di avere alla propria estremitΓ  una particolaritΓ  he lasci intendere l'utilizzo che viene fatto della catena, ma andiamo con ordine.
β€’ Blade.
La catena che ha alla punta una lama Γ¨ di certo quella piΓΉ pericolosa tra tutte in combattimento: Γ¨ un tipo di catena posizionato sul pollice e sul medio, facilmente controllabile data la sua estrema leggerezza. Leggero non Γ¨ sinonimo di debole, tanto che sono rare le occasioni in cui si riesce a tranciare la catena, di solito fattibile con cursed tools di grado alto, ma perchΓ© sono molto veloci da rigenerare. Sono le catene da combattimento per eccellenza, usate sia come frusta con il movimento naturale che con quello maledetto, rendendole pericolose da toccare non solo sulla punta. L'intera catena Γ¨ estremamente tagliente, cosa che puΓ² risultare strana data la composizione, ma non impossibile da realizzare dato che gli anelli che compongono quella lunga sequenza sono ricoperti di piccole spine, come quelle delle rose, peccato che siano in metallo, affilato. Zeshin possiede quattro di queste catene, le utilizza molto spesso, anche se in allenamento tende a non sfruttarle, proprio per la presenza di spine.

β€’ Durability.
Si trova sull'indice di entrambe le mani ed Γ¨ caratterizzata da una resistenza eccezionale, tanto che serve un cursed tool di grado speciale per riuscire a tagliarla e non sempre risulta facile, soprattutto se sta usando il movimento maledetto. Queste catene sono utili per la difesa, per gli allenamenti e per afferrare al volo le persone evitando che si facciano male. Zeshin tende ad utilizzare maggiormente questo tipo qua, essendo il piΓΉ versatile, soprattutto se si tratta di un combattimento in compagnia di qualcuno. Alla sua estremitΓ  ha una piccola pallina color argento, giusto per permettere di riconoscerle dalle altre.

β€’ Blade.

β€’ Judgment.
Questa catena Γ¨ una tipologia che ha lo stesso nome anche nella tecnica originale, ma Zeshin tende a farne poco uso piΓΉ che altro perchΓ© sembra avere un nome che riporti alla giustizia e quindi a qualcosa di positivo, ma in realtΓ  Γ¨ da utilizzare in momenti tutt'altro che positivi. Si trova sull'anulare e ha il compito di compiere il giudizio sulle persone: questa catena puΓ² essere usata normalmente, quasi come quelle della durevolezza, anche se pare non avere alcuna caratteristica interessante oltre ad un piccolo aculeo sull'estremitΓ .
La tecnica degli Akiyama è soggetta ad alcuni vincoli, legati a giuramenti inviolabili che vengono stretti dai proprietari della tecnica con essa o con altri. La catena judgment si occupa che questi giuramenti vengano rispettati, in cambio ne si potrà imporre uno su di essa in modo da raddoppiare la sua forza. Nel ramo della famiglia di Zeshin, in cui i membri sono esperti sicari, si tende a trasmettere il "Judgment day" che consiste trasformare questa catena in una a propria scelta dalla particolarità che è sempre invisibile, utilizzabile quindi in omicidi. Nel ramo di famiglia del fratello del padre di Zeshin, per esempio, il giuramento prende il nome di "Executioner's Axe" e trasforma la catena in qualcosa di compatto e dalla punta appuntita, aggiungendo anche le punte della "Blade", trasformandola in una sorta di pugnale dalla lama allungabile. Tornando a noi: come fa sì che i giuramenti vengano rispettati? Semplice, questa catena è il simbolo del giuramento stesso, come il giudizio che viene fatto sulle anime una volta morte: se si infrange un patto inviolabile la catena agirà come su volontà propria, punendo la persona con la pena decisa col patto. Se non è stata decisa alcuna pena, questa diventerà automaticamente la morte.

