𝐗𝐗𝐗𝐕
|Come promesso, questo capitolo è lungo il doppio del solito, spero vi piaccia ;)|
<<Sentite se è uno scherzo, è veramente di cattivo gusto>> fu l'unica risposta che dette Jongho dopo che gli avemmo spiegato la situazione. Dopo essermi incontrato con lui, lo portai con me da Hongjoong e Mingi in modo che potessimo spiegargli tutto quanto insieme. La sua reazione non mi sorprese molto, dopo tutto ci conosceva a malapena e gli avevamo detto una cosa a cui anche io al posto suo non avrei creduto. <<È tutto vero purtroppo, è difficile da credere ma è vero>> disse Mingi che fino a quel momento non aveva parlato molto, <<Mi state dicendo che Wooyoung è stato rapito insieme ad altri ragazzi, per una ragione ignota!? Ma dico vi sentite?>> Il suo tono era molto scocciato e sembrava si stesse arrabbiando, <<So che sembra impossibile e non ci vuoi credere, ma è così e fidati che anche noi siamo sconvolti quanto te e->> venni interrotto da Hongjoong che, come logico, fece vedere le foto che aveva scattato anche al rosso <<Se non ci credi, guarda qua, queste sono le prove>>. Nonostante gli avessimo già detto tutto quanto, quando vide le foto i suoi occhi si incupirono molto come se avesse realizzato solo in quel momento.
<<Scusate devo riflettere un attimo...>> Disse alzando la testa <<... Da solo.>> E detto ciò si girò per andarsene, ma non potevo lasciare che ancora più tempo passasse senza che noi potessimo fare nulla, così lo raggiunsi provando ad essere più convincente <<Jongho aspetta, per favore>> lo afferrai per un braccio facendolo voltare <<Ascolta, è per colpa mia se Wooyoung si è trovato in questo casino, l'ho messo in mezzo a tutto questo senza volerlo, non avrei dovuto lasciare che venisse con me l'altra sera. Però per quanto vorrei che fosse tutto un incubo, è la realtà. Sono passati quasi due giorni ed è già troppo tempo, non voglio neanche pensare a ciò che potrebbero stargli facendo in questo momento perché sennò crollerei ancora di più. Io tengo a lui, Jongho, e so che anche tu ci tieni, e per questo ti ho chiamato, perché dobbiamo trovare il modo di risolvere tutto questo in modo che quei quattro ragazzi possano tornare a vivere come prima. Loro contano su di noi, ma in tre siamo pochi e tu ci saresti di grande aiuto>> dicendo quelle parole quasi non mi misi a piangere, sentii gli occhi pizzicarmi ma resistetti anche se lui lo notò. Non disse niente per i primi attimi, poi si decise a dare una risposta <<V-va bene... Immagino... Di non avere scelta a questo punto>> annuì ed io sorrisi leggermente, ero riuscito a trovare un aiuto in più. Adesso bisognava capire cos'altro fare.
<<Avete detto che non possiamo andare dalla polizia...>> Ci riavvicinammo agli altri due e Jongho sembrò voler iniziare subito a collaborare, <<Esatto, pensiamo che il comandante della polizia sia corrotto, perché anche la sua firma sta in quei documenti>> Hongjoong rispose alla domanda implicita, <<Però sapete dove stanno?>>
<<Si, cioè no... Pensiamo di saperlo>> questa volta fui io a rispondere, e in tutto ciò lui sembrò aver preso in mano le redini della situazione lasciandoci a bocca aperta, <<Bene allora andiamo là... e chiamiamo la polizia da laggiù>> rispose convinto, tutti e tre lo guardammo straniti, come faceva ad essere così sicuro di sé e a sapere cosa fare senza neanche pensarci troppo. <<E cosa cambierebbe scusa>> il blu non esitò a rispondere con il suo solito tono leggermente arrogante, <<Cambia che se diamo un allarme non possono ignorarlo e non è la stessa cosa di andare a denunciare il fatto provandolo con un documento che mette di mezzo la polizia stessa>> nessuno di noi rispose, <<Sentite mio padre è un poliziotto, in un'altra città, ma ho imparato come funzionano certe cose. La cosa migliore da fare è andare là a vedere la situazione e poi chiamiamo la polizia come se fossimo gente a caso che passa di lì per caso e loro andranno là e anche se capiscono di cosa si tratta, non posso fare finta di niente una volta che ci sono dei testimoni>> continuò vedendo la nostra titubanza. Aveva dannatamente ragione e mi sentii così stupido per non averci pensato prima.
