Chapter sixteen
~sei bellissimo~ esclamò
~dici sul serio? Forse questa maglia è un po' troppo stretta~
~sta zitto Harry, sei favoloso.. Malfoy non farà che
guardarti~
~lui sarà sicuramente perfetto..~ fantasticò ad occhi aperti.
~oh che dolce.. ora fila a sistemarti i capelli.. su su~
La donna lo spinse in bagno con una forza sovrumana.
~Questi capelli sono indomabili.. è impossibile pettinarli!~
~dammi qua~ esclamò pendendo il pettine dalle mani del moro.
~ma che capelli hai?!~ fece dopo poco.
Il corvino alzò le spalle e sorrise leggermente.
~Rose mi ha detto che Lily non fa che parlare di te~ sorrise
~le ho promesso che sarei andato a trovarli~
~oh!! Ora mi è tutto più chiaro..~
~posso farti una domanda?~ chiese subito dopo. Il corvino annuì.
~ma Ginny ti sta scrivendo?~
Sentir pronunciare quel nome, creò in Harry un subbuglio di emozioni che realizzò essere indecifrabili. Nonostante il tradimento e tutto il resto, Harry non poteva negare di tenere ancora alla donna dai capelli color carota.
Forse era bene, o forse semplicemente pena, ma qualcosa ancora c'era ed era uno spreco buttarlo via. Conosceva Ginny dall'infanzia. Con lei e con i suoi Fratelli, aveva passato giorni stupendi. Erano stati al suo fianco il giorno della Guerra. Ginny aveva pianto quanto aveva visto Harry giacente inerme tra le braccia di Hagrid. E quando gli aveva detto di tradirlo, era stata sincera e dalla voce si capiva quando fosse dispiaciuta.
Dopotutto Harry stesso sapeva che al cuor non si comanda. Il suo batteva incontrollato in presenza del biondo Malfoy. Mai aveva pensato di finire così. Innamorato di un Malfoy!
Innamorato...
Beh forse era un po' presto per dirlo..
No. Lui era innamorato.
Forse non erano chiari i loro gesti, ma di sicuro era chiara la perenne erezione che portava tra le gambe e lo era anche la palpitazione accelerata ogni volta che i suoi occhi verde come il bosco, intravedevano la figura elegante, attraente e sensuale del biondo.
~in realtà si... non ha mai smesso da quanto se n'è andata.. però non trovo mai la forza di risponderle~
~Harry.. conosciamo Ginevra da quando avevamo 11 anni. È mia amica ed è anche una tua amica.. potrai anche non amarla più, soprattutto dopo quello che ti ha fatto, ma non infangare un'amicizia durata parecchi anni..e poi, pensa ai bambini~ la riccia aveva ragione. Se non lo faceva per se stesso, doveva farlo per i suoi figli. Non trovava giusto il fatto che non potessero avere una famiglia unita, ma almeno continuavano ad avere una madre.
~hai ragione Herm. Le risponderò. Ma non ora. Dici che queste scarpe ci stanno bene?~ chiese prendendo le scarpe in mano e indicando se stesso.
L'amica annuì rigorosamente.
~Sei semplicemente
fantastico ~ sorrise.
~ti ringrazio.. sono apposto vero? Non manca niente~ fece squadrandosi.
~tranquillo.. sei perfetto, ora vai o arriverai in ritardo~
~si.. grazie Hermione. Sei la migliore~ la abbracciò e la vide sorridere dopodiché si smaterializzò davanti Villa Malfoy.
Davanti a lui, una figura vestita di nero stava accarezzando dolcemente quelli che Harry riconobbe come pavoni. La figura era magra, alta e aveva dei lunghi capelli biondi. Fece qualche passo in avanti ma, il suono della ghiaia sotto i piedi che Harry trovava particolarmente gradevole, quella volta fu solo inadeguato. La figura si girò di scatto e Harry poté finalmente notate i dolci ma severi lineamenti del viso femminile.
~Potter?~ chiese la donna socchiudendo gli occhi e avvicinandosi pian piano. Aveva riconosciuto subito gli occhiali dell'ex Grifondoro ma trovava impossibile il fatto che si presentasse a casa di suo figlio e trovava ancora più strano il fatto che fosse vestito in modo elegante.
~ehm.. salve~ fece lui riconoscendo solo in quel momento la figura materna del biondino.
~Che ci fa qui?~
~beh..i-io..~ iniziò sentendo le mani sudare.