β€’ Absorption.
Questo tipo di catene si trova sul mignolo, originariamente si sarebbe dovuto chiamare "Seal", riferito probabilmente ai sigilli che vengono imposti sui demoni quando vengono rispediti all'inferno, dopotutto la tecnica era "Chains of Hell", ma Zeshin ha deciso di modificare questo nome in modo da non rimandare troppo a quello originale. Questa catena Γ¨ estremamente utile quando si ha a che fare con stregoni, curse users o maledizioni. L'utilitΓ  di questa catena consiste nell'attorcigliarsi attorno al bersaglio e iniziare a stringere sempre di piΓΉ, arrivando ad un punto in cui al posto di stringersi ancora inizia ad assorbire l'energia malefica che c'Γ¨ nel corpo della persona: piΓΉ la persona ne produce e piΓΉ verrΓ  assorbito. Zeshin non trae alcun beneficio dall'assorbire tale energia, che viene infatti dispersa, ma il bersaglio avvolto dalle catene non potrΓ  far uso della propria tecnica, non essendo in grado di sfruttare l'energia maledetta che nell'esatto momento in cui viene generata viene assorbita e dispersa. La catena continua a funzionare anche se staccata dal corpo di Zeshin, anche se come svanirΓ , dopo un po'. Tende a farne uso quando si ha a che fare con nemici da catturare vivi o maledizioni con tecniche che possono essere distruttive.

β€” Barrier Technique: The Hanged Man.
Si tratta di un'espansione del dominio, nonché l'espressione massima della tecnica di una persona. Che la tecnica degli Akiyama possedesse un'espansione del dominio non è una novità, non è l'unico membro della sua famiglia che la sa usare e ha avuto antenati in grado di farlo. Zeshin non è il tipo da vantarsi delle proprie abilità, tantomeno dell'espansione del dominio, che è una concretizzazione della propria interiorità. Nessuno ha mai visto l'interno dell'espansione del dominio di Zeshin, non che ne abbia mai fatto molto uso, ma ora ve lo descriverò. È un ambiente buio, soffocante e umido, tanto che dopo che sono passati un paio di secondi si potrà riconoscere in modo chiaro e distinto le sbarre di una prigione, come se effettivamente ci si trovasse in una cella: il rumore di fondo sono tintinnii, prima lievi e poi sempre più assordanti. L'espansione del dominio di Zeshin ha un'effetto immediato: non appena si viene risucchiati al suo interno delle catene si avvolgeranno attorno ai polsi, alle caviglie e alla gola, iniziando a tirare in direzioni opposte e stringere sempre di più. Se non si contrasta il dominio o non si è in grado di reagire, gli arti e la testa verranno strappati senza alcun ritegno, abbandonando i resti del corpo in una pozza di sangue. Come sappiamo il dominio è il punto di vittoria di molti scontri: gli attacchi fatti in esso colpiscono sempre il bersaglio, motivo per cui anche volendo si verrà sempre avvolti nelle catene, abbandonati a quell'orrendo destino che attende. Zeshin, in tutto ciò, rimarrà lì, ad osservare l'esecuzione con fare totalmente impassibile, come se si trattasse veramente di un boia alle prese con un condannato a morte; ovviamente può interrompere l'esecuzione se lo ritiene necessario, come anche ritardare il momento in cui si viene avvolti nelle catene.
La tecnica di Zeshin Γ¨ brutale, spietata e crudele, tanto che non Γ¨ molto propenso a mostrare il funzionamento del dominio ad esterni che Γ¨ sicuro non sopravviveranno: non vuole sembrare un mostro agli occhi degli altri, eppure la sua interioritΓ  Γ¨ quella e non puΓ² essere cambiata. RimarrΓ  non un semplice assassino qualsiasi cosa cerchi di fare, deve sono arrendersi alla veritΓ : lui Γ¨ il boia, il suo dominio Γ¨ il patibolo.

β€” Svantaggi:
- Controllo delle catene.
Controllare dieci catene è praticamente un'impresa degna di Eracle, motivo per cui è rarissimo vederlo controllare tutte e dieci le catene senza il movimento maledetto, ricordandoci che consumerebbe una grandissima quantità di energia malefica per controllare non due o tre catene ma dieci. Non è solito usarne così tante anzi, è meno raro che le usi come se fossero una frusta, tenendole tutte assieme, ma risultano difficili da controllare anche in questo modo, soprattutto per quanto riguarda quelle con la punta affilata, che sono quelle a cui va prestata maggior attenzione. Al giorno d'oggi ne riesce a controllare contemporaneamente otto, alla perfezione, e sta cercando di migliorarsi per arrivare a nove.