<<Cazzo Jongho sei un genio! L'avevo capito subito che fossi intelligente>> Mingi esclamò improvvisamente facendo ridacchiare tutti per la prima volta dopo giorni <<Beh grazie, io direi di andare nel pomeriggio... Ma nel frattempo avete parlato con i genitori di questi ragazzi?>> Chiese e noi ci scambiammo uno sguardo <<Oddio seriamente non avete detto niente a nessuno? Ma non ci posso credere, queste persone staranno in pensiero per i loro figli e voi non dite nulla!?>> Vedendo che gli altri due non risposero, pensai di iniziare io <<Volevo parlare con i genitori di Wooyoung ma non li ho trovati>> poi guardai Mingi e Hongjoong come per intimarli a dire qualcosa, <<Io non ci sono riuscito a diglielo. E poi è meglio così sennò come avremmo spiegato a quelle povere persone che non possono andare a denunciare la cosa?>> Disse Hongjoong, Mingi gli diede ragione e Jongho annuì <<Va bene, allora direi di fare come abbiamo detto, oggi pomeriggio andremo là, per adesso cercate di stare tranquilli e soprattutto non fatevi prendere dal panico, vedrete che riusciremo a tirare fuori i vostri ragazzi da tutto questo>> tutti annuimmo alle parole confortanti di Jongho. Non vedevo l'ora che quel pomeriggio fosse arrivato perché non riuscivo a resistere un minuto di più con quella paura in corpo.
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Passai le ore successive a cercare di distrarmi con qualsiasi cosa ma senza successo. La mia mente tornava di continuo a Wooyoung e qualsiasi cosa vedessi mi ricordava lui, se prendevo in mano il cellulare vedevo la nostra foto sullo sfondo, se stavo in camera mi ricordavo di ciò che era successo in quella stanza, perfino guardandomi allo specchio vedevo i segni quasi spariti dei succhiotti che mi aveva lasciato in uno dei tanti pomeriggi passati assieme. Ma adesso lui non era lì, non potevo parlargli, non potevo coccolarlo per farlo stare meglio, era in un posto buio, cupo, triste e freddo senza nessuno che lo facesse sentire amato e questa cosa mi distruggeva ogni minuto di più, dovevo andare da lui al più presto.
Sto arrivando piccolo muffin, resisti ancora un po'.
Uscii di casa prima del previsto per distrarmi, camminai camminai e camminai. Non sapevo neanche io dove stavo andando, volevo solo camminare e non pensare più a niente, venni distratto solo dalla vibrazione continua del mio telefono. Lo presi in mano tirandolo fuori dalla tasca per poi guardare lo schermo e vedere scritto il nome di Hongjoong, risposi guardandomi intorno e rendendomi conto solo allora che mi ero allontanato troppo.
"San si può sapere dove sei?"
"Sono andato a camminare per distrarmi, arrivo subito."
Chiusi la chiamata senza aspettare una risposta e presi un taxi per arrivare il prima possibile a casa di Hongjoong. In effetti si era fatto anche troppo tardi e non mi ero minimamente accorto di aver camminato per così tanto tempo. Arrivai e appena scesi vidi i tre ad aspettarmi impazienti, gli feci segno di salire dato che con l'auto avremmo fatto più veloce che a piedi. Ci facemmo lasciare dal tassista un po' più lontano dal luogo in questione per non dare nell'occhio e poi iniziammo a camminare verso l'indirizzo scritto sul foglio.
Ci trovammo davanti ad un enorme capannone in cemento con una porta di servizio su un lato e due grandi salacinesche su uno dei due adiacenti. Il piazzale fuori era molto esteso e c'erano solo due auto e un furgone parcheggiati in un angolo. Ci guardammo un po' intorno per ambientarci e osservare se ci fosse qualcuno, era tutto completamente deserto, solo qualche stormo di uccelli volava di tanto sulle nostre teste portando con se il cinguettio di questi ultimi.
