𝐢𝐱. la leggenda dei nei
♱ 𝙱 𝙻 𝙾 𝙾 𝙳 𝚁 𝙴 𝚅 𝙴 𝙽 𝙶 𝙴 ♱
───── 𝙘𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙙𝙞𝙚𝙘𝙞 ─────
⸌ sei mai stato innamorato? ⸍
𝓢eonghwa si sedette sul bordo del letto e, con le mani poggiate sul materasso, osservava il sole riflettere sulle creste delle onde. Pensava che fosse giunto il momento di andarsene, di salutare Hongjoong, ma questa volta non sarebbe stato per sempre. Gli costava non poco ammetterlo: nonostante fosse ancora infastidito, lui lo amava.
Nudo, si alzò e si avvicinò alla porta, sotto sguardo attonito del castano: « Dove vai.. Così? » chiese squadrandolo dall'alto verso il basso, schiarendosi la voce dopo essersi soffermato un po' troppo sulle sue parti intime. « Stai tranquillo, Capitano. Mi sono alzato soltanto per vestirmi. » informò il maggiore, senza voltarsi a guardarlo.
Mise gli indumenti che aveva preso in prestito a San e, non curandosi minimamente dell'altro, tornò nella stanza del quartiermastro.
« Hey! » esclamò Hongjoong, scendendo dal letto in un battito di ciglia. In fretta e furia indossò i pantaloni — solo per non uscire completamente scoperto — e si fiondò dal corvino. « Per quanto ancora hai intenzione di essere arrabbiato con me, Seonghwa? » domandò a voce bassa l'altro, mentre il primo già si abbottonava la camicia bianca.
« Per l'eternità, suppongo. » rispose fissandosi nello specchio e indossando i calzoni .
« L'eternità è davvero tanto tempo, non trovi? » replicò Joong.
Nel silenzio più tombale, aspettando una sua risposta che non sarebbe arrivata, egli lo osservava quasi divertito per tutto il tempo in cui, indaffarato, cercava di chiudersi il corsetto nero. Così, senza chiedere il permesso, si avvicinò, gli allacciò gli ultimi bottoni e, lentamente, tirò i lacci per stringerglielo.
Il respiro si bloccò nei polmoni di Seonghwa quando Hongjoong lo prese per la vita e, successivamente, circondò il suo addome. Preso dal momento e dimenticando la rabbia che provava, il sovrano gettò la testa all'indietro posandola sulla spalla del pirata e lasciando che il primo lo coccolasse tra le sue braccia, ravvicinando ancor più i loro corpi e creandone uno solo.
« L'eternità, forse, è davvero troppo tempo. » sussurrò Seonghwa all'orecchio del castano, dandogli poi un dolce bacio sul lobo e uno sul collo. Un sospiro di sollievo seguì quelle parole e, il minore, non perse tempo per agire: con una rapida mossa spinse l'altro contro il muro e, prendendolo per i fianchi, lo baciò appassionatamente fino a quando entrambi non persero il fiato.
...
« Non c'è bisogno che mi accompagni fino al castello, sai? » informò Seonghwa.
Erano le sette del mattino, il sole illuminava il paesaggio e scaldava la pelle come fosse mezzogiorno e, i due ragazzi, avevano appena messo piede sulla terra ferma. Cercando di non fare troppo rumore per non destare sospetti e svegliare il popolo, trascinarono sulla sabbia la piccola scialuppa e, camminando sfiorandosi le dita, si avviarono verso la reggia.
« Aspetta.. — fece bisbigliando il Re, mettendo una mano sul petto all'altro e fermandosi d'improvviso — C'è.. C'è qualcuno là, dobbiamo cambiare strada. » disse assottigliando gli occhi e notando due figure su un molo.
« Io non vedo nessuno »
« Che idiota! Saranno a duecento metri da noi, sul serio non li vedi? Mi chiedo come tu faccia ad essere il Capitano di una nave. » sbottò.
La verità era che, Hongjoong, quei due, li vedeva benissimo. San e Wooyoung, appoggiati l'uno all'altro, erano rimasti insieme un po' più a lungo per vedere una nuova alba.
« E ora dove vai?! » esclamò proprio il pirata, quando, di punto in bianco, vide Hwa avvicinarsi pericolosamente a loro.
« Shh! Zitto! — replicò nascondendosi dietro vecchie barche — Lo sapevo.. » sussurrò.
« Perché siamo qua..? » domandò il pirata.
« Quello è Wooyoung. Sapevo fosse lui, volevo soltanto esserne certo. » fece inorridito.
« Faremmo meglio ad andarcene, prima che ci vedano.. Non credi? » propose l'altro.
« L'altro deve essere il marinaio di cui tanto blatera.. »continuò imperterrito, senza dargli ascolto. Non aveva la minima intenzione di spostarsi da quel posto e smettere di guardare.