- Mani.
Detta così può sembrare poco chiaro capire perché le mani siano considerabili uno svantaggio, in realtà è molto più facile di quanto vi aspettiate: la tecnica di Zeshin si esprime al suo meglio quando l'utilizzatore possiede le dita può controllare le diverse catene, anche non avendo le dita in realtà si possono comunque controllare le diverse catene, generandole da dove ci sarebbero dovute essere le dita; se venissero a mancare le mani nella loro interezza, l'unica catena che si potrebbe generare sarebbe un'unica grande e spessa, originatasi dal polso. Andare a privare una persona dei tre quarti dei vantaggi della tecnica incide molto sul suo stile di combattimento, questo Zeshin lo sa molto bene, motivo per cui presta sempre particolare attenzione a non far avvicinare nessuno alle proprie mani, sia quando sta usando la tecnica, sia quando sta combattendo con armi bianche. Perché le mani sono uno svantaggio? Semplice: Zeshin deve essere sempre attento al fatto che niente entri a contatto con le sue mani in combattimento, per evitare che possano diventare il bersaglio dell'avversario.

β€” Vantaggi:
- Combattimento a distanza
Le catene hanno una lunghezza variabile, che puΓ² essere decisa da Zeshin in base alla situazione, ma egli tende a combattere su lunga distanza, allungando le catene in modo da tenere lontano l'avversario Γ¨ gestire un combattimento che non si concentri troppo vicino alla sua persona, dopotutto prima di arrivare a Zeshin bisogna superare le sue catene, che si possono sostituire i ricreare in pochissimi istanti, rendendolo un avversario estremamente difficile da battere.

- VersatilitΓ  della tecnica.
La tecnica di Zeshin è decisamente versatile e utile in molte situazioni anche al di fuori del combattimento: tener ferme le cose, prendere al volo le persone ecc... È una tecnica che se usata nel momento opportuno può risolvere problemi anche minori, tanto che è normale per Zeshin staccare a metà una catena (il tipo dipende dalla situazione) e lasciarla in mano a colleghi o studenti per risolvere i propri problemi. Zeshin non è solito combattere molto, soprattutto perché è specializzato in azioni furtive e assassinii, non in uno scontro uno contro uno, seppur le proprie abilità non siano per nulla scarse anzi, è un grado speciale per un motivo. Comunque tende a far uso della propria tecnica più come frenante che altro, tanto che non si fa problemi a infagottare nelle sue catene chi si metta a combattere senza permesso o faccia casini.

Cursed Tools: Kunai.
Zeshin Γ¨ esperto con la maggior parte delle armi bianche, il problema Γ¨ che non gli conviene portarsi dietro armi di ogni genere quando la sua tecnica gli fornisce dieci catene che possono svolgere la funzione di cursed tools, anche di grado speciale in certi casi. Per tale motivo, Zeshin non fa uso di spade, lance, naginata ecc, ma ha avuto un periodo in cui si portava dietro una pistola, piΓΉ che altro perchΓ© aveva paura che suo padre gli spuntasse accanto.
Ora come ora fa uso di kunai, coltelli giapponesi generalmente note per essere parte dell'armamentario dei ninja. Non sto dicendo che Zeshin sia un ninja, semplicemente ha bisogno di armi da usare quando le catene risultano troppo scomode, o semplicemente quando non puΓ² usarle. Ne possiede quattro, tenuti all'interno del suo cappotto, nonchΓ© la sua divisa da professore modificata in modo da essergli piΓΉ comoda. Sono cursed tools di semi-primo grado, non sono eccezionali, considerando che li usa relativamente poco, ma fanno parte dell'armeria di famiglia, per questo motivo Γ¨ particolarmente attento a non perderli.