<<Cosa facciamo a questo punto?>> Chiese Mingi, tutti guardammo Jongho per avere una risposta <<Non guardatemi così, siete sicuri che sia il posto giusto?>> In effetti sembrava un luogo molto desolato, però poteva anche essere perfetto per rinchiudere delle persone, <<È quello scritto lì, ne sono sicuro>> dissi, che l'indirizzo fosse giusto non c'erano dubbi, adesso bisognava solo vedere se erano veramente lì. <<Beh prima dobbiamo avere la prova che siano qua per poter chiamare la polizia>> affermò Jongho, io capii subito cosa significava quello, saremmo dovuti entrare a controllare, era l'unico modo. <<E come facc->> Hongjoong iniziò a parlare ma si bloccò subito non appena vide che io avevo iniziato a camminare verso la porta in ferro, <<Così.>> Rispose Jongho capendo cosa stava per chiedere il blu.
<<Ehi! Dove vai San!>> Mi rincorse mentre camminavo a passo svelto, mi bloccò mettendosi davanti a me, ma io volevo finire tutto quello il prima possibile e rivedere Wooyoung. <<Fermo San cosa vuoi fare>>
<<Jongho ha detto che dobbiamo assicurarci che siano qui, beh sto andando a farlo>> scosse la testa debolmente, <<No! Può essere pericoloso ma siete impazziti!?>> Urlò in risposta, ma capii che non era perché si era arrabbiato, ma per via della preoccupazione che anche lui naturalmente aveva. Gli altri due ci raggiunsero subito dopo e Mingi mi sorprese parlando <<Se continuate ad urlare si accorgeranno di noi prima che possiamo fare nulla. Se l'unica cosa che possiamo fare a questo punto è rischiare, allora rischiamo cazzo, basta che lo facciamo in fretta.>> E detto ciò si avviò anche lui nella direzione in cui stavo andando io <<Se vuoi salvare Seonghwa, questo è il momento di agire>> dissi sorpassando il blu, che nel frattempo era rimasto in silenzio, e seguendo Mingi fino alla grande porta in metallo.
<<Oh fanculo!>> Lo sentii dire prima di avvicinarsi anche a lui a noi insieme a Jongho. Ci raggiunsero mentre nel frattempo io e Mingi stavamo provando a forzare la serratura, ma era evidentemente bloccata da qualcosa all'interno. <<Merda è bloccata disse Mingi scrutando ogni possibile particolare della porta, <<Come facciamo adesso?>> Chiese Jongho non sapendo come agire riguardo questo problema, ci guardammo un po' attorno finché Hongjoong esclamò allungando la mano verso il muro <<Là>> corse verso un punto indefinito fermandosi davanti ad una feritoia con la grata aperta <<Posso passare da qui, sembra abbastanza grande...>> Non sapevo quanto fosse buona come idea, non me la sentivo di lasciarlo andare da solo dentro quel posto <<Vengo con te>> affermai convinto, <<Siete sicuri? È stretto e cadrete in una stanza apparentemente buia e dovrete trovare il modo di risalire al piano superiore e aprirci la porta>> Jongho mi terrorizzò in meno di un minuto, ma non mi sarei mai tirato indietro, avrei fatto di tutto per salvare Wooyoung e gli altri <<Sicuro, troveremo il modo di aprirvi>> risposi per poi avvicinarmi al blu che nel frattempo aveva tolto del tutto la grata lasciando la lunga e bassa finestra scoperta. Sarei dovuto riuscire a passarci senza problemi nonostante le mie spalle larghe e infatti così fu. Seguii Hongjoong in quel passaggio prima di finire in terra sul cemento umido, <<Cazzo!>> Esclamai rialzandomi, <<Ti sei fatto male?>> Mi chiese e io negai con la testa, presi in mano il telefono per fare un po' di luce perché anche se lì entrava quella dell'esterno, non sembrava la stessa cosa lungo il corridoio fuori la porta, che poi la porta non c'era, sembrava più un buco nella parete.
