36.4 - Leo [a gift from the gods]

//-Furina_ let me know se va bene//

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Nome
---Lᴇᴏ---
[Deriva dal nome latino imperiale Leo, letteralmente "leone".]

Cognome
---Cᴀʀsᴛᴀɪʀs---
[Il nome deriva molto probabilmente dalla parola Car, o Caer, che significa "un forte", e scala, o scale, "un possedimento"; descrittivo di una tenuta o possedimento in un luogo fortificato]

Età
---Tᴡᴇɴᴛʏ-sɪx---

Aspetto
---Sɪɢᴍᴀ---

Leo è un giovane con lunghi capelli lisci che arrivano fino alla vita. Ha anche parti dei suoi capelli che sembrano essere tagliati in layers o loose spikes (non saprei come altro definirli hahaha) e sono divisi al centro del viso. Il colore della parte sinistra dei suoi capelli è lilla e la parte destra è bianca. Il colore dei suoi occhi è un viola grigiastro e indossa anche orecchini su entrambe le orecchie. indossa costantemente dei guanti bianchi, le sue mani sono molto rovinate per via dei continui lavaggi. è alto 1.78 m

Carattere
---ᴄᴀʟᴍ ᴘᴀʀᴀɴᴏɪᴀ---
Leo è un ragazzo relativamente tranquillo. Certo, se si sorvola sulla sua costante ansia di toccare qualcosa a mani nude. Leo è un ragazzo generalmente calmo, la prima impressione che da è di essere assonnato e non dormire da giorni. Cosa che potrebbe non essere totalmente errata. Non ama particolarmente relazionarsi con le persone e sulle prime può risultare diffidente, ma se la persona sarà in grado di capirlo potrebbe decidere di guardarti meno male. È inoltre un ragazzo che si preoccupa per coloro a cui vuole bene, in particolare alla sorella che non lo ha mai abbandonato, per quanto sia l'unico che riesca a sopportarla certe volte. Infatti Leo ha una pazienza incredibile e molto spesso finisce per assecondare gli altri mettendo da parte ciò che vuole lui. Detto ciò però, rimane il fatto che soffre di Misofobia, la paura patologica per il contatto con ciò che è considerato sporco. Questo lo rende abbastanza paranoico e lo porta a prendere precauzioni assurde per evitare di entrare a contatto con le cose. Se non obbligato, preferisce non mangiare cibo cucinato da altri e non esce mai senza i guanti indosso e la mascherina con se. Questo però, rende molto complicato tracciarlo come assassino. Infine, il motivo per cui uccide? È dipendente dalla sensazione contrastante che quell'azione gli da. Da un lato si sente talmente sporco che vorrebbe strapparsi la pelle e disinfettare qualsiasi cosa, dall'altra è affascinato dal sangue e dal suo colore