~Potter! Ce l'hai fatta! Ricordami di non accettare mai più di farmi venire a prend- ...Madre!~ esclamò il biondo notando la figura nera davanti a Harry.
~Draco!~ fece arrabbiata.
~Madre va tutto bene?~ chiese preoccupato.
~no che non va bene! Cosa ci fa il signor Potter nel tuo giardino?~ le guance di Draco si colorarono leggermente di rosa pastello.
~oh beh.. non devi preoccuparti.. lavoriamo insieme~
~cosa?~
~si beh.. non te l'avevo ancora detto..~iniziò
~ti ricordi quando quel giorno di chiamai e ti dissi di venire a casa per controllare Scorp? Ti dissi anche che alcune persone del Ministero volevano parlarmi~ continuò e Narcissa annuì.
~mi chiesero se potessi lavorare con loro e aiutarli a trovare i m-mangiamorte evasi~
~che cosa?? E tu hai accettato?! Draco se dovessero venire qui..~
~non verranno.. può stare tranquilla. Almeno, non finché ci sarò io~
Lei guardò prima Harry e poi Draco.
~è qui per questo? Per proteggerti?~
Le guance del biondo divennero ancora più colorate.
~n-no.. è qui perché..noi dobbiamo..~ guardò Harry in cerca di aiuto.
~..dobbiamo andare.. al Ministero ..si~
~esatto! Al Ministero per prendere alcuni documenti sai... tutte quelle cose noiose~ roteò gli occhi e sorrise.
Narcissa lo guardò confusa, si allontanò e li guardò entrambi. Poi un enorme sorriso comparve sul suo volto. Iniziò a ridere. Draco Ed Harry la guardarono confusi.
Quando Narcissa terminò, guardò Draco e scosse la testa.
~non posso crederci Draco! Sei ancora ossessionato~
Lui socchiuse gli occhi.
~non sono ossessionato~ disse seccamente.
~oh credimi.. lo sei eccome..guardati! Sono passati più di dieci anni e ancora non ti è passata~ sorrise.
Harry aggrottò le sopracciglia.
~Madre per favore...~disse massaggiandosi la fronte con le dita.
~Oh Draco.. mi chiedo quando la smetterai di vole-~
~MADRE! Per favore!!~ fece ancora alzando la voce per sovrastare quella di sua madre. Lei sorrise di nascosto.
~bene.. ero venuta a trovarti ma visto che hai da fare, credo sia meglio tornare a casa~ sorrise maliziosa verso il figlio.
~è stato un piacere rivederla signor Potter.. davvero un enorme piacere~ sorrise. Narcissa non sapeva perché. Ma dentro di lei era felice per il figlio. Felice che avesse ancora quella fortissima ossessione verso il Salvatore del mondo magico. Era da quando aveva 11 anni che ne parlava. Ogni anno aveva qualcosa da dirle riguardo quel ragazzino quattrocchi che faceva pena in pozioni.
Abbracciò il figlio.
~mi raccomando... fai che sia la volta buona.. non lasciartelo scappare~ sussurrò al suo orecchio e Draco la spinse leggermente via.
~Ciao!!~ fece regalandole un sorriso tirato.
~arrivederla~ fece Harry prima che la donna potesse smaterializzarsi.
~è proprio bella tua madre, Malfoy~
Draco girò il viso verso di lui e lo guardò con un sopracciglio alzato.
~che c'è? È vero~
~evita di fare pensieri poco consoni su mia madre e impegnati di più a smaterializzarci~ fece serio. Harry alzò gli occhi al cielo e si avvicinò a lui.
~tieniti forte~ fece con voce roca. Draco prese il braccio di Harry tra la mani.
~vedi di muoverti~ e Harry sorrise.
Sentirono entrambi lo strappo familiare sotto l'ombelico e pochi istanti più tardi si ritrovarono in un parco, accanto ad un immenso lago blu.
~wow~ fece Draco guardandosi intorno. C'erano alberi, alberi e alberi.
~se volevi portarmi in una giungla bastava dirlo. Saremmo potuti andare nel bosco accanto al Manor~ Harry roteò gli occhi.
~taci Malfoy.. sai dove ci troviamo?~
Draco si guardò intorno. Oltre agli alberi e al lago, c'erano delle persone. Persone vestite in malo modo. Chi erano quei barboni?
~mi hai portato dai barboni!! Oh per Salazar! Siamo nella Londra babbana~ spalancò gli occhi.