"Merda." pensò Hongjoong.
« Seonghwa.. Devi rientrare prima di tuo fratello, su, andiamo » continuò alzandosi in piedi e mettendogli una mano sulla spalla.
« Oh.. Sbrigati.. » proseguì strattonandolo.
Notando l'irrequietezza del Capitano, il Sovrano si insospettì notevolmente e, quando alzò lo sguardo per chiedergli il motivo di tale preoccupazione, lo vide pensieroso, quasi infastidito alla vista del ragazzo e del Principe. Il castano strinse le dita in un pugno e si morsicò l'interno della guancia; fu solo allora che Seonghwa capì: fino a pochi istanti prima si era domandato cosa passasse per la sua testa ma, dopo essersi accorto della strana occhiata che egli aveva rivolto al marinaio, tutto si fece più nitido nel suo cervello.
Gli occhi di Hongjoong erano carichi d'astio mentre osservava San amoreggiare con il biondo; pensava che, evidentemente, l'avvertimento del pomeriggio precedente non gli fosse affatto bastato. Nella sua mente già si immaginava il rimprovero che gli avrebbe dato e, tutta quella rabbia, era concentrata nell'interno delle sue pupille.
Rabbia che, il Re, non tardò a notare.
« Qualcosa non va? » chiese.
« Perché questa domanda? »
« Sembri.. Nervoso » disse il maggiore.
« Non voglio che nessuno ci scopra, solo questo » mentì.
Ciò che Hongjoong aveva capito, quel mattino, era l'amore che il suo quartiermastro provava per il Principe del castello. Nei gesti e negli occhi, San dimostrava come la teoria del Capitano fosse fondata: lui aveva una cotta per Wooyoung e, ormai, non lo poteva negare più.
Ciò che, invece, Seonghwa scoprì, era che quel ragazzo che corteggiava il fratello aveva mentito per tutto questo tempo: non era un marinaio, non lo era mai stato. Egli era un pirata della nave Utopia.
« Penso che sia meglio se le nostre strade si separino qua, Hongjoong.. Così, né tu né io verremo scoperti.. »
« Si.. hai ragione. » bisbigliò ancora fissando la coppia al molo.
« Joongie, guardami.. »
« Mh..? »
Le mani del corvino circondarono dolcemente il viso del minore che, nel frattempo, lo guardava confuso.
« Dimmi che non passeranno anni prima di rivederti. » disse con un nodo alla gola.
« Farò il possibile per non far passare più di un mese, Seonghwa caro. »
« Promettimelo »
« Te lo prometto, parola di Capitano. »
Stringendosi in un abbraccio d'amore e senza dire un'altra parola, il pirata e il Sovrano si separarono per la seconda volta, salutandosi con l'amaro in bocca e costretti a tornare alle loro vite tanto diverse quanto simili.
LUNA PIENA: POV DUE
san e wooyoung
« Dio mio.. » biascicò San, portandosi una mano sulla fronte non appena aprì gli occhi.
Erano le otto di sera quando il cielo iniziò a tingersi di blu scuro e il caldo lasciava il posto ad una calda brezza notturna. Il pirata si guardò attorno ricordandosi di ciò che era successo durante quel pomeriggio: Hongjoong lo aveva aspettato al varco per sferrargli un destro sul naso dopo avergli fatto una sciocca ramanzina, "Tu mi stai mentendo!" blaterava.
E aveva anche ragione, per l'esattezza.
Solo che, questo, non l'avrebbe dovuto sapere.
Nonostante il dolore che provava, decise che quella notte l'avrebbe comunque passata con Wooyoung. A ogni remata per raggiungere la baia, il sangue pulsava sempre di più nel suo cervello e, talvolta, una piccola goccia sporcava il suo pantalone. Era come avere decine e decine di chiodi piantanti in testa che, ad ogni minimo sforzo, venivano stretti sempre di più. Insomma, una sensazione terribile.
« Buonasera, marinaio! » esclamò Woo, mentre, più allegro del solito, raggiungeva il pontile. « Buonasera, Principe » rispose indaffarato San, scendendo dalla scialuppa e portandola a riva. « Ti serve un aiuto? Ti vedo in difficoltà » fece il biondo, già seduto con le gambe penzolanti verso il mare, « No, no. Ce la faccio da solo.. Dammi solo.. Ecco! Finito. »
« Come mai così felice questa sera? » domandò il pirata, sbattendo i vestiti per pulirsi dalla sabbia e mettendosi accanto a lui.
« Nessun litigio con Seonghwa, oggi. Penso sia un miracolo. » replicò continuando a guardare le onde infrangersi contro gli scogli in lontananza. « Mi fa piacere, almeno per uno di noi è stata una bella giornata. » ammise il corvino, mentre un'altra goccia cadeva e si univa all'acqua salata.