Storia
---Bᴇᴀᴜᴛɪғᴜʟ Dɪsɢᴜsᴛ---
In quanto fratello più piccolo, ha sempre vissuto all'ombra della sorella, considerata quasi un genio da bambina, ma allo stesso tempo allontanata poichè diversa. Lui invece poteva sembrare il "fratello normale". Non si distingueva accademicamente come la sorella e non aveva la sua curiosità, quindi spesso si chiedeva: "cosa ho io di speciale?". Tutto iniziò un normale pomeriggio a 5 anni, quando cadde giocando con altri bambini, tagliandosi per via di alcuni pezzi di vetro in terra. Per qualche secondo rimase fermo lì, guardando il sangue che gli scorreva lento a gocce sulle mani, lasciando una scia rossa. Lo guardava come ipnotizzato, ma allo stesso tempo provava una sensazione di profondo disgusto. Andò a lavarsi le mani, ma anche dopo averle lavate si sentiva sporco. Quando quel giorno tornò a casa le lavò di nuovo e pure dopo qualche ora, le lavò una terza volta. Gli era sempre piaciuto il pulito, ma da quel giorno iniziò a non riuscire a sopportare ciò che pulito non era: qualsiasi cosa doveva essere regolarmente pulito e lui stesso continuava a lavarsi le mani dopo qualsiasi cosa, in modo quasi ossessivo. In quell'anno la sua vita cambiò totalmente, portandolo a provare una forte angoscia e preoccupazione all'eventuale contatto con qualcosa di non pulito, iniziando con il tempo a indossare costantemente guanti e a pulire in modo ossessivo qualsiasi cosa, oltre a non condividere il cibo con nessuno e rifiutandosi di mangiare qualcosa preparato da altri, almeno all'inizio. Motivo per cui si rifiutò di mangiare per un po' e che lo fece ricoverare in ospedale, scoprendo così la sua misofobia. Gli anni passarono e nonostante fosse fortemente consigliato, non intraprese mai un percorso di terapia per affrontare il problema, accettando la situazione per quella che era e vivendo con essa. Per quanto non lo pensasse, come la sorella era un ragazzo intelligente, in grado di pensare a mente fredda anche in situazioni difficili, quasi in modo esageratamente razionale nel suo caso. La sua vita cambiò nuovamente quando compì 19 anni. Due giorni dopo infatti, assistì a un incidente di auto, avvenuto poco prima che pensasse di attraversare la strada, quindi vide in momento dell'impatto con i propri occhi. Uno dei due conducenti non sopravvisse all'incidente e nel cadavere il giovane trovò quasi una disgustosa bellezza. Ciò lo portò a pensare, nei giorni successivi, a quel momento. Pensava a come il sangue scendeva sul volto del morto e alla sua pelle cinerea, come qualcosa fermato nel tempo. Allo stesso tempo tutto ciò lo disgustava, facendogli provare l'impulso di lavarsi, oltre a una costante sensazione di angoscia, sentendosi come se fosse venuto a contatto con qualcosa di infetto in quel momento. Passò un mese e il ragazzo pensò di nuovo alla scena, troppo incuriosito da quelle sensazioni contrastanti in lui e dal desiderio di provarle di nuovo. Quindi una sera, uccise una persona con le sue stesse mani. Vedendo il corpo insanguinato per terra, provò di nuovo quel fascino misto al disgusto che lo aveva portato a compiere quel gesto, provando poi un profondo disgusto e angoscia, sentendosi soffocare per via del sangue che era arrivato a toccarlo. Sì lavò le mani, il volto, tutto e si disinfettò, facendo lo stesso con il cadavere, riuscendo a essere calmo solo una volta che tutto era pulito.
Da questo momento, inizierà a uccidere a intervalli di tempo irregolari, senza un vero e proprio movente o target preciso, ma distinto da un'estrema pulizia della scena e dei cadaveri. Nessuno scoprì mai questo suo lato, nemmeno la sorella con cui vive tutt'ora, conoscendo solo il suo lavoro, ovvero il cameriere. Aveva scelto proprio questo lavoro perché gli permetteva di tenere i guanti senza problemi. I genitori? Non erano esattamente presenti. Se la sorella era stata cresciuta dai domestici, lui era stato cresciuto dalla sorella e adesso entrambi se ne erano andati e vivevano nella stessa casa.

Orientamento sessuale/romantico/identità di genere
---ᴅᴇᴍɪsᴇxᴜᴀʟ - ??? - Hᴇ/Hɪᴍ---
non avendo mai avuto relazioni non è sicuro della sua preferenza in tal caso

Curiosità
---Fᴜɴɴʏ Tʜɪɴɢs---
- Indossa costantemente i guanti e molto spesso una mascherina, lavandosi le mani 
- Ha una sorella maggiore che lavora come medico
- vive insieme alla sorella, più che altro per dividersi le spese
- il suo colore preferito è il viola
- non intende andare in terapia per il suo disturbi, ha deciso di vivere con esso
- non è mai stato il primo della classe
- per un periodo si è rifiutato di mangiare perchè erano altri a preparare il suo cibo, ora prepara sempre lui il suo cibo, ma se non ha altra scelta, controvoglia mangerà anche qualcosa preparato da altri, ma solo se costretto
- non gli dispiace il suo lavoro come cameriere, lo ha scelto perchè era più semplice giustificare i guanti

Modo di vestire

abiti che usa al lavoro (forse è questa la mia inspo per questo oc lol)

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