Anche Hongjoong accese la torcia del suo cellulare e senza perdere tempo iniziammo ad esplorare quel posto <<Vieni di qua!>> Disse sussurando ma abbastanza forte perché potessi sentirlo. Per fortuna avevamo un buon senso dell'orientamento quindi potevamo stare abbastanza sicuri che non potevamo perderci, all'interno era pieno di corridoi che si intrecciavano tra l'oro e noi vagavamo alla ricerca di scale che ci avrebbero portato al piano superiore. Osservai il pavimento, era pieno di pozze d'acqua e cumuli di sporcizia indefinita che giacevano negli angoli, l'umidità presente in quel seminterrato era fin troppo pesante e la sentivo gravarmi sulle spalle, l'unica cosa che si sentiva erano i nostri respiri affannati mentre con il freddo che ci sfiorava la pelle correvamo da una parte all'altra in cerca di una qualsiasi via di uscita.
Quando finalmente trovammo quelle fantomatiche scale, ci precipitammo su di essere e dopo due rampe ci portarono dritte ad una stanza enorme, in cui però c'era un po' di luce, un bagliore sembrava infatti arrivare da un ennesimo corridoio in un angolo.
<<Come troviamo il punto giusto adesso?>> Domandai all'altro che nel frattempo si stava guardando intorno <<Guarda là>> mi voltai osservando nella direzione da lui indicata prima di notare sulla parete un bel po' lontana da noi due salacinesche, erano quelle che avevamo visto anche dall'esterno. La poca luce era comunque sufficiente per farmi vedere che tutto quando all'interno di quel posto era grigio, il pavimento le pareti le porte, tutto. L'unica cosa colorata erano dei segni rossi sui muri che assomigliavano a segnali stradali scoloriti, dedussi così che si trattasse di un vecchio parcheggio coperto.
<<Bene allora la porta dovrebbe essere da questa parte>> feci segno ad Hongjoong di seguirmi e fu infatti quello che fece, <<Ci siamo quasi>> disse poco prima che riuscissimo a raggiungere la fantomatica porta e a liberarla dalla spranga di ferro posta a bloccare i maniglioni.
<<Ce l'avete fatta finalmente!>> Esclamò Mingi entrando di corsa, ci avevamo messo circa trenta minuti ma capisco che aspettando senza poter fare niente con l'ansia che ti mangia vivo dovevano sembrare un'eternità. <<Venite>> disse Hongjoong facendosi seguire dagli altri due per condurli al grande parcheggio. Una volta arrivati là deducemmo che forse saremmo dovuti andare verso la fonte di luce, anche se mi stavo preoccupando sempre di più vedendo tutto inesorabilmente deserto. <<Speriamo veramente che siano qui>> dissi più a me stesso che agli altri prima di svoltare per un corridoio, ormai arrivati nella parte illuminata della struttura.
D'improvviso un rumore assordante ci fece bloccare di colpo e ci guardammo impauriti, <<Fate silenzio>> sentenziò Jongho mentre procedemmo lentamente. Ci avvicinammo ad un incrocio tra due vie ma ci fermammo di nuovo non appena sentimmo delle voci.
<<E allora cosa dovremmo fare?>>
<<Non lo so ma ha detto che dobbiamo insistere di più>>
<<Insistere!? Mi sembra che abbiamo già fatto abbastanza in due giorni! Se avessero saputo qualcosa lo avrebbero già detto!>>
Un debole sospiro di sollievo uscì dalle mie labbra, almeno avevamo la certezza che stavano lì. Ci guardammo e feci segno a Jongho con la testa di andare a chiamare la polizia, fortunatamente capì e si avviò tornando indietro.
<<Questi sono gli ordini amico, non possiamo farci niente>>
<<Beh gli ordini possono anche andare a fare in culo, sono stanco di questo schifo!>>
E dopo quello dei passi di due persone si sentirono, Mingi e Hongjoong stavano per correre a nascondersi ma li bloccai <<Si stanno allontanando>> affermai avvicinandomi all'angolo, <<Cosa vuoi fare San? Andiamo da Jongho e poniamo fine a tutto questo>> Sussurrò il blu, aveva ragione ma non volevo tornare indietro, ormai che ero arrivato così vicino a Wooyoung non potevo allontanarmi di nuovo. Così mi avvicinai ancora di più ignorando le lamentele degli altri <<Vieni via San non rischiare ancora>> anche Mingi si fece sentire. <<Non tornerò indietro proprio adesso che siamo così vicini, se avete paura andate, ma io proseguo>>.