~quelli che tu chiami barboni sono persone normali che vivono senza magia. Non sono poi così diversi da noi~ sorrise
~spero solo che il locale da te scelto sia decente~ ghignò.
~ti piacerà vedrai~
Per raggiungere il bar babbano, Harry e Draco furono costretti ad usare l'autobus. Malfoy si lamentò per tutto il tragitto e per poco non vomitò in testa ad una signora anziana che puzzava di gatti.
Scesi dall'autobus avevano percorso un tratto di strada a piedi e le persone continuavano a guardarli, o meglio, guardavano Draco.
Malfoy aveva quasi lanciato una maledizione senza perdono ad un signore barbuto che aveva offeso il suo modo di vestire. Harry lo aveva fermato dicendo che se faceva qualche incantesimo finiva nei guai e l'aveva fermato anche quando stava per buttarsi su un gruppo di ragazzini solo perché avevano chiesto se fosse biondo tinto.
Nel complesso, erano arrivati sani e salvi e Draco non aveva ancora picchiato nessuno.
~Questa è la prima e ultima volta che vengo nel mondo babbano~ si lamentò.
~suvvia Malfoy. Dici così solo perché non hai ancora provato le prelibatezze di questo locale~ ammiccò.
Entrati nel locale, Harry sentì il suo cuore scaldarsi. Era proprio come l'aveva lasciato. In quel locale ci andava quasi sempre quando era ragazzo. Preferiva uscire che restare a casa con quei suoi zii antipatici e con quel ciccione e arrogante di suo cugino Dudley.
Un uomo biondo e riccio venne al loro tavolo pochi secondi più tardi, dopo che ebbero preso posto.
Harry ci mise poco a riconoscere quegli occhi blu oceano che da giovane aveva imparato a memoria.
~non ci credo... sei proprio tu! Jackson!~ sorrise Harry.
~scusa ci conosciamo?~ chiese lui confuso sorridendo imbarazzato.
~non ti ricordi di me? Sono Harry~ fece lui. Jackson strabuzzò gli occhi.
~Harry Potter?~ chiese sorridendo.
~si!~ sorrise alzandosi per abbracciarlo.
~Oddio Harry! Sei cresciuto parecchio dall'ultima volta~ disse guardandolo. Deglutì. In effetti Harry era cresciuto molto. Era persino diventato più bello e vestito in quel modo elegante, con quella camicia che aderiva perfettamente ai suoi muscoli e quel pantalone che gli fasciava le gambe in modo sublime, faceva di lui un gran bell'uomo.
~già.. tu invece sei rimasto sempre lo stesso~ sorrise
Ed era vero. Jackson era sempre stato più alto di lui e lo era rimasto anche a distanza di anni. Gli occhi blu avevano una luce diversa a causa degli anni, ciononostante erano sempre gli stessi. Il ragazzo aveva quattro anni in più di Harry e di Draco. Era sempre stato piazzato e nemmeno a distanza di anni aveva perso quei suoi bicipiti.
~cosa ti porta qui dopo tutti questi anni?~ chiese felice.
~oh, nulla di particolare..passavo da queste parti...sono qui con il mio.. ehm,collega~ fece indicando la figura di Malfoy.
Jackson sembrava aver visto Draco solo in quel momento.
~piacere, sono Jackson~ sorrise allungando la mano. Draco guardò la mano del tizio poi lo guardò in faccia alzando un sopracciglio.
~cosa stai aspettando? Non penserai mica che voglia stringertela?~ ghignò. Jackson aggrottò le sopracciglia e guardò Harry.
~beh il tuo collega non è molto amichevole..~
~perdonalo.. è la prima volta che viene in questo paese..è un po' nuovo per lui~ mentì grattandosi la nuca. Jackson guardò Draco.
~come ti chiami?~ chiese.
~non sono affari tuoi. Torna a servire i tavoli~
Jackson guardò male Draco e strinse i pugni. Harry gli posò una mano sul braccio per farlo calmare.
~ahah che spiritoso! Si chiama Draco Malfoy comunque~ l'amico di Harry si voltò per guardare il moretto.
~Malfoy? Sei francese?~ chiese rivolgendosi al biondo.
~ma cos'è? Un
interrogatorio?~ fece seccato.
~meglio lasciar perdere~ sorrise Harry per affievolire il discorso. Si accomodò accanto a Draco.