Wooyoung si voltò preoccupato e confuso, mostrandosi senz'altro troppo empatico e vulnerabile: « Uhm? »
Solo allora San si girò verso di lui, mostrandogli il viso sfregiato.
« Oh, beh, così sei ancora più inguardabile! » esclamò, non trattenendo una risata.
« Ah-ah-ah. Simpatico. » rispose l'altro roteando gli occhi e sbuffando rumorosamente.
« Suvvia! — iniziò a parlare il primo, dandogli una dolce spallata — Sto solo cercando di farti sorridere. Mi piace il tuo viso.. E.. Mi piace anche se ha questa botta. » ammise quasi imbarazzato, facendo arrossire anche il pirata che non potè fare a meno di distogliere gli occhi da lui e guardare altrove.
« Sapevo di piacerti, volevo solo sentirmelo dire » disse sorridente, facendo spallucce.
« Aah! Sei pessimo San, pessimo. »
Dopo qualche istante, il minore si alzò e si allontanò del pontile mentre il corvino lo osservava confuso: « Mi spieghi dove te ne vai ora? Non ho mica fatto tutta questa strada per rimanere da solo! » annunciò a gran voce.
« Al castello. Prendo qualcosa per medicarti, tu aspettami lì! » rispose iniziando a correre.
Wooyoung pensava che, forse, stesse iniziando a importargli un po' troppo di quel marinaio.. Anche se poi, fermandosi a riflettere, ricordò che pure San aveva fatto lo stesso per lui; così il Principe si sedette a gambe incrociate, appoggiando sulle assi di legno tutto ciò che aveva portato con sé: una salvietta — la più bella, quella con la scritta 'Principe J. Wooyoung' ricamata con fili dorati — del cotone, alcol per disinfettare e cibo congelato da usare come ghiaccio.
« Quanto male ti fa da uno a dieci? »
« Sette.. Forse otto, credo.. »
« Mi spieghi perché sei venuto stasera se stai cosi male? »
« Perché mi andava di vederti. »
« Che scemo che sei »
Wooyoung, tentando invano di nascondere il sorriso che gli aveva fatto spuntare sul viso, prese del cotone, lo impregnò d'alcol e tamponò la ferita ancora aperta per pulirla. « Mm.. » si lamentò San, afferrando di scatto il polso del principe e allontanandolo dal suo volto. Chiuse gli occhi facendo un'espressione addolorata e poi sussurrò un flebile « Cazzo.. » a denti stretti, stringendo sempre di più la presa. « Mi lasci? » ringhiò infastidito il biondo senza, però, ottenere risposta.
« San, ti ho detto di lasciarmi » ripeté fermo.
Solo dopo qualche secondo il pirata si rese conto di non aver mai smesso di tenere il polso del ragazzo e, di scatto, lo mollò.
« Scusami, non mi ero reso conto di.. »
« Mi hai lasciato il segno. » sbottò.
« Scusami, Wooyoung-ah. Davvero. »
« Mh. — replicò alzando le spalle e riavvicinandosi al suo viso — Ci riprovo, ma questa volta non ti muovere, intesi? »
Annuì.
« Brucia un sacco » bisbigliò il corvino.
« Guarda me.. Concentrati sui miei occhi e lascia che ti aiuti, San »
« Sono belli i tuoi occhi » ammise timido.
« Anche i tuoi. Però ora smettila di parlare o berrai alcol misto sangue tra non molto. »
Proprio in quel momento, una goccia cadde sulla bocca del maggiore e, prima ancora che lo stesso pirata potesse rendersene conto, Woo passò il pollice sul suo labbro, così da pulirlo.
A quel tocco delicato, San, socchiuse gli occhi e deglutì a forza mentre, il Principe — probabilmente per provocarlo — afferrò il suo viso pallido tra le dita, stringendo leggermente la presa, e lo avvicinò a lui. « Sta fermo.. — sussurrò a pochi centimetri dal suo naso — Voglio vedere quanto è profonda la ferita.. »
Il biondo si mise in ginocchio e, l'altro, non potè fare a meno di fissargli le labbra.
Carnose, socchiuse e parecchio invitanti, esse, erano proprio all'altezza degli occhi di San che, dentro di sé, moriva dalla voglia di baciarlo.
« Il neo che hai sul labbro.. »
« Che ha che non va? » domandò il biondo.
« Niente. Assolutamente niente. »
« E allora? »
« Mi piace.. Mi piace molto » mormorò.
Wooyoung arricciò la bocca arrossendo e girò la testa per non doverlo vedere in viso. « Ti ho messo in imbarazzo? » chiese ridacchiando il pirata, sicuramente più in soggezione dell'altro. « No. Io non mi imbarazzo, mio caro San. » replicò a tono il primo, tornando a fissarlo negli occhi, quasi sfidandolo.