Sporsi la testa fuori dall'angolo con la paura di trovarmi uno di loro davanti, ma per fortuna era tutto vuoto, se ne erano andati tutti. <<Siamo con te>> la voce di Hongjoong mi fece sollevare, per un attimo avevo veramente creduto di essere rimasto da solo, sorrisi guardandolo e poi mi avvicinai ad una porta che aveva accanto una sedia. <<Pensi che siano qui?>> Chiese Mingi e io annuii, la sedia sembrava che fosse messa lì per chi doveva fare da guardia e dedussi che fosse una delle due persone che stavano in quel punto fino a poco prima.
<<Lo scopriamo subito>> dissi indicando il mazzo di chiavi poggiato sulla sedia e andando ad afferrarlo. Provammo ogni chiave ma nessuna sembrava essere quella giusta, e ne frattempo l'assordante silenzio di quel posto stava per farmi impazzire. Finalmente l'ultima chiave sembrò entrare e dovetti forzare un po' prima di riuscire ad aprire la porta anch'essa in metallo. Ma forse avrei preferito non farlo.
Il mio cuore si spezzò alla vista dei quattro ragazzi semi svenuti a terra.
Sapevo che sarebbe stato brutto se li avessimo trovati, ma non così brutto.
Lacrime di dolore iniziarono a scendere dai miei occhi, che non avrebbero più dimenticato quella scena.
Sarebbe rimasta impressa nella mia mente per sempre. A provocarmi solo dolore e rimorsi.
Una fitta enorme mi pervase la cassa toracica appena vidi Wooyoung disteso sul pavimento con gli occhi chiusi. Il mio respiro si affannò sempre più mentre rimasi immobile e incredulo davanti a quella scena con le lacrime che mi solcavano le guance, non avevo pianto mai fino a quel momento e adesso mi sembrò di dover lasciare uscire tutto insieme. Mingi e Hongjoong entrarono dopo di me, <<Cristo santo>> esclamò Mingi che corse subito dal ragazzo vicino a Wooyoung. Yunho mi sembrava avesse detto si chiamasse, lui era sveglio e si abbracciarono subito.
In quel momento tornò pure Jongho che non vedendoci arrivare si preoccupò <<Oddio!>> Si soffermò sulla porta. Hongjoong corse come un fulmine da Seonghwa che stava seduto con la testa poggiata contro il muro e che sembrò essere quello messo meglio insieme a Yunho. Io non persi un secondo di più e mi avvicinai al corpo inerme di Wooyoung mentre continuavo a piangere lacrime amare, mi inginocchiai di fronte a lui prendendogli il viso e abbracciandolo.
Era come se un camion mi avesse investito di colpo per poi fare retromarcia e passarmi sopra più volte di seguito, ogni secondo in cui Wooyoung non apriva gli occhi era una di queste volte. <<N-non.... Lasci... -armi-i..>> riuscii a dire tra i singhiozzi, non mi importava se tutti mi avessero visto piangere, non mi importava più a quel punto, volevo solo riavere indietro la ragione della mia vita.
A calmarmi fu la sua mano sulla mia guancia, lo allontanai per guardarlo in faccia e lo vidi aprire gli occhi lentamente finché non li spalancò del tutto. Finalmente il camion aveva smesso di fare avanti e indietro sul mio cuore e aveva proseguito per la sua strada lasciandomi libero di tornare a respirare.
Mi guardò con quei suoi occhi color nocciola e non potei fare altro che sorridere con gli occhi ancora lucidi, lo strinsi ancora più forte a me, non volevo lasciarlo mai più.
<<Mi dispiace Wooyoung, è tutta colpa mia>> dissi mentre lui sembrò aver ripreso per un attimo le forze e si mise a sedere. <<No Sannie, non è vero, adesso però portami via da qui per favore>> annuii e mi asciugai le lacrime prima di girarmi per vedere gli altri.