~credo che ordineremo qualcosa.. passa pure quando avrai finito di servire gli altri..non abbiamo fretta~ sorrise e Jackson ricambiò. Guardò di nuovo Draco poi si voltò e se ne andò.
~insomma ma che ti è preso?~ fece Harry.
~potevi essere più gentile!~ continuò.
~quel zoticone mi dava su i nervi~ disse prendendo la lista delle vivande e bevande in mano.
Harry alzò gli occhi al cielo.
~Jackson non è uno zoticone. Lo conosco da quando ero ragazzo e ti posso assicurare che è un brav'uomo~ fece prendendo anch'egli il menu.
~lo dici solo perché non fa che ronzarti intorno. Ti ha sorriso sempre... e prima ti stava persino mangiando con gli occhi! Quello è tutto tranne che un brav'uomo.. te lo dico io~
~ma cosa stai dicendo Malfoy?! Non stava facendo niente di tutto ciò..siamo amici e lui è fidanzato...credo~
~oh andiamo Potter! Davvero non riesci a capire se qualcuno ci prova con te? Sei penoso~
~non.ci.stava.provando.con.
me~
~sisi come vuoi.. scusa ma cos'è Coca Cola?~ chiese schifato.
~è una bevanda frizzante..è ottima, dovresti prenderla~
~no grazie~
Harry alzò gli occhi al cielo.
~io credo che prenderò una birra~ sorrise. Era da parecchio che non ne beveva una.
~non mi sembra di avertelo chiesto~
~come mai sei così acido oggi? Se non volevi venire, bastava dirlo~
~non è per questo..~ posò il menu sul tavolo.
~tutti mi stanno guardando come se fossi un alieno... eppure mi sembra di non avere niente che non vada~
Harry sorrise dolcemente.
~sei un po' diverso.. la gente tende a giudicare il diverso...Ad esempio il tuo colore di capelli.. non è molto famoso da queste parti..oppure i tuoi completi.. sei un po' troppo elegante forse~
~i miei capelli sono stupendi e anche i miei vestiti!~ fece leggermente arrabbiato e offeso.
~e anche tu~ sussurrò Harry accarezzandogli la coscia con i polpastrelli.
Draco spalancò di poco gli occhi e deglutì.
Harry trattenne una risata. Si assicurò che nessuno li stesse guardando e avvicinò la sua bocca all'orecchio del biondo. Gli leccò il lobo.
~vorrei tanto strapparti questi vestiti di dosso~ Draco arrossì vistosamente sentendo il suo membro scattare.
~P-Potter.. per Merlino..allontanati~ Harry si allontanò e sorrise divertito.
~cosa prendi?~ chiese subito dopo.
~non ne ho la più pallida idea! Cos'è un pon..pancs..
..pancacse?~
Harry non riuscì a rispondergli perché la figura alta e imponente di Jackson gli si parò davanti.
~eccomi.. avete scelto?~ sorrise ad Harry e Draco alzò gli occhi al cielo.
~si.. una birra per me~
~birra ok..~ scrisse sul foglietto.
~sai dovresti provare i croissant alla nutella! Li ho fatti io stesso poco fa!~ sorrise e fece l'occhiolino a Harry.
~va bene.. vada per il croissant..~
~e tu? Cosa vuoi?~ chiese a Draco guardandolo schifato.
~levarti dai coglioni non sarebbe male~ ghignò.
~brutto pezzo di-~ disse stringendi nuovamente i pugni.
~okay okay.. basta così~ fece Harry.
~prende le mie stesse cose..~finí.
Jackson guardò in malo modo Malfoy e si diresse al bancone.
~Malfoy! Ora hai esagerato! Si può sapere che cos'hai? Non ti ha fatto nulla~
~ci sta palesemente provando con te! Non dirmi che non hai visto l'occhiolino~ fece spalancando gli occhi.
~ma a te cosa...aspetta un attimo.. non sarai mica geloso!?~ sorrise.
~geloso io? E di chi? Di te? Pff.. non credo proprio ~
~oh si invece.. non c'è altra spiegazione..~ sorrise ancora.
~ma finiscila Potter. Non sono geloso di te.. di questo puoi starne certo~ fece guardando alla sua destra, evitando così lo sguardo di Harry.
~non devi essere geloso. Io voglio te ed esclusivamente te~ soffiò con voce calda sul suo collo. Draco rimase immobile senza dire o fare niente fino all'arrivo degli ordini.