Pareri:
Le sue opinioni sono fin troppo chiare, ma Γ¨ nota la sua totale neutralitΓ  quando si parla di dover preferire una o l'altra famiglia: nella sua giovinezza ha lavorato per Kazan Hosokawa, in quel periodo Γ¨ giunto alla conclusione che fosse una persona mediocre, insopportabile.
Per quanto riguarda gli Hosokawa li ritiene semplicemente dei tiranni, nulla di piΓΉ e nulla di meno: seppur il mondo della stregoneria si governato in modo oligarchico, loro paiono quelli che gestiscono la politica come se ne avessero l'effettivo diritto. Li ritiene generalmente persone dall'ego troppo grande per averci a che fare. Si potrebbe dire che abbia molti pregiudizi, ma lui risponderΓ  che sono solo considerazioni fatte dopo aver incontrato i membri di tale famiglia, escludendo gli studenti, a cui tiene anche solo per il fatto di essere tali. Zeshin ritiene Noriko una donna dalle idee chiare e che va apprezzata per quello, ma escludendo questo ai suoi occhi ella non Γ¨ molto diversa da suo fratello Kazan. Per quanto riguarda i figli non puΓ² criticarli per le colpe dei genitori, Γ¨ consapevole quanto possa dar fastidio venir etichettati in un certo modo solo per colpa dei genitori. L'unica cosa che gli dispiace Γ¨ il fatto che cerchino tanto l'approvazione di Noriko. Parlando dei Miyahara, invece, Zeshin non ha commenti da fare, soprattutto perchΓ© uno dei suoi migliori amici era un Miyahara. Da quando Γ¨ morto, Zeshin ha cercato di farsi sentire un minimo vicino a suo fratello Itsuki, ma non piΓΉ di tanto.
I Kenose ai suoi occhi sono dei grandissimi infami: Zeshin Γ¨ a favore dell'opinione di Sumaki e Izune sul fatto che siano pessime persone, da evitare il piΓΉ possibile. Li associa fin troppo alla propria famiglia e ai suoi comportamenti, motivo per cui li disprezza un po', cosa che non si estende a Izune e Sumaki, ovviamente. Meno ha a che fare con i Kenose, meglio Γ¨.
I Suwa sono quelli che lo inquietano di più, in realtà: sono generalmente ritenuti come persone equilibrate e moderate, ma Zeshin ha come la sensazione che siano molto peggio di quanto dimostrino. Solo il fatto che abbiano un vero e proprio culto la dice lunga, ma è ancora più sospetto il fatto che nessuno sappia i gradi di chi ha legami stretti con quel culto, come lo stesso oracolo o il sommo sacerdote, nonché il marito del capoclan. Sono furbi, a suo parere, bravi a mentire e dissimulare: li ritiene i peggiori tra le tre famiglie. Perché? La politica dell'equilibrio. I Suwa non si sono mai fatti problemi ad uccidere chi minacciava quella politica, non sono mai stati magnanimi nei confronti di chi osava andare contro le loro decisioni che riguardavano la questione dei gradi e soprattutto l'oracolo è la persona più schiva e misteriosa dell'intero mondo della stregoneria giapponese. Sotto agli occhi di tutti, eppure è noto solo il suo nome e la sua tecnica a grandi linee: nessuno è a conoscenza delle sue reali conoscenza, del suo reale grado e soprattutto della sua reale affiliazione. Il loro continuo perseguire l'equilibrio può essere visto in due modi: buono, cercano di creare una società non sbilanciata e che permette a tutti di vivere bene e senza eccessive difficoltà; male, il loro perseguire una politica dell'equilibrio li renderebbe capaci di starsene a guardare in caso di catastrofi, solo perché l'equilibrio del mondo prevede che andasse così. Zeshin non sa quanto nascondano o omettano, ma di una cosa è certo: l'oracolo è una persona di cui diffidare.
Parlando della situazione delle maledizioni, invece, ha opinioni ben chiare, ma non le puΓ² dare in quanto top secret per ordine di Noriko.

Relazioni:
(Le farò quando avrò tutte le schede, così non devo correggere ogni volta: sentitevi liberi di chiedere se non ci siamo ancora messi d'accordo ehehe) 

β€’ 𝐄𝐭𝐭𝐲'𝐬 𝐬𝐩𝐚𝐜𝐞 β€’
Questa scheda Γ¨ lunghissima: 12170 parole. Non so come mai mi sia uscito un parto simile quando volevo fare qualcosa di semplice e chiaro per tutti, ma non importa: sorvoliamo.
Eccovi il nostro amato Zeshin, il professore di terza per la role mia, di -lycxris e di DemiGod_06.
Non so, taggo un po' quelli di cui ricordo il nickname lol, giusto per essere simpatica e non irritante:
β€’ Green_wood04 β€’ Tessa_Dragneel_ β€’ s-salem β€’ Corvus_Lestrange27 β€’ -arsenico β€’ _thecryofMadness β€’ Black_Riddle

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