« Ecco.. Ho finito. Tieni questo coso per un po', ti allevierà il dolore. » informò l'infermiere della serata, alludendo al cibo ghiacciato.
« Grazie per esserti preso cura di me »
« Tsk. Figurati. Hai fatto lo stesso con tu con la mia mano, ricordi? »
« Aha. »
« Comunque.. — iniziò a parlare Woo, quasi impacciato — A me piacciono molto quelli che hai sul collo.. Di nei, intendo. » arrossì.
Il pirata sorrise schiudendo le labbra e lasciando intravedere i suoi denti bianchi.
« Ora ti dirò una cosa che probabilmente non sai.. C'è un'antica leggenda sui nei.. Dice che i posti in cui li abbiamo, rispecchiano le parti del nostro corpo che sono state baciate di più dal nostro vero amore della vita precedente » disse San, non interrompendo nemmeno per un secondo il contatto visivo con l'altro.
« Non ci credo » sbottò il minore, rompendo l'atmosfera che si era creata.
« Alla leggenda? »
« Al vero amore. »
« Oh. E perché? »
Wooyoung fece spallucce, voltandosi e tornando a fissare il mare facendo ciondolare le gambe avanti e indietro in un loop continuo.
« Ci sarà un motivo, no? » proseguì il corvino, senza ottenere risposta.
« Chi ti ha spezzato il cuore, Principe? »
Nessuno.
Questo era il problema.
Nessuno aveva mai spezzato il cuore dell'affascinante reale Jung Wooyoung.
« Non ne hanno mai avuto modo, San. »
Lui adorava la sua vita, per davvero, pensava che non l'avrebbe mai scambiata con nessun'altra al mondo e, certamente, non sarebbe sopravvissuto nemmeno un giorno senza il lusso, lo sfarzo e i suoi vizi... Però, a volte, quando decideva di andare oltre il superficiale, capiva di essere solo.
Nessuno l'avrebbe mai amato davvero, nessuno si sarebbe mai interessato a lui davvero e nessuno si sarebbe mai avvicinato a lui senza secondi fini. Essere un Principe, sotto questo punto di vista, non gli piaceva per nulla.
Aveva sempre pensato di poter vivere senza amore, che avrebbe potuto placare quel vuoto con qualche nuovo sfarzo o qualche gioiello in più, ma la verità — che in cuor suo sapeva — era che nessuno poteva vivere senza amore, nemmeno il più bello dei Principi.
« Non ti sei mai innamorato? » chiese San.
« Come potrei. Nessuno è interessato a me, tutta la gente nel regno brama il trono, la corona, la servitù. A chi importa dei sentimenti? A chi importa di parole gentili o sguardi complici? A nessuno, ecco a chi. »
Qualcosa, nel cuore di entrambi, si spezzò.
Wooyoung si era mostrato fragile e indifeso per la prima volta in tutta la intera sua vita.
San, invece, aveva appena scoperto un lato del ragazzo che non pensava potesse esistere.
« A me importa di te. Per davvero, dico. » disse a bassa voce il pirata, colpendolo alla spalla e rimanendo immobile a fissare il suo profilo scolpito in attesa che si girasse per lui.
« Wooyoung, guardami. » sentenziò serio.
« Guardami negli occhi, capirai che sono sincero. » continuò prendendogli il mento tra le dita e voltandolo verso il suo volto.
Il principe chiuse le palpebre e, solo quando sentì il respiro del corvino a pochi centimetri da lui, le rialzò mostrandogli i suoi occhi tutti lucidi e quasi pronti per piangere. Le sue pupille si dilatarono e rimasero incollate a quelle di San, così, perso nei suoi dolci occhi puri e innocenti, Wooyoung capì che l'unica persona capace di andare oltre al suo titolo era lì, di fronte a lui, pronta ad amarlo incondizionatamente.
Il maggiore gli spostò una cioccia di capelli distro l'orecchio, distese le gambe e picchiettò sulle sue cosce per fargli segno di stendersi sopra il suo corpo: « Ora ti racconterò una storia, mio Principe.. » disse accarezzandogli i soffici capelli biondi.
...
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꒱࿐ MY SPACE 𓂃୭̥
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CIAO RAGAAAA
LO SO ERA UNA VITA CHE NON POSTAVO
scusatemi davvero ma ogni sera avevo una cosa diversa da fare e mi sono continuamente dimenticata di postare. sono un sacco presa dalla scuola e da altri impegni ed è anche per questo che non sto continuando le letture🥲
comunque tra poco ci sono le vacanze e spero di riuscire a pubblicare di più e ad essere più attiva :( nel frattempo vi lascio questo capitolo e spero vi piaccia❤️
giulia
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