~forza provala! È buona~
~su questo non ci dubito. L'unico mio problema è la paura di poter essere avvelenato~ Harry rise leggermente.
~non fare il bambino. Jackson non potrebbe mai avvelenarti~
~avrebbe le sue ragioni per farlo..~
~bevi.. non è avvelenata~ Draco esitò i primi minuti ma poi cedette. Me bevve un sorso e spalancò gli occhi.
~ma è magnifica! Non ho mai provato una cosa del genere! Il colore sembra persino quello della burrobirra!~ sorrise
~esatto!~ sorrise a sua volta il corvino.
Continuarono a bere la loro birra e Malfoy sembrò apprezzare molto.
~sai Malfoy.. stavo pensando ad una cosa..visto che tu e Scorpius avete litigat-~
~come lo sai?~ chiese stupito interrompendolo.
~me l'ha detto Al~ ammise grattandosi la nuca.
~ti ha detto anche il motivo?~ chiese leggermente preoccupato.
~no~ mentì Harry.
~ah ok.. stavi dicendo?~ chiese più sollevato. Non voleva che Harry venisse a sapere che aveva litigato con suo figlio per colpa sua.
Harry d'altro canto era già cosciente della motivazione ma aveva preferito rimanere da parte. Per quanto gli sembrasse strano e ingiusto litigare per colpa sua, pensava fosse meglio non immischiarsi.
~fra pochi giorni andrò ad Hogwarts a trovare James, Al e Lily.. glielo avevo promesso... mi stavo chiedendo.. non è che ti andrebbe di ehm..insomma, di accompagnarmi? Con la scusa potresti anche parlare con Scorpius... sempre che tu non l'abbai già fatto~
~venire ad Hogwarts?
Con te?~
Il corvino annuì.
~non credo sia una buona idea~ rispose mentre annusava il croissant.
~e perché no?~ chiese harry guardandolo.
~primo perché non mi permetterebbero mai di entrare, e secondo perché tutti mi odiano~ fece un morso e tonnellate di cioccolato uscirono dai bordi delle sue labbra. Harry iniziò a ridere come un matto.
Draco provò a pulirsi ma il cioccolato gli scivolò sul gilet. Spalancò gli occhi e buttò il croissant nel piattino.
~Porca Morgana! Questo gilet vale più di me!~ esclamò dopo aver ingoiato.
Harry nel frattempo si gustava la scena. Un Malfoy incazzato nero per aversi sporcato un gilet che a quanto diceva lui, costava moltissimo. Stava imprecando contro tutti i maghi e le streghe defunti. Jackson arrivò sentendo le lamentele del biondo.
~va tutto bene?~ chiese alzando un sopracciglio.
~ti sembra che vada tutto bene? Tu e il tuo dannato locale babbano! Guarda il mio gilet! Se non si pulisce con un gratta e netta giuro su mio nonno defunto che ti verrò a cercare e ti lancerò così tanti Cruciatus da farti perdere la testa!~ quasi metà gente all'interno del locale si voltò verso di loro e guardò Draco con espressioni confuse e stranite.
~scusa come hai detto?~ fece l'amico di Harry ignaro.
~nulla.. ecco a te i soldi..~ fece Harry sorridendo e porgendogli la mancia.
~noi andiamo via! Ciao~ disse dopo. Il corvino prese un braccio di Draco ,che ancora borbottava parole senza senso, e lo trascinò verso l'uscita.
~Harry!~ lo chiamò Jackson pochi istanti prima che potessero uscire. Il moro si voltò.
~questo è il mio numero di telefono.. in caso ,sai.. se ti va di ripassare~ sorrise avvicinandosi e porgendogli un bigliettino con su scritto delle cifre.
~grazie.. Ci vediamo,allora..~ sorrise poi uscirono. Harry non aveva mai avuto un telefono ma questo non volle dirglielo.
Si nascosero dietro un albero e Harry smaterializzò entrambi in casa sua.
~Maledetto di un Potter! Potevi almeno avvisarmi!~ esclamò il biondo sentendo il suo stomaco rivoltarsi.
~perdonami.. dovevo portarti via di lì il più presto possibile.. sembrava che stessi per svenire da un momento all'altro~ sorrise
~non scherzare ! Queste sono cose serie! Non hai idea di quanto io abbia pagato questa stoffa!~
~hai ragione... ancora una volta mi dimentico di quanti soldi tu abbia nelle tasche~ scherzò
~si.. almeno io posso permettermi le stoffe più pregiate e non vado in giro con quegli stracci trasandati~
~fottiti~
"Fottimi" avrebbe voluto rispondere ma preferì semplicemente scrollare le spalle.