Hongjoong stava davanti a Seonghwa, avevo sentito dire a quest'ultimo <<Cosa ci fai qui?>> e Hongjoong rispondere <<Beh di certo non sono venuto a fare una passeggiata, tu che dici?>> Mentre gli afferrò il braccio per farlo alzare <<Forza adesso usciamo da qui>>. Si alzarono e anche io feci lo stesso con Wooyoung, lui però era troppo debole per riuscire a correre via così decisi di prenderò in braccio, per fortuna non era troppo pesante. Vidi solo dopo che Jongho aveva deciso di lasciarmi solo con Wooyoung ed era andato ad aiutare Yeosang, anch'egli disteso a terra. Quest'ultimo però dopo essersi ripreso non volle l'aiuto del rosso e si liberò dalla sua presa dicendo di potercela fare da solo, anche Mingi e Yunho si rialzarono avviandosi verso la porta mentre si tenevano per mano. Uscimmo tutti dalla stanza, Jongho stava davanti guidando gli altri ma mi gelai sul posto non appena sentii una voce dietro di noi.
<<Stanno scappando! Venite da questa parte!>>
Iniziammo tutti a correre il più velocemente possibile sapendo di averceli alle calcagna, svoltavo angolo dopo angolo mentre Wooyoung nascondeva la faccia nel mio petto per la paura. Noi stavamo in fondo alla fila insieme a Yeosang che stranamente riusciva a camminare bene, davanti a noi Seonghwa camminava appoggiato ad Hongjoong e ancora più avanti c'erano Mingi e Yunho che correvano tenendosi per mano.
Le voci e i passi degli uomini erano ancora abbastanza lontani per fortuna ma sentivo che se non ci fossimo sbrigati ci avrebbero raggiunto prima che noi riuscissimo ad arrivare all'uscita dove si sentivano le sirene della polizia avvicinarsi. Nessuno si aspettava però quello che sarebbe successo dopo. Mentre correvo continuavo a guardare in terra per paura di cascare e pregavo di riuscire a raggiungere l'uscita il prima possibile. Il pavimento era grigio, sporco, con qualche pozzanghera d'acqua qua e là, non avevo notato tutti questi particolari prima, troppo preso dal cercare colui che adesso giaceva tra le mie braccia impaurito.
Volevo solo andarmene via e non tornare più.
Era faticoso, ma potevamo farcela.
Mancava così poco, sentivo i passi di qualcuno sempre più vicini a me e in quel momento un coltello spuntò dal nulla <<Prendete questo bastardi!>> Una voce urlò dietro di me, mi sembrò quasi di sentire il fiato di quella persona sul collo, ma per fortuna di solo un'impressione causata dall'ansia.
Un coltello affilato mi passò accanto, ci passò accanto.
Per poco non mi sfiorò il braccio.
Lo osservai tagliare l'aria ad una velocità incredibile.
Non potevo fare niente per impedirlo.
Lo colpì.
Sangue.
Tanto sangue.
Hongjoong cadde a terra tra le braccia di Seonghwa che tentavano invano di sorreggerlo. Tutti si fermarono a sentire l'urlo disperato del corvino. Wooyoung alzò la testa per vedere la scena, avrei voluto coprirgli gli occhi ma non avevo mani libere, Mingi mi guardò incredulo <<Fa qualcosa!>> Disse come se io avessi potuto agire diversamente da come stavo facendo. Non risposi tornando a guardare il mio ormai amico che giaceva tra le braccia del suo amato che non aveva abbastanza forza per sollevarlo. Mi sentii tirare la maglietta e guardai Wooyoung <<Non mi lasciare ti prego>> disse con gli occhi lucidi. Veramente pensava che lo avrei lasciato per andare ad aiutare Hongjoong? Come potevo farlo quando la ragione per cui ero andato lì era proprio lui?
E in tutta quella confusione che si era sostituita al silenzio di quel posto, non mi accorsi neanche che Yeosang non era più al mio fianco e che Jongho stava più avanti di tutti a farci segno di sbrigarci.
E niente... Mancano pochissimi capitoli alla fine.
Mi dissolvo, ciao.
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