~gratta e netta~ fece poco dopo con un movimento di bacchetta e il suo gilet tornò come nuovo.
~grazie a Mordred sono un mago.. se questa roba non si fosse tolta credo sarei impazzito~
~esagerato!~ fece Harry slacciandosi i primi tre bottoni della camicia. Non gli piacevano le camicie. Erano così strette e soffocanti.
Draco guardò Harry e sentì la gola farsi secca.
~vuoi qualcosa?~ chiese il moro.
~ehm..si..cioè no no~ si corresse. Harry annuì e si grattò il braccio.
~possibile che stia sudando? Come fai a indossare sempre queste cose? mi sembra di stare rinchiuso~
~lo stile non è per tutti~ ghignò.
~sei insopportabile~ scherzò dirigendosi verso un'altra stanza.
Pochi secondi più tardi uscì.
~vado a farmi una doccia. Sei libero di andartene~ e si chiuse in bagno.
Malfoy sapeva bene cosa voleva fare. Non si sarebbe perso nemmeno per tutto l'oro del mondo la visione di Potter a petto nudo. Era una cosa che sognava da anni e non si sarebbe fatto scappare questa occasione.
Sorrise poggiando una mano sul cavallo dei pantaloni. Si stava eccitando soltanto pensandoci.
Ripensò alla offerta di Potter e gli sembrò un'idea molto strana.
Perché mai avrebbe voluto Draco con se? Va bene che con la scusa poteva incontrare Scorpius, ma Draco era sicuro che non fosse solo per quello.
Si alzò e si diresse in cerca della cucina.
La trovò.
Era bella e spaziosa. Aprí alcuni cassetti e sportelli, e fu felice di trovarci qualcosa da mangiare. Prese quelli che sembravano biscotti e ritornò sul divano. Poggiò un braccio dietro la sua testa mentre metteva in bocca il primo biscotto.
Forse sarebbe potuto andare. Dopotutto Hogwarts gli mancava.. E poi, se Scorpius glielo avesse permesso, avrebbe finalmente potuto scusarsi con lui.
Morse il secondo biscotto.
Anche se andare lì accompagnato da non che meno di Harry Potter in persona, lo avrebbe di sicuro messo in risalto agli occhi di tutti. E questa era l'ultima cosa che voleva.
Meno lo vedevano meglio era.
Passarono venti minuti e lui aveva quasi finito quel pacchetto di biscotti.
Sentì una porta aprirsi e voltò il viso in direzione del suono.
Il corpo perfetto e muscoloso di Harry divenne l'elemento principale del suo sguardo. Aveva muscoli al punto giusto, pettorali da far paura e le braccia..
Draco deglutì.
~Malfoy.. sei ancora qui!~ fece sorpreso.
~s-si...beh io..~
~quelli sono i miei biscotti! Perché li hai tu?~
~avevo fame~
~a quanto pare non sono l'unico che gironzola nelle case altrui senza chiedere~ scherzò.
~dovevo in qualche modo fartela pagare~ sorrise e Harry ricambiò.
~ora vado.. a ehm.. vestirmi si~
~oh sisi fa pure~ disse deglutendo non intenzionato a distogliere lo sguardo sul suo corpo.
Harry se ne accorse e dentro di se esultò.
~vuoi ehm...ho una ferita alla gamba.. ti andrebbe di.. insomma.. di darle un'occhiata?~ chiese sentendo il suo membro indurirsi.
~i-io... credo che.. s-si..~ fece alzandosi in un colpo solo. Seguì Harry in quella che doveva essere la sua camera.
~è molto grande.. l-la camera intendo~ arrossì per aver pensato a tutt'altro.
~oh si.. un'idea di Ginevra~ rispose. Si ricordò di dover ancora risponderle.
~ah.. la donnola~ fece seccato.
Harry sorrise e si accomodò sul letto.
~vieni~ disse toccando il materasso con la mano. Draco deglutì e si avvicinò.
Aveva il corpo di Harry a pochi centimetri e sentiva di star iniziando a sudare.
~v-vediamo la ferita~ fece con voce bassa.
Buonasera gente!!💕
Cosa succederà?
Volete il continuo?